|  |  | Commenti di ssk Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica |
Commenti |
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*** di ssk commento di Davì |
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http://it.wikipedia.org/wiki/Voyeurismo  |
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*** di ssk commento di cmag |
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eheh non è che vi siete accordati ? eheh
dai che scherzo !
Bel colpo di culo !!  |
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*** di ssk commento di dinko |
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Hahahah bellissima questa bravo!  |
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*** di ssk commento di mauro69 |
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che dire... un bel colpo d'occhio per un ottimo colpo di mano  |
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no foto! di ssk commento di surgeon |
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Mi sembra che Il signor mario e Dersu non abbiano capito l'intento del mio intervento.
Ribadisco per l'ultima volta di continuare ad utilizzare questo spazio unicamente per la critica alla fotografia in questione. Se volete continuare a parlare delle vostre riflessioni personali potete utilizzare la messaggistica privata. Grazie.
Nuovo avvertimento. |
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no foto! di ssk commento di il signor mario |
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Dersu ha scritto: | ...
Il codice di Gilardi, visto che lo nomini con troppa leggerezza, fu censurato all'unanimità appena pubblicato dalla federazione italiana e poi mondiale dei fotografi per una semplice e valida ragione,
per quella ragione che tu stesso come fotografo di strada hai infranto centinaia e centinaia di volte.
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Dersu ha scritto: | ...
Ti cito le testuali parole: ...le racconto un fatto che in qualche modo si lega al tema dell'orrore fotografico:al Sicof una volta avevo cominciato a distribuire ai fotografi una poesia che mi venne severamente censurata. In seguito più di una rivista si rifiuto di pubblicarla...
sono apparsi anche diversi articoli su Progresso fotografico e sul il fotografo che negli anni passati hanno trattato l'argomento Gilardi/censura per il suo codice.
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Perdonami ma mi paiono due discorsi completamente diversi, il secondo è immensamente distante dal concetto di censura all'unanimità della società italiana di fotografia e ancor più da quella mondiale. |
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no foto! di ssk commento di surgeon |
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Ciclicamente nella sezione Street & Life si ripresentano gli stessi quesiti già affrontati e metabolizzati precedentemente. Gli utenti più anziani possono provare la mia affermazione. Ritrarre "l'uomo" in un genere fotografico come il nostro pone lo streepher di fronte alla necessità di bilanciare l'esigenza artistica di raccontare la storia dei suoi protagonisti con l'altrettanto bisogno di rispettare l'altrui sfera personale; questo è particolarmente importante se si tratta di soggetti "deboli".
L'argomento può essere affrontato da due diversi punti di vista: quello legale e quello etico. Vorrei premettere a tutti gli utenti che la maggior parte degli esseri umani rispettano la Legge per un sentimento morale ancor prima che per timore di una pena. L'atteggiamento giusto per risolvere in maniera semplice la questione è quello di maturare una coscienza etica per rendere superflua l' applicazione della Legge. Se ogni fotografo di strada riesce a percepire autonomamente quello che è opportuno fare e non fare, ovvero se il tipo di soggetto da raccontare e la sua situazione contingente sono eticamente giusti, il pericolo di una sanzione legislativa diventa superflua.
Vorrei ribadire questi semplici consigli a chi muove i primi passi nell'ambito della Street Photography, perché, specie all'inizio, è facile commettere, anche in buona fede, degli errori e realizzare degli scatti che non era opportuno fare. Sono poi certo che una riflessione sull'etica del fotografo di strada farà bene anche ai fotografi più esperti per rinfrescare la memoria.
La legittimazione morale che il fotografo di strada deve ottenere per rendere lecita la sua azione passa attraverso un dialogo che si deve instaurare con il soggetto. Non si tratta di un vero e proprio dialogo verbale, altrimenti si corre il riscio di perdere l'autenticità della fotografia street. Il dialogo verbale può nascere anche dopo la fotografia, ma quello più importante si verifica mentre si guarda il soggetto nel mirino della nostra macchina fotografica, mentre lui guarda i nostri occhi attraverso l'obiettivo. In quel momento si deve percepire se il soggetto ha dato il suo consenso allo scatto o meno. Gli psicologi la chiamano empatia ovvero un "sentire in comune". E' lo streepher che per primo deve immergersi nell'altrui storia. Il soggetto, successivamente, inizia a rispondere all'ideale patto etico. Ecco che verrà percepita tutta una comunicazione non verbale, dei segni iniziano a comparire sul corpo e nell'espressione del soggetto: un semplice gesto di assenso, un leggero sorriso.
