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Punti di sospensione di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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http://www.youtube.com/watch?v=VSrIXmA-o_w
Self + "occhio di bue" autocostruito
Bianco calore
scalda il mio amore
bianco calore
sfondami il cuore
bianco il mio dio
ciò che è mio è tuo |
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Archetipo di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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RiccardoC. ha scritto: | Mi piace molto, non so commentartela ma a pelle la trovo molto molto bella. i miei più sentiti complimenti
Riccardo |
grazie mille!  |
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Archetipo di Paola Ortolani commento di RiccardoC. |
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Mi piace molto, non so commentartela ma a pelle la trovo molto molto bella. i miei più sentiti complimenti
Riccardo |
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Archetipo di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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L’idea che gli altri vedevano in me uno che non ero io quale mi conoscevo; uno che essi soltanto potevano conoscere guardandomi da fuori con occhi che non erano i miei e che mi davano un aspetto destinato a rendermi sempre estraneo, pur essendo in me, pur essendo il mio per loro (un “mio” dunque che non era per me!). Come sopportare in me questo estraneo? Questo estraneo che ero io stesso per me? Come non vederlo? Come non conoscerlo?(Luigi Pirandello) |
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Visuals di Paola Ortolani commento di walter59 |
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vedendo che la discussione continua a farsi strada
ho pensato di postare queste righe di Giancarlo Livraghi
"Se è sciocco pensare che il mezzo sia il messaggio, ciò non significa che il modo in cui il messaggio si produce e si realizza non debba tener conto, con severità e pignoleria, della natura e delle esigenze del mezzo. Ma questa è solo una delle “costrizioni necessarie” che migliorano la qualità del risultato.
Un’altra è l’idea, il concetto, la strategia. Un’opera d’arte che esprime solo se stessa, solo l’umore dell’autore, solo il suo solitario piacere di parlare a se stesso, non è creatività. È onanismo. Da che mondo è modo l’arte (in tutte le sue forme... pittura, scultura, architettura, scrittura, musica eccetera) ha sempre avuto vincoli precisi: i desideri di un committente, l’esigenza di esprimere qualcosa di preciso. Scomodi, faticosi, impegnativi... ma utili.
Una terza è il pubblico. Lettore, spettatore, ascoltatore. Un’opera d’arte che non comunica qualcosa, che non suscita sentimenti o emozioni, è solo una tela imbrattata, un inutile rumore, un pezzo di carta sporco di inchiostro."
sperando di non andare troppo off-topic
saluti
walter |
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Visuals di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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Habrahx ha scritto: | Grazie, sono contento che non mi hai preso a legnate
E sono altrettanto contento del fatto che hai compreso che la mia critica vuole essere costruttiva, ovvero addentrarsi nel senso dell'immagine, piuttosto che limitarsi al mi piace-non mi piace, oppure cedere alla suggestione della presenza dell'autore -te- in questo caso dichiarata, che per certi meccanismi che sarebbe complicato affrontare in questa sede, diviene valore, ma non è valore.
Poiché ho affrontato altre volte queste tematiche metto una mia nota: Tutti giudichiamo la fotografia, spesso smarrendoci nei vari e soliti parametri valutativi: messa a fuoco, esposizione colore ecc. dimenticando che la fotografia è un atto espressivo che avviene non tanto in chi la produce, ma in chi la osserva.
In sostanza giudicando una fotografia giudichiamo e, soprattutto, valutiamo il mondo concettuale in cui si colloca il nostro vedere e le graduatorie valutative di questo modo di vedere, se si volessero fare, sarebbero a mio parere, pura illusione.
Detto questo semprerebbe impossibile uscire dalla routine "mi piace-non mi piace" come sembra impossibile definire la qualità intrinseca di una immagine che esce dai canoni della fotografia descrittiva di un soggetto e di un evento.
Tu, riferendoti alla luce, parli di una tua precisa ricerca, e io non posso che apprezzarla oppure no solo in base a valutazioni personali, sembrerebbe.
Ma penso che qualche aprofondimento andrebbe fatto.
In questo genere di fotografie definite spesso oniriche viene escluso tutto ciò che è alla base della fotografia: la descrizione dell'oggetto e del momento, per ricorrere all'impressione che un soggetto indefinito assume in un contesto indefinito.
L'incertezza che si prova nell'osservare queste immagini può provocare interesse, attenzione quindi, per meccanismi intrinsechi alla nostra mente che vuole interpretare ciò che ci circonda, ovvero ciò che i nostri sensi, in questo caso la vista, ci mostra.
