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Freddo (contest) di StefanoM commento di belgarath |
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Complimenti, una delle mie preferite.
Con un'idea semplice hai realizzato in maniera efficace il tema, ed oltretutto la foto è elegante e realizzata benissimo.
Non come critica, ma solo per ottimizzare il tuo lavoro ti segnalo qualche macchiolina in alto (polvere sul sensore?)
Bravo, ciao  |
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Freddo (contest) di StefanoM commento di GuidoZ |
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Scatto a mio avviso perfetto! Taglio, luci, colore... idea molto bella!
Emotivamente non mi dice tanto, ma tutte le volte che la guardo resto stupito dalla tua maestria.
Bravo!
A Prsto!  |
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Freddo (contest) di StefanoM commento di StefanoM |
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Foto con la quale ho partecipato al contest n° 30: "freddo".
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti.
Stefano Massera |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di belgarath |
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Io ci vedo una cura eccellente e della personalità nella scelta degli scatti, dei tagli ecc... l'approccio è nettamente fotografico.
Per me non solo è fotografia, ma è anche bella fotografia, oltrechè ovviamente interessantissima.
Grazie davvero di questo regalo!
Ciao  |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di al_fa |
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StefanoM ha scritto: | al_fa ha scritto: | Cosa non vedono le colonne FEG moderne.............. |
Caro Parrac, mi sa che ne abbiamo beccato uno parecchio informato sull'argomento!
Purtroppo non capisco questo acronimo FEG . Speriamo che al_fa ce lo spieghi perché mi sfugge.
Su tutto il discorso dell'off topic sono d'accordo con te. Non penso capiti spesso di leggere questa roba. E poi sono fermamente convinto che questa è fotografia.
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E' ovviamente grafia ma forse più "elettrografia" o fotografia derivata da elettrografia.
I FEGs sono le nuove colonne, Field-Emission Guns. Non si tratta più di emissioni termoioniche ma ad effetto di campo, consentono di estrarre una quantità di elettroni molto maggiore e di concentrare il fascio fino a spot size inferiore ad 1 nm (Colonna Zeiss Gemini) (e da qui i SEM ambientali che consentono di esaminare materiali non conduttori anche senza dorature o grafitizzazioni). I FEG con le loro alte risoluzioni assieme ad altre simpatiche sonde (EBSD) stanno pian pian o stravolgendo la scienza dei materiali e la metallurgia (tra le altre cose).
Ciao!
Alessandro |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di StefanoM |
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al_fa ha scritto: | Cosa non vedono le colonne FEG moderne.............. |
Caro Parrac, mi sa che ne abbiamo beccato uno parecchio informato sull'argomento!
Purtroppo non capisco questo acronimo FEG . Speriamo che al_fa ce lo spieghi perché mi sfugge.
Su tutto il discorso dell'off topic sono d'accordo con te. Non penso capiti spesso di leggere questa roba. E poi sono fermamente convinto che questa è fotografia.
Saluti a tutti,
Stefano |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di gparrac |
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StefanoM ha scritto: |
Sperando che non fuori come off-topic...
Stefano |
Non credo ... anche questa è fotografia ed a livello di cultura personale credo possa interessare a molte persone, anche se magari non useranno mai nella vita questi strumenti.
I moderatori sono di manica molto larga per questo tipo di "fuori argomento", sono più che accettate digressioni storiche sulla fotografia ed anche sulle diverse tecniche, anche specialistiche.
Poi, scusa, non si può continuare a fotografare solo licenidi o libellule con l'ottica standard!
(Anche se ne ho viste di splendide, a riprova del fatto che anche da soggetti abusati si possono ricavare buone foto).
Non credo sia un caso se la tua fotografia ha suscitato domande ed ha molti interventi sull'argomento ... ma soprattutto vorrei farti notare che l'interesse è andato oltre al "bella, con più o meno " .
E tutto questo è per me esattamente il contrario di "fuori argomento".
Rinnovo i saluti e termino i miei "Amarcord" di tanti anni addietro. |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di StefanoM |
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gparrac ha scritto: |
E infatti non l'hai trovata ...
Le mie scarsissime esperienze in questo campo risalgono all'università, personalmente non usavo il microscopio elettronico per la mia tesi ma mi sono trovato nella necessità di dare una mano, per la parte fotografica "umida", ad una collega (fra l'altro anche molto carina ..) che per il suo lavoro usava appunto il microscopio elettronico.
Gli spazi sono quelli che sono, per cui mi sono spesso trovato ad assistere alla preparazione dei campioni ed all'uso dello strumento.
Hai fatto veramente bene a proporre queste fotografie: almeno per quanto mi riguarda hai fatto nascere in me la curiosità di vedere come sono cambiate le cose in 35 anni ... beh, sono cambiate moltissimo, ma credo che per la preparazione del campione lo sputter sia almeno nelle sue linee principali simile a quello che conoscevo: una campana di vetro in cui si fa il vuoto, un filamento di tungsteno che riscaldandosi provoca l'evaporazione del metallo (quale si userà, adesso?) sul campione da preparare ...
