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Diario dall'India di Mais78 commento di sputnik80 |
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Caro Mais,
innanzi tutto grazie per aver risposto così attentamente e senza pregiudizi alle mie critiche. Provo anche io a fare lo stesso cercando di rendere questo dialogo utile e costruttivo anche agli altri frequentatori del forum.
Nella mia premessa era racchiusa anche la tua precisazione, il tuo è un buon (per non dire ottimo) reportage da portare a casa dopo una vacanza. Si vede chiaramente nelle tue foto ben riuscite lo sforzo che hai fatto per "andartele a cercare".
"Vacanza" è riferita a chi, come noi, ha la possibilità di costruire un reportage di viaggio durante una breve permanenza in un paese (vuoi per il tempo, vuoi per i soldi), magari in compagnia di altri non fotografi (amici, partner) e non parte con lo scopo principale (o unico) di portare a casa un reportage "da vendere".
Inevitabilmente spesso ci si trova al posto giusto nel momento sbagliato o al posto sbagliato nel momento giusto e tocca arrangiarsi come si può.
Un'altra problematica che conosco bene con la quale mi sono scontrato soprattutto nel mio ultimo viaggio, è il difficile compito della selezione dove occorre bilanciare qualità degli scatti e completezza del racconto.
Nel tuo caso ritengo che una sfoltita non avrebbe inficiato questo secondo aspetto e avrebbe giovato alla qualità generale e la scorrevolezza del racconto.
Ti porto qualche esempio per capire meglio: 3-4, 11-12, 13-14, 15-16, solo per citarne alcuni, sono tutti dei doppioni. Ovvero sia il soggetto, sia l'inquadratura, sia la "qualità" sono molto simili.
Personalmente avrei conservato sul mio hard disk tutte queste foto, ma avrei mostrato solo una delle due.
Rispondo in ultimo alla tua domanda su come approccio io il reportage di viaggio.
Il mio percorso fotografico personale inizia davvero poco prima del tuo (4 anni fa) e dopo aver brancolato nel buio, studiato e sperimentato a più non posso, speso tutti i miei risparmi, sono finalmente riuscito ad acquisire quella confidenza tale da poter ottenere (quasi sempre) in foto quello che ho in mente.
Personalmente ora cerco di "costruirmi" uno stile, più che altro cerco di farlo emergere con naturalezza e senza forzature.
Ecco, quando parto per una vacanza (intesa come viaggio fotografico tarpato) cerco di portare a casa degli scatti dove si legga la mia esperienza di viaggio mostrata secondo il mio stile.
Non ho la pretesa di riuscirci sempre e soprattutto sono consapevole dei miei limiti che sfrutto come stimoli per migliorare.
Mi fermo qui o rischio di venir moderato per sproloquio.
p.s.
Non ti precludere al flash, magari non lo utilizzi sulle rive del Gange, ma imparare ad utilizzarlo ti può aiutare anche a saper leggere meglio la luce ambiente! |
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Diario dall'India di Mais78 commento di Mais78 |
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@alex e coopermann: grazie
@sputnik: ci mancherebbe. Come giustamente dici oramai tutti gli angoli del mondo sono stati fotografati. Proprio mente pubblicavo queste mie foto, sul Time e' stato pubblicato un reportage su Varanasi scattato da un fotografo professionista http://lightbox.time.com/2013/10/30/life-and-death-in-varanasi-portraits-from-the-banks-of-a-sacred-river/#1
le foto sono chiaramente piu' belle delle mie ma anche io quando l'ho sfogliato ho avuto una reazione da "deja vu" (se non altro perche' ci sono stato ). Stupire e' difficile, se pero' da 9 giorni di viaggio di cui due passati sui mezzi di trasporto torno a casa con 4 o 5 foto di livello sono contentissimo, non avevo la pretesa di postarne 60 tutte belle, ma con 5 o anche 15 il racconto sarebbe stato incompleto. Se uno come me che ha preso la macchina fotografica in mano tre anni fa e a tutt'oggi non sa come usare un flash (e francamente neanche mi interessa, preferisco la luce naturale) tornasse con un reportage di 30 foto tutte di altissimo livello sarebbe la fine del professionismo.
