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Last chance di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Grazie Giovanni e Max!
Ma vorrei tranquillizzarvi tutti: io sono contento se si discute di fotografia e se ci si confronta, anche se con opinioni diverse, ben venga, sia su un forum apposta!!
Ciao
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Last chance di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Perfetto ... solo una piccola sfumatura, ma ci arriviamo ... se sei tu che volevi dire un'altra cosa, non sono io che ho travisato, ma sei tu che ti sei - probabilmente - espresso male ...
Se vogliamo tornare a parlare della foto, oppure della Fotografia in senso più generale, per me va bene |
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Last chance di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Non uso il quote, così non urto la tua suscettibilità.
Sei tu ad aver fatto riferimento ad alcuni tuoi "amici che si ritengono diversi (fotograficamente parlando), ragionano un po' come te" ... ma che ne sai come ragiono io?! ma chi ti ha mai conosciuto?! ma che ne sai se porto l'orecchino o ho i tatuaggi ... è tutta roba gratuita che esula da un tranquillo post su una banale fotografia ... te ne rendi conto, sì? Ecco perché dovresti cambiare le tue maniere ... |
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Last chance di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Silvano Romanelli ha scritto: | La "scenografia", ai fini compositivi e alla pulizia dell'immagine, è importante Roberto e la tua foto lo dimostra, è molto diretta, pulita, non ci sono elementi che distraggono ed a me piace pure che hai decentrato i soggetti a sinistra ambientando il tutto... il problema è "psicologico"... fare la Street con un bel teleobiettivo è facilissimo, ti nascondi dietro ad una persiana semichiusa e sai quante interessanti Street puoi fare... per come la vedo io però sarebbe come se mi mettessi al pc e facessi un collage di foto prese da internet per creare una Street completamente da zero, oppure girassi un video per poi estrapolare solo i fotogrammi divertenti e particolari, troppo facile non credi?
La Street è nata quando C. Bresson cominciò con la sua piccola Leica a girare in mezzo alla gente per raccontare la quotidianità e le fantozziane situazioni degli esseri umani e non, tutto questo senza nascondersi, al massimo nascondeva la sua fotocamera dietro le spalle per la maggior parte del tempo poi la sfoderava come una pistola, Bresson non desiderava essere riconosciuto, voleva essere essere una persona normale in mezzi agli altri.
I titoli... nessuno proibisce di usarli ci mancherebbe ma io trovo sia come per un caffè quando ci metti troppo zucchero, anche il peggior caffè di questo mondo diventa bevibile. E' una frase scontata lo so ma per me la foto deve parlare da sola, se non arriva vuol dire che qualcosa non ha funzionato...
Sarebbe bene che mi fermassi qui ma non sarei me stesso se non concludessi "alla mia maniera" (vero Sisto? )
Ho diversi amici che si ritengono "diversi" (fotograficamente parlando), ragionano un po' come te... teleobiettivo per le Street, composizioni che tutto hanno meno che qualcosa di bello e interessante, foto inclinate, riflessi nelle pozzanghere di alberi e monumenti rovesciati in PP e chi più ne ha più ne metta e la spiegazione (a detta loro) è più o meno quella che non vogliono essere schiavi delle regole perchè ragionano col proprio cervello... poi li guardi e vedi che portano l'orecchino al naso, un tatuaggio, i pantaloni col cavallo alle ginocchia e la cresta verde sui capelli mentre telefonano con lo smartphone da 100 pollici.. quando non ci fanno le foto... ma loro sono diversi
Ciao |
Silvano, che dirti, il tuo post arriva a delle conclusioni che non mi sembra partano dalle premesse di cui discutevamo.
La lontananza: io ho parlato di scenografia, ambientazione e questo non significa necessariamente lontananza. A parte il fatto che la foto in questione è fatta con un 35 mm ... secondo il mio pensiero, ci sono belle foto street fatte da vicino, altre, altrettanto belle, fatte da lontano, dipende da quello che ci mettiamo dentro le foto, non da dove le prendiamo!
Sul fatto di nascondersi o meno ... ammetto ... non credo di aver capito bene il tuo discorso, sopratutto quando parli del collage delle foto prese da internet ...
Una cosa però ho colto: quando parli di Cartier Bresson, dici che apprezzi di lui il fatto che "voleva essere essere una persona normale in mezzi agli altri" e quindi, più o meno inconsciamente, dimostri di leggere le sue foto con tutto il tuo portato di conoscenze sull'autore, la sua vita, le sue abitudini e la sua storia che ti fanno andare oltre il semplice "parlato" di una fotografia, ti riconducono, come sempre succede anche a me, all'autore.
Per i titoli, non credo che, al contrario di quanto succede per il caffè, una pessima fotografia possa diventare buona se gli affibbi un buon titolo.
Sulle conclusioni "alla tua maniera" ... forse è il caso che cambi un po' le maniere ...
Ciao
Roberto |
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Last chance di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Liliana R. ha scritto: | La centro d'interesse è concentrato sulla coppia e sul venditore che si perdono nella scena, a mio avviso, troppo ampia.
Ti saresti dovuto avvicinare di più.
Noto che inserisci spesso titoli. Nel tutorial su Cosa si intende per Street Photography a pag.12 trovi esplicitato il mio pensiero.
Senza titolo lasci libera l'interpretazione di chi legge la foto senza guidarlo nella "tua" lettura.
Molto buona la conversione in b/n.  |
Ciao Liliana,
grazie del passaggio e del tuo commento.
