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Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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Ciao GiovanniQ.
Vista su un altro monitor confermo le tue impressioni sulla post.
Al mio monitor non è così forte. Resta comunque una elaborazione piuttosto decisa: solitamente, non faccio mai una post in base al mio gusto, ma cerco di attenermi a quello che la scena suggerisce.
La ragazza, nella postura, nello sguardo, capelli e piccole cicatrici sparse qua e la, tutto suggerisce tranne delicatezza o romanticismo. L'assenza di un contesto specifico, non la rende nemmeno documentativa.
L'idea di una ragazza forte e decisa mi ha portato a rappresentarla piuttosto marcata nei tratti e nel colore.
Alla luce delle mie scelte, tu come la vedi?.
Grazie per il tuo intervento.
A. |
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Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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Grazie staff.
Ho visto solo ora la mia foto premiata con la vetrina del mese di Febbraio.
Sempre molto onorato dalla vostra scelta.
Grazie.
A. |
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Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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Ciao Lamedelcaos Hai ragione, c'è un leggero micromosso.
Questi sono i dati di scatto che mi hai chiesto.
Nikon D300 lente 105 mm f 2,8 micro. (in 35 mm: 157,0 mm)
Esposizione; 1/20° sec; f/16; ISO 400
Manuale; misurazione Spot. Senza flash; ora di scatto; 19.44; 5 Agosto.
Il soggetto era nella bassa vegetazione praticamente al buio. Il cavalletto mi è servito per sostenere un piccolo pannello riflettente (coperchio argentato oro vaschette per alimenti kuki) che catturava un raggio di sole che passava alto indirizzandolo sul soggetto.
Non sono un macrista, ma mi piace spaziare in tutti i generi. posterò altri scatti di questa breve esperienza.
Grazie per il tuo intervento.
A. |
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Pensieri neri di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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teresa zanetti ha scritto: | Alfredo,
pare la lama di un ghigliottina quell'ombra nera in agguato, sotto l'arco.
Assorto nei suoi pensieri, va verso un punto senza uscita apparente, perché il taglio che hai scelto a destra è categorico.
Il B/N contrastato si confà alla scena.
Che, tra l'altro, sarebbe altrettanto valida come immagine di architettura.
So che i piccoli rami in basso a destra non sono lì per caso.
Un accenno di speranza, forse?
Un caro saluto, anche a Tina.
Tere |
Ciao tere. Grazie per il passaggio. I rami che vedi in basso a destra, sono piante di un'aiuola. Non c'è un motivo preciso per averlo lasciato. Semplicemente non mi dava fastidio e non l'ho tolto...Visto che tu sei riuscita a dargli un significato...che sia un "punctum" casuale?
Tropico ha scritto: | Bella immagine, non è il solito passante sulla solita strada...  |
Anche perché dopo aver composto l'inquadratura della scena, ho atteso con pazienza la persona giusta.
Grazie anche a te per l'apprezzamento.
opeio ha scritto: | La parte destra indebolisce il tutto perché non così? |
Grazie per il tempo dedicato alla foto. Spesso il confronto visivo aiuta molto nello scambio di idee.
Non sono convinto della tua proposta, proposta che si basa su aspetti compositivi che si scontrano con il mio intento. Ti spiego il perché ( magari sbaglio. Sentiremo altri pareri se altri vogliono contribuire): Nella maggior parte dei casi, la fotografia amatoriale si basa su una arbitraria interpretazione della realtà.
Tu dici <La parte destra indebolisce tutto>. Io penso che tu intenda dire che indebolisce la presenza dell'uomo. Secondo il titolo che da la mia interpretazione, l'uomo appare pensieroso e/o preoccupato, per dare forza dovevo mostrarlo piccolo,debole e oppresso da cose più grandi di lui. La struttura architettonica fredda e austera che lo sovrasta, sembra assolvere bene il compito . Nella tua interpretazione, è vero che dai importanza all'uomo per la presenza attiva nel fotogramma, ma togliendo parte del contesto diventa un uomo che cammina inserito in un gioco grafico fatto di bianchi e neri.
Anche l'arcata tagliata in quel modo diventa quasi superflua, tanto vale eliminarla del tutto.
Tu cosa ne pensi?.
Grazie a tutti.
