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cowgirl di soichirod commento di Fattore Zero |
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Carino il viraggio, fa pensare a una foto vecchio west, ma senza aver appesantito troppo l'immagine.
Davvero belli la modella e il suo sorriso  |
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S. Marco in gabbia di Andrea Comelato commento di Fattore Zero |
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Andrea Comelato ha scritto: | Ok, allora vada per la seconda version
Non mi aspettavo che venisse tanto apprezzata
Un saluto a voi cari Eidos, Sergio e Goga, grazie di essere passati e di aver commentato  |
Allora ho avuto occhio
Dai, postala comunque...
E se la sottoporrai a critica, male che vada te la commenteremo due volte
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Eredità proletaria: Guarda figlio, un giorno tutto questo sa di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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atropico ha scritto: | Vorrei capire come mai questa foto sta nella sezione "ritratto", perché nonostante ci abbia pensato su non sono arrivato a niente...  |
Ho chiesto parere a dei moderatori, ho ricevuto un parere privato ma nessun intervento di spostamento della foto in altra categoria.
Mi sa che ce la dobbiamo tenere in ritratto, sperando che la cosa non risulti molesta
Ciao. |
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S. Marco in gabbia di Andrea Comelato commento di Fattore Zero |
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Ciao Andrea...
Bella l'idea... e anche la realizzazione.
Io per un limite mio l'avrei vista al contrario, cioè con la rete a fuoco e il campanile sfocato... ma sarà una tara nel voler avere quanto più possibile lo sfocato alle spalle del soggetto principale... che nella mia visione della foto è la rete, non S. Marco.
Sono sicuro che hai uno scatto con messa a fuoco alternativa, se ti va la alleghi? Giusto per soddisfare la mia curiosità
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Eredità proletaria: Guarda figlio, un giorno tutto questo sa di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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Andrea Comelato ha scritto: | La foto è un classico ben realizzato
Molto bella anche la tua interpretazione
(E' forse legata all'ultimo intervento sul tuo blog?)
Io il mare l'avevo visto come le infinite possibilità che si rischiano di perdere crescendo nella nostra condizionata (almeno a mio avviso) società.
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Ciao Andrea...
sì, se vogliamo è parte delle considerazioni dell'ultimo post nel blog, intervento che mi ha dato così tanto da riflettere da avermi in pratica bloccato a livello compositivo
La società purtroppo non è solo condizionata, ma anche condizionante... basti pensare che mi sono poi seduto su quel telo da mare, a guardare ed ascoltare il mare seduto con le gambe incrociate in posizione da yoga (giusto perché la trovo comoda) e non ho potuto fare a meno, a tratti, di sentirmi abbastanza fuori luogo per come mi guardavano quelli che si trovavano a passare di lì... e passiamo di un potenziale condizionamento neanche troppo invadente...
Grazie della visita
mauro82 ha scritto: | molto bella!!!  |
Ciao Mauro...
Grazie
atropico ha scritto: | Vorrei capire come mai questa foto sta nella sezione "ritratto", perché nonostante ci abbia pensato su non sono arrivato a niente...  |
Ciao Marco,
devo dire che una spiegazione del tutto convincente non credo di averla.
Natura, non è.
Paesaggio, nemmeno, visto che l'accoppiata immagine-titolo si fonda sulla presenza umana e sulle implicazioni del lasciare qualcosa in eredità.
Forse avrei dovuto propendere per ''Varie'', ma vista la predominanza del ruolo umano nell'immagine ho optato per ritratto... magari ritratto di una situazione, o di una idea...
Chiederò con un messaggio privato a un moderatore per vedere se è il caso di spostarla da qualche altra parte  |
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Eredità proletaria: Guarda figlio, un giorno tutto questo sa di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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RAI ha scritto: | bella composizione.....
il titolo piu che eredita proletaria mi fa ricordarela definizione di sostenibilita´! |
Bella la lettura sulla sostenibilità.
Ho scattato questa foto stamattina, primo giorno di una settimana di ferie da un lavoro non retribuito tantissimo...
E credo che il titolo sia nato dalla constatazione, forse non del tutto errata (dipende dai gusti personali) che la vera ricchezza risieda fondamentalmente nel tempo che si ha da dedicare alle cose che piacciono veramente.
Ero diretto verso la spiaggia con macchina fotografica, zaino contenente un telo per distendermi sopra, bottiglietta d'acqua da mezzo litro e il libro che sto leggendo per adesso.
Guardando la scena ritratta pensavo (non conoscendo le persone ritratte, magari sono ricchissime) a come ci siano delle cose di valore inestimabile come il sole, l'aria pulita in riva al mare, il mare stesso... che possono essere un valore aggiunto nella vita e che, almeno fino ad ora, fortunatamente sono di tutti, anche se alcuni le sfruttano indiscriminatamente.
Da qui il titolo
p.s. piccola aggiunta: il concetto è che anche chi non ha beni materiali da trasmettere alla prole, ha una ricchezza potenziale da tramandare... forse così si spiega meglio  |
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Eredità proletaria: Guarda figlio, un giorno tutto questo sa di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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attilio78k ha scritto: | Bella foto nel taglio e nel B/N e significativa  |
Ciao Attilio,
grazie della visita...
