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| Amarcord di dottolo commento di albatros123 |
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| rpolonio ha scritto: | La "presbiopia" è la difficoltà di mettere a fuoco da "vicino".  |
Se quella "è" fosse stata una "e" avrei concordato con Te su questa interpretazione di tipo scientifico dell'immagine!!!
Ciao a"rivederci"
albatros123 |
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| Fresh di Antonio Mercadante commento di albatros123 |
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Efficace e d'impatto. Un bimbo audace che affronta un cammino "impervio" esprimendo le peculiarità della sua età:gioco, incoscienza e scoperta.
Molto bella.
albatros123 |
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| Ritratto notturno con fiori di Enfil commento di albatros123 |
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| Dersu ha scritto: |
l'espressione della modellina è impagabile, come lo scenario, quei fiori assumono le forme di una collina, rendendo alla fotografia un'atmosfera surreale.
------------------ ma solo perché ti vedo in continue sperimentazioni e sicuramente è un'ipotesi che avevi già pensato e poi scartato.
Continua. |
Condivido il pensiero di Dersu sulla particolarità e ricercatezza di questa immagine. La delicatezza dello scenario dove tutti gli elementi, volutamente, si presentano "labili", quasi evanescenti e che denotano il momento di ricerca, di sperimentazione, di approfondimento cui l'autore si sta dedicando.
Caro Enfil (Enrico) hai molto da dire!
Ciao
albatros123 - mariolino |
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| st di kawa400 commento di albatros123 |
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Mi sono soffermato sullo sguardo di questo signore. Espressivo eppure enigmatico, scrutatore inconsapevole come uno che pensa, rimugina, avendo lo sguardo da qualche parte, ma in realtà non è focalizzato su nulla. Ci accade spesso! Il taglio ed il primo piano contribuiscono a rafforzare questa sensazione. Poi, come sempre, ci si domanda: chi è? dove sta? E' un attimo! e solo quell'attimo, l'attimo successivo cambia repentinamente lo scenario: il potere della Fotografia di congelare "quell'attimo", custodendolo e rendendolo irripetibile, passato, e perciò misterioso. Vuoi vedere prima che c'era ma non puoi, vuoi vedere dopo, lo stesso!
Mi è piaciuta.
Ciao
albatros123 |
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| abbracciamoci forte... di cacabruci commento di albatros123 |
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Non sono un esperto di macro, ma questa immagine mi ha colpito sia per la composizione equilibrata e solida sia per il rapporto dei colori sfondo primo piano.
Affascinante!
Ciao e complimenti
albatros123 - mariolino |
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| Riattaccamento della retina di Blind commento di albatros123 |
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Ciao Blind, un micro midwoofer-cam umano! ma in che epoca vivi? e che aria tira dalle Tue parti, ammesso che l'aria esista ancora nel 3150 o giù di lì?
Very innovative and interesting.
Un saluto
albatros123 - mariolino |
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| monellaccio di maiorchito commento di albatros123 |
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Non è un ritratto facile da concepire. Ritrovo una sensibilità struggente di una certa Italia a cavallo tra la fine anni "50, primi anni "60, ancora lontana, ma non molto, dalle "crisi". Una Italia ancora, per poco, disincantata, ingenua, nell'accezione positiva del significato, con delle certezze future, con delle certezze di convivenza, di scoperta, di scambio, di pudore, di timidezza e di cose semplici. Ed il titolo, "monellaccio", sintetizza bene lo spirito di quegli anni, insieme alla rappresentazione, tutto sommato, tenera e innocua del bambino.
Mi ha fatto emozionare!
Ciao
albatros123 |
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| Un riflesso di Habrahx commento di albatros123 |
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Ciao Giovanni, gran bello scatto. essenziale, pulito, meditativo e ben fatto specialmente nella Tua versione.
Bravissimo!