A. |
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Generazioni di Tropico commento di Alfredo Caridi |
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Il tema delle generazioni, lo trovo piuttosto debole mancando quella caratteristica che le mette direttamente a confronto in modo univoco.
Trovo invece molto più interessante il confronto di abitudini di questi luoghi con quelle delle nostre parti negli anni 50 e primi 60. Quando si andava al mare caricando la "500" di sedie, tavolini,cibo,bevande e ammennicoli vari, compreso il rotolo di carta igienica, e lì si stava dall'alba al tramonto.
Tutto il mondo è paese.
Ciao Tropico.
A. |
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Yvonne e Gianluca di marco.rilli commento di Alfredo Caridi |
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Una bella foto stranamente senza commenti.
Più che studio, lo ritengo un eccellente ritratto psicologico. Lo sguardo della modella rivolto verso il fotografo crea una triangolazione dal forte dinamismo che coinvolge il'osservatore direttamente nella scena. Il gesto di lei verso l'uomo è di tenerezza e protezione, l'uomo sembra cercare conforto nell'abbraccio. Ma se il gesto della donna è rivolto a lui non così lo sguardo. Come se l'interesse della donna non sia verso l'uomo ma verso l'osservatore. L'idea, è rafforzata dall'uomo non perfettamente nitido, tanto da passare in secondo piano. L'interesse è tutto concentrato sulla relazione tra la donna e il fotografo, la cui presenza è tangibile.
Complimenti.
A. |
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Come in un sogno di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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@ d.kalle.
Tropico.
Vittorio.
Si, un sogno leggermente inquietante dato dalla particolare espressione o inespressione della bambina.
Si tratta di una recita benefica in favore dell'ospedale "Gaslini" di Genova.
Ad un certo punto, gli attori che interpretavano personaggi di fiabe invitarono i bimbi tra il pubblico a salire sul palco. Questa bambina, trovandosi in mezzo a tante figure mascherate, rimase intimidita e frastornata da quel mondo di fantasia.
E' un ritratto, o non è un ritratto. Francamente non saprei dirlo. Scuramente non la vedo nelle varie per la particolarità e diversamente non saprei dove inserirla.
Grazie a tutti per l'apprezzamento.
A. |
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... di teresa zanetti commento di Alfredo Caridi |
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Finestra o specchio?... Certo che se questo è il prodotto dei tuoi appunti dal seminario di "Szarkovsky", prevedo forti mal di testa per le prossime immagini che ci presenterai .
Quelle piccole formichine che si vedono, sono capaci di cambiare tutto il senso della percezione che si ha della foto.
Immensa struttura architettonica o particolare di design? resta comunque una immagine capace di catturare l'attenzione.
Complimenti tere.
A. |
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Ban that di Tropico commento di Alfredo Caridi |
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Molto bella questa "finestra" che ci mostra il particolare di una veduta architettonica per noi inusuale.
Come ti ho già detto, cerco sempre di staccare l'aspetto esotico in queste immagini. Quello che mi colpisce sempre in questi luoghi è la particolare luce che esalta forme e colori come difficilmente si può trovare alle nostre latitudini. E' vero quel che dice Lodovico < Peccato che nessuno dei soggetti ritratti stia facendo qualcosa di peculiare...>. Ma questa particolarità, rende l'immagine simile a un "rendering" di architettura: con i personaggi inseriti ad arte nella presentazione di uno studio.
Mi piace molto. |
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Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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Grazie staff per questa nuova sorpresa della mia foto nella foto della settimana.
Grazie di cuore anche a:
Clara.
Lodovico.
Emanuela.
Teresa.
I vostri apprezzamenti mi fanno un grande piacere.
A. |
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E adesso cosa ho fatto? di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
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Ciao Vittorio.
Di acrobatico, al limite posso trovarci il titolo e la mia interpretazione della storia.
L'uomo parlottava con la moglie e lei rispondeva con alzate di spalle. Da questo atteggiamento ho immaginato la storia nel gesto della donna nel voltare le spalle al marito. Alla terza persona, devi aggiungere la presenza del fotografo (io) e mia moglie seduta accanto a me. Per cui il gesto della donna rientra nella psicologia comportamentale.
Può darsi che la storia centri poco con la realtà, ma se reale è perfettamente coerente.
Aspettiamo altri contributi.
A. |
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