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Gioco di luce. di lupens commento di Bruno Tortarolo |
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Nessun problema, in anni come moderatore ne ho visto cose che voi umani...
Vabbè, in realtà si tratta del dettaglio nell'accenno di arco diverso a sinistra piuttosto che a destra, abbi pazienza ma la mia meticolosità mi porta anche a queste osservazioni, tuttavia confermo il resto.
Qua la mano, ciao. |
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Sapore di ruggine e di sale img.042 di essedi commento di Bruno Tortarolo |
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essedi ha scritto: | Grazie Pietro,Bruno 1986,Cristian,e Bruno per i graditissimi commenti.Grazie Bruno per i tuoi ricordi triestini che sono anche i miei anche se forse risalgono ad un periodo più lontano quando con mio nonno sedevo sulle lunghe panche della "Dreher" a mangiare luganighe con crauti e bere le mie prime birre!Un caro saluto,Sergio.  |
La "mia" Trieste ha inizio nel 1975 ed era davvero un'altra città ma come un po' tutte, Genova compresa, anzi per certi versi migliorata.
Poi dipende dalle esperienze vissute in quegli anni, certamente una grande differenza la fa con le persone care che se ne vanno per cui anche la città sembra impoverita, il Viale, via Mazzini, via Battisti, via Commerciale...rimane qualcuno in Borgo San Sergio e da poco neppure più a Monfalcone e Grado tranne cugini di mia moglie che hanno l'Eden...va così...
Ciao |
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Gioco di luce. di lupens commento di Bruno Tortarolo |
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Chiedo scusa per aver suscitato fastidio, ci sono molti modi per rispondere e questo non mi sembra il migliore, certamente eviterò di tornare su tue foto, perdona ma il "a me piace così" non porta da nessuna parte, se volevi spiegare lo potevi fare.
Scusa ancora, buona giornata. |
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Gioco di luce. di lupens commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno lupens, l'idea "dell'incappucciato" mi era piaciuta subito e guardandola dal telefono mi sembrava a posto, che lo smart mi saturi è un dato di fatto, tuttavia anche da li avevo notato qualcosa che spuntava da sopra, e mi sembrava troppo, e lo avevo scambiato per un faretto il che mi aveva lasciato perplesso, vedendo che è un logo la mia perplessità non muta, mi duole essere d'accordo con GiovaQ aggiungendo la simmetria non eccelsa, ottima la "bolla" invece indice di qualche attenzione in pp.
Il link a me non funziona ma se ti sembrava meglio quella perché non l'hai messa qui?
Un salutone, Bruno
PS, ora si, ma è proprio la stessa o uno scherzo della post?
Qui le finestre appaiono più accettabili. |
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LH di Piergiulio commento di Bruno Tortarolo |
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Piergiulio ha scritto: | Cristian, stefano e Bruno sono lusingato dai vostri commenti.
P.s. Bruno verrai con me..prima o poi |
Grazie, quasi 600 kilometri ora non posso proprio permettermeli...ahimè  |
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chromosaturation di teresa zanetti commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno Tere, innanzi tutto un grazie di cuore per la dedica, si...mi sento molto blu e in questo periodo anche un po' "blue" ma passerà, cose della vita, alti e bassi di umore, paure, fremiti, cose che non vanno come dovrebbero o come ci immaginiamo che dovrebbero andare, stanchezza nervosismo salute, sentimenti che scadono...feel so blue, sometimes.
Ma il blu è anche il "colore" del mio mare o come lo percepisco anche quando è grigio verde marrone schiumante di rabbia e che impietoso flagella le rive come gli animi ma trova il modo di esprimersi a volerlo ascoltare, non lo amo molto in questa stagione e lui lo sa, e allora cerca di blandirmi con ciò che si porta sulle spalle possenti, bianchi spicchi di felicità dove sotto di essi ci si sente liberi di domare il vento e dal quale si è per lo più domati in un gioco di continui rimandi dove il rispetto è la prima arma per "combatterlo"...ma questo è tutto un altro discorso.