Sono segni che il fotografo deve saper cogliere.
Vorrei che la discussione finisse qui e che ciascun utente utilizzasse la sezione per i suoi commenti di critica fotografica.
Grazie a tutti |
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no foto! di ssk commento di alxcoghe |
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Mario Zacchi ha scritto: | Gente ... non facciamone un caso di stato (e di lite ...) quando "qui" e con una foto presa ad un signore di Kiev tutto si riduce (si fa per dire) ad una questione di sensibilità. Tanto più che la foto merita ben poche attenzioni: piazzatevi davanti a chiunque i senta importunato dalla fotocamera ed otterrete la stessa foto decine di volte, sempre uguale nella sostanza. Sarei capace anch' io che, solo per mettere a fuoco, ci metto mezzora ... |
Hai ragione. Passiamo oltre. Lasciami peró precisare dei punti: che il manifesto di Ando Gilardi sia stato censurato, ho dei dubbi. Prove, please. Poi censura...che brutta parola!
Io non ho alcun bisogno di pubblicizzare alcunché. Mi sono scagliato, come sempre mi scaglieró contro un certo modo di fotografare. Questo si.
Se ci fosse qui ancora Salvatore, avrebbe fatto lo stesso, anche in maniera piú decisa della mia: e ripeto, peccato non ci sia piú quel bell'articolo nella lista dei tutorials di sezione.
Ripeto: tiratemi fuori un nome di un fotografo condannato per una foto fatta in pubblico, dopo averla pubblicata.
Poi certo che qualche differenza anche nella legge citata esiste tra chi fa il fotoreporter e chi il fotoamatore.
Chiunque sostenga la necessitá di una liberatoria, ivi compresa la legge risalente al periodo fascista e che quindi come altre leggi andrebbe perlomeno rivista, in street photography e reportage, non capisce nulla di questi generi. Come pretendere una liberatoria da questo tipo di scatti? |
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no foto! di ssk commento di Mario Zacchi |
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Gente ... non facciamone un caso di stato (e di lite ...) quando "qui" e con una foto presa ad un signore di Kiev tutto si riduce (si fa per dire) ad una questione di sensibilità. Tanto più che la foto merita ben poche attenzioni: piazzatevi davanti a chiunque i senta importunato dalla fotocamera ed otterrete la stessa foto decine di volte, sempre uguale nella sostanza. Sarei capace anch' io che, solo per mettere a fuoco, ci metto mezzora ... |
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no foto! di ssk commento di il signor mario |
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Dersu ha scritto: | Posso capire che devi fare pubblicità ai tuoi lavori e alle tue community, ma questo perdonami non riesco a capirlo.
L'autore non si è espresso, a chi ti rivolgi?
Ho detto che bisognerebbe essere più coerenti, se vuoi la liberatoria lo devi chiedere a ogni fotografia, e dovresti allegarla ad ogni foto, qui e altrove.
Altrimenti devi limitari a dare un parere sull'immagine e basta.
Parlar di liberatorie non mi sembra una critica costruttiva, sopratutto se è una regola che non si rispetta, fino a prova contraria è un patto fra l'autore e il soggetto.
Non esiste una persona fotografabile e una meno, si deve avere lo stesso metro di giudizio
io ti invito a essere meno ipocrita e più umile, non nei miei confronti bada bene, ma con te stesso.
Il codice di Gilardi, visto che lo nomini con troppa leggerezza, fu censurato all'unanimità appena pubblicato dalla federazione italiana e poi mondiale dei fotografi per una semplice e valida ragione,
per quella ragione che tu stesso come fotografo di strada hai infranto centinaia e centinaia di volte.
Se la ritieni eticamente non corretta ci può stare, ma non decidere se l'autore ha il diritto o meno si pubblicarla…vista la tua esperienza |
Conosco benissimo il "codice" Gilardi ma sinceramente mi sfugge la censura che avrebbe avuto in tutto il mondo. Da quali associazioni poi? Quale sarebbe al Federazione Italiana dei Fotografi?
