x I termini di utilizzo di photo4u.it sono stati aggiornati in base alle attuali leggi europee per la privacy e protezione dei dati (GDPR). Puoi leggere la nuova versione nella pagina Termini di utilizzo e Privacy.
photo4u.it
Menù
Home Home
Forum Forum
Fotografie Fotografie
Le tue Preferite Le tue Preferite
Foto della settimana Foto della Settimana
Foto in Vetrina Foto in Vetrina
i Contest di photo4u.it Contest 4u
Taccuino fotografico Taccuino fotografico
Grandi Memo Grandi Memo
Articoli Articoli
Interviste Interviste
Le recensioni degli utenti Recensioni
Tutorial Tutorial
Eventi Eventi
Libri Libri
Segnalazione concorsi Concorsi
Donazioni Donazioni
utileFutile utileFutile
Lo staff di photo4u.it Lo staff
Contatti Contatti
Privacy policy Privacy policy
Commenti da surgeon
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
Vai a Precedente  1, 2, 3 ... 27, 28, 29 ... 78, 79, 80  Successivo
Commenti
Vai col liscio
Vai col liscio di clay commento di surgeon

L'idea di rappresentare una manifestazione di ballo liscio pubblica è buona. Anche l'istantanea che proponi non è male. Soffre di una composizione lievemente sbilanciata a destra con l'evidente vuoto di ballerini in pista a sinistra. Sono presenti troppe sovraesposizioni sulle alte luci del complesso. Buono il taglio fotografico che crea il giusto equilibrio fra componente umana e contesto urbano. E' presente del rumore dovuto agli alti iso ma in generale la scena può andare.

ne aspetto altre clay
street 72
street 72 di surgeon commento di surgeon

Grazie Roberto del feedback: i meccanismi sono quelli che conosci poi subentrano molte variabili da gestire..

Ciao
milano
milano di deba commento di surgeon

La prospettiva di questo fotogramma verticale, e la ripetizione ritmata dei passaggi in sequenza di questa metropolitana milanese rappresentano l'unico centro di attrazione. Sono presenti delle figure umane riprese in atteggiamenti quotidiani: la prima sfuocata in primo piano che disturba la scena ed altre in prospettiva e a fuoco sullo sfondo. I contorni di alcune di queste ultime tendono a confondersi fra loro. Nessun gesto o espressione o momento particolare viene catturato a sancire le caratteristiche street dell'istantanea. La location poteva esser buona per eseguire qualche scatto interessante ma il contenuto appare debole.
Allevatore
Allevatore di Cube commento di surgeon

Il fotogramma presenta un paesaggio verde di montagna nel periodo di inizio estate, con la presenza di un pastore, il suo fedele cane e un grande gregge di pecore. L'autore riprende la scena dall'alto e da un elevata distanza, utilizzando un lungo tele da 300-400mm che schiaccia i vari piani della fotografia. L'idea dell'autore è quella di presentare la vita di un pastore e del suo gregge. Il titolo scelto non suona bene poichè il sostantivo di "allevatore" fa immaginare ben altra figura umana, altri tipi di animali e altri luoghi. La fotografia presenta una buona composizione fotografica, a cui l'autore ci ha già abituato in altri scatti presenti nella sua galleria, senza però alcuna valenza street. Una semplice e genuina scena life che ci presenta il modo di vivere di alcune persone. Uno scorcio di montagna dove la semplice giornata di un pastore è protagonista assieme all'ambiente che le ospita.
street 72
street 72 di surgeon commento di surgeon

Citazione:
Sarei onorato se surgeon lo commentasse da par suo, in quanto i suoi commenti sono riusciti molte volte a farmi cogliere aspetti artistici in talune immagini che magari in un primo momento ho bollato come ciofeghe.


Spero di poter chiarire le mie intenzioni a bastiancontrario e grato della sua curiosità e predisposizione mentale al confronto.