La foto che mi aspettavo, la cosa che mi incuriosisce maggiormente è quella degli spettatori che "cercano qualcosa da guardare" in un approccio forse superficiale, credo che da vedere ci sia solo nella propria mente e fossi spettatore, dopo aver guardato, credo chiuderei gli occhi per immaginare quel mondo che mi ha pervaso i sensi e allora forse vi vedrei qualcosa che non posso immaginare ma che si rivela ad ogni istante.
Di tecnico e molto rilevante solo la constatazione di come il mezzo meccanico sia così povero rispetto a noi macchina perfetta.
Un caro saluto e un forte abbraccio, Bruno. |
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Cotoletta alla milanese di Klizio commento di Bruno Tortarolo |
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Ciao Nicola, sto ridendo... molto molto simpatica e che bel ritratto (detto da uno che non ci azzecca granchè), due occhi che non solo parlano ma che faranno impazzire schiere di ragazze più avanti.
Bella foto, non aggiungo altro tranne che mi piace come spazi tra i generi con disinvoltura e questo credimi è un grande pregio.
Buona giornata e w.e. |
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Anno 1941 di Laki85 commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno, mi ricorda l'edificio dell'ISTAT a Roma, un posto che quando ci passai e alzai gli occhi al cielo ebbi il pensiero di una cosa tra le più inutili di questo bel paese, vabbè opinione personale.
Ottima simmetria e concordo con Cristian sul cielo, appena appena, non tantissimo da renderlo finto, curioso il senso di "svasatura" dovuto sicuramente ad un effetto ottico per via della curvatura della sommità.
Molto bella nel complesso.
Un salutone. |
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LH di Piergiulio commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno Piergiulio, è fin troppo evidente che non deve essere stato facile domare questa scena, mi sono confrontato con l'Auditorium e ne sono uscito abbastanza ammaccato perchè, da "straniero", bisognerebbe prenderci confidenza ripetute volte, una visita non è sufficiente perchè ti abbaglia e inganna con le sue apparenti facili viste ma in realtà una volta analizzato il lavoro ti accorgi che hai/ho espresso più banalità che altro, ho giusto due scatti che mi dicono qualcosa su decine effettuati e non ho neppure tanta voglia di proporli.
Questa foto (a proposito giusto per romperti un po', con il minimo sforzo potevi fare un bel 4x4 giustificando anche in alto a destra ), questa foto dicevo non può fare a meno di portarmi alla memoria una delle più belle cose che il compianto Basilico disse rispondendo ad un intervistatore su cosa si sentisse a proposito del suo modo di fotografare, lui rispose che si sentiva un "misuratore di spazi", che si poneva di fronte all'architettura domandandosi quale era il suo ruolo e il suo rapporto con linee e spazi appunto, analizzando a fondo le prospettive e quello spazio da lui stesso occupato in funzione di cosa gli stava intorno, solo dopo fotografava consapevole di cosa, e solo quello, poteva rientrare in quello spazio.
Questa ovviamente non è una foto casuale (tralasciamo per un attimo gli artefatti nel cielo, forse hai usato "chiarezza" con disinvoltura, succede anche a me), ci sono linee che si raccordano perfettamente, mi piace la sequenza della linea del sottotetto che parte dall'albero, si raccorda con il trave del soppalco e infine con il tirante più chiaro, le proporzioni delle masse buone ma non ottime, personalmente avrei pareggiato alto/basso come hai fatto con dx/sx ma è giusto una mia opinione sulla simmetria.
Bene, non mi resta che inviarti un saluto e chissà un giorno una mia visione di questo bellissimo parco, ma non contarci troppo
Buona giornata, Bruno |
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Sapore di ruggine e di sale img.042 di essedi commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno Sergio, mi conforta l'idea che si sta tentando un qualche recupero di queste aree che rappresentano epoche di gloria cittadina legate ad un impero prima e al recupero di una identità dopo.
Edifici fatiscenti dove predomina la parietaria e il fico spontaneo, le immancabili bitte ricavate dai cannoni probabilmente asburgici aggiungono fascino a questa buonissima composizione.