Continuo ad apprezzare Gilardi e i suoi scritti e non li vedo assolutamente in contrasto con la fotografia street ma in contrasto con un pessimo modo di intenderla, vedi la foto in questione, che non fa fotografia ma insulto. |
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no foto! di ssk commento di alxcoghe |
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Dersu ha scritto: | Quindi da questo momento ogni foto che riprende una singola persona deve essere accompagnata da un pdf dove sia ben leggibile il suo consenso, altrimenti il link può essere denunciato alla polizia postale, giusto?
si o no? |
Ragazzi, siamo seri. Le leggi si applicano ma vige l'interpretazione, per fortuna. Se una persona é ripresa in modo che venga ridicolizzata é piú passabile di denuncia di uno scatto normalissimo.
Ricordiamoci poi che c'é differenza tra diritto di sfruttamento dell'immagine e diritto alla privacy. Inoltre, vige il diritto alla cronaca. Fotografare in luogo pubblico é consentito, altresí c'é anche una funzione didattica (e p4u puó rientrare nel caso) che consente tale pubblicazione.
Ora se qualche avvocato decidesse di procedere, potrebbe anche fa avere noie al fotografo sfigato, ma chi si mette in questo?
Oltretutto: avete mai sentito di fotografi denunciati per aver ripreso gente per strada?
Io si, ma parliamo di evidenti "fotografi" che scattavano foto a bambini, donne per motivi libidinosi ecc.
Se una persona si riconosce potrebbe benissimo chiedere la rimozione di tale foto, ma se non ci sono presupposti di evidente messa in ridicolo del soggetto ripreso, ditemi voi cosa potrebbe chiedere...ancora una volta é l'etica del fotografo a rivelarsi fondamentale. |
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no foto! di ssk commento di Luk01 |
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Citazione: | il Sig. Mario ha scritto
Aggiungo: che senso ha scrivere "Kiev ubriaco"? Sputiamogli pure in faccia tanto è un ubriaco e vive lontano. La sua dignità, la sua privacy, il suo essere uomo... ma chissenefo@@e! |
su questo hai ragione !
La mia richiesta sulla liberatoria era una provocazione di ordine generale... non era specificamente riferita al caso in oggetto.
Pertanto se la mia domanda
Citazione: | Luk ha scritto
Ma perchè volete dirmi che ogni volta che fotografate un soggetto e lo postate vi siete fatti firmare la liberatoria ? |
è stata interpretata come "ma chissenefrega dell'ubriaco di Kiev" mi spiace, perchè non era questo il mio pensiero.. |
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no foto! di ssk commento di Luk01 |
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Citazione: | Alex disse:
* ovviamente il tono é ironico, ma non do per scontato che sia comprensibile a tutti. |
Grazie Alex per avermelo spiegato, quanta generosità dalla tua turris eburnea.... sai da solo non lo avrei proprio capito ...  |
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no foto! di ssk commento di il signor mario |
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Luk01 ha scritto: | Ma perchè volete dirmi che ogni volta che fotografate un soggetto e lo postate vi siete fatti firmare la liberatoria ?
In ogni caso la preferisco in B&W come suggerito da Caracol.
Ciao |
No, ma dovrei, comunque rispetto sempre la volontà di chi fotografo! Se lui non vuole essere fotografato non lo fotografo punto.
Aggiungo: che senso ha scrivere "Kiev ubriaco"? Sputiamogli pure in faccia tanto è un ubriaco e vive lontano. La sua dignità, la sua privacy, il suo essere uomo... ma chissenefo@@e!
Mi inca@@o quando vedo queste foto, mi inca@@o ancora di più quando leggo queste presentazioni e non riesco a tenermi quando leggo questi commenti.
In ultimo ricordo che probabilmente se fosse stato in Italia, un italiano, magari con un noteboock sotto il braccio, questa foto non l'avremmo mai vista troppo alto il rischio che possa vederla anche lui e denunciarci... |
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no foto! di ssk commento di alxcoghe |
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Nooo...ma non mi dire Luk...giuro che é la prima volta che lo leggo...cacchio...non lo sapevo...ah, ora si che cambia tutto...*
* ovviamente il tono é ironico, ma non do per scontato che sia comprensibile a tutti.  |
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