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la fontana di Piazza Tebaldo Brusato di fabiopollio27 commento di Francesco Ercolano |
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La foto mi piace molto, anzi moltissimo
Non mi piace il bn così scuro e contrastato, a mio modesto parere appesantisce la foto che invece credo necessiti di grande dolcezza anche e soprattutto nella post.
Non mi piace il formato, mi pare un 16:9 in verticale, avrei preferito un canonico 2:3 tagliando in basso.
Più esperti di me ti diranno meglio
Mi fa piacere ti sei iscritto qui dove ho imparato tutto quello che so, dove mi sono state regalate chiavi di letture e ali per volare poi da solo.
Qui ho stretto amicizie e conosciuto alcune delle persone a cui voglio più bene e con cui ho condiviso splendidi momenti.
Ti auguro altrettanta fortuna e buon proseguimento
Ti abbraccio e dimenticavo, per me questo è un signor Ritratto
Franco
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Tre teorie sulle ombre e un'unica luce di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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vittorione ha scritto: | Ed infatti non è e non può essere soltanto questo, non l'ho detto e non lo penso.
Le tue foto le trovo interessanti ed hanno spesso profondità.
Poi, secondo me, che l'autore sovrapponga all'elemento "visivo" una sovrastruttura di significati tale da indirizzarne la lettura non è un arricchimento della fotografia ma una limitazione, soprattutto laddove descrive o inventa (che sono i due appunti che muovo alla tua didascalia).
Lasciare spazio di manovra alla capacità di lettura dello spettatore a me sembra più utile che proporgli una visita guidata.
È sempre un piacere un civile scambio di opinioni.
V |
Grazie Vittorione,
quanto dici é interessante, condivisibile e vero e ne trarró spunto di riflessione. Mi entusiasma questo luogo virtuale perché é occasione di incontro e scambio che arricchisce.
In casa io e la mia compagna ci siamo divertiti a ridipingere un quadro graficamente molto semplice, potrei dire che è venuto quasi meglio dell'originale.
È un dipinto di J. Mirò che (incredibilmente) si intitola "L'ala dell'allodola circondata dal blu dell'oro si incontra col cuore del papavero che dorme sul prato adorno di diamanti": di questo grande artista mi ha sempre entusiasmato questo coraggio di raccontare semplicemente ma fino in fondo delle sue visioni articolate e profonde.
Condivido con te l'idea che a volte una foto debba essere un racconto aperto alle interpretazioni.
Mi piace, a volte di più, l'idea che chi propone un'opera frutto della propria immaginazione e visione, abbia il coraggio di definirla e raccontarla fino in fondo.
A costo (facile nel mio caso che non sono né un artista né un fotografo serio) di sembrare ridicoli.
Ti ringrazio di cuore per questo scambio che ha arricchito la mia giornata. |
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Tre teorie sulle ombre e un'unica luce di fabiopollio27 commento di vittorione |
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fabioph ha scritto: | ...non coltiverei amatorialmente questa passione se la fotografia fosse soltanto una matrice di elementi quali contrasto, nitidezza, luci, ombre e tecnicismi per ricomporli... |
Ed infatti non è e non può essere soltanto questo, non l'ho detto e non lo penso.
Le tue foto le trovo interessanti ed hanno spesso profondità.
Poi, secondo me, che l'autore sovrapponga all'elemento "visivo" una sovrastruttura di significati tale da indirizzarne la lettura non è un arricchimento della fotografia ma una limitazione, soprattutto laddove descrive o inventa (che sono i due appunti che muovo alla tua didascalia).
Lasciare spazio di manovra alla capacità di lettura dello spettatore a me sembra più utile che proporgli una visita guidata.
È sempre un piacere un civile scambio di opinioni.
V |
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Tre teorie sulle ombre e un'unica luce di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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vittorione ha scritto: | Molto interessante innanzitutto per il gioco illusorio dell'albero per metà reale per metà immateriale.
La luce fa il suo lavoro, le presenze umane arricchiscono la scena.
Poi forse è meglio evitare di accompagnare la foto con una didascalia che descrive quello che già si vede ma poi aggiunge intenzioni del fotografo di cui non c'è evidenza: quello che non vediamo, ad esempio, sono le tre persone "che si confrontano", e ancor meno vediamo "tre fedi diverse".
La foto è ben fatta e parla da sé.
V |
grazie Vittorione
"l'essenziale è invisibile agli occhi" e in fondo ogni storia è visione e illusione.
Quello che racconto in didascalia é ciò che immagino (e quindi vedo): la ragione stessa per cui, durante la vita di tutti i giorni che è soltanto fatica e sostanza, mi fermo, penso e scatto una foto.
Ma forse qui non è il contesto giusto per andare oltre all'immagine e al suo racconto grafico e ti confesso che un po' dispiace perché da quando sono iscritto ho visto foto (anche alcune tue) su cui si potrebbe scrivere non una didascalia ma un libro (e sarebbe sbagliato considerare questa possibilità come qualcosa che nulla ha a che fare con la fotografia)
Io, ultimo dei dilettanti, non coltiverei amatorialmente questa passione se la fotografia fosse soltanto una matrice di elementi quali contrasto, nitidezza, luci, ombre e tecnicismi per ricomporli.
Non saprei farlo bene ma sopratutto non ne avrei mai voglia |
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Tre teorie sulle ombre e un'unica luce di fabiopollio27 commento di vittorione |
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Molto interessante innanzitutto per il gioco illusorio dell'albero per metà reale per metà immateriale.
La luce fa il suo lavoro, le presenze umane arricchiscono la scena.
Poi forse è meglio evitare di accompagnare la foto con una didascalia che descrive quello che già si vede ma poi aggiunge intenzioni del fotografo di cui non c'è evidenza: quello che non vediamo, ad esempio, sono le tre persone "che si confrontano", e ancor meno vediamo "tre fedi diverse".
La foto è ben fatta e parla da sé.
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la finta allegria di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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Buonaluce ha scritto: | Dopo le mie vicissitudini
Oggi ho ripreso con il mio bar
Dopo un periodo di solitudine
Il Mocambo ecco qui tutto in fior
Ora convivo con una’austriaca
Abbiamo comprato un tinello marron
Ma la sera tra noi non c’è quasi dialogo
Io parlo male il tedesco, scusa, pardon
Io non parlo il tedesco, scusami, pardon
Il Curatore sembra un buon diavolo
Oggi mi ha offerto anche un caffè
Mi ha poi sorriso dato che ero un po’giù
E siam rimasti lì, chiusi in noi, sempre di più
E siam rimasti lì, chiusi in noi, sempre di più
[la ricostruzione del Mocambo - Paolo Conte] |
stupenda!
Conte immenso! |
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la finta allegria di fabiopollio27 commento di fabiopollio27 |
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grazie mille a tutti.
credo che almeno qui occorra molta trasparenza per poter considerare insieme complessivamente il risultato finale.
Sperando sia cosa gradita posto quindi la foto originale (oscuro il volto per una questione di privacy perché era davvero ubriaco!).
La foto é colta al volo, ho inquadrato di fretta cercando un'angolazione che riprendesse M.M. ma che preservasse anche l'atteggiamento del protagonista.
Ho deciso di convertirla in b/n e ho giocato con le illuminazioni (sì, sto cominciando a giocare con photoshop) perché volevo che l'ambiente apparisse più buio coerentemente con la profonda tristezza della scena. Inoltre mi piacevano poco i colori dell'arredamento. |
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