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Chiara, foto in studio di bisonte_biscottato commento di bisonte_biscottato |
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ehm.. temo che sia già a fuoco... altrimenti vuol dire che l'autofocus ha ciccato, ma mi pare strano... ti posto un ingrandimento così giudichiamo meglio... non potrebbe essere un leggero mosso? la "modella" si è prestata senza troppa voglia e quindi non collaborava più di tanto...
http://www.biso.it/images/CRW_4943_ingr.jpg
non ho spazio per distanziare la persona dal muro, altrimenti l'avrei già fatto... non ho nemmeno un fondale
davvero dovrei togliere la parte di sedia? a me piaceva la postura rilassata, volevo farla vedere... ho anche scelto la sedia di legno invece di che di plastica proprio perchè immaginavo che si vedesse... |
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Chiara, foto in studio di bisonte_biscottato commento di bisonte_biscottato |
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ehm.. temo che sia già a fuoco... altrimenti vuol dire che l'autofocus ha ciccato, ma mi pare strano... ti posto un ingrandimento così giudichiamo meglio... non potrebbe essere un leggero mosso? la "modella" si è prestata senza troppa voglia e quindi non collaborava più di tanto...
http://www.biso.it/images/CRW_4943_ingr.jpg
non ho spazio per distanziare la persona dal muro, altrimenti l'avrei già fatto... non ho nemmeno un fondale
davvero dovrei togliere la parte di sedia? a me piaceva la postura rilassata, volevo farla vedere... ho anche scelto la sedia di legno invece di che di plastica proprio perchè immaginavo che si vedesse... |
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Chiara, foto in studio di bisonte_biscottato commento di Massimo Passalacqua |
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Ciao e benvenuto nel forum.
Anche con pochi mezzi con un pò di esperienza si possono ottenere dei buoni risultati e questo forum è quello giusto per confrontarsi con gli altri e migliorare.
A me è servito tantissimo.
Nel merito della foto, sinceramente si può fare meglio.
Intanto il viso è fuori fuoco, il che per un ritratto non è una buona cosa.
Poi ti consiglierei di tagliare più in alto perchè non si veda la sedia.
Infine, il muro va bene come sfondo neutro però cercherei di distanziarlo di più dal soggetto ed aprendo il diaframma eliminare così la matericità dello stesSO.
Ovviamente il fuoco dovrebbe cadere sugli occhi o sull'occhio più vicino se il soggetto è di tre quarti.
Ciao.
Massimo |
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Rolleiflex Automat 3 di bisonte_biscottato commento di bisonte_biscottato |
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ti ringrazio per le informazioni sulla rolleiflex, dal numero di serie ero risalito all'anno, ma poi non ero riuscito a trovare nessuna indicazione....
Lo so che ho in mano un pezzo di storia! Credo di aver fatto l'affare del secolo.... 120 euro la rolleiflex perfettamente funzionante, (scatta su tutti i tempi) e la borsa originale in pelle rollei, con pure la sua tracolla originale!!! Comprata al mercato fotografico di Arezzo da un venditore un pò bizzarro, ma con degli ottimi prezzi
si infatti il passo successivo è la costruzione di una scatola completamente bianca all'interno... rispetto alla spiegazione su officina sono andato avanti, la nuova scatola è più grande, con le bande anteriori socchiuse e bianche all'interno e ora ho 3 fari e il tavolo e lo sfondo tutto bianco
La terza versione sarà realmente tutta bianca e con la tenda per l'obiettivo E via...!
Cmq ho detto una capperata prima. La foto l'ho fatta con il Sigma 70-200 Apo Macro... scattato in RAW, sviluppato in Camera RAW 4.1 e salvataggio in TIFF a 16bit |
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Rolleiflex Automat 3 di bisonte_biscottato commento di gianjackal |
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Mi sono letto come ti sei creato la tua light box su officina-creativa.net: hai fatto un ottimo lavoro, ma devi migliorare leggermente il box andando a coprire/colorare di bianco tutte le parti marroni che sono rimaste a vista dentro lo scatolo di cartone.
Infatti nel riflesso delle ottiche e in particolare nella parte cromata del coperchio del pozzetto si vedono dei riflessi che sarebbe meglio evitare.
Ti consiglio poi di eliminare le due antine in cartone davanti e di metterci un pezzo di lenzuolo bianco con un taglio dove inserire la lente dell'obiettivo. |
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Rolleiflex Automat 3 di bisonte_biscottato commento di S R |
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ROLLEIFLEX AUTOMAT prodotta dal 1945 al 1949 con matricole che vanno da 1050000 a 1099999.
I cursori circolari per la selezione di tempi e diaframmi hanno inserti frontali neri; coassiale al pulsante di scatto è presente la filettatura per il cavo flessibile; fra le due ottiche compare la stampigliatura ‘Compur Rapid’ (o Sinchro - Compur) e sotto l’obiettivo di ripresa ‘Franke & Heidecke Braunschweig’.
Dall’inizio della produzione la macchina monta il Carl Zeiss Jena Tessar 7,5 cm f3,5, dal febbraio 1946 il Carl Zeiss Opton Tessar 7,5 cm f3,5 e dal luglio dello stesso anno lo Schneider Xenar 75 mm f3,5; tutte le ottiche hanno trattamento antiriflesso: il Tessar presenta la caratteristica T rossa e lo Xenar il triangolino bianco. L’introduzione delle ottiche Schneider deriva dal fatto che Zeiss Jena e Zeiss Opton non sono in grado di rifornire Franke & Heidecke di tutti gli obiettivi necessari per la produzione della Rolleiflex.
Il nome Rolleiflex ha una curiosa derivazione: Roll deriva da rollfilm, ei dalla seconda e terza lettera del nome e del cognome di Heidecke e flex da reflex. La pronuncia corretta è 'Rollaiflex'.
Possiedo due modelli di Rolleiflex biottica, una 2.8 e una 3.5, anche se ormai vecchie sono, ovviamente, più recenti della tua... tienila cara, hai un pezzo di storia tra le mani
Ciao
Silvano |
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