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photo4u.it - News
Per un soffio..
T S U N A M I di k.nicola

Questa immagine secondo me ha un grande pregio: quello di confondere le idee.
Quello che si ha davanti agli occhi e davanti alla mente è un universo parallelo, la serena stasi di un mondo di mercurio dove tutto è come sospeso in un equilibristico nirvana. Per un attimo si sente attorno solamente silenzio.
Per fortuna sono in pochi a conoscere le sfortunate fattezze di questo killer nautico che per fortuna qui rimangono ben nascoste sotto uno spesso strato di equilibrio compositivo e di tecnica al servizio di un'emozione.
Ed ecco che dalla confusione delle idee, dal rimescolio delle acque, esce fuori uno scatto fuori dal comune!
(Squartapolli)









Minimal di victor53

In questa immagine il caro Vittorio ci parla di un mondo ideale fatto di piccoli dettagli e colpi di luce, attraverso i quali una realtà quasi onirica si disvela quale dimensione alternativa della comunicazione: fatta di sensazioni sfumate e percezioni istintive, ma non per questo meno intense.
La peculiarità della scena è da individuarsi nella sua capacità di restituire allo spettatore, pur nella staticità di un momento, l’eventualità e la percezione di uno spazio e di un movimento, che di lì a poco sarà a divenire. Infatti, i due piani scenici della composizione, contrapposti per tonalità e brillantezza, si contendono l’attenzione dello spettatore anche sotto l'aspetto narrativo, ricorrendo a due elementi iconografici contrapposti: l’uno alla frontalità delle luci all'orizzonte, idealmente in avvicinamento; l’altro all’allontanarsi del personaggio posto in primo piano, quasi a volersi scansare.
Evocando mentalmente nell’immaginario dello spettatore, pur nella staticità dell’istante, un’azione dal sapore squisitamente cinematografico e dall’esito avvolto nel dubbio.
(Webmin)



SAINT MICHEL ABBEY di Habibi

Decisamente un classico, praticamente la visione ideale della abbazia benedettina, avvolta da una morbida coltre di vapore luminescente, ma anche già accarezzata dalla luce del sole mattutino.
Non ti sei lasciato intimidire dalla paura del già visto, della reiterazione visiva e non hai ceduto alla sete di straordinario.
Hai composto con equilibrio e misura.
Quali difetti può avere un paesaggio come questo?
Forse un filo di nitidezza in più sulle rocce del Mont Tomb potrebbe essere ricercata con la maschera di contrasto.
Per la composizione qui potevi scegliere fra un taglio quadrato che si concentrasse sul monte e il suo morbido riflesso, oppure decidere come qui per un respiro verticale più ampio a cui il triangolo di terra scura in post produzione fa da solido appiglio.
Per me una visione limpida e gradevole, dai toni e dalle saturazioni misurate e reali (io c'ero e confermo la fedeltà delle tinte).
(Clara Ravaglia)





milano, pioggia, duomo di Riccardo Bonetti

Una foto da architettura che associa alla visione di una architettura così imponente anche una invidiabile atmosfera data dalle particolarissime condizioni atmosferiche. In questa ottica particolare, la scelta dei neri così chiusi non è affatto un difetto, soprattutto in considerazione che tutti gli elementi presenti ne sono caratterizzati, dal duomo in fondo al piccione in volo in primo piano. Il bianconero così ottenuto è molto carico e chiuso nelle zone scure, ma non si spegne mai a tal punto da lasciare insoddisfatti. Una ardua e coraggiosa scelta, ripagata dal risultato. Per quanto riguarda l'aspetto delle linee cadenti: come altre volte sottolineato, sono un po' una nota dolente da cercare di combattere e di sistemare in certi tipi di immagini, soprattutto in quelle architettoniche in cui linee, volumi, ombre, luci e quant'altro presente, deve essere ripreso in maniera quanto più rigorosa e maniacale possibile, per restituire l'esatta natura delle strutture ed enfatizzarne l'insieme complessivo. Ma tutto questo decade un po' quando le stesse linee cadenti sono usate per creare a proprio favore una scena dal sapore decisamente diverso, riuscendo a far diventare l'inquadratura un giusto mix di convergenze e dare un senso di distorsione coinvolgente, in questo caso specifico: io proverei a tirare in verticale le linee laterali, per ridare alla facciata del duomo quella visione che i nostri stessi occhi (anzi, il nostro cervello) hanno quando sono lì di fronte, e proverei poi a confrontarla con questa qui, ora postata. Perché è solo dal confronto, in questo caso in cui ci sono altri elementi e una certa atmosfera complessiva, a poter dire se sia il caso assoluto di prediligere il rigore della composizione o la resa emozionale finale.
(ZioMauri29)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Mar 28 Apr, 2009 10:29 am
Elezioni politiche a Pammukkale - Turchia di jeriko1kenobi

