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Giulia Pala, Pesaro World Cup 2010 di luckyj commento di st r |
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P.S. Per me deve essere stabilizzato! Come ti dicevo, io di solito non uso mono/treppiedi. Comprare un obiettivo VR mi ha "cambiato la vita" (VR Nikon = IS Canon)
http://photo.net/equipment/canon/is_lenses/ |
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Giulia Pala, Pesaro World Cup 2010 di luckyj commento di st r |
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luckyj ha scritto: | mi farò un'idea più precisa a Fotografica, la fanno dal 24 novembre vicino a casa mia, vedo se penso di impazzire a non poter cambiare focale. Però vedo che altri fotografi che ho visto alle competizioni li usano anche fissi gli obiettivi, mah...sono confusa e senza troppi soldi da spendere come al solito |
Io non sono un fotografo, quindi non faccio testo piu' di tanto.
Pero' in generale sostengo che uno deve cercare la soluzione al proprio problema, non una soluzione generica.
Nel mio caso, una focale fissa sarebbe troppo limitante, perche', non essendo dotato di tecnica e sensibilita' artistica, non sono in grado di scattare 2 foto perfette, o 10 tra cui scegliere; ne devo scattare almeno 20 o 30 per esercizio. Quindi devo sfruttare tutti i 90 o 150 secondi.
Nella ginnastica ritmica e' specificamente richiesto che l'esercizio si svolga piu' o meno uniformemente in tutte le zone della pedana, che e' un quadrato di lato 13m. Se p.esempio, come e' usuale, tu sei nell'angolo a destra della giuria a un paio di metri dalla pedana, significa che la ginnasta si muove in una fascia di distanze compresa tra circa 2m e la distanza dell'angolo opposto, circa 20m.
TROPPA VARIABILITA' per un fisso!
Questo e' il criterio mio; naturalmente tu devi decidere in base alle foto che vuoi fare, al tuo stile. Io fotografo per documentare; preferisco avere figure intere. Tu magari fotografi per cogliere l'espressione artistica, e quindi un primo piano stretto potrebbe servirti ugualmente.
Considera poi che se compri un obiettivo valido e poi scopri che non va bene, quando lo rivendi si e' svalutato poco. Se lo compri gia' usato, magari non si e' svalutato per niente. Non e' poi cosi' impegnativo sperimentare e poi cambiare idea. Il problema puo' essere se compri un obiettivo meno quotato, per risparmiare, e poi ti trovi con un oggetto che usato vale poco. Chi piu' spende meno spende, come dice mia nonna (non e' vero che lo dice, ma e' una cosa da nonna). |
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Giulia Pala, Pesaro World Cup 2010 di luckyj commento di st r |
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luckyj ha scritto: | noltre per ora non dispongo di un tele iperbolico e luminoso come quelli che usa lui, quello che uso io (peraltro neanche mio, lo chiedo sempre in prestito ) al massimo arriva a 3.5, e solamente nella focale 70mm... |
Nella mia esperienza, per le foto in azione 2.8 e' il minimo se frequenti le palestre normali con le tipiche illluminazioni scarsine e variamente colorate (l'Adriatic Arena e' il paradiso dell'ENEL al confronto) e ti poni come limite ISO 800.
D'altra parte nelle palestre piu' piccole e' piu' facile avvicinarsi al soggetto, quindi c'e' meno ambiente e meno dettagli nell'inquadratura, e in termini relativi la grana del rumore diventa piu' fine rispetto alle dimensioni della ginnasta, cioe' meno fastidiosa. Quindi puoi anche permetterti di usare ISO 1600 e un obiettivo non supersupersuper. Io come focale mi sono sempre trovato bene con 150mm.
Certo, ora che ho comprato il 70-200mm f/2.8, qui sul mercatino, mi trovo ancora meglio, e questa domenica mi sono potuto permettere dei primi piani dal fondo delle gradinate (di una palestra normale) per sperimentare i suggerimenti di Tom.
luckyj ha scritto: | ora però mi sono dotata di monopiede |
Secondo me e' un ottimo investimento. Io a volte uso un volgare treppiede a gambe unite, ma lo uso poco perche' mi sento un po' vincolato, specialmente se voglio cambiare prospettiva in verticale, quindi non penso di passare all'oggetto serio. Se pero' uno tiene due o tre chili di attrezzatura in mano per 10 ore, l'appoggio fa sicuramente una bella differenza, se non altro per evitare il tremore da stanchezza durante l'ultimo esercizio che inizia alle 23.28. |
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Giulia Pala, Pesaro World Cup 2010 di luckyj commento di st r |
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[quote="luckyj"]grazie per i suggerimenti [/quote]
Lo so che sono un po' in ritardo... ma siccome a Pesaro c'ero...
Vicino a me sugli spalti (quindi lontano da tutti gli altri, a bordo pedana) c'era uno strano fotografo intabarrato in nero, che brandiva un supertele da 40 cm.
L'ho successivamente identificato come Tom Theobald, fotografo sportivo.
Allora gli ho chiesto qualche suggerimento via email.
E' venuto fuori che quel suo posizionamento lui lo sceglie proprio per liberarsi degli sfondi. Riprendendo da sopra, lui usa la pedana per riempire lo sfondo. L'altro accorgimento che usa e' il taglio stretto. Quando fotografo il nastro io allargo sempre la ripresa per includere la forma dell'attrezzo in evoluzione. Lui invece usa un pezzo di nastro come elemento grafico in un quasi-primo piano, comunque in un taglio stretto.
Ovviamente per questo approccio un supersupertele e' necessario...
Venendo al tuo specifico caso, ho visto che hai cercato di inquadrare l'attrezzo di riserva come elemento ambientale in primo piano. Forse avresti dovuto distenderti proprio a terra per diminuire (prospettiva) la quantita' di pedana tra questo e la ginnasta. Facendo questo, potevi esagerare e includere tutta la scritta (quella col faccione di Rossini) senza tagliarla, usandola come elemento grafico.
Io faccio tutti questi discorsi, ma so benissimo che l'esercizio dura 90 secondi in cui le ginnaste girano per tutta la pedana e non e' facile pianificare gli scatti, specialmente se non conosci l'esercizio. Pero' qui si tratta di una posa iniziale, quindi qualche speranza c'e'.... |
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