Un saluto
albatros123 - mariolino |
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| ... di Enfil commento di albatros123 |
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| Enfil ha scritto: | | Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
Uno scorcio cittadino desolato percorso da una via obbligata e trincerata che ti dà però una possibilità di scelta. Ma è una scelta effimera perchè ti pone nella condizione di deviare senza però lasciare la trincea, con il rischio di deragliare e senza alcun'altra possibilità di farcela. Lo specchietto per le allodole, ti fanno credere che va tutto bene, che hai comunque una seconda possibilità, un alternativa, una speranza di uscire, finalmente, dal baratro e poi......disillusione, frustrazione e depressione! I muri di trincea si restringono e salta anche l'unica via di fuga.
Scura, claustrofobica e, a tratti, struggente.
Ottima sensibilità narrativa.
Ciao Enrico
albatros123 - mariolino |
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| ... di olad commento di albatros123 |
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Geometrica, fortemente geometrica con contraltare di curve sinuose delle spalliere delle sedie. Composizione bellissima, luce particolare ed interessante. Un sipario atipico che nasconde sicuramente altro, oltre al prolungamento dei tavoli e sedie, aggiungendo all'insieme anche un alone di mistero.
Mi piace molto.
Ciao
albatros123 - mariolino |
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| Martina di salseroscarso commento di albatros123 |
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| salseroscarso ha scritto: | sarei stato molto ma molto piu contento se la foto mi fosse venuta meglio....
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..........e forse non avresti avuto questo megapost!!! Ti conviene, a questo punto, continuare con foto "dubitative", non per altro, perchè scateni un putiferio!! Spero si sia capito il mio tono scherzoso.
Con amicizia
albatros123 mariolino |
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| Interni di Paolo Dalprato commento di albatros123 |
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| paul_bk ha scritto: | In questa ritrovo la tua visione  )) |
Si! Si! Quella mano fa la differenza e Lui, attento, in uno scenario questa volta decontestualizzato, già osserva un qualcosa. Ottima!
Grazie per averla rappresentata.
Ciao
albatros123 - mariolino |
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| Interni di Paolo Dalprato commento di albatros123 |
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| paul_bk ha scritto: | Mi piace la tua lettura. pensa che a me ricorda uno dei personaggi delle notti di Hopper.
Grazie |
Hopper? Certamente! e l'hai reso bene: la materia umana silente in notti soffuse. Ma accostandola alla mia interpretazione, all'interno del soggetto c'è uno stravolgimento del pensiero Hopperiano:" tanto rumore" in un teatro e non all'interno di un bar o di un ristorante. Una solitudine tempestosa!
Di nuovo bravo e complimenti!
Ciao
albatros123 |
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| Hollie di Claudia_Moroni commento di albatros123 |
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Questa è una fusione con il visitatore. Qui non si osserva, qui si subisce prepotentemente la sua presenza. Non hai nemmeno il tempo si soffermarti sui contorni o sullo sfondo e nemmeno il tempo di capire chi è costei. Qui si è "posseduti".
Magnifica!
Ciao
albatros123 |
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| Interni di Paolo Dalprato commento di albatros123 |
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E' un critico di qualcosa che sta attendendo che succeda un altro qualcosa su quel che sembra un palco. Lascia riscaldare la birra, tanto è preso dall'evento che verrà. Nel suo interno, immagino lo stato cerebrale di un critico soprattutto se affermato: eccitato, ma anche disilluso; distaccato ma anche freneticamente bambino per la sorpresa; pretenzioso fino all'invidia, pronto a stroncare chi e quello che farà. Un suo interno complicato, ma a volte fragile, appena si spengono quelle tenue luci.
Mi piace!
Ciao
albatros123 |
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| st di Pio Baistrocchi commento di albatros123 |
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Ciao Pio! Nella Tua immagine trovo più una relazione sulla incomunicabilità che sul tema dell'incontro. Nel senso che una signora che sta parlando, da sola, e un' altra nascosta ed incurante anch'essa, che presumibilmente sta sbirciando in borsa alla ricerca di chi sa che cosa, evidenzia una assoluta assenza si scambi verbali e anche solo visivi tra i soggetti. Ma, forse, dato il contesto, era necessario solo il senso dell'olfatto!
