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Pioppeto in veste invernale di oppioni commento di oppioni |
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Grazie anche te fiorenzo per le tue osservazioni per me sempre spunto di riflessioni e approfondimenti.
Sul mosso creativo preferisco, appena possibile, lavorare con tempi piuttosto lunghi e se la scena lo permette, a mano libera.
Questo per trasformare, modellare, quasi ridipingere la "visione reale" del circostante ed entrare nella sfera interpretativa.
Tutto questo avviene con alterne fortune.
Un delicato compromesso tra tempi di scatto e velocità di movimento della fotocamera. Ma quando questo riesce è magia, sono emozioni!
In questa immagine in particolare ho deciso di montare un filtro nd 0.6 per allungare ulteriormente i tempi di scatto. L'intento era quello di far svanire alcuni elementi di disturbo (arbusti a terra e rami) e far così risaltare l'esile verticalità dei pioppi geometricamente allineati.
Solo pochi elementi lineari che nascono e muoiono nel bianco, come sospesi in una visione quasi onirica... |
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Pioppeto in veste invernale di oppioni commento di cheroz |
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Un esperimento sul quale mi sono cimentato anch'io. Buona la simmetria dell'immagine e l'atmosfera invernale "lattea". Avrei preferito forse un filo in meno di "mosso". |
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Pioppeto in veste invernale di oppioni commento di Clara Ravaglia |
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Ecco. questo è un vero mosso creativo! La giusta dose di indeterminatezza, poche linee di realtà in aggancio, e una lattea brillantezza.
preferite. E il quadro sa farsi onirico e fluttuante.
Ciao
Clara  |
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Pioppeto in veste invernale di oppioni commento di oppioni |
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Immagine astratta ottenuta con unica esposizione muovendo la fotocamera verticalmente durante lo scatto eseguito a mano libera - Parco Naturale della Valle del Ticino |
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Il custode ed il suo magico segreto di oppioni commento di Clara Ravaglia |
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Congratulazioni oppioni , il tuo scatto è stato scelto per comparire In vetrina per la categoria Paesaggio nel mese di Gennaio 2015
Qui puoi vedere le vetrine di tutte le sezioni di Photo4u
P.S.: si raccomanda vivamente di non rimuovere tale foto dalla propria galleria, onde evitare disguidi tecnici in database, oltre che per rispetto verso lo staff di sezione per la scelta, e per tutti gli utenti in primis che hanno già partecipato alla disamina in questo stesso topic. Grazie. |
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Il custode ed il suo magico segreto di oppioni commento di Clara Ravaglia |
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La foto è regale, avvolta da luce forte ma limpida, cristallina come la location che ci racconta. I miei complimenti.
Ciao
Clara
NB. Per la firma, che è più che legittimo introdurre, lasicami fare però una piccola battuta:
va bene il copyright.. ma... un po' di discrezione!  |
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The flight to the dreamland di oppioni commento di Luca73photo |
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una fotografia naturalistica in chiave artistica
un bianco e nero naturale
molto discreta l'ombra proiettata dal soggetto che ci fa solo immaginare quale sia il confine tra acqua e cielo fusi nella loro grigia omogeneità
complimenti |
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Il custode ed il suo magico segreto di oppioni commento di cheroz |
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Inquadratura classica del famoso lago che così bene descrivi nel racconto mitologico della ninfa e delllo stregone. Talmente Classica che non può mancare nel portfolio del "bravo paesaggista". E tu ti cimenti cercando e trovando le migliori condizioni: atmosfera limpida per cogliere tutti i dettagli del paesaggio, assenza di vento per congelare il magnifico riflesso, luce laterale (ma non troppo) per evidenziare, anche con le ombre, i volumi del Latemar e del suo riflesso e della splendita spianata di larici. Il tutto coronato da una bella simmetria dell'inquadratura. Uno scatto eccellente caro Stefano che un po' ti invidio.... quando ci sono stato io non ho trovato queste magnifiche condizioni. |
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Il custode ed il suo magico segreto di oppioni commento di oppioni |
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Vi riporto anche la bellissima leggenda del Lago.
"Molti anni fa nel lago di Carezza viveva una ninfa di particolare bellezza che con il suo canto melodioso deliziava tutti i viandanti che salivano al passo di Costalunga.
Un giorno anche lo stregone di Masaré la sentì cantare e si innamorò della ninfa. Egli usò tutti i suoi poteri per conquistare la fatina del lago senza riuscirvi.
Così lo stregone chiese aiuto alla strega Langwerda che gli consigliò di travestirsi da venditore di gioelli, di stendere un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar e di recarsi quindi al Lago di Carezza per attirare la ninfa e portarla con sé.
Così fece: stese il più bell’arcobaleno mai visto sino ad allora tra le due montagne e si recò al lago, ma dimenticò di travestirsi. La ninfa rimase stupita di fronte all’arcobaleno colorato di gemme preziose. Ma ben presto si accorse della presenza del mago e si immerse nuovamente nelle acque del lago. Allora non fu più vista da nessuno.
Lo stregone, distrutto dalle pene d’amore, strappò l’arcobaleno dal cielo, lo distrusse in mille pezzi e lo gettò nel lago. Questa è la ragione perché ancora oggi il lago di Carezza risplende tutti gli stupendi colori dell’arcobaleno, dall’azzurro al verde, dal rosso all’indaco, dal giallo all’oro." |
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