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In traghetto di TestaPazza commento di caracol |
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Buffo il riprendersi del "tondo" nel viso, divieto e oblò: fa girare lo sguardo.
Trovo anche (molto amp) una sorta di ironica rappresentazione alla "paradiso/inferno", dove agli angeli paciosi di bianco circonfusi vengono proibiti i piaceri terreni (il cartello di divieto come pensiero/monito), mentre nelle profondità (prospettiche) dell'inferno, varcata la soglia oscura, nessun divieto regge (l'oblò come divieto "cancellato).
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In traghetto di TestaPazza commento di Ueda |
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Il punto di ripresa frontale ha il privilegio di mostrare la scena in modo chiaro, senza fronzoli...
pochi elementi, non ci sono distrazioni, i punti d'interesse si equivalgono a vicenda, un buon esempio di cosa dovrebbe essere il valore informativo di un'immagine, che, ricordo, dovrebbe essere fornito dall'insieme dei suoi singoli elementi visivi, il suo grado di complessità come scriveva Barthes,
a dir il vero d'istinto ho guardato le mani del passeggero, cercavo una sigaretta fra quelle dita, cercavo la trasgressione...quasi piacevole, scoprire che magari vien meno un'azione insolita, ma che ci sia il rispetto delle regole.
Bene cosi, questa la vedo molto meglio delle precedenti.  |
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In traghetto di TestaPazza commento di cmag |
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Beh, direi che l'idea della traversata in traghetto è ampiamente resa!
Mi piace moltissimo il bianco-nero
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s.t. di TestaPazza commento di TestaPazza |
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surg, anche tu a mazziarmi...come detto a ueda, sto cercando il frustino
Detto questo direi che non hai tutti i torti. La semiluna avrei potuto cancellarla in post senza troppi sforzi, ma per come la vedo io cancellare elementi di disturbo è una forzatura. Sulla banalità della scena, direi che c'è poco da dire, nel senso che è un classico, la famigliuola al lago, con annesso bambino. Probabilmente quello che mi ha attirato è il fatto che per me è una scena inusuale in quanto non ho molti laghi da frequentare e quei pochi che ci sono nelle mie vicinanze non sono "urbanizzati" come il lago di bracciano, con la strada che passa a bordo lago  |
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Ravenna di TestaPazza commento di TestaPazza |
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Con un po' di ritardo...
@ueda: certo che voi blu mi state massacrando ultimamente, devo correre a prendere il frustino
La scelta della foto in orizzontale nasce dalla volontà di lasciare anche i limiti laterali della piazza, come ad esempio l'angolo sulla sinistra che, in posizione verticale, sarebbe "saltato". La sceltadi piazzare il ciclista in basso, così in basso, non è proprio una scelta. Ero al massimo grandangolo consentito dal mio corredo in quel momento (EPL-1 + 14-42) e l'inquadratura nasce così per non far saltare il campanile pur mantenendo la foto orizzontale (per i motivi spiegati sopra). Il ciclista poi è passato + vicino del previsto, ed ecco che si trova al limite
Sul discorso narrativo nulla da dire, sicuramente ho fatto di meglio
@smile: grazie del passaggio. Passante a parte (che al momento dello scatto non avevo visto) direi che la tua lettura mi trova concorde e, tutto sommato, da forza a quanto scritto da ueda, e cioè che più che di una street in effetti si tratti di un paesaggio urbano |
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Ravenna di TestaPazza commento di smile64 |
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LO STATICO e il dimanico.
Una foto che contrappone due elementi, il dinamismo e l'immobilismo.
Anche la passante a dx sembra congelata, un plastico.
L'occhio cade proprio sul ciclista l'unico elemento di cui non si ha una corretta percezione visiva e quindi si è costretti a migrare con lo sguardo sugli elementi statici che poi diventano l'elemento interessate dell'immagine.
E' questo penso sia la particolarità di quest'immagine una sensazione che non si percepisce subito. Ma che arriva poco dopo.
Ben composta e preventivamente studiata, correttamente esposta. |
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Ravenna di TestaPazza commento di Ueda |
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Sul piano compositivo la scelta di collocare il ciclista in primo piano, in posizione centrale e nelle vicinanze del bordo mi sembra un'errore, perché non in verticale, creando le giuste proporzioni con la chiesa in fondo?