Tecnicamente giusto una piccola correzione alla prospettiva verticale ma niente di più, una serie che mi piace molto e una location che mi "manca" nelle mie escursioni cittadine al pari di un'altra che mi riprometto sempre di esplorare e che mai faccio, è la zona ferroviaria adiacente a viale Miramare passato il cavalcavia della ferrovia verso Barcola, dalla strada sembra un posto molto interessante con l'aggiunta dei fasci di binari ma non so quanto accessibile in verità.
Ora la città si è già animata, sento profumo di "Praga" e di strudel caldi, Via Battisti che conosco molto bene già un viavai caotico di auto e bus che salgono verso l'antica Dreher ormai centro commerciale...quanti ricordi bellissimi, quante "bevude e magnade" e canti su quelle panche, vabbè torniamo alla realtà.
Un salutone da Bruno. |
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chromosaturation di teresa zanetti commento di Bruno Tortarolo |
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Ciao Tere, a me piace moltissimo la zona dove i colori si fondono, perché se è vero che ognuno ha la propria percezione del suo mondo (qui ipoteticamente definito dal colore univoco) è anche vero che il nostro mondo, come la teoria degli insiemi, si fonda con altri in una mescolanza che ne crea uno unico, gli esempi sono elementari dagli innamorati in su.
Una domanda curiosa, hai provato a capire in quale stanza la gente si ferma di più e in che numero?
Personalmente credo non mi muoverei dalla blu ma lo dico così per empatia con quella tinta, poi è possibile che quel disagio prenda anche me come sembra chiunque.
Un caro saluto |
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Il Pentagono di Bruno Tortarolo commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno a tutti, innanzi tutto doveroso ringraziarvi per le espressioni di gradimento su questo scatto ungherese.
Risponderò in modo collettivo e spero articolato alle vostre valutazioni.
Dico subito che è una foto solo all'apparenza facile da realizzare, non tanto al momento dello scatto quanto alla successiva valutazione sul come affrontarlo in camera chiara, la scelta della conversione mi è stata principalmente dettata da una propensione della scena ad un certo monocromatismo, aggiungendo la trama molto grafica (insieme ad alcuni miei studi sul disegno tecnico a china) è venuto quasi naturale vederla nella sua più spiccata naturalezza, appunto la grafica.
La difficoltà maggiore che poi porta ad un inevitabile compromesso è la doppia vetratura, la prima in pp che è la facciata della stazione la quale riflette edifici più lontani alle mie spalle (un centro commerciale e in mezzo traffico caotico, da qui parte una delle principali arterie della città), la seconda quella interna soprastante i marciapiedi e i binari, sommando le due il risultato è praticamente inevitabile che porti come ad avere un doppio filtro anteposto, provando ad estrarre del bianco da quelle vetrate contrastando si sarebbe perso nella profondità il reticolo più nero della specchiatura esterna incupendo a dismisura la scena, restava da trovare quel bianco ad ogni costo, la soluzione come avete notato l'ho trovata nell'orologio, era già bianco di suo però ho accentuato il biancore con una semplice selezione e lavorando di luminosità e contrasto fino ad ottenere questo risultato, essendo molto in alto però io lontano, la correzione prospettica non è stata difficoltosa con pochi passaggi in acr.
E' tutto, ancora grazie per aver apprezzato.
Ciao Bruno |
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chromosaturation di teresa zanetti commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno Tere, alternativa valida a questo titolo potrebbe essere "Chromotherapy shower" perchè è quasi da non credere che sia previsto, applicato alla propria doccia, l'effetto cromatico sul nostro corpo che dovrebbe donare benessere e armonia psicofisica, esattamente come certi alimenti, chissà che l'autore non abbia pensato anche a questa possibilità magari in seconda battuta dopo averne valutato l'effetto ottico/fisico.
Ora ne aspetto una blu...ci sta.
