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minimal di gulfis commento di TheNeg |
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Guarda, non mi sento assolutamente di dare pareri tecnici, ma quello che psso dirti è che non riesco a distogliere lo sguardo... Sia dallo sfongo, che fa incrociare gli occhi, sia dai lampioni che spezzano il ritmo dell'edificio.
Curiosa e accattivante, anche per i colori... Mi piace!  |
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t_r_e di gulfis commento di gulfis |
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grazie Eruyome
la tua analisi non fa una piega,è uno scatto che voleva, senza troppe pretese evidenziare il numero tre che in un soggetto così scarno si ripete più volte,anche la scelta del bn è stata presa propio per ridurre gli elementi al minimo.
dire che è piena di difetti è sostanzialmente condivisibile,è stato un tentativo..
un caro saluto |
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interno chiesa di gulfis commento di gulfis |
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ti ringrazio davvero molto Marka per il tempo che mi hai dedicato con i tuoi preziosi consigli.
un saluto
a presto
p.s la tua versione mi piace molto  |
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t_r_e di gulfis commento di ManuelaR |
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Ciao gulfis, e benvenuto!
Io trovo che la tua immagine manchi di un certo equilibrio compositivo, necessario a rendere il messaggio chiaro ed immediato e l'immagine pulita.
Perché riprendere la scena proprio in questo modo?
In architettura è fondamentale il rigore della composizione e la scelta dell'inquadratura sempre è alla base di uno scatto.
L'angolo in alto a sinistra non mi sembra ben gestito: ci sono troppi elementi che convergono lì. Così come le linee verticali che non sono rese tali, appaiono come una noncuranza (o imprecisione) del fotografo.
Inoltre, le zone più illuminate tendono alla bruciatura, e vedo su tutta la scena una specie di alone, proprio tutt'intorno alle strutture. Cos'è successo in fase di ripresa?
Ultima cosa che sottolineo, è la presenta di quei tre cavi in primo piano, non ti sembrano invadenti nella scena?
Capisco che il numero tre qui venga fuori più volte, ma proprio perché questo è simbolo di perfezione, cercherei di curare meglio il resto.  |
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interno chiesa di gulfis commento di Mario Zacchi |
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La foto è nitida quando i bordi degli oggetti che sono stati ripresi volutamente a fuoco sono netti, ovverosia non presentano sfocatura, sdoppiatura, disturbo, ecc.
In generale è auspicabile che la foto sia sempre nitida dove occorre (cioè dov’ è a fuoco), tralasciando i casi in cui la poca nitidezza è voluta e funzionale ad uno scopo (ma non mi pare il tuo caso).
La nitidezza può certo essere dovuta alla compressione, ma, prima di tutto, alla riduzione fisica delle dimensioni. Quindi questo vuol dire che se il tuo originale è ok, puoi considerare quanto sotto solo se vuoi che chi guarda la tua foto qui la veda al meglio.
Saprai che ogni immagine digitale è composta da un certo numero di pixel e che si misura tot px in altezza, tot px in larghezza. Quando crei l’ immagine attraverso la fotocamera (o con lo scanner se parti da una pellicola) essa presenta delle dimensioni fisiche iniziali normalmente maggiori di quelle ammesse per il post. Va da sé che devi effettuare una riduzione che consiste, sostanzialmente, in un calcolo che il software fa per passare da una immagine, diciamo 1500x2000 px ad una diciamo di 600x800 (giusto per fare un esempio).
Il software non fa altro che mettere un px là dove prima ne aveva 4, 8 … secondo il rapporto tra le due immagini. Evidentemente quanto migliore è la capacità di approssimazione del software, tanto migliore sarà il risultato, ma comunque sia questo processo porterà ad un “appannamento” dell’ immagine ridotta.
Per contrastare questo difetto si utilizza dapprima una opzione adatta in fase di riduzione (bicubica nella maschera riduzioni di PS), poi un ulteriore calcolo, che fa sempre il software, noto come maschera di contrasto (filtri>contrasta>maschera di contrasto), per la cui comprensione ti rimando a questo tutorial del forum http://www.photo4u.it/viewtutorial.php?t=361830 . In pratica si tratta di un aggiustamento che il software fa sui pixel tra loro adiacenti, in prossimità dei bordi degli oggetti fotografati.
La maschera di contrasto va utilizzata come ultima lavorazione prima del post perché, come leggerai meglio nel tutorial, fortemente condizionata, nelle sue regolazioni, dalla dimensione fisica dell’ immagine (px altezza x pixel larghezza). Significa in pratica che la stessa quantità di mdc da origine a risultati differenti sulla stessa immagine in dimensioni differenti.