Sul piano narrativo la fuga del ciclista si presta a diverse interpretazioni, ma sinceramente non l'avrei proposta come life, la struttura ripetitiva dell'edificio a destra, la profondità che si crea appena dopo il soggetto, me la fa vedere come un'ottimo scorcio urbano, il tutto mi sembra troppo anonimo e privo di mordente...
non sò, non mi convince Luca  |
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s.t. di TestaPazza commento di surgeon |
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Uno scatto dal contenuto debole. Il passeggino in primo piano e in posizione centrale si arroga il ruolo di protagonista della storia, introducendo in maniera scontata e anonima, una giovane famiglia, riunita sulla riva di un laghetto dalle acque tranquille e lievemente increspate dal vento. La sovrapposizione fra passeggino e l'emblematica famiglia non risulta funzionale. La semiluna scura di galleggianti disegnata alla destra della nuca della ragazza rappresenta un centro d'interesse forte per il suo stacco dallo sfondo chiaro e per la forma che tende ad essere percettivamente continuata sopra le teste delle figure. Una storia volutamente distaccata, senza partecipazione, non troppo originale, confezionata in un campo lungo di formato verticale che abbandona lo sguardo all'altra riva e fino alle colline lontane. |
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Al Lago di TestaPazza commento di Osea |
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Il tema è molto classico, ma mi pare molto ben svolto. La famigliola che si riunisce per qualche oretta di "stare insieme" , probabilmente in una giornata festiva, l'innocenza e la genuinità dei bimbi, mamma e papà, quadretto familiare al completo. Quella scritta evocativa sulla pietra. Una scena molto dolce sotto una luce per sua natura forte e dura: connubio vincente!
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Al Lago di TestaPazza commento di TestaPazza |
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Devo ammettere che in effetti quel bianco è un po' esagerato. Probabilmente inquadrando + dal basso e sfruttando la sagoma della mamma (?) per coprire la striscia di luce avrei ottenuto un risultato migliore |
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Goal! di TestaPazza commento di TestaPazza |
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graazie ad entrambi. Per quanto riguarda il bruciato in alto, è vero, può dar fastidio, ma credo che l'unico modo per venirne fuori sia eliminare di netto la parte in alto, tagliando la foto diversamente. Per quanta differenza c'è, anche avendo il RAW (e non ce l'ho, avendo scattato in jpeg) e lavorando a fondo credo che difficilmente si sarebbe riuscito a recuperare quella zona (marchingegni tipo HDR o simili a parte). |
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Goal! di TestaPazza commento di Webmin |
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Nell'osservarla si apprezza l'estensione nel tempo del dinamismo del momento raccolto: infatti partendo dalla scelta del punto di ripresa, si costituiscono una serie d'intrecci narrativi, forti delle peculiarità dei soggetti ritratti, che attraverso il convergere delle loro espressioni e l'incedere della palla verso lo spettatore, pongono quest'ultimo a stretto contatto con la realtà ritratta.
Ciao  |
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Goal! di TestaPazza commento di BELLAVITA |
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Immagine piacevole nel suo dinamismo; avrei lavorato un po' lo sfondo per scurire gli alberi al centro.- |
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Al Lago di TestaPazza commento di surgeon |
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L'istantanea di TestaPazza viene tagliata molto bene, regalando una buona inquadratura dove tutta la scena viene contenuta in maniera centripeta. Una scena semplice, di vita quotidiana, dal sapore vacanziero. La notevole sovraesposizione tende a prevalere sui vari elementi compositivi. In particolare la voragine bianca al centro dell'inquadratura attira molta attenzione allontanando la storia narrata dai vari elementi umani e non, presenti nei primi piani. Una cancellazione iconica fine a se stessa, una sottrazione dall'enunciato di significati, che allontana lo spettatore dal buon momento life. L'atmosfera di luminosità, di serenità, di energia positiva intuita dall'autore viene prevaricata in maniera violenta dall'ellissi visiva di quello specchio d'acqua dolce e di quel cielo. |
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Hrad Trosky di TestaPazza commento di Perretta Giuseppe |
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Immagine molto bella. Efficace contrasto tra la rupe rocciosa e le linee morbide delle colline...quasi una sentinella a vegliare sulla serenità del paesaggio. Ottima composizione e colori. Complimenti  |
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