Hai mai pensato che la tua mosca può vantarsi adesso di avere i suoi occhi compositi con strato multiplo antiriflesso, al pari delle ottiche più blasonate? Anche se, date le circostanze, non credo sarà in grado di apprezzarne i vantaggi!
Mi aspettavo che l'acquisizione fosse digitale ... oggi è forse più facile trasferire direttamente l'informazione nella memoria di un computer piuttosto che trovare il modo di ottenere una immagine visibile da quello che poi è solo un fascio di elettroni.
Per chi vuole il colore forse è meglio spiegare che non c'è luce, quindi non ha proprio senso parlare di colore ... però l'idea di intervenire aggiungendo colori arbitrari, oggi che si può fare con relativa facilità, non è da buttare via, forse potresti utilizzare il tuo materiale in questo senso.
Lo strumento che ho conosciuto, forse già obsoleto ai suoi tempi, mi sembra veramente preistorico visti i risultati del tuo, anche se dal punto di vista estetico, lasciamelo dire, era decisamente più appagante ...
Si, sono diventati più piccoli, con l'aria meno "spaziale" ...
Ti ringrazio ancora per l'idea di proporre queste fotografie: non fosse altro perché ne può nascere un discorso sulla natura ondulatoria della luce (un microscopio tradizionale a lenti ha qui il suo limite) e perché con questo tuo intervento porti acqua al mio mulino quando sostengo che un sensore di pochi millimetri comporta l'uso di diaframmi tanto piccoli da degradare l'immagine a limiti non accettabili ...
Quindi miniaturizzare le macchine fotografiche è un non senso, già un sensore 24x36 è piccolo per pensare di fotografare con il mitico f /64!
Il microscopio elettronico è proprio questo, a mio avviso: il superamento dei problemi connessi con la luce!
Ed i risultati si vedono, anche se manca il colore ...
Rinnovo i miei saluti. |
Sperando che non fuori come off-topic...
Le spatterizzazioni oggi si fanno in oro o in grafite come allora. Per acquisire immagini sono meglio quelle in oro.
Quando ho fatto la mia tesi di laurea il SEM era una stanza che sembrava un'astronave e si guardava il campione da una finestrella che dava tanto di misterioso. Ricordo che all'epoca il SEM costava 1 miliardo di lire. Oggi un ottimo SEM tradizionale con microanalisi (migliore di quello dal quale ho scattato) costa circa 220.000 euro ma la tecnologia sta partorendo delle cose incredibili.
Tutto cambia e i tempi della tua e della mia tesi sembrano preistoria .
Comunque interessante il tuo discorso sulla natura ondulatoria della luce. A leggere il forum vengono fuori delle cose impensabili.
Saluti di nuovo,
Stefano |
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Genesi di un ritratto di StefanoM commento di StefanoM |
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gp89 ha scritto: | semplicemente stupenda....
forse la cornice non è fantastica come invece lo scatto
bravissimo!  |
Ti ringrazio per i complimenti, sono contento che piaccia.
Per la cornice e le sfumature sto ancora litigando con photoshop ma prima o poi ne verrò a ragione .
Ciao e grazie,
Stefano |
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Genesi di un ritratto di StefanoM commento di StefanoM |
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fgioia ha scritto: | Ciao, sono approdato per caso alla tua galleria e sono rimasto colpito da questa foto, l'espressione e' stupenda come per i colori. |
Mi ero perso il tuo messaggio, ti ringrazio molto per il commento.
A presto, Stefano
ps. Oggi la "modella" è al suo primo giorno di scuola  |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di gparrac |
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StefanoM ha scritto: |
Non avrei mai pensato di trovare nel forum tanta conoscenza sul SEM...
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E infatti non l'hai trovata ...
Le mie scarsissime esperienze in questo campo risalgono all'università, personalmente non usavo il microscopio elettronico per la mia tesi ma mi sono trovato nella necessità di dare una mano, per la parte fotografica "umida", ad una collega (fra l'altro anche molto carina ..) che per il suo lavoro usava appunto il microscopio elettronico.
Gli spazi sono quelli che sono, per cui mi sono spesso trovato ad assistere alla preparazione dei campioni ed all'uso dello strumento.
Hai fatto veramente bene a proporre queste fotografie: almeno per quanto mi riguarda hai fatto nascere in me la curiosità di vedere come sono cambiate le cose in 35 anni ... beh, sono cambiate moltissimo, ma credo che per la preparazione del campione lo sputter sia almeno nelle sue linee principali simile a quello che conoscevo: una campana di vetro in cui si fa il vuoto, un filamento di tungsteno che riscaldandosi provoca l'evaporazione del metallo (quale si userà, adesso?) sul campione da preparare ...
Hai mai pensato che la tua mosca può vantarsi adesso di avere i suoi occhi compositi con strato multiplo antiriflesso, al pari delle ottiche più blasonate? Anche se, date le circostanze, non credo sarà in grado di apprezzarne i vantaggi!
