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a pescare... di Anna Marogna commento di teresa zanetti |
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Ciao Fata Morgana!
Il pescatore, taciturno e solitario, vecchio orso di mare.
Il mare, già ... capace di perfidia e violenza ma anche sublime amico, risorsa, oro liquido in cui lasciar galleggiare i pensieri in quelle giornate oziose in cui tutto appare lontano e i suoni ovattati, ma a ben sentire sono coperti da ritmo della risacca.
E sullo sfondo un ricordo di terra dalla quale staccarsi quotidianamente, senza alcuna certezza di farvi ritorno.
Un'immagine magica, come ce ne sono poche, in cui ogni elemento, come in un circolo virtuoso, riceve e fornisce senso agli altri e nessuno prende il sopravvento.
Buon tutto
Tere |
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Basilica S. Colombano di batstef commento di teresa zanetti |
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Commento di mia mamma (78 anni anni molto ben portati): "sembra un foulard di Hermès, solo che non mi pare preciso".
Tradotto per i profani: belli i colori, bella la resa del disegno ma ...
Come già detto da Cesare non è simmetrica dx/sx.
Però sei stato un mago nel raccontare la luce e i colori.
Buon tutto
Tere |
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5761 di -Max- commento di teresa zanetti |
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350g di Escher
120g di Bresson
150g di Sonntag
un pizzico di Lartigue
una manciata di Bergson.
Mescolato, non shakerato.
"Il mio nome è CYMK ... MTJ CYMK".
Insomma.
Di Bresson ti hanno già detto e non aggiungo altro (anche se a mio vedere, per quanto possa essere forte la tentazione di vedervi un'analogia, mi sembra comunque l'aspetto meno pregnante di questa immagine).
La scomposizione e ricomposizione dei mondi secondo geometrie non convenzionali richiama fortemente (almeno per me) le visioni di Escher.
Quella ruota lievemente deformata che accentua vertiginosamente la sensazione di movimento (nonostante sia stato congelato dal breve tempo di esposizione) spruzza su tutto il frame lo stesso dirompente entusiasmo che il giovane Lartigue deve aver provato fotografando le prime corse di automobili.
Infine, con una magia che riesce pochissime volte (ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci), hai risolto in un unico gesto la dicotomia di un dialogo virtuale tra i due filosofi: perché se è vero che il tempo è fluire incessante, impossibile da scandire consapevolmente in una serie di istanti precisamente definiti e tutti distintamente catalogabili (non possiamo dedurre il movimento dalla somma dei singoli fotogrammi di una pellicola) è però altrettanto inconfutabile che il flusso di attimi fa sì che il successivo cancelli sempre, nella nostra coscienza, il precedente, e solo la fotografia è capace di catturare il momento (e che sia decisivo o no dipende da chi osserva) e restituirlo unico e isolato nello scorrere.
Il b/n è forse poco croccante, ma non è poi necessario mangiare sempre patatine!
Buon tutto
Tere
PS: la preferisco anch'io |
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Evanescenze di jus commento di teresa zanetti |
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Shibusa un'altra volta.
E' un'immagine semplice, che non significa banale; è implicita perché lascia spazio a più diverse interpretazioni; non si fa vanto dei propri meriti, ed è quindi modesta; è sobria e composta; naturale perché vagamente imperfetta, asimmetrica con quelle due diverse strade prese dai fiorni che divergono; lo sfondo irregolare, ma appena percettibile, sporca appena la perfezione; non è complicata, né appariscente.
Sette canoni rispettati ancora.
L'evanescenza è l'ineffabile inafferrabilità della bellezza.
Molto bella.
Dire che la preferisco mi sembra pleonastico.
Tere |
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.st. di filippo de marco commento di teresa zanetti |
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Una scia di luce calda e dorata accostata a una fredda lama d'azzurro acciaio il tutto annegato nel nero.
Intrigante è la parola, secondo me.
Buon tutto
Tere |
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Grafica alpina di bunjin commento di teresa zanetti |
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E qui si vede la mano del maestro di bonsai.
Luce che accarezza. Semplicità quasi commovente.
Bello il b/n ricco di sfumature.
Buona serata
Tere |
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Sospeso... di Tropico commento di teresa zanetti |
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E io con chi le dovrei condividere le mie crisi di "pippite acuta"?