Dopo la riduzione fisica, anche la compressione jpg ha una qualche influenza, ma se ti mantieni sui livelli più alti di qualità, è sostanzialmente ininfluente, rispetto al problema precedente.
Chiarisco anche la questione distorsione, nel caso ti interessi.
Quando inquadri dal basso una struttura alta (tipicamente l’ edificio) e per di più ti trovi ad essa vicino, si verifica un distorsione delle linee dovuto al sistema ottico dell’ obiettivo che non fa altro che accentuare la prospettiva.
Questa deformazione, in generale, non è molto piacevole da vedere nella foto, dato che i nostri occhi non ci sono abituati perché non la percepiscono allo stesso modo dal vivo essendo “otticamente migliori” dell’ obiettivo (alla buona eh ..) e quindi appare “strana”.
Vero è che talvolta queste distorsioni possono essere utilizzate “creativamente” per ottenere immagini originali http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=406519 ,ma non mi pare il tuo caso. Quindi conviene servirsi del controllo prospettiva in PS per riportare l ‘immagine ad un’ aspetto più naturale.
Ti allego un aggiustamento fatto al volo che include le tre correzioni citate: prospettiva, nitidezza, taglio. La prospettiva non è corretta bene perché l’ ho fatto con un programma obsoleto, ma in PS viene perfetta. Dall’ allegato dovresti notare l’ apporto di una migliore nitidezza, la correzione prospettica (circa ..) e l’ influenza del taglio sulla composizione, il tutto con l’ ovvia premessa che si tratta sempre e solo della mia opinione.
Ciao  |
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interno chiesa di gulfis commento di gulfis |
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ah,dimenticavo,il primo scatto senza la presenza umana non mi esaltava,sono rimasto non appena con la coda dell'occhio ho intravisto la persona,cosi da potere fare un confronto delle due.
ciao |
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interno chiesa di gulfis commento di gulfis |
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ciao Marka
Mi fa molto piacere sottoporre ad uno sguardo attento come il tuo i miei lavori
al riguardo mi piacerebbe sapere cosa intendi per miglioramento della nitidezza,e se tale mancanza può essere dovuta ad una cattiva compressione dell'immagine.
un saluto |
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interno chiesa di gulfis commento di Mario Zacchi |
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Una bella foto, sia che tu l' abbia colta al volo, sia che tu l' abbia pensata per poi attendere il momento buono per lo scatto.
Un piccolo dilemma: dove andrà il passante? A me piace pensare sulla scala, verso un punto imprecisato, là in alto.
Correzione della prospettiva e miglioramento della nitidezza mi paiono utili. Da valutare anche un taglio verticale, poco oltre la metà tra il bordo destro e la porta bianca, per riportare la scala a chiocciola in posizione meno centrale, che oltre a portare un beneficio alla composizione, esalterebbe maggiormente la componente verticale, motore della foto. IMHO, naturalmente.
Ciao  |
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minimal di gulfis commento di diego campanelli |
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è curioso...
ci sono una serie di elementi che non mi piacciono eppure continuo a guardarla..credo merito dello sfondo che,a mio gusto, hai reso benissimo.
Ciao |
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t_r_e di gulfis commento di Aspesio |
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quasi un astratto, mi piace veramente tanto. bellissimo anche come hai gestito il BN, rende il tutto fortemente tridimensionale.  |
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palazzo Greppi di gulfis commento di ZioMauri29 |
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Ciao gulfis..
benvenuto inanzitutto da parte mia..
Immagini come queste, in cui elementi che si ripetono e creano importanti prospettive e fughe visive, devono -o dovrebbero- essere gestite in maniera molto attenta e molto particolare, in maniera tale che l'inquadratura complessiva riesca ad enfatizzare il tutto, sfruttando a proprio favore quello stesso tunnel che può cattuare lo sguardo e portarlo fino in fondo ad indagare la scena..
Nel caso di scale, di rampe, di solito si predilige avere una linea di fuga centrale, in modo che lo sguardo corra veloce verso il centro e tutti gli elementi rimangano sui lati, riuscendo a potenziarsi e amplificarsi nella loro posizione.. se invece si predilige un punto di vista più laterale, di solito si preferisce mettersi in asse con uno dei profili principali, ed enfatizzare, con le loro ripetizioni, tutti gli altri sul lato opposto..
Qui, nel tuo caso, dispiace un po' la perdita di quel pezzettino di rampa nella parte alta, con la relativa parte metallica del corrimano.. attenzione anche alla forte luce bianca che accende la seconda rampa, perché il bianco è un po' fuori range..  |
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