E per l'agire di questo meccanismo spesso troviamo interessanti immagini come le tue (ogni tanto se ne vedono nel sito o in altri siti di fotografia).
Il vero problema è come distinguere un prodotto diciamo onanistico, ovvero fatto solo per tentativi oppure un prodotto che ha del vero contenuto definirei artistico, ovvero, il suo contenuto ha un valore non solo riconoscibile, ma durevole nel tempo nel quale la tecnica è solo un supporto, un metodo creativo, ma non il contenuto
Pertanto per concludere, la tua fotografia, letta come atto espressivo, se non vuole essere fine a se stessa (onanistica?) deve suscitare nel fruitore un interesse tanto più importante quanto più in profondità entra nella coscienza; ovvero la tua fotografia deve parlare al'osservatore oltre la limitata permanenza a video ridotta ai pochi minuti impiegati per osservarla, ma deve entrare a far parte del bagaglio, del vissuto visivo di chi osserva, e ritornare alla mente ogni volta che si incontra non tanto una fotografia simile, ma una atmosfera -nel senso di ambiente concettuale- simile.
Tralasciando la composizione, che a mio parere, l'ho già detto, mi risulta poco equilibrata (e questo a pensarci potrebbe essere un valore) la luce, sempre a mio parere, avrebbe dovuto essere più bassa di almeno un paio di stop.
Ciao, Giovanni |
Be', sono pienamente d'accordo con tutto ciò che hai detto: quando ho iniziato ad avvicinarmi alla fotografia mi è capito di creare prodotti "onanistici", realizzati cioè per tentativi, ma è stato grazie a questi tentativi che ho conosciuto molte delle tecniche che ora conosco..ora qualsiasi scatto io faccia lo controllo nei minimi dettagli: luce, composizione, maf..ovviamente delle imperfezioni ci saranno sempre,ma faccio il possibile per ridurle al minimo. Proprio per questo motivo è chiaro che l'effetto dato dalla luce qui è voluto, perchè non avrei mai fatto uno sbaglio così grande senza accorgermene..i bianchi sono completamente bruciati e non si vedono i dettagli, mentre nello scatto originale l'esposizione è giusta: questo perchè volevo dare proprio il senso del sogno e dell'indefinito, rendendo così indefiniti anche i particolari a causa della luce accecante che sembra avvolgermi..con la luce più bassa di un paio di stop l'esposizione sarebbe stata più equilibrata e quindi la foto più corretta, ma l'effetto non sarebbe stato lo stesso, ecco perchè ho scelto di renderla così..ovviamente però riconosco che possa dare fastidio, quidni ti ringrazio ugualmente del tuo parere, anche perchè di certo non sarai l'unico a pensarlo, ma almeno sei l'unico che l'ha detto e in maniera tranquilla e civile, non come di solito si fa  |
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Visuals di Paola Ortolani commento di Habrahx |
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Paola Ortolani ha scritto: | Apprezzo la tua critica vorrei solo precisare che la luce l'ho resa così in post, perchè era l'effetto esatto che volevo creare..ma sono gusti  |
Grazie, sono contento che non mi hai preso a legnate
E sono altrettanto contento del fatto che hai compreso che la mia critica vuole essere costruttiva, ovvero addentrarsi nel senso dell'immagine, piuttosto che limitarsi al mi piace-non mi piace, oppure cedere alla suggestione della presenza dell'autore -te- in questo caso dichiarata, che per certi meccanismi che sarebbe complicato affrontare in questa sede, diviene valore, ma non è valore.
Poiché ho affrontato altre volte queste tematiche metto una mia nota: Tutti giudichiamo la fotografia, spesso smarrendoci nei vari e soliti parametri valutativi: messa a fuoco, esposizione colore ecc. dimenticando che la fotografia è un atto espressivo che avviene non tanto in chi la produce, ma in chi la osserva.
In sostanza giudicando una fotografia giudichiamo e, soprattutto, valutiamo il mondo concettuale in cui si colloca il nostro vedere e le graduatorie valutative di questo modo di vedere, se si volessero fare, sarebbero a mio parere, pura illusione.
Detto questo semprerebbe impossibile uscire dalla routine "mi piace-non mi piace" come sembra impossibile definire la qualità intrinseca di una immagine che esce dai canoni della fotografia descrittiva di un soggetto e di un evento.
Tu, riferendoti alla luce, parli di una tua precisa ricerca, e io non posso che apprezzarla oppure no solo in base a valutazioni personali, sembrerebbe.
Ma penso che qualche aprofondimento andrebbe fatto.
