s.t.

[Laki85]

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti

[GiovanniQ]

L'unica cosa interessante e' il pappagallo, tra persone tagliate in alto, carrozzina con ruote a metà, inquadratura incerta, se riuscivi ad isolare meglio il pennuto ne giovava la visione, poco Street, secondo me.

[1962]

[Laki85]

Edit post chiarimento con Claudio

[1962]

...

[Laki85]

[TinaEffe]

E' un po' che guardo questa fotografia ;
Cercherò di essere più obiettiva possibile cercando di dare una lettura senza condizionamenti, come gli animali... che non guardano come sei esternamente.
Quello che si vede è una costrizione di una persona, alle sue spalle tranquillamente è posato un pappagallo, di fronte alla persona di spalle vi è una moltitudine di gente della quale si vedono solo le gambe, in movimento....DUE simboli di libertà inequivocabili... quella del pappagallo che può volare e le persone che possono camminare ...e lui di spalle ? perchè non può sentirsi libero anche lui le ruote potrebbero essere il suo simbolo di libertà?
Però allora mi piacerebbe sapere da laki85 perchè questa scelta dell'inquadratura che secondo me è motivata.
Ciao.
Tina

[Laki85]

[Clara Ravaglia]

Io ci vedo una bella amicizia colorata e no convenzionale, indipendentemente dal contesto, interno o esterno, folla o non folla, movimento coadiuvato dalla sedia a rotelle o no.
Che deve essere certo di sostegno per una situazione, che pur con tutta la forza d'animo e i possibili aiuti, cambia completamente la vita e i punti di vista. Il fatto che il soggetto sia di spalle, credo sia prima di tutto importante per rendere la situazione non strettamente personale. Mentre trovo significativo che il protagonista, i due protagonisti in realtà, precedano in un certo senso controcorrente...

Ciao
Clara

[Cristian1975]

Sai che ti stimo molto Giacomo , Detto ciò questo scatto io personalmente non lo riesco a capire. Sono d'accordo con le osservazioni di Giovanni ma soprattutto, mi imbarazza vedere fotografato un uomo con un evidente handicap , fra l'altro di schiena. Ti prego di perdonarmi, non voglio fare il bigotto o il perbenista della situazione. Siamo qui per condividere stati emotivi e quello che una immagine suscita , oltre ai suoi eventuali pregi o difetti. A me questa foto imbarazza, personalmente non l'avrei mai scattata ecco, tutto qui. Non trovo niente di attraente, di divertente, degno di nota. Mi permetto di dirtelo e credimi, con estrema serenità perchè ho avuto modo , in piu volte di carpire la tua sensibilità fotografica che fra l'altro ,come detto sopra stimo. Qui, non ho capito.

Ti abbraccio, un caro saluto

[Laki85]

Come già espresso in un commento da me rimosso, non c'era nessuna volontà denigratoria nei confronti del signore. Per il mio modo di vedere le cose non trovo niente di imbarazzante nella scena, dato che la condizione evidenziata non ha niente di socialmente disprezzabile né di oggettivamente denigratorio. Trovo molto meno etico scattare in pieno volto agli sconosciuti spacciando per ritratti quelli che non lo sono, o cogliere in modo gratuito espressioni del volto, in alcuni casi sgradevoli di soggetti riconoscibili per il puro gusto di cogliere l'attimo. Mi rendo anche conto che il giudizio è fortemente soggettivo e frutto delle proprie esperienze e della propria visione del mondo. Il signore, pur nella sua condizione di handicap, si stava godendo un giro col suo amico e sicuramente non si curava di eventuali bisbigli di chi si limita a giudicare con un "poverino". Ho esperienze di handicap in famiglia e l'ultima cosa che una persona disabile vuole dagli altri è la compassione.
Questo discorso esula dalla foto, ma ho voluto comunque dire la mia in modo schietto e nel massimo rispetto delle opinioni altrui.

[vittorione]

A mio modo di vedere qui non si ravvisa nulla che possa far pensare ad una qualche mancanza di riguardo nei confronti del soggetto.

La foto è bizzarra: un uomo con problemi di mobilità (ripreso con discrezione e rispetto) che se ne va in giro su una sedia a rotelle accompagnato dal suo pappagallo.

Una situazione inusuale, che un fotografo dovrebbe fotografare senza farsi tanti inutili scrupoli etici, dato che in fondo non trovo ci sia da vederci più di quanto sopra descritto.

La trovo semmai non riuscitissima dal punto di vista dell'efficacia dell'inquadratura, dispersiva sul fianco sinistro per eccesso di presenze distraenti (e che oltretutto è anche troppo illuminato).

Un taglio più stretto sarebbe stato più forte, secondo me, pur sottraendo alla scena un'ampia contestualizzazione che più che raccontare indebolisce la forza del soggetto.

Nell'esempio sotto ho anche mandato indietro le parti più luminose dello sfondo, così da isolare il soggetto.

Ciao, V.

[Klizio]

La compo ha la funzione di strutturare un messaggio utilizzando un soggetto (anzi due) che già sarebbero stati d' avanzo per rendere la foto molto interessante.
E secondo me il problema sta tutto qui: il soggetto narrava da solo la sua splendida e poetica dimensione. E, probabilmente, nulla di male ( sul piano etico) ci sarebbe stato nel riprenderlo frontalmente: sarebbe stato più patitario con lui e tra lui e noi.
Invece le persone dietro, con i visi tagliati, che camminano nel senso inverso, servono per enfatizzare una differenza, che non necessitava di essere enfatizzata. Perchè evidente.
Il mio è un discorso fotografico, non morale o sociale.
Peccato, perchè il protagonista ha un potenziale narrativo incredibile, come in parte si può intuire dalla compo di Vittorione.
Devo però dirti che rispetto e condivido il tuo pensiero e che comporre in una situazione street con un soggetto del genere, in pochi secondi, era un' impresa ardua, ma che andava tentata !