A febbraio mi scrivevi (testuale): "Mi piace giocare duro quando vedo dall'altra parte una persona speciale come tu sembri essere. Ti dirò di più, leggendoti ho una strana sensazione, come se leggessi me stesso non tanto per le cose che dici quanto per COME le dici, mi prendo la responsabilità di constatare che abbiamo la stessa forma mentis, alcuni elementi lo testimoniano, a partire da una evidente vis polemica per finire alla maieutica applicata al linguaggio passando per l'attenzione alle parole e ai particolari oltre che ai significati reconditi. Ironia e giochi di parole poi, chetelodicoaffare!"
Sedotta e abbandonata ... a me non sta bene!
Allora gioca duro, come sai fare.
Un giorno dopo l'altro, un passo dopo l'altro.
Perché, qualsiasi cosa accada, quel che conta davvero sono le tele che intessiamo con gli altri, fatte di mille piccole e grandi corrispondenze, di cose vissute davvero.
Noi siamo qui.
Mi pare che siamo in molti a fare il tifo per te.
BUON TUTTO (ma proprio tutto, senza nulla escludere).
Tere
PS: La foto .. e va bé, ma almeno ci sono uno sprazzo d'azzurro e un bel rosso vivo. |
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chromosaturation di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
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Grazie Antonino della tua riflessione.
Nonostante si dica che il verde rilassa, delle tre stanze questa è proprio quella che, contrariamente a quanto immaginassi, a me ha dato il maggior fastidio, più ancora della rossa.
Il fatto che fosse completamente vuota acuiva la sensazione di disagio, anche nel momento in cui la forza del colore cominciava a scemare e la stanza appariva via via più sbiadita.
Kubrik. Non sei il solo ad averlo citato.
Buona serata
Tere |
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Trieste img.080 di essedi commento di teresa zanetti |
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Curioso! Ho letto "Triste" anziché "Trieste".
Che scherzi ci gioca la mente!
Mi piace molto (come tutte le tue) questa immagine in cui la strada sterrata e abbandonata porta a un vagone altrettanto abbandonato.
Costruita come un proscenio in cui l'occhio non può che giungere a destinazione.
Buon tutto
Tere |
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Minimal buranello di Flavia Daneo commento di teresa zanetti |
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Ma? Vengo chiamata in causa!!!
Però ... il mio pensiero era un po' più articolato:
"Mi sorprendo spesso a riflettere sul senso di appagamento che l'occhio occidentale trae dall'ordine delle linee, dalla simmetria, che legge istintivamente come bellezza.
Che nelle culture orientali non è così, e il bello è fatto di piccole asimmetrie, di guizzi di irregolarità".
E quindi? per arrivare alla conclusione su questo scatto? ... dipende!
Che cosa mi voleva raccontare Flavia?
Il particolare di un edificio, con i suoi muri non perfettamente in bolla, con le sue persiane un po' scalcagnate e pendenti e quindi bello proprio per queste sue peculiarità?
Oppure voleva astrarre da questo stesso particolare un gioco geometrico?
Nel primo caso non mi starei troppo a curare della precisione nella costruzione dell'immagine, perché la bellezza risiederebbe proprio in quelle piccole irregolarità, in quelle asimmetrie guizzanti.
Nel secondo caso, invece, non ci sarebbe spazio per le vibrazioni della fantasia. Bisognerebbe rispettare le regole e basta.
Detto questo, a me (a me) la fotografia canta la prima canzone.
E, se avessi fotografato io, avrei regalato un po' più di palcoscenico all'imposta.
Ma ... io non sono Flavia e non ero lì con lei.
Ecco, quando una fotografia stimola la riflessione di molti, suscita domande e fa muovere nel senso di trovare risposte e soluzioni, secondo me ha fatto centro.
Buon tutto
Tere |
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biecamente blu di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
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Grazie a tutti dei passaggi, e dei commenti a ciascuno personalmente
Cesare Aarn Munro
Giovanni
Opisso
Claudio 1962
Carlo Carcat
Alla fine non ho ottenuto l'autorizzazione.
Mi hanno chiamata oggi dalla direzione della GAM per dirmi che non si poteva fare. Che alla Fondazione Cruz Diez non erano d'accordo.
Pazienza.
A me è però venuta in mente un'idea che proverò a sviluppare nei prossimi giorni. Vedremo. Vedrete ... (è una minaccia!).