Senza alcuna voglia di polemica e meno che mai voglia di apparire spocchioso - sono abbastanza nuovo di questo forum, ho tutto da imparare, ma credo che lo scambio schietto di opinioni sia salutare, tanto più che stiamo ragionando sui concetti della fotografia street che è la più difficile da ricondurre a canoni definiti - non concordo con le tue due osservazioni fatte su questa foto (per la quale ho un'affezione particolare ... ).
Sulla questione della lontananza dal centro di interesse, la mia idea è che nella fotografia street la "scenografia" sia importante. Quasi sempre un momento colto all'interno di una buona scenografia è meglio dello stesso momento estrapolato da un contesto confusionario (a meno che il contesto confusionario non sia esso stesso un elemento portante della foto). Raramente questo è possibile, molto spesso la scena è "sporcata" da altri elementi fuorvianti che si è costretti ad eliminare per concentrare l'interesse su quello che noi abbiamo voluto ritrarre. Nel caso di questa fotografia, non ci sono elementi ulteriori di disturbo, il fatto che la scena si svolga nel terzo di sinistra fa sì - a mio avviso - che ci si arrivi progressivamente, dopo un piccolo percorso fatto di curiosità e scoperta. Non mi sembra che la lontananza faccia perdere di leggibilità alla situazione, l'evidenza che i due vecchietti sono da soli, in un ambiente vuoto, senza altre persone vicino, dà ancora di più l'idea della loro volontà di essere soli e appartati, con il venditore di fiori che si è accorto di tutto ciò e ha fatto strada apposta per andare ad offrire loro la rosa. Per me tutto questo qualifica la foto.
Per quanto riguarda il titolo, sono un "convinto" assertore delle foto street titolate, i titoli servono per dare completezza all'opera del fotografo. Qua siamo in un forum, le foto vengono proposte da sole, non è come in una mostra o in un libro, dove c'è una prefazione, le didascalie, la serie oppure il commento di qualcuno che, in qualche modo, guida alla lettura dei messaggi che le foto si portano dentro. Certo, se l'approfondimento di una foto si limita agli aspetti puramente tecnici, il titolo può non servire, ma se si vuole cogliere qualcosa in più - e nella foto street è sempre necessario cogliere quel qualcosa in più - credo che il titolo sia un ottimo ausilio. Si può evidentemente discutere su un "buon" titolo o un "cattivo" titolo, ma l'asserzione a priori che le foto street non debbano avere un titolo non mi trova per niente d'accordo ...
Ovviamente sono considerazioni personali, si può non essere d'accordo, e sopratutto si deve considerare questa foto per quello che è, lo scatto di un neofita appassionato e niente più!!
Ciao e alla prossima
Roberto |
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Parigi 13-11-2015 di Perretta Giuseppe commento di mukkapazza |
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Bellissimo minimal, con un significato che va oltre il semplice quasi-grafismo; i fili tagliati, il volo triste dell'uccello, la nebbia, ... spleen all'enesima potenza!!
Bravo
Ciao
Roberto |
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L'altra Venezia di Sergio Levorato commento di mukkapazza |
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Veramente bella, non si direbbe che siamo a Venezia (anch'io sono legato evidentemente agli stereotipi ...).
Qualche riserva - per me - sul B/N, che trovo un po' grigetto ... le lenzuola non erano bianche?
Ciao
Roberto |
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Carmencita sei già mia ... di mukkapazza commento di mukkapazza |
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GiovanniQ ha scritto: | Gestione del B/N ottimale, mi piace la scenografia, quasi teatrale che anche grazie alla signora che esce di scena, ci fa godere della visione.
Non so se il contenuto Street sia un po debole, forse.
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Infatti, è la scenografia che mi fa piacere questa scena, poi c'è lei che mi rimanda ai pupazzi conici della vecchia pubblicità Lavazza (per chi non è più giovanissimo, ahimé ...
Ciao
Roberto |
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Cocoon di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Buonaluce ha scritto: | che forte !
qui hai espresso il vero concetto della Fotografia
...sei una vera fonte di insegnamento.  |
Grazie Buonaluce, troppo buono ...
Un grazie anche a tutti gli altri per i passaggi
Ciao
Roberto |
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Irradiation di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Staff Photo4U ha scritto: | Congratulazioni mukkapazza, il tuo scatto e' stato scelto per comparire in Vetrina per la sezione Varie nel mese di Novembre 2015.
Qui puoi vedere le vetrine di tutte le sezioni di Photo4u  |
Ehi!! Sono molto contento
Grazie a tutti
Ciao
Roberto |
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s.t. di Cube commento di mukkapazza |
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Molto interessante, sembra una foto di altri tempi, con un BN azzeccatissimo.
A me piace anche così, con la signora bella centrale, non taglierei niente, più cose si vedono dell'ambiente circostante e più ne guadagna la foto.
Ciao
Roberto |
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3 in 1 di MisterG commento di mukkapazza |
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Molto interessante, uno spaccato di vita in tre riquadri.
Ottima per me
Ciao
Roberto |
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"Le Vite degli Altri" di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Buonaluce ha scritto: | se era la solitudine che volevi rappresentare ci sei riuscito alla grande.
la vecchina sembra - anzi è - murata viva in questo contesto di solo cemento.
la vita degli "altri" è rappresentata dalle parabole televisive, ma la televisione non è vita ...è l'anticamera dell'oblìo  |
Grazie dell'attenzione Buonaluce,
in realtà il titolo è la citazione di un film (splendido) che racconta di storie di spionaggio "di prossimità" nella Germania dell'Est, nel periodo della Guerra Fredda. In questo caso la signora era al balcone e stava "spiando" sotto, per farsi evidentemente un po' i fatti degli altri ...
Succedeva a Catania ... come puoi notare anch'io, pur non essendo siciliano, ho la Sicilia nel cuore ...
Ciao
Roberto |
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