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Ninh binh di Tropico commento di Tropico |
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Angepa ha scritto: | una bella documentazione di questo interessantissimo luogo asiatico  |
Grazie Angelo, contento ti sia piaciuto il posto che è abbastanza unico nel suo genere.....  |
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The sanctuary of truth di Tropico commento di Tropico |
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vittorione ha scritto: | Trentasette foto in generale sono molte. Quelle di Marty McFly, ad esempio sono 24, comunque tante ma eccellenti.
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P.S. Le ho appena viste quelle foto e concordo che sono eccellenti, alcune strepitose!
Però sono foto di posti molto diversi fra loro e quindi come esempio di racconto con un filo logico non mi sembra il massimo, usando un eufemismo.  |
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Ninh binh di Tropico commento di Tropico |
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francodipisa ha scritto: | Bel reportage molto interessante. Effettivamente, un luogo magico. Il cielo parzialmente annuvolato non ti ha aiutato a valorizzare al meglio l'incanto di questi luoghi, ma hai saputo sfruttare al meglio le possibilità del momento. |
Ciao Franco.
Come hai giustamente osservato il tempo è stato abbastanza inclemente almeno per metà tragitto. All'inizio ci siamo beccati pure un acquazzone tropicale, poi c'è stato nuvolo e infine è uscito il sole. Inoltre fotografare su una barchetta sempre in movimento e con persone accanto non è facile.
Grazie.....  |
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Ninh binh di Tropico commento di francodipisa |
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Bel reportage molto interessante. Effettivamente, un luogo magico. Il cielo parzialmente annuvolato non ti ha aiutato a valorizzare al meglio l'incanto di questi luoghi, ma hai saputo sfruttare al meglio le possibilità del momento. |
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The sanctuary of truth di Tropico commento di Tropico |
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Silvano Romanelli ha scritto: | A me insegnarono negli ormai lontani anni 70 ( ) che un Reportage deve essere composto dal minor numero possibile di fotografie per essere veramente valido ed efficace. Con poche foto e ben fatte si concentra l'attenzione su di esse evitando così di diluirla in foto spesso simili e/o poco attinenti e dispersive... un po' come l'omeopatia... che infatti non funziona
Ciao |
Chi di battuta ferisce.....
Vediamo se ho appreso la lezione:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=652422
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Ninh binh di Tropico commento di Tropico |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti.
Ninh binh è un luogo magico che si trova in Vietnam. Molto meno celebre della baia di Halong ne possiede caratteristiche simili pur essendo in terra ferma.
Il tragitto si svolge quasi esclusivamente in barche a remi guidate quasi solo da donne. |
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The sanctuary of truth di Tropico commento di Tropico |
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vittorione ha scritto: | Trentasette foto in generale sono molte. Quelle di Marty McFly, ad esempio sono 24, comunque tante ma eccellenti.
Intanto dovresti scegliere quale filone prediligere: architetture?, presenze umane?, aspetto religioso?... Poi eliminare quelle tecnicamente deboli, rivedere la totale disomogeneità dei formati, lasciar fuori il b/n solitario (o recuperare l'esemplare a colori), ridurre almeno alla metà il numero.
È un lavoro che devi fare tu. Dopo di che potresti ritrovarti con una buona serie che, senza ridondanze, racconta l'esperienza della visita al luogo.
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Anche se non sei entrato nello specifico dicendomi se eliminando anche più di 7-8 foto il reportage potrebbe andare (cioè per capire se è quello il principale problema che ormai abbiamo accertato) la tua risposta mi offre degli spunti e ti ringrazio per questo.
Mi soffermerei sul consiglio riguardante il filone. Immagino intendi all'interno del reportage e non in generale anzitutto. Ora nel nostro caso abbiamo un tempio grandioso e originale. Poi abbiamo la festa del re che è un evento unico. Il mio intento era di fotografare la festa nel tempio cioè rendere l'idea delle due cose. Se ci fai caso ci sono foto che hanno specificatamente questa impronta (a occhio e croce almeno la metà) e pensavo potessero fare da collante con le altre ai fini di una logica narrativa.
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The sanctuary of truth di Tropico commento di vittorione |
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Tropico ha scritto: | ...voglio capire se togliendo qualche ripetizione (parliamo probabilmente di 7-8 foto a occhio e croce) il reportage può funzionare sia collettivamente che singolarmente.
Ciao e grazie.  | Trentasette foto in generale sono molte. Quelle di Marty McFly, ad esempio sono 24, comunque tante ma eccellenti.
Intanto dovresti scegliere quale filone prediligere: architetture?, presenze umane?, aspetto religioso?... Poi eliminare quelle tecnicamente deboli, rivedere la totale disomogeneità dei formati, lasciar fuori il b/n solitario (o recuperare l'esemplare a colori), ridurre almeno alla metà il numero.
È un lavoro che devi fare tu. Dopo di che potresti ritrovarti con una buona serie che, senza ridondanze, racconta l'esperienza della visita al luogo.
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The sanctuary of truth di Tropico commento di Tropico |
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vittorione ha scritto: | Concordo con la sostanza di quanto già detto da chi mi ha preceduto.
È naturale, trovandosi in un luogo simile "come turista", essere colti da una sorta di febbre fotografica. È naturale che si torni poi a casa con una mole di scatti da capogiro. Ma quello che bisogna tenere a mente "come fotografo" è che tutto quello scattare a raffica si dovrà poi tradurrà nella fatica immane di selezionare e selezionare e selezionare, fino a spremere da quella massa le poche gocce essenziali capaci di raccontare al meglio l'esperienza vissuta, con la giusta varietà, senza indugi, ripetizioni.
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A parte il fatto che non sono un turista ma un residente,
ti assicuro che ho fatto un bel lavoro di selezione. Qualche ripetizione c'è ma possono anche essere interpretate nel "girare intorno" di cui si parlava prima.
Mi piacerebbe, soprattutto da chi fa parte dello staff (visto che finora avete commentato solo voi) avere anche un parere sulla qualità delle foto come ha fatto nerofumo. Cioè voglio capire se togliendo qualche ripetizione (parliamo probabilmente di 7-8 foto a occhio e croce) il reportage può funzionare sia collettivamente che singolarmente.
Ciao e grazie.  |
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The sanctuary of truth di Tropico commento di vittorione |
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Concordo con la sostanza di quanto già detto da chi mi ha preceduto.
È naturale, trovandosi in un luogo simile "come turista", essere colti da una sorta di febbre fotografica. È naturale che si torni poi a casa con una mole di scatti da capogiro. Ma quello che bisogna tenere a mente "come fotografo" è che tutto quello scattare a raffica si dovrà poi tradurre nella fatica immane di selezionare e selezionare e selezionare, fino a spremere da quella massa le poche gocce essenziali capaci di raccontare al meglio l'esperienza vissuta, con la giusta varietà, senza indugi, ripetizioni.
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(In)quadratura del cerchio di Tropico commento di Tropico |
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GiovanniQ ha scritto: | Allora bisognava cercare di cirsocrivere il cerchio all'interno di un ...quadrato..con il taglio.
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Sarebbe stato il top, il titolo è un pò forzato in tal senso. Ma avrei dovuto sacrificare la composizione o tagliando elementi essenziali a dx e sx oppure prolungare alto e basso ma introducendo elementi di disturbo.
Ad ogni modo mi interessava soprattutto creare una sorta di illusione ottica e spero di esserci riuscito. In tal senso ho privilegiato l'inquadratuta alla quadratura perfetta.
Grazie a te e ad Angelo....  |
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