Una piccola cittadina turca, assai famosa per le sue bellezze naturali, viene qui interpretata nel suo carattere di villaggio che deve eleggere presto il proprio sindaco. La scelta è in sintonia con il vero spirito di chi fa un reportage, cerca cioè di raccontare un luogo e la sua gente. In questo lavoro, pregevole anche perché non programmato, sono colti l'entusiasmo della piccola folla per il leader in visita e lasciati intuire, ma bene in vista, i mezzi poveri del comizio e le sedie sponsorizzate dal marchio per turisti ricchi di cui ci si serve per assistervi, la partecipazione sincera di giovani e meno giovani, l'esibizione dell'orgoglio d'essere turchi, il vissuto diretto ed entusiasta dell'evento. Esaltano i soggetti le inquadrature: talora studiate, come nei ritratti ambientati, talora scorciate per restituire il senso dell'autentico fervore popolare che accompagnava l'evento. Splendidi i colori, egregia l'uniformità del trattamento degli scatti in postproduzione.
(malinamelina)


Aria's Theme di Andrea Feliziani

Seriamente, uno dei ritratti più belli che ho visto, non solo da te, ma in generale, su questo forum.
La giusta dose di fulgido distacco nel ritratto, fino a trasmettere un senso impalpabile di liricità teatrale tutta concentrata nel brillìo unico di questo guardo in un busto classico il cui volto mostra un sorriso regale.
Se la Sarah Bernhardt che Proust fanciullo sognava, febbricitante di emozionata aspettativa di vedere recitare a teatro, potesse avere un volto in palcoscenico, questo non sfigurerebbe accanto ai reali lineamenti della stessa.
(Clara Ravaglia)











Sphrodomantis di Mantide

In questa sezione, data la ripetività dei soggetti fotografati, occorre trovare un'immagine che offra qualcosa di veramente insolito per attrarre l'attenzione.
Qui ci sei riuscito pienamente presentando questa mantide in un atteggiamento civettuolo quasi si rendesse conto di essere parte di un set.
La resa del capo con quegli strani occhi azzurri, che parrebbero accattivanti ma che invece servono per intimidire, insieme con le antenne, è molto precisa.
La luce ben dosata va a colorare le zampe anteriori conferendo loro una leggerezza che nella realtà sono ben lungi dall'avere, considerata la triste fine che fanno fare al maschio di turno.
La composizione è ottima in quanto con questi soggetti occorre fare una scelta tra le parti del corpo, considerate le loro dimensioni.
Lo sfondo è l'ambiente giusto per una modella di tale bellezza.
Molto bravo.
(lilian)





The Wind of Freedom di AlexKC

Ho tenuto il commento per questa visione di Cap Frehel per il fine settimana, perché me la sono voluta riguardare un po' con calma. Tornando alla foto, la versione postata, la prima, è quella che preferisco, dominante e post-work complessivo compreso.
C'è una grande morbidezza nella resa delle acque e del cielo gonfio di nuvole, come deve essere, ma la cruda nitidezza della post produzione inasprisce l'insieme, crea un piacevolissimo contrasto interno, e rende l'idea della maestosa solitudine di quel luogo particolare, dove al tramonto rimanevano solo le nostre voci e il volo dei gabbiani.
Ancora una volta mi piace scoprire quanto le singole versioni, al di là del mezzo e della metodica usata, riescano a raccontare dell'ottica particolarissima dell'autore.
(Clara Ravaglia)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Mar 28 Apr, 2009 10:39 am
... di E-fra

Con piacere segnalo questa immagine, perché è davvero incredibile il percorso che sta facendo l'autore con una tavoletta grafica:buttando un occhio alla sua galleria, si vede come sia partito da semplici ritratti, concentrando la sua attenzione su grandissimi occhi spalancati sul mondo, per arrivare a creare figure intere di nuovi esseri, che continuano ad avere grandi occhi, interroganti e scrutanti, ma che si arricchiscono di tanti particolari anatomici differenti, dai capelli agli arti oblunghi.
In questo caso, splendido, a mio modo di vedere, il lavoro fatto sui capelli. e sulla cura dei dettagli degli indumenti, che non appaiono mai troppo falsati o toccati dalla post produzione. Forse leggerissimamente troppo intenso il bianco alle spalle della protagonista (forse colpa del mio monitor, ma è questa la sensazione che ho.)? Ma questo piccolo particolare di resa non compromette quanto di buono c'è in questa elaborazione grafica. Complessivamente? Davvero ben fatta.
(ZioMauri29)


Il mio baricentro di Macromak

Immagine molto riuscita che ha richiesto una notevole sensibilità tecnica ed artistica. La capacità tecnica si evidenzia, come si legge nelle note fornite dall’autore a spiegazione del suo scatto, nell’aver gestito la resa dei dettagli dell’intera immagine con tre scