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a gothic impression di Nightdriver commento di Nightdriver |
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aluccia: grazie dei complimenti. Contento che la tua gallery sia risultata di tuo gradimento.
samuele80: grazie milla anche a te.
Ale215: caro Ale, non si tratta di una foto analogica ma di una digitale. La prima digitale che posto in questa gallery. L'ho reallizata con una Canon D30 ed un obiettivo Canon 24-70 f/2.8 usm |
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For funeral to come di Nightdriver commento di Nightdriver |
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"Non risparmiarsi niente". Questa frase suscita in me alcune riflessioni . E' lecito che la fotografia mostri tutto, oppure ci sono dei limiti? MA soprattutto, stabilito il limite, secondo quali criteri è possibile separare il "ritraibile" da quello che non lo è. Qualcuno qui suggerisce che la fotografia non debba interessarsi del dolore altrui. Eppure il dolore è parte integrante della vita e scandisce l'esistenza dell'uomo. Sulla rappresentazione del dolore altrui ( un crocefisso) una delle più grandi confessioni religiose (il cristianesimo) ha basato la sua iconografia.
Perchè è lecito fermarsi davanti alla sofferenza?
LA raffigurazione del dolore è sempre scomoda perchè è una virtualizzazione della morte. Ci obbliga a ricordare che siamo esseri finiti e mortali; e che è la passione fisica il viatico verso la cessazione.
Risulta invece un po' ipocrita non voler guardare, non voler condividere. E' egotico, non altruistico. Preserva noi stessi, non l'umanità.
Detto questo vi tolgo un peso dal cuore: la persona ritratta nella fotografia è un mio amico che ho fatto posare "ad arte" in uno dei corridoi del Verano. La sostanza non cambia: vero o falso che sia, il dolore colpisce sempre e smaschera le nostre paure più recondite.
p.s.
Rob Spillane è un grande. |
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For funeral to come di Nightdriver commento di Nightdriver |
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GianlucaVairo: grazie, Gianluca
Gregzz: si tratta sempre di X-pro
Paolo Cardone: colpa ( o merito?) della mia LCA..
salv.aalt: la frase di Ernst Haas dice tutto..  |
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before the show di Nightdriver commento di Nightdriver |
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gregzz + schicchi: grazie dei complimenti ragazzi, si tratta di X-pro e non di viraggio.
moss: contento che ti piaccia! Qui ho usato una Sensia 200.
Mugatu: ( Zoolander rules!!). La foto non ha pretese di raccontare qualcosa in particolare. Essendo un lomografista ed apprezzando molto la filosofia " Don't think, just shot" capita che mi lasci trasportare dalla situazione. L'immagine rappresenta Francesco che si prepara davanti allo specchio del camerino, prima di un nostro concerto. Il titolo dello scatto quindi esaurisce il suo significato.
salv.aalt + seaxx79: salv, alla tua domanda hanno in parte risposto schicchi e seaxx. Si tratta di un comunissimo cross processing che è possibile effettuare con qualsiasi macchina analogica; non solo quindi con la Lomo. Quello che aggiunge la LCA è la splendida vignettatura nera ai bordi che l'X-pro ha il merito di valorizzare ulteriormente. Io la adoro. |
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The quiet world di Nightdriver commento di Nightdriver |
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Salv:aalt: hai ragione, questa foto ha un non so che di guevariano . Merito del modello barbuto?
Rob: io solitamente uso la mia vecchia Lomo LCA. Però scatto anche con una Chaika II, una Contax D e una Nikkormat. Rigorosamente niente camere digitali cmq.
orchidea: hasta siempre!
gregzz: In sud America l'iconografia guevarista si confonde con quella cristica . Pensa che Patrick Symmies, uno scrittore/ giornalista americano autore del bellissimo libro "Sulle orme del Che" racconta che in Cile, in Bolivia ed in alcune zone del Perù le icone di Guevara vengono usate come icone, in mancanza di riproduzioni del Messia.
Cmq, come vedi, le divagazioni sono sempre ben accette... |
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