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formiche scalatrici di saimonidolo2 commento di momuffa |
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davvero spettacola quest'onda di sabbia rossa....stare lì deve lasciare a bocca a perta...meno amle che hanno inventato la macchina fotografica allora!!!  |
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formiche scalatrici di saimonidolo2 commento di tazar |
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bellissima la geometria, certo è che deve trasmettere una sensazione di pace visitare quei luoghi! e la foto riesce a trasmetterla! |
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formiche scalatrici di saimonidolo2 commento di .:WolF:. |
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Bella In mezzo al deserto ci si sente davvero piccoli... proprio come dici tu: delle formiche...
...se posso essere pignolo...... io avrei tagliato la formica.. ehm... la persona all'estrema destra..
Ciao
.:WolF:. |
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a bagno di saimonidolo2 commento di FaStLaNe |
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Io l'avrei vista un po' diversa.
Non avrei tagliato l'albero e avrei messo una di quelle due linee sulla diagonale |
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Mercatone 1 di saimonidolo2 commento di Swan |
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visto il discorso di pocket molto chiaro sul come si descrive in modo personale una scena, una parte della realtà quotidiana, aggiungo solo che i miei maestri li puoi vedere nel sito www.magnumphotos.com poi ce ne sono anche altri, ma che non sto qua a elencare.
Anche ghirri comunque non è che "riproduce solamente" la realtà, ma la filtra secondo la propria ottica e crea una storia.
ciao |
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Mercatone 1 di saimonidolo2 commento di _NN_ |
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saimonidolo2 ha scritto: | Ba'... non so, non era niente di che, era solo parte di un lavoro che catturava le città di giorno e di notte le prime ferme e le seconde in movimento, questa foto in particolare era accoppiata a quella della galleria vittorio emanuela con le 3 persone in fila che c'è nella mia galleria, poi non so che maestri abbiate avuto voi, ma tipo anche solo il lavoro sulle saracinesche o quello sui cartelloni pubblicitari di ghirri si limita a documentare una cosa che c'è senza bisogno di grandi interpretazioni... non che io mi voglia paragonare a lui, ci mancherebbe altro, ma magari qualche volta basta una buona geometria a fare una buona foto, ma ne so talmente poco che potrei anche sbagliarmi... cmq grazie a tutti per i commenti cio |
Credo che una puntualizzazione contribuisca a chiarire all'autore le ragioni delle critiche; in realtà quanto sto per dire viene sempre sottointeso quando si inserisce un commento in questa sezione, ma potrebbe non essere sempre evidente.
Dire che la foto fa parte di un lavoro più ampio, non cambia il giudizio della foto come scatto singolo (che resta una street dal contenuto molto debole), ma in qualche modo lo presenta in un modo differente (che per certi versi esula da quello usato per introdurre una street "pura").
Nell'ambito di un reportage magari potrebbe avere la sua valenza documentaristica e le aspettative sarebbe differenti rispetto a quelle che accompagnano la visione di una street, genere in cui è il singolo scatto, e non la coralità delle foto che formano il reportage, ad essere esposto al giudizio.
In questo genere di scatti è importante porre l'enfasi sul racconto di una storia, sul legame tra l'uomo e l'ambiente in cui vive, sugli attimi più o meno irripetibili delle vicende umane che si fotografano in strada. Per questo la foto deve avere un contenuto molto forte e non può limitarsi a rappresentare solo uno scenario vuoto. In molti casi la forza dell'immagine è legata al "ritaglio" che il fotografo fa della realtà ... la visione dell'autore, a cui faceva riferimento Derby, o, per dirla diversamente, l'attività dell' "osservare e dell'organizzare" la realtà, è fondamentale per costruire gli scatti che funzionano ... almeno come street ...
Si parlava di maestri vari ... mi faccio aiutare da uno scatto di Eliott Erwitt per rendere ancor più chiaro cosa intendo:
http://www.museodellafotografia.com/Mostre/mostre%20di%20attualita/attualita/Eliott%20Erwitt/Eliott%20Erwitt3.jpg
Anche lui quel giorno si era recato al museo del Prado per documentare una visita al museo, ma la scelta di ritagliare un frammento di realtà in quell'istante ed in quel modo, ha ampliato a dismisura il significato della foto.
Istruzioni per l'uso: quando si arriva a quello che mi piace definire "il secondo tempo della street", e cioè il momento in cui si comprende la visione dell'autore che si sosituisce alla lettura immediata dell'immagine (primo tempo), si resta senza parole ... (osservare bene i dettagli ).
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Mercatone 1 di saimonidolo2 commento di saimonidolo2 |
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Ba'... non so, non era niente di che, era solo parte di un lavoro che catturava le città di giorno e di notte le prime ferme e le seconde in movimento, questa foto in particolare era accoppiata a quella della galleria vittorio emanuela con le 3 persone in fila che c'è nella mia galleria, poi non so che maestri abbiate avuto voi, ma tipo anche solo il lavoro sulle saracinesche o quello sui cartelloni pubblicitari di ghirri si limita a documentare una cosa che c'è senza bisogno di grandi interpretazioni... non che io mi voglia paragonare a lui, ci mancherebbe altro, ma magari qualche volta basta una buona geometria a fare una buona foto, ma ne so talmente poco che potrei anche sbagliarmi... cmq grazie a tutti per i commenti cio |
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Mercatone 1 di saimonidolo2 commento di Swan |
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ragazzi d'accordo che i cartelloni e i neon sono rappresentanti del nostro tempo, ma c'è una grande differenza tra questa foto che non dice niente, e quelle dei grandi maestri del passato che riuscivano a calare i neon e i cartelloni in una fotografia che racconti una storia.
questa foto è uno sfondo, manca un soggetto principale. |
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Mercatone 1 di saimonidolo2 commento di Derby |
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Va benissimo usare le insegne luminose come soggetti dei nostri scatti. Ma le immagini fotografiche, per contenere qualcosa dell'autore, vanno interpretate dall'autore stesso: mentre qui, mi perdonerà saimondolo, sembra che sia stato fatto un test di luminosità o di resistenza al rumore.
Nella foto non c'è niente che possa indicare un punto di vista personale. E anche tenendono conto della semplice parte documentaria, il soggetto è talmente comune da azzerare, almeno per me, qualsiasi interesse.
Dunque, mercatone uno? Si va bene, ma vogliamo vedere "come il fotografo interpreta l'insegna luminosa di notte", non "come tutti vedono allo stesso modo l'insegna di notte".
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