Ciao. |
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Nostalgia di Flavia Daneo commento di Bruno Tortarolo |
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Ciao Flavia, chi prima paga è mal servito
Scherzi a parte sai che io ed i fiori non quagliamo granchè, a mio avviso dal lato compositivo c'è un po' troppa roba a destra, le tinte invece sono davvero da nostalgia, non chiedermi e non ti chiederò perché però quel colore è, come dice un poeta, color di lontananza...
Un caro saluto, Bruno |
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La scorta di Briè commento di Bruno Tortarolo |
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Sarebbe fin troppo facile ironizzare e infierire su questa foto...
Non lo farò, mi limiterò a dire che se la signora di destra ti avesse puntato gli occhi addosso, da forte questa foto sarebbe stata irresistibile.
Però la conversione mi sembra molto buona, la proporrei alla Scottex...
Un salutone
Chiedo umilmente scusa, in effetti è irresistibile perché solo in un secondo tempo mi sono accorto degli occhi aperti, sembravano proprio chiusi...causa occhiaie...  |
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S.T. di Franco Rispoli commento di Bruno Tortarolo |
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Buonasera Franco, è bellissima, chi di noi non ha amato i treni in ogni forma e dimensione?
Sembra quasi di leggere nel pensiero del bambino e quel pensiero lo avrei usato come titolo "Quando sarò grande..."
Tecnicamente non mi dispiace, sembra quasi tu abbia usato un estrattore di dettagli, però pende a destra.
Belli i sedili che sono quelli delle sale d'aspetto di una volta, di legno come certe carrozze.
Bel museo, un salutone. |
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Chiavari 2017 di opisso commento di Bruno Tortarolo |
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Dunque Forza Entella...
Un tripudio biancazzurro che perfino il raccordo del tubo dell'acqua ripete.
Come nel tuo stile una foto non "urlata" ma che pacatamente ci offre una visione se vogliamo dire nella sua normalità ma solo apparente, colpiscono le assenze e la staticità ma nello stesso tempo ci fanno immaginare, dai vessilli, gli striscioni e un chiosco con portalocandine pubblicitarie, una vita e un entusiasmo che sembra appena scemato o viceversa ciò che ripopolerà nell'immediatezza della ripresa agonistica questi stessi luoghi che sembrano esistere unicamente nella loro attesa che non è un abbandono come un occhio poco attento potrebbe equivocare.
Poi c'è l'altra Chiavari, ma quella la conoscono un po' tutti...
Un saluto, Bruno |
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Torri d'avvistamento di Klizio commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno Nicola, come non pensare a Jimi Hendrix e alla sua bellissima Castles made of sand... (melts into the sea) come alla prima onda faranno questi.
Per mio gusto personalissimo avrei tenuto più fuoco davanti però mi piace molto il pensiero della barca in mezzo alle torri e l'aggancio reale/geografico sulla sinistra con la scogliera.
Qualche segno di timbro clone di troppo sempre a sinistra sulla sabbia, suggerisco sempre di prendere "altrove" le "pezze" da sovrapporre, si nota molto meno l'uguaglianza, bella la tonalità della sabbia che alle mie latitudini tende al grigio.
Un salutone |
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Bandiera Italiana di paolo cadeddu commento di Bruno Tortarolo |
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Buongiorno Paolo, chissà perchè quando ho visto la miniatura ho pensato subito all'america, gli states, forse condizionato dall'uso smodato che fanno del pick-up in quelle zone o l'edificio che mi ricorda, insieme all'auto parcheggiata di fronte, quei classici motel che vediamo spesso fiancheggiare le "route" in moltissimi film.
Insomma, è chiaro che qui è tutta un'altra storia e siamo più prosaicamente dentro i nostri confini, il "pallone", la colonna dell'acquedotto e laggiù il condominio molto nostrano.
Il wide ha spinto molto la prospettiva in alto sulla colonna ma insomma non è un grosso problema, mi sembra un po' di più la "leggerezza" del cielo che contrasta molto invece con la robustezza dei colori sotto, potrebbe essere una scelta ma non sono troppo convinto come dello "stelo" dell'imbuto che in basso perde consistenza.
Sia chiaro, nel complesso mi piace, ma non è da 10. |
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