Per il taglio ho derogato dal classico 3:2, ma mi sembrava che la situazione lo permettesse... mi fa piacere che lo apprezzi
marco64 ha scritto: | Composizione e bn mi piacciono molto, riguardo al titolo mi sembra un po' forzato: una scena del genere può essere letta in molti modi.
Ciao  |
Ciao Marco,
certo che può essere letto in molti modi... la forzatura viene da sé dal momento che questo è ciò che mi è passato per la mente in quel momento.
Credo che la situazione e l'immagine si prestino a titoli e sensazioni diverse... e che questa è la ''mia'' sinergia immagine-titolo di quel momento...
Magari anche a me domani sarebbe venuto in mente qualcosa di diverso
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Aereo a reazione genetica di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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buddy ha scritto: | a volte la casualità regala dei particolari giochi di forme e colori
complimenti per il colpo d'occhio
Andrea Comelato ha scritto: | Complimenti per il colpo d'occhio
L'avrei vista bene anche tenendo solo il cielo. |
il pezzo di montagna nell'angolo sinistro ci sta proprio bene rende la foto non monotona |
Ciao Marco...
Camminavo a testa in sù, come faccio spesso per ora, e ho visto questa scia...
Come sempre, non ho pensato a prendere scatti alternativi (tipo senza la montagna), forse perché anche a me alla fine andava bene che ci fosse nella foto.
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Eredità proletaria: Guarda figlio, un giorno tutto questo sa di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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delfa80 ha scritto: | bella essenziale...
belle linee...
un b/w niente male.....
mi piace...
davide  |
Ciao Davide...
Mi fa piacere che ti piaccia, a me di solito le linee essenziali e parallele non dicono molto...
Ma questa immagine è nata col titolo... ho visto la scena e ho pensato all'accoppiata immagine-titolo (o nome, se preferisci).
Senza questa ''sinergia'' non l'avrei mai postata.
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Lotta epica 2 di ciuccio81 commento di Fattore Zero |
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ciuccio81 ha scritto: | Riuscirei senza creare mosso a sfuocare lo sfondo? |
La foto è di agosto, mi sa che hai già avuto le tue risposte.
Ad ogni buon conto, pur non essendo un esperto di fotografia, ti dico cosa penso di avere capito io: lo sfocato dietro il soggetto dipende da 3 fattori...
Il primo è sicuramente l'apertura del diaframma, indicata nella descrizione dell'obiettivo dalla lettera '' f ''.
Tanto minore è il valore di f, tanto maggiore è l'apertura possibile del diaframma.
Un obiettivo che vada da f 1,8 a f 22 ha una apertura massima del diaframma molto ampia, e una discreta apertura minima (o chiusura massima, se preferisci).
L'utilizzo di diaframmi aperti permette che una maggiore quantità di luce entri nell'obiettivo (e quindi a permetterti di usare tempi di scatto notevolmente più brevi a parita di valore ISO) ma paga lo scotto (se così vogliamo dire, io lo trovo un pregio) di dimuire drasticamente la cosiddetta profondità di campo.
Poniamo che tu sia all'inizio di un pontile cui sono ancorate 20 barche, una di fianco all'altra... se fai cadere il punto di fuoco sulla prima barca, utilizzando un diaframma molto aperto, è verosimile che dalla seconda barca in poi (esempio da prendere non alla lettera, ma che serve a darti un'idea) cominci il campo della sfocatura.
Più chiudi il diaframma, più estendi la porizione di immagine che cadrà all'interno della zona a fuoco. Con un diaframma molto chiuso potresti avere a fuoco la barca in primo piano, così come tutte quelle a seguire, e magari anche una montagna di sfondo.
Di regola le macchine fotografiche digitali compatte con lenti molto piccole lavorano sempre in profondità di campo molto estesa, cosa che fa sì che tutto appaia molto nitido, ma che la foto risulti abbastanza piatta.
Quindi maggiore apertura = maggiore sfocato dietro il soggetto.
Attenzione, se scatti a f 1.8 o inferiore e il soggetto messo a fuoco è a poca distanza dall'obiettivo, rischi che neanche tutto il soggetto venga a fuoco.
Per farti un esempio, se col 50mm f 1.8 ho una distanza minima di messa a fuoco di 40 centimetri, se punto l'obiettivo sulla tastiera di una chitarra messa perpendicolarmente al mio sguardo e metto a fuoco su un tasto, scattando avrò che quel tasto viene a fuoco, ma tutti quelli più vicini e più lontani rispetto al tasto in qestione verranno sfocati.
Anche il punto di messa a fuoco rischia di non essere nitidissimo.
E questo introduce il secondo fatto che influenza la sfocatura, cioè la distanza del soggetto dall'obiettivo.