Condivido con tutti voi che il risultato visivo può essere stravagante ma è volutamente cercato, non capitato per caso grazie ad uno scatto con la reflex appesa al collo, come pensa il nostro Marko82 e ilgazzaladra. Che poi non piaccia è un'altro discorso.. L'inquadratura verticale, dall'alto verso il basso, ottenuta con una focale chiusa per avere la massima profondità di campo, mette in scena un vistoso primo piano molto particolare, caratterizzato da geometrie angolari ripetute, e sulla parte in alto viene presentata prima una figura insolita, che ricorda l'uomo ma non lo è, che assomiglia a lui per certi tratti ma se ne discosta per altri, e poi nei piani che recedono dei quadri. L'intenzione era di presentare una nuova metamorfosi visiva, un assemblaggio iconico appartenente ad entità segniche differenti e metterla in relazione con gli altri elementi a lei simili. Quindi fare di quel ordinario uomo che passeggiava sul marciapiede, una nuova entità, un nuovo segno, depersonalizzarlo, trasformarlo, e al tempo stesso metterlo in relazione con il ritmo angolare degli altri elementi della composizione. Volevo che il passo angolare di quella nuova forma dialogasse con le altre geometrie angolari, sia quelle del chiassoso e invadente pavimento, sia quelo dei quadri sullo sfondo. Purtroppo sono presenti vari elementi di disturbo, primi fra tutti i riflessi dei ciclomotori. Penso che sarete d'accordo con me che il momento per far nascere questa percezione è durato veramente poco... Il commento sintetico ma esaustivo di marcocantile e la felice intuizione di enigma visivo con la brillante citazione dell'uomo ombra di Baldwin di Ueda mi avevano dato la falsa credenza che il messaggio potesse arrivare. I nuovi risontri sono sicuramente da prendere in considerazione.
A questo punto sono graditi ancora ulteriori commenti..
I love you
I love you di shiny commento di surgeon

Una buona immagine questa di shiny, una sospensione fra due dimensioni, magicamente miscelate, che traggono forza l'una dall'altra. Questo gioco di rimandi felicemente intuito ci persuade e ci fa immaginare.. L'unico appunto che ti posso lasciare è quello della terza figura sulla destra del frame, dietro lo splendido sguardo della ragazza, lievemente girata di tre quarti, che tende a disturbare lievemente. Forse cambiando inquadratura avresti potuto evitarla o forse non ti sarebbe stato possibile.. Resta comunque un buon lavoro Wink
...
... di Hero commento di surgeon

Non vi è dubbio che la forma mentis dello strettarolo non manca al nostro hero.. L'accoppiata di senso c'è, anche se non si tratta di un vero e proprio parrucchino (chi mai lo perderebbe tutto intero... Very Happy ). La scena è ben intuita ma non è pulita: quella macchina disturba lievemente la lettura visiva e se non fosse stata presente avresti potuto cercare un'inquadratura migliore per mettere in relazione i due elementi.

ciao Roberto Ciao
disprezzo
disprezzo di shiny commento di surgeon

Difficile trovare l'interpretazione street and life alla scena: l'inquadratura stretta su questi quattro personaggi in posa la fa assomigliare più ad u ritratto di gruppo. Le figure orientali , vestite a cerimonia, sono infatti in posa. Il contesto intorno a loro è quasi assente: si intravede soltanto una siepe. Quello sguardo in tralice rompe la normalità di quella sequenza ripetuta di sguardi fuori camera e cattura l'attenzione: difficile stabilire l'esatto stato d'animo di quello sguardo specifico, essendo pochi gli elementi di linguaggio non verbale da analizzare nel testo visivo e non avendo la piena percezione dell'ambiente che ospita questi personaggi ben vestiti. L'ancoraggio del titolo lo vedo come un'ipotesi soggettiva: potrebbe benissimo trattarsi di ben altri stati d'animo.