In questo genere di fotografie definite spesso oniriche viene escluso tutto ciò che è alla base della fotografia: la descrizione dell'oggetto e del momento, per ricorrere all'impressione che un soggetto indefinito assume in un contesto indefinito.
L'incertezza che si prova nell'osservare queste immagini può provocare interesse, attenzione quindi, per meccanismi intrinsechi alla nostra mente che vuole interpretare ciò che ci circonda, ovvero ciò che i nostri sensi, in questo caso la vista, ci mostra.
E per l'agire di questo meccanismo spesso troviamo interessanti immagini come le tue (ogni tanto se ne vedono nel sito o in altri siti di fotografia).
Il vero problema è come distinguere un prodotto diciamo onanistico, ovvero fatto solo per tentativi oppure un prodotto che ha del vero contenuto definirei artistico, ovvero, il suo contenuto ha un valore non solo riconoscibile, ma durevole nel tempo nel quale la tecnica è solo un supporto, un metodo creativo, ma non il contenuto
Pertanto per concludere, la tua fotografia, letta come atto espressivo, se non vuole essere fine a se stessa (onanistica?) deve suscitare nel fruitore un interesse tanto più importante quanto più in profondità entra nella coscienza; ovvero la tua fotografia deve parlare al'osservatore oltre la limitata permanenza a video ridotta ai pochi minuti impiegati per osservarla, ma deve entrare a far parte del bagaglio, del vissuto visivo di chi osserva, e ritornare alla mente ogni volta che si incontra non tanto una fotografia simile, ma una atmosfera -nel senso di ambiente concettuale- simile.
Tralasciando la composizione, che a mio parere, l'ho già detto, mi risulta poco equilibrata (e questo a pensarci potrebbe essere un valore) la luce, sempre a mio parere, avrebbe dovuto essere più bassa di almeno un paio di stop.
Ciao, Giovanni |
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Visuals di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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Habrahx ha scritto: | Non me ne volere Paola ma a mio parere questa che presenti è una brutta immagine; manca di un reale ritmo compositivo e la velatura, l'indefinito che presenti, da solo non è sufficiente a creare quell'atmosfera onirica che forse ti eri prefissata.
Anche la luce e come questa è dosata, piuttosto massicciamente in alcune zone dell'immagine, non contribuisce a rendere buona questa fotografia.
(leggi firma)
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Apprezzo la tua critica vorrei solo precisare che la luce l'ho resa così in post, perchè era l'effetto esatto che volevo creare..ma sono gusti  |
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Visuals di Paola Ortolani commento di Habrahx |
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Non me ne volere Paola ma a mio parere questa che presenti è una brutta immagine; manca di un reale ritmo compositivo e la velatura, l'indefinito che presenti, da solo non è sufficiente a creare quell'atmosfera onirica che forse ti eri prefissata.
Anche la luce e come questa è dosata, piuttosto massicciamente in alcune zone dell'immagine, non contribuisce a rendere buona questa fotografia.
(leggi firma)
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Acherontia atropos di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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La sfinge testa di morto è una falena appartenente alla famiglia delle Sphingidae.Il termine "Acherontia" si riferisce all'Acheronte, uno dei fiumi infernali che occorre attraversare per accedere al regno dei morti. L'epiteto specifico "atropos" invece deriva dal nome di una delle tre moire greche, Atropo, a cui era assegnato il compito di recidere il filo della vita.
Autoscatto |
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Hypnos di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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piconic ha scritto: | belle! Questa serie di autoscatti mi piace, qui soprattutto, la luce alla maniera seicentesca nella pittura, da un'impronta molto ben riuscita alla composizione.
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grazie di cuore! |
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Hypnos di Paola Ortolani commento di piconic |
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belle! Questa serie di autoscatti mi piace, qui soprattutto, la luce alla maniera seicentesca nella pittura, da un'impronta molto ben riuscita alla composizione.
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Attesa di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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Webmin ha scritto: | ... resa del bianco e nero, taglio degli occhi e delle labbra di rimando portano la mia immaginazione a Marlene Dietrich.
... per il resto i contenuti ci sono, basta continuare con perseveranza su questa strada.
Mario |
Marlene Dietrich??magari
grazie di cuore! |
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Attesa di Paola Ortolani commento di Paola Ortolani |
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piconic ha scritto: | trovo che la morbidezza renda questo scatto molto intimo, caldo, quasi affettuoso. complimenti molto brava |
grazie mille! |
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Attesa di Paola Ortolani commento di piconic |
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trovo che la morbidezza renda questo scatto molto intimo, caldo, quasi affettuoso. complimenti molto brava |
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