Mi aspettavo che l'acquisizione fosse digitale ... oggi è forse più facile trasferire direttamente l'informazione nella memoria di un computer piuttosto che trovare il modo di ottenere una immagine visibile da quello che poi è solo un fascio di elettroni.
Per chi vuole il colore forse è meglio spiegare che non c'è luce, quindi non ha proprio senso parlare di colore ... però l'idea di intervenire aggiungendo colori arbitrari, oggi che si può fare con relativa facilità, non è da buttare via, forse potresti utilizzare il tuo materiale in questo senso.
Lo strumento che ho conosciuto, forse già obsoleto ai suoi tempi, mi sembra veramente preistorico visti i risultati del tuo, anche se dal punto di vista estetico, lasciamelo dire, era decisamente più appagante ...
Si, sono diventati più piccoli, con l'aria meno "spaziale" ...
Ti ringrazio ancora per l'idea di proporre queste fotografie: non fosse altro perché ne può nascere un discorso sulla natura ondulatoria della luce (un microscopio tradizionale a lenti ha qui il suo limite) e perché con questo tuo intervento porti acqua al mio mulino quando sostengo che un sensore di pochi millimetri comporta l'uso di diaframmi tanto piccoli da degradare l'immagine a limiti non accettabili ...
Quindi miniaturizzare le macchine fotografiche è un non senso, già un sensore 24x36 è piccolo per pensare di fotografare con il mitico f /64!
Il microscopio elettronico è proprio questo, a mio avviso: il superamento dei problemi connessi con la luce!
Ed i risultati si vedono, anche se manca il colore ...
Rinnovo i miei saluti. |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di StefanoM |
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@Nicola ha scritto: | al_fa ha scritto: |
Ehm...vengono da un Microscopio a Scansione Elettronica (una "piccola macchinetta" che può costare anche 170 mila €), ovvero usano elettroni al posto di fotoni. Non hanno colori, non sono trasformate in bianco e nero. E' fotografia "scientifica".  |
Beh, con quella cifra e non fanno neanche le foto a colori?
Credo che mi terrò i mie sofisticati tubi di prolunga.  |
C'è il modo di colorarle con le analisi di area. Si fanno delle analisi che indicano l'abbiondanza di un certo elemento, con questo espediente l'immagine sembra colorata ma è un'elaborazione grafica. Se fossi capace in photoshop potrei provare a fare qualcosa di più. A quelle che vedete ho solo sistemato un po' il contrasto.
Le fasce linee orizzontali più scure/chiare dipendono dalla scansione e non riesco a toglierle.
Ariciao a tutti,
Stefano |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di StefanoM |
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@Nicola ha scritto: | al_fa ha scritto: |
Ehm...vengono da un Microscopio a Scansione Elettronica (una "piccola macchinetta" che può costare anche 170 mila €), ovvero usano elettroni al posto di fotoni. Non hanno colori, non sono trasformate in bianco e nero. E' fotografia "scientifica".  |
Beh, con quella cifra e non fanno neanche le foto a colori?
Credo che mi terrò i mie sofisticati tubi di prolunga.  |
C'è il modo di colorarle con le analisi di area. Si fanno delle analisi che indicano l'abbiondanza di un certo elemento, con questo espediente l'immagine sembra colorata ma è un'elaborazione grafica. Se fossi capace in photoshop potrei provare a fare qualcosa di più. A quelle che vedete ho solo sistemato un po' il contrasto.
Le fasce linee orizzontali più scure/chiare dipendono dalla scansione e non riesco a toglierle.
Ariciao a tutti,
Stefano |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di StefanoM |
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nerofumo ha scritto: | Indubbiamente il mezzo aiuta ma è curioso notare come anche delle foto scientifiche possano essere riprese con taglio fotografico e non con la solita freddezza tipica di chi sperimenta, classifica, annota ecc.ecc. |
Effettivamente anche quiando acquisisco foto di questo tipo per lavoro cerco di dare un taglio fotografico piacevole ma di solito le foto di questo tipo servono per solo per documentare.
Secondo me sono soggetti fantastici perché si prestano alla fotografia con le loro geometrie incredibili.
Ciao e a presto,
Stefano |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di StefanoM |
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Pantera Nera ha scritto: | Allucinante!! E poi dicono che le lenti macro Raynox sono il top. Tzè!!  |
E' vero, ma i costi sono un po' diversi...
Grazie del commento,
Stefano |
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Viaggio in una mosca di StefanoM commento di @Nicola |
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al_fa ha scritto: |
Ehm...vengono da un Microscopio a Scansione Elettronica (una "piccola macchinetta" che può costare anche 170 mila €), ovvero usano elettroni al posto di fotoni. Non hanno colori, non sono trasformate in bianco e nero. E' fotografia "scientifica".  |
Beh, con quella cifra e non fanno neanche le foto a colori?
Credo che mi terrò i mie sofisticati tubi di prolunga.  |
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