@Cesare: mi fa piacere che ti sia garbata.
@Giovanni: ci sto pensando sin dal tuo commento alla foto verde. Magari non subito, ma ... mi sto attrezzando.
@Opisso: "che fare?" è ispirata alla famosa opera politica di Lenin, coniugata con l'arte povera. Di qui l'idea di Merz di adagiare la scritta su una pentola per cuocere il pesce riempita di cera fusa.
@Claudio: io non mi annoio mai. Il mio problema, piuttosto, è che non sto mai ferma !
@Carcat: ma dici che è ancora così verde da quando gli ho detto che gli Orientali trovano bello ciò che è dissimmetrico e impreciso?
Buon tutto a tutti!
Tere |
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5110 di -Max- commento di teresa zanetti |
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Tre verticalità screpolate, attraversate da una crepa.
C'è una crepa in ogni cosa, cantava il poeta (L. Cohen, Anthem), ma è attraverso quella che filtra la luce.
E quando la luce arriva nobilita anche la più sconsolata periferia.
Mi piacciono molto i colori contenuti, come cosparsi di una polvere cinerea che li rende assopiti. In Inglese si potrebbe dire "fade" (che significa svanito, affievolito, sbiadito, ma anche sonnecchiante).
Buona giornata
Tere |
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luna di Laki85 commento di teresa zanetti |
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Ma che bella.
Hai saputo coniugare in un unico perfetto istante la geometria euclidea. E poi l'hai racchiusa in un quadrato.
Bellissima la resa sulla struttura tubolare a destra.
La preferisco.
Buona giornata
Tere |
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StreetArt_Dragona, Roma di GiovanniQ commento di teresa zanetti |
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Luci e ombre intelligentemente alternate.
E la stria centrale che porta direttamente al divieto. L'ombra non può andare oltre. Di lì in avanti è il regno della luce.
Ci racconti senza troppa misericordia queste periferie assolate, abbandonate, degradate che però diventano centro di interesse proprio per il tuo modo piano, lineare.
Tere |
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... di 1962 commento di teresa zanetti |
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Ecco quello che io intendo per poesia (creazione).
La capacità di vedere un allevamento di cozze e trasformarlo in un disegno a china, annegato in una luminosa lattescenza, degno del miglior maestro shodo.
I manufatti, resi evanescenti, appena accennati, perdono la loro essenza e diventano di-segni che si rincorrono zigzagando sulla pagina bianca, sino a perdersi all'orizzonte. Lasciandoci però sognare che continuino all'infinito.
Buon tutto
Tere |
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ST di Antonino Di Leo commento di teresa zanetti |
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L'occhio si acquieta e si appaga innanzi all'ordine cui hai ricondotto questo paesaggio scarno e spoglio, che vive solamente dei suoi colori e del calore del sole in una giornata di azzurro.
Buon tutto
Tere |
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biecamente blu di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
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Nell'attesa di ottenere l'autorizzazione per fotografare la sedia vuota ...
Che fare?
Mi sono ricordata che l'opera omonima di Mario Merz era esposta in GAM, l'ho cercata, l'ho trovata, l'ho fotografata esponendo per la scritta al neon, così da ottenere lo sfondo quasi completamente nero.
Sovrapposizione di due scatti direttamente in macchina.
Curiosamente l'unione ha riportato a galla, come una forma fantasma, la pentola per cuocere il pesce e il cavo elettrico.
Dedicata all'unico e solo Bieco Blu.
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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- ? - di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
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Grazie a tutti dei passaggi e dei commenti a ciascuno personalmente:
Cesare Aarn Munro x 2
Claudio 1962
Francesco I.K.
Opisso x 2
Principessa x 2
Lodovico
Cristian 1975
Passeggiata nel Gran Bosco di Salbertrand (circa 700 m di dislivello), qui all'uscita all'Alpe Laune (poco più di 2000 mslm), in Comune di Sauze d'Oulx.
L'ingresso al bosco è delimitato da barri-ERA. Qualche buontempone si è divertito (e ha fatto anche un bel lavoro!) a staccare le lettere.
L'ho trovata esilarante e ho fotografato, senza troppe pretese.
Sono felice di avervi strappato un sorriso.
Un caro saluto a tutti
Tere |
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