Più vicino è il soggetto che metti a fuoco, meno profondità di campo avrai alle sue spalle, cioè avrai degli sfocati più... sfocati
Nell'esempio del pontile, se scatti mettendo a fuoco la barca centrale di quella ipotetica fila (quindi ipotizziamo una distanza di una quindicina di metri da te) anche con apertura massima del diaframma avrai comunque una porzione di fuoco più estesa, comprendendo diverse barche prima e dopo quella su cui cade il punto di messa a fuoco.
Terzo fattore che influisce sulla sfocatura alle spalle del soggetto, è l'utilizzo del tele.
Se utilizzi un obiettivo 70-300 alla massima apertura possibile del diaframma (più zoomi, più l'apertuta massima consentita si restringe), se poni un soggetto con dietro una sfondo distante (una spiaggia, una montagna) e scatti a 70mm avrai alle spalle del soggetto uno sfocato discreto... se scatti a 300mm avrai uno sfocato molto più accentuato.
Ti ripeto, non sono un esperto di fotografia, quello che ho scritto l'ho maturato un po' leggendo alcuni commenti qui sul forum e un po' sperimentando con la reflex.
Ovviamente, accetto smentite se sarà il caso.
Ciao  |
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Aereo a reazione genetica di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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iw9fy ha scritto: | Molto originale  |
mauro82 ha scritto: | molto originale!!! titolo nn d tutti i giorni!!! complimenti!!! |
Mi fa piacere che si sia colto l'accenno alla scia cromosomica
Andrea Comelato ha scritto: | Complimenti per il colpo d'occhio
L'avrei vista bene anche tenendo solo il cielo. |
Ciao Andrea...
L'immagine che vedi è un leggero crop... ci tenevo che la scia andasse verso due angoli opposti prendendo tutta la diagonale... e siccome non ho avuto il tempo (e neanche l'intenzione in realtà) di clonare il cielo in basso a sinistra, mi sono dovuto tenere la montagna
Grazie dell'attenzione  |
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Per l'Arca? Sempre dritto, se fai in tempo... di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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mauri93 ha scritto: | piace anche a me ottima la relazione col titolo quoto per le orme un po piu incisive
cmq resta un ottimo scatto
complimenti Fattore Zero davvero bravo ( e ben tornato a postare)
un carissimo saluto mauri |
Grazie Mauri
E' stato un periodo un po' incasinato, non ho avuto molto tempo da dedicare al Forum, purtroppo...
Ben trovato  |
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Per l'Arca? Sempre dritto, se fai in tempo... di Fattore Zero commento di Fattore Zero |
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DanieleGitto ha scritto: | bello il titolo. anche se le impronte non sono esaltate al punto giusto, forse per il colore della sabbia e la luce. un maggiore grandangolo avrebbe aiutato, anche |
Andrea Comelato ha scritto: | Anch'io ci avrei visto meglio impronte più marcarte, magari avvicinandomi maggiormente, quasi stendendomi sulla sabbia.
Comunque hai fatto un buon lavoro  |
E' vero, forse stendendomi avrei messo più in primo piano le orme, ma... si arriva alla questione posta da Daniele, cioè un grandangolo...
Avrei inserito più porzione di cielo, cosa che non volevo (ok, si può comunque croppare) per avrei avuto la possibilità di una distanza minima di messa a fuoco inferiore.
Invece col 50mm (che diventa un 75mm sulla D80, non dimentichiamolo) mi sono dovuto tenere a distanza... tanto valeva, scattarla così.
Però l'unico grandangolo che ho a disposizione è il 17-80 DX del kit... lente non orrenda, per carità... ma niente a che vedere col 50ino f1.8.
Avessi avuto un 10mm di qualità, stai sicuro che l'avrei provata. Ho anche una Fuji S9500 (per la seconda volta in assistenza ) che come qualità dell'immagine non vale un decimo della D80, ma ha quella lente 6-60 (equiv. 28-300) che mi permette di mettere a fuoco a pochi millimetri dall'obiettivo... e mi manca non avere in grandangolo così spinto nella Nikon (se non come area ripresa, come appunto possibilità di messa a fuoco di un soggetto in primissimo piano).
Peraltro l'idea per questa foto mi era venuta qualche metro prima, perché accanto alle impronte di colomba ce n'erano anche di cani... ma putroppo tra alghe, legni e il resto sarebbe diventato uno scatto confusionario.
Infine, per Andrea, ero di ritorno a casa dal lavoro, non ero vestito in maniera tale che permettesse di distendersi sulla sabbia
Grazie comunque dell'attenzione e dei suggerimenti, se avrò occasione riproverò.
buddy ha scritto: | foto molto bella, il titolo esalta il momento immortalato perfettamente
di solito sono molto critico sul bianco e nero, ma questa volta non trovo niente da ridire, azzeccatissimo
complimenti per lo scatto semplice ma coinvolgente |
mauro82 ha scritto: | originale!! bello il titolo!! |
Ciao Marco, ciao Mauro...
Grazie della visita... anche a me pare più bello il titolo che la foto
O magari diciamo che la foto in sé, senza titolo, perde parecchio.
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