ciao shiny Ciao
Isolamento
Isolamento di shiny commento di surgeon

Uno scato interessante quello di shiny

Sempre lo sguardo cerca: qualcosa, qualcuno. "E' un segno inquieto: dinamica singolare per un segno: la sua forza lo deborda". C'è una distanza fra lo spettatore e il suo oggetto del desiderio, una linea di demarcazione fra due mondi sensibili. Noi siamo al di quà, dietro questa chiusura accennata, in una situazione di osservazione che con molta probabilità non verà ricambiata, per lo meno in quest'istante. Non vogliamo che ci riconosca, ci piace rimanere invisibili. Lei è là, bellissima, con il dolce viso dai tratti asiatici incorniciato dai lunghi capelli e la testa abbandonata alla rigidità della parete. Tutto il corpo è indovato in quell'angolo fortunato; la grande valigia la protegge, la isola. Non vuole essere guardata e non vuol guardare: questa la modalizzazione del suo guardare secondo il volere. E' indifferente allo spettatore, la sua attenzione è rivolta verso un cellulare che tiene stretto fra le mani curate e le permette di dissimulare un gesto non verbale di chiusura. Non gli interessa se qualcuno la guarda: lei è isolata nei suoi pensieri. Noi siamo ancori lì a fissarla dal nostro punto di vista particolare, con il desiderio di possedere ciò che si sa di non potere (e in definitiva non si vuole) avere.. Voyeristica..
Disturba lievemente il clima di intimità quella gamba sulla sinistra che proietta nella scena un nuovo attore. Tracce di evidente sovraesposizione a partire dalla spalla sinistra della ragazza, su tutti i riflessi e le porzioni di esterni sullo sfondo.
immagini di citta'
immagini di citta' di maurir commento di surgeon

L'immagine ci mostra la figura di un giovane cuoco con in mano un coltello, davanti ad una brace con delle pietanze in cottura. Il tutto sembra svolgersi dentro quegli stand gastronomici all'aperto, tipici delle sagre o feste di paese, di cui si può intuire il luogo dalle indicazioni geografiche della cartellonistica che pende dallo sfondo sulla destra. L'autore riprende la scena dal basso e con un punto di vista decentrato, lievemente da sinistra, proponendo e mettendo enfasi nel primo piano sulla grande brace che occupa circa un terzo orizzontale del fotogramma. La messa a fuoco cade invece nei piani posteriori all'altezza del cestino dell'immondizia e coinvolge la figura del cuoco, una porzione occlusa di una seconda figura e tutto lo sfondo. Queste scelte tecniche si contraddicono a vicenda e la mancata messa a fuoco del primo piano disturba la lettura. La copertura della seconda figura rappresenta un'altro elemento di disturbo che poteva essere evitato. Il contenuto dell'istantanea è abbastanza ordinario e troverebbe giovamento in un lavoro a più ampio respiro, un reportage sulla manifestazione in oggetto.
Ho visto un bus carico di colore!!
Ho visto un bus carico di colore!! di Ophelia commento di surgeon

Il titolo di Ophelia dà l'incipit per la trasformazione della realtà e prova a fissare ancora una piacevole percezione fotografica, di quelle fluttuanti e incerte, che cambiano continuamente, in attesa di qualcuno che le fissi una volta per tutte. Non ci sono soggetti principali ad attirare l'attenzione dello spettatore, non ci sono separazioni di piani per iniziare a leggere l'istantanea ma tutto è splendidamente in disordine all'interno del taglio fotografico. Questo entrare subito dentro la scena è intrigante: si passeggia tranquillamente per i marciapiedi, (che non vuol dire distrattamente..), si vede la città con occhio diverso, si incornicia una percezione (senza per carità metterla in ordine..) e si scatta con un battito di ciglia per fissare quel movimento liquido di impressioni, colori, forme, coincidenze, senza la preoccupazione di trovare un soggetto. Mi piace questo anticonformismo, mi piace questa tua ricerca, questo tuo voler fuggire dall'educazione dell'occhio, dall'istruzione e dall'acculturamento del processo visivo. Un percorso di ricerca interessante soprattutto in ambito street. Mi vengono in mente le parole di Osip Brik, teorico dell'arte durante la rivoluzione russa, il quale dichiarava:"Dziga Vertov aveva ragione. Lo scopo del cinema e della macchina fotografica non è quello di imitare l'occhio umano, ma quello di vedere e registrare ciò che l'occhio normalmente non vede. Il cinema e l'occhio fotografico ci possono mostrare le cose in una configurazione nuova e dovremmo mettere a profitto questa possibilità". Queste vecchie parole ( "What the Eye Does not see", Osip Brik, 1924) sembrano oggi ancora più attuali..
A casa di corsa
A casa di corsa di Enfil commento di surgeon

