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seta nera di coccomaria commento di eco77 |
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Silvano Romanelli ha scritto: | E ora non ditemi che non avete capito cos'è la "lunghezza focale equivalente"....  |
io ho ancora qualche dubbio!  |
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seta nera di coccomaria commento di eco77 |
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Jack di Picche ha scritto: | Un altra cosa fondamentale del Cirocolo di confusione è che due reflex la prima apsc la seconda FF che montano lo stesso obiettivo con le stesse impostazioni di f e stessa distanza del soggetto messo a fuoco la PDC (profondità di campo) sarà superiore dove il circolo di confusione è più ampio ossia sul sensore FF |
Voglio solo precisare, per chi sta imparando, che Jack di Picche parla di stesso obiettivo montato su aps-c e full-frame. Viceversa a parità di lunghezza focale equivalente la profondità di campo maggiore si ottiene col sensore più piccolo.
P.S.: e grazie a Jack per la lezione di ripasso che serve sempre  |
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L'intruso di eco77 commento di eco77 |
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pocck ha scritto: | Enigmatica...non riesco a capire cosa sia il soggetto che entra dalla sx...rimango un poco spiazzato dal tipo di foto...non è fatta male, anzi, è solo che non mi aspettavo uno sfondo nero, un soggetto sospeso in aria come sembra esserlo il fiore, sicuramente una fotografia che potrebbe avere un preciso senso se appartenere ad un preciso stile dell'autore...comunque, se ne verranno altro le vedremo....questa, come detto, la trovo ben fatta, un buon dettaglio, un buon colore....a presto. |
Lo sfondo è nero perchè dietro il fiore era parcheggiata un'auto che creava l'ombra decisa, la sottoesposizione (-2EV) per non bruciare il giallo, più una limata in pp hanno fatto il resto. L'oggetto sulla sinistra è un altro fiore non sbocciato che emergeva dal cono d'ombra. Il fiore ha nella realtà un diametro di un centimetro e mezzo, l'insetto all'interno l'ho visto solo poi, nello scatto. Sono nuovo del mondo macro, l'ho scoperto grazie alla funzione super-macro della mia X20 e devo dire che lo trovo stimolante. Grazie mille del passaggio e delle considerazioni, cercherò di fare altrettanto con te e gli altri utenti della sezione  |
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s.t. di eco77 commento di eco77 |
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Grazie mille miki, per il passaggio e l'apprezzamento!
In effetti devo fare mea culpa perchè il cavalletto non lo porto quasi mai dietro, nella paesaggistica poi è praticamente obbligatorio. Faccio street (ci provo... ) nei paesini della mia piccola regione, e tra uno scatto e l'altro capita di avere avanti un bel paesaggio, ovviamente in tutti quei casi il cavalletto riposa a casa nella custodia...  |
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panchina skyline di simoneZell commento di eco77 |
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L'unica critica che mi sento di muoverti riguarda le alte luci bruciate nel cielo. Sembra che tu abbia cercato di correggerle in post, o almeno così pare dallo strano alone grigio sulle nuvole. Un 2/3 di stop in meno sarebbe stato probabilmente sufficiente ad evitarle. Dal punto di vista compositivo invece non mi piacciono molto le teste che si incastrano un po' negli edifici e un po' nel parapetto. Per evitarlo avresti dovuto fare uno o due passi avanti. C'è anche l'orizzonte leggermente pendente, accentuato senz'altro dalla distorsione dell'obbiettivo. A me non da affatto fastidio (come mi spiegò un grande fotografo non siamo dei cyborg con la livella incorporata nel cranio), ma molti, specialmente su questo forum, la considerano una cosa inaccettabile.
Ah già, poi ci sarebbe la regoletta che vuole l'orizzonte mai al centro, anche se qui l'orizzonte sarebbe rappresentato dallo skyline, lo si percepisce maggiormente nella linea di costa. Ma questa considerazione oltre a non rappresentare un dogma, in molte foto può essere tranquillamente dimenticata. Anche in questa, a mio parere
P.s: posta altre foto di NY, le trovo sempre interessanti
P.P.S.: "davanti" si scrive senza apostrofo...  |
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Santa Maria del Mar di freeadam commento di eco77 |
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Bellissimo scatto, uno di quelli che dovrebbe convincermi a portare il cavalletto sempre dietro anche in viaggio, cosa che non faccio mai
Solo una domanda: come mai f22? con 10mm non sarebbe bastato un più canonico f8? |
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arrivederci estate 2012 di gianni_toia commento di eco77 |
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uno scatto stupendo!
Non mi piacciono: l'eccessiva vignettatura, soprattutto in alto a destra, e la figura umana seduta sulla sedia che rovina un po la pulizia formale. La persona seduta sulla sabbia, fosse stata sola, avrebbe fatto da buon contrappunto alla torre più a destra.
Mi piacciono: il perfetto esempio di come si possono rompere consapevolmente le regole, in questo caso quella che vuole l'orizzonte mai al centro: l'analogia tra le nuvole sparse e le file di ombrelloni è sottolineata proprio dalla simmetria cielo-terra  |
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s.t. di eco77 commento di eco77 |
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cheroz ha scritto: | Buona l'idea dell'orizzzonte basso per esaltare il profilo delle montagne e l'ampiezz del cielo. La trovo pero' troppo fredda nei colori
Ciao |
Grazie per il passaggio e le considerazioni!