Con stima
albatros123 - mariolino |
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| SALVO PER UN PELO di giacomo falcinelli commento di albatros123 |
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| giacomo falcinelli ha scritto: | | Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
La comunicazione visiva sganciata totalmente dagli indizi! Le interpretazioni non strettamente univoche! L'impatto emozionale e cerebrale, asciutto, secco! Insomma, se Tu non avessi inserito l'indizio del "titolo" i tentativi interpretativi avrebbero preso una direzione più definita, seppur con con tanti svincoli e affluenze durante il percorso visivo, aiutati soprattutto dall'elemento grafico degli occhi rossi. Non era necessario nemmeno togliere o mettere baffi, barba o quant'altro.
Mi è piaciuta.
albatros123 |
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| +..+ di le_pupille commento di albatros123 |
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| le_pupille ha scritto: | | Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
Sarà una fissazione, una deformazione preoccupante, ma questo tipo di immagine mi fà impazzire! Mi ci perdo letteralmente anche senza capirne subito le motivazioni. Una infinità di tonalità di grigio con un tocco di nero. Una linea di orizzonte menomata, ma che si può toccare, che precede l'altra, impalpabile. Un susseguirsi all'infinito di barriere tonali - il cielo sembra parta dalla base dell'immagine - interrotte da riflessi complici nel farti superare quel varco. Forse, alla fine la vedo proprio così: il superamento di un limite ma con la consapevolezza di essere pronto a farlo. Livingstoniana!
Mi piace tanto tanto tanto, e sono d'accordo con Enfil.
Ciao
albatros123 - mariolino |
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| Martina di salseroscarso commento di albatros123 |
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| Habrahx ha scritto: | Credo che la risposta data ad Albatros vada bene anche per te.
E' la capacià, la carica comunicativa che contiene una immagine che la rende interessante indipendentemente dalla sua riuscita tecnica.
Mi viene in mente un episodio di tantissimi anni fa, a Genova, durante gli anni di piombo.
Ad una rapina ad un portavalori un brigatista (Mario Rossi) spara ad un uomo (Alessandro Floris) da uno scooter.
un fotoamatore, da una finestra, riprende la scena, e quella foto è entrata nella storia.
Ora, la foto postata è estremamente drammatica, ma penso faccia bene rinfrescarsi la memoria, e per molti può essere utile comprendere l'importanza che può avere essere muniti di un apparecchio fotografico.
La carica drammatica e comunicativa, nel senso della narrazione, di questa immagine è estremamente forte, e vera, e a nessuno verrebbe in mente di dire che è fuori fuoco o da cestinare perché non si vede bene il viso dell'assassino.
Rileggendo però, mi sembra di stare andando OT... |
Caro Giovanni però Tu non puoi affermare qualcosa e poi mano mano aggiustare il tiro avendo sempre Tu il timone tra le mani, come quando, un paio di post fa, hai affermato: "Certo, la foto lincata è un astratto, ma nel forum ce ne sono tantissime altre completamente sbagliate che, solo per l'aspetto drammatico che portavano con esse, erano giudicate degne di nota" E qui non ci sono le virgolette. Non voglio polemizzare, ma se qualcuno ha una posizione argomentata, e fermo restando che si possa sempre ricredere, dovrebbe seguire una certa linea “narrativa” anche se impervia e, per questo post in particolare, lunghissima.
Spero senza rancore.
Ciao
albatros123 |
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| Stati di erosione di Enfil commento di albatros123 |
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| Enfil ha scritto: | E vedi bene
ciao e grazie per il passaggio
Enrico |
Io la vedo terribilmente drammatica e dolorosa. Non ci si ferma in nessun modo e per nessuna ragione, eppure le ragioni per una "decrescita" ci sono tutte, impellenti, non più rimandabili. La produttività, la produttività, la produttività, la produttività e ancora la produttività. Desolata impotenza.
Uno scatto che mi fa arrabbiare!
Ciao
albatros123- mariolino |
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