Visto che anche tu sei un fotografo di viaggio - molto bello il tuo reportage su Malesia e Singapore - mi interessa sapere come approcci e superi il problema del "gia' visto" in viaggio e della ricerca della qualita'.
Per quanto mi riguarda, non avendo particolari doti tecniche con la macchina, ho cercato di dare qualita' alle mie foto (i) cercando sempre la luce migliore (la cosa piu' importante per me). La luce in India e' pessima, mi sono alzato tutti i giorni all'alba perche' dopo le 7 e mezza le foto erano da buttare. (ii) ricerca del colore, (iii) attraverso l'iterazione con le persone e (iv) un'occhio alla composizione (l'India e' ora un posto turistico, nei miei scatti ho cercato di escludere tutto cio' che fosse estraneo alla tradizione del paese, il turista con lo zainetto e la fotocamera, la macchina parcheggiata etc.
Chiaramente non sempre il risultato ottenuto e' stato soddisfacente. |
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Diario dall'India di Mais78 commento di sputnik80 |
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Perdonate se la mia voce esce dal coro delle lodi.
Io trovo che questo sia tutto sommato un buon reportage da portare a casa dopo una vacanza, ma gli manca ancora qualcosa per essere davvero incisivo.
Ci sono alcune foto di alto livello (2-22-37) oltre all'azzeccatissima copertina. Il resto secondo me però scorre in maniera un po' monotona e ripetitiva, facendo spesso fuggire la mente alle tante foto già viste dell'India.
Il periodo pionieristico della fotografia è finito perché quasi tutti gli angoli del globo sono già stati fotografati. Il lavoro fotografico oggi diventa quindi più difficile ma anche più stimolante perché bisogna riproporre e reinterpretare con occhi nuovi il "già visto".
In questo caso né il valore aggiunto dell'occhio, né quello della tecnica mi fanno spalancare gli occhi per lo stupore e la bellezza.
Ribadisco è un'opinione del tutto personale (e minoritaria) che non vuole essere una stroncatura tout court, ma più che altro un ragionamento condiviso su come approcciare un reportage di viaggio. |
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Diario dall'India di Mais78 commento di alex2912 |
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I posti che hai visitato aiutano, ma la magia o ce l'hai o non ce l'hai. Tu ce l'hai. Grazie per le bellissime foto. Per un attimo ero li. |
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Volti dell'India di Mais78 commento di Mais78 |
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Grazie, in realta' il ritratto (inteso come primo piano) e' un genere in cui mi cimento poco (anche perche' preferisco scatti non posati). Mi piacerebbe ricevere qualche commento di dettaglio da parte dei "ritrattisti".
Nei ritratti verticali ho la tendenza a lasciare troppa aria in alto (probabilmente anche dovuta al fatto che non ho una lente da ritratto - l'85mm - ma utilizzo il mio zoom che e' anche meno di 70mm), devo imparare a tenerla sotto controllo.
Nei ritratti in orizzontale invece ho dei grossi dubbi compositivi, soprattutto per quanto riguarda l'inclusione o meno delle braccia e il taglio delle stesse. Ad esempio non saprei come giudicare la 10, la 11 e la 22 per citarne tre. Commenti? |
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Diario dall'India di Mais78 commento di pellis.matteo |
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Ho visitato l'India nel tuo stesso periodo percorrendo parte delle tue tappe. Le tue foto raccontano molte delle emozioni che ho provato durante il viaggio. Bravo! |
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Diario dall'India di Mais78 commento di YoRosco |
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è un reportage straordinario che guarderò e riguarderò nei prossimi giorni.
C'è molto rammentare in queste foto, vere e senza fronzoli.
Complimenti per questo lavoro notevole. |
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Diario dall'India di Mais78 commento di Quant |
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Complimenti, un lavoro eseguito veramente bene, un reportage veramente riuscito.
Tornerò sicuramente a rivederlo.
Bravo. |
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