Un'istantanea dal contenuto debole dove un cestino dell'immondizia sulla sinistra ed una figura intera di spalle che sta per uscire dal fotogramma sulla destra, rappresentano gli unici elementi visivi all'interno di un contesto rappresentato da un sottopassaggio stradale alquanto monotono. Dal testo visivo non si evince l'interpretazione dell'autore che rimane un fatto puramente soggettivo: per come si vede l'individuo in bicicletta potrebbe essere partito adesso per qualche meta che non sia la sua casa e per giunta non pare vada di corsa, occupando prevalentemente il marciapiede esterno alla carreggiata. Il consiglio è quello di non forzare mai la lettura dell'istantanea con un titolo e cercare sempre di far parlare il testo visivo autonomamente.
Ad ognuno il suo mare..
Ad ognuno il suo mare.. di Waar commento di surgeon

L'immagine presenta un campo lungo di uno scorcio portuale rappresentato da una scogliera con sopra delle figure intere nel primo piano fra le quali si evidenzia, per via dell'elaborazione digitale, i colori di una donna con il busto girato di tre quarti. Nei piani che recedono abbiamo prima delle imbarcazioni ormeggiate tipo motoscafo e poi sullo sfondo degli yacht milionari fittamente ormeggiati una accanto al'altro. L'idea dell'autore era quella di evidenziare concettualmente la diversa presenza di stati sociali e la loro diversa fruizione di un bene comune come il mare. La scelta della desaturazione non risulta funzionale allo scopo e anzi crea un clima di confusione poichè attira tutta l'attenzione dello spettatore su di quella figura, interrogandosi sulle sue finalità, oltre che far apparire innaturale la scena life presentata. L'utilizzo di un diaframma molto aperto ha creato un lieve sfuocato fastidioso sul primo piano della scogliera e delle aree di sovraesposizione disseminate in tutto il fotogramma.
La casa del flamenco
La casa del flamenco di Ophelia commento di surgeon

Ancora un'immagine fluttuante di Ophelia, un gioco di trasparenze, una ristrutturazione della realtà. Fermi le tue impressioni in maniera intrigante, senza ubbidire ad un ordine strutturale ma questa volta l'inquadratura non mi convince: troppo decisi i tagli sul lato sinistro del frame. Quelle amputazioni mi infastidiscono e mi distolgono dal gioco del dentro e fuori.

Continua.. Wink
Giacomino in rosa
Giacomino in rosa di Cube commento di surgeon

Il titolo condiziona sicuramente la lettura della fotografia e guida la sua interpretazione in maniera univoca svanendo ogni ulteriore variabile. Avere la base della statua circondata di rosa fucsia non crea la giusta carica straniante ma rappresenta un elemento piuttosto normale in quel contesto notturno. Gli ingredienti per tirare fuori una buona street ci sono e sono rappresentati dal contrasto fra quella movida notturna e la statua del poeta, simbolo di ben altra concezione di vita. Avrei omesso il titolo e giocato maggiormante con questi due elementi.
ehi tu!
ehi tu! di petegiu commento di surgeon

I due soggetti appaiono slegati ed il titolo cerca debolmente di suturare due realtà lontane. Colpa del taglio fotografico che amputa la figura umana sulla sinistra, già di per se poco comunicativa. Queste interazioni fra inanimato e animato devono essere studiate meglio in anticipo, previsualizzate e poi realizzate. Notevole il rumore presente nell'immagine fotografica.

ne aspetto altre petegiu Ciao
Luciombrerbmoicul
Luciombrerbmoicul di Ophelia commento di surgeon