I colori sono quelli catturati dalla macchina in jpg, con un leggerissimo aumento del contrasto e ovviamente una mdc applicata alla fine. Il tono freddo è del tutto rappresentativo della luce presente in quel momento.
Più che per una utopica volontà di preservare la realtà del momento, ho preferito mantenere l'atmosfera nettuniana primo per la sua peculiarità, secondo perchè ben commenta, a mio parere, il particolare dialogo tra le montagne innevate lo specchio d'acqua e il cielo infarcito di nubi (con la luna a fare da accento sul cucuzzolo più alto).
Scatto a mano libera, avrei preferito una lunga esposizione, ma non avevo con me il cavalletto
Ma come sempre... de gustibus!  |
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s.t. di eco77 commento di eco77 |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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en las calles de Bogotà - reportage di bafman commento di eco77 |
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Bravo ma mi piacerebbe molto vederle a colori, le ho guardate tutte cercando di immaginare la luce e le cromie del luogo e delle persone. A mio parere molte immagini ne guadagnerebbero in potenza espressiva e narrativa. Su tutte la 15 e la 16 (e io ritaglierei la 18, ma non credo di essere all'altezza di poterti dare consigli...). Ciao  |
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wave di Graziano Racchelli commento di eco77 |
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Non che le categorie siano legge, men che meno a compartimenti stagni... ma io la vedrei meglio in street
Dimenticavo: mi piace parecchio, e ti risparmio il perché  |
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Fame MetroNApolitana ! di s7evin commento di eco77 |
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Fermo restando la correttezza dell'analisi di Claudio R. (secondo me avresti risolto tutto con la macchina in verticale, ma "dopo" siamo tutti bravi...) hai colto un bel momento di strada, bravo!  |
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Los Angeles - Frank Gehry di eco77 commento di eco77 |
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Silvano Romanelli ha scritto: |
Questo è un'altro discorso, un po' spinosetto, quindi sorvoliamo...
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...posso immaginare... ok allora sorvoliamo  |
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Los Angeles - Frank Gehry di eco77 commento di eco77 |
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@paul
Grazie mille per il passaggio e gli apprezzamenti
@silvano
Grazie mille anche a te per le tue considerazioni! Messa così è un altro paio di maniche. Trovandomi in viaggio non avevo il tempo di aspettare l'ora giusta, come si deve giustamente fare. Devo dire però che ero (e sono) convinto di aver "beccato" fortunosamente l'ora ideale, in cui il sole creava quel riflesso particolare sulla superficie da farla sembrare risplendere di luce propria, rendendola diafana, surreale. Non avrei potuto chiedere una luce migliore! Probabilmente però la mia interpretazione di Gehry è troppo metafisica per essere accettata nella sezione Architettura (per quanto paradossalmente io la trovi più vicina all'essenza di questo edificio!) |
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Los Angeles - Frank Gehry di eco77 commento di eco77 |
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Grazie Mario, ammetto che mi ero perso il tuo intervento che mi aiuta in certe considerazioni.
A mio avviso questa foto non è stata capita, e giudicata forse con superficialità, oppure sono io a non aver capito: il contrasto eccessivo è del tutto naturale, la bruciatura esisteva nella realtà dell'angolazione dalla quale osservavo. Sottoesporre significava esporre per il sole (sic!) perchè la superficie in titanio lo rifletteva a specchio. Tutto il resto sarebbe risultato semplicemente nero. Per quel poco che ne capisco di fotografia, e modestia a parte, questa foto è tecnicamente impeccabile. Oppure mi sfugge come si sarebbe potuto ottenere una esposizione senza bruciature mantenendo leggibile qualcosa di più di un 15% di fotogramma. Senza polemiche anzi, ringrazio ancora tutti quanti per i suggerimenti e le critiche, sono qui per imparare  |
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László..............................................? di eco77 commento di eco77 |
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La cosa che maggiormente ha attratto la mia attenzione al momento di scattare è stata la dualità tra ordine e caos, poderosamente impersonificate dalla fila e dai passanti in ordine sparso. Qualcosa che mai avrei pensato di vedere rappresentate involontariamente dagli esseri umani e qualcosa che solo la grande distanza mi ha permesso di cogliere, come una rivelazione. In questo senso e stando alla tua interpretazione di Gurski, penso tu abbia ragione e che il quadro sia molto più vicino alla sua sensibilità, pur non volendolo coscientemente. Successivamente ho riflettuto domandandomi quante persone hanno fatto come me, sono salite lungo le lunghe scalinate della tour Eiffel (la fila era appunto per gli ascensori...), si sono appoggiate al parapetto, hanno cercato di sbirciare in basso oltre le protezioni, e come me hanno intuito il fortissimo potenziale di quel punto di vista. Subito dopo hanno allungato un braccio con la macchina sospesa nel vuoto e hanno scattato all'incirca la stessa foto che ho scattato io. Secondo me considerato il luogo devono essere davvero tante. Ora non ricordo con certezza, ma credo che al momento anche la mia dolce metà mi abbia suggerito lo scatto, e lei ci capisce quasi zero di composizione fotografica così come di fotografia, (non che io sia messo tanto meglio ). Una foto del genere perciò potrebbe essere definita quasi spontanea, arte involontaria. E questo concetto mi affascina molto più della foto in sè, senza la quale tuttavia, tutte queste mie farneticazioni non ci sarebbero state. Scusate l'inutile lunghezza. Riflettevo a tastiera alta...  |
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