Ophelia inizia la presentazione della sua particolare immagine con un titolo originale: una frase che può essere letta indifferentemente da destra a sinistra e viceversa, conservando un senso compiuto. Al centro di questo palindromo c'è un punto ideale che funge come da specchio, da cui si dipartono e in cui convergono le due formulazioni. Ed è infatti lo specchio, il riflesso, l'opacità del fotogramma, che viene messa in scena. Un gioco di percezione messo in atto da un autrice a cui piace sperimentare, legata in maniera forte alle trasparenze, alle superfici riflettenti, al vetro, all'acqua.. Tutto questo si presta bene a mettere in scena la vita liquida delle città moderne, fatta di ritmi, luci, rumori in continua evoluzione. Forse la coscienza fotografica suggerirebbe una maggior distanza fra soggetto principale e sfondo oppure proporrebbe una costruzione più ordinata della scena. Ma la percezione dell'autrice tenta di liberarsi dei retaggi, e cerca di adattarsi alla situazione affidandosi all'intuito, senza curarsi troppo di ricostruire coscienziosamente una storia. Un bizzarro scambio di parti quello che si vive davanti a questo riflesso, che fluttua in attesa di trasformare la realtà. L'unico appunto è quello di avere delle aree sovraesposte sulla parte sinistra del fotogramma che tendono ad attirare troppa attenzione distogliendo lo spettatore da quel intrigante gioco percettivo.

ne aspetto altre..
Modella per un gg
Modella per un gg di gym81 commento di surgeon

Il fotogramma verticale di gym81 mette in scena la banchina di un piccolo porto comprendente sia l'estremità del mare con una porzione di barca sia l'estremità pedonale rialzata rispetto al piano. Alcune persone occupano la banchina: una ragazza in posa davanti ad un fotografo accovacciato in terra, alcune persone a sedere sulle scalette ed infine un pescatore in lontananza. Lungo la passeggiata pedonale, ritmata dal susseguirsi dei lampioni, altre figure intente al passeggio. Sullo sfondo si intravede ancora una porzione di porto e la città marina che si affaccia sul mare. Viene utilizzata una ripresa dall'alto e molto lontana, azzarderei un 150-180 mm. L'idea dell' autore era quella di mettere in scena la modella ed il suo fotografo: purtoppo la prova appare debole visivamente a causa della notevole distanza dei soggetti che diluisce l'intento originale a favore dell'anatomia della piccola banchina, ripresa in tutta la sua estenzione e nei suoi attributi. La figura del fotografo inoltre si confonde con le bitte. Sono presenti alcune aree di sovraesposizione.
Mangiafuoco
Mangiafuoco di empolese80 commento di surgeon

Il titolo riesce quasi totalmente a descrivere il fotogramma presentato. Il lembo di fuoco è il vero ed unico protagonista dell'istananea, occupando centralmente per quattro quinti il fotogramma orizzontale e animando il silenzio di questo nero notturno. Il contenuto street dello scatto è debole a causa di questa sua natura didascalica e della pressochè inesistente mancanza di un contesto. Anche la esile porzione di uomo, ripresa di spalle, che è stata ritagliata nell'inquadratura, tende ad essere inghiottita dal nero della scena.
surprised
surprised di gym81 commento di surgeon

Sicuramente non è il nostro gym81 il personaggio a cui è destinata quella sedia vuota accanto alla signora.. Ma la sua presenza e la sua curiosità sono ben impresse in questo fotogramma che congelano l'espressione inebetita di una distinta anziana di paese, ferma sulla soglia di casa, in atteggiamento di chiusura. La parte alta di questo buon fotogramma verticale, risulta sovraesposta.
Vai a Precedente  1, 2, 3 ... 27, 28, 29 ... 78, 79, 80  Successivo

Tutti i contenuti presenti sul sito sono di proprieta' esclusiva degli autori, sono vietate la riproduzione e la distribuzione degli stessi senza previa esplicita autorizzazione.

Visualizza la policy con cui vengono gestiti i cookie.

© 2003, 2015 photo4u.it - contatti - based on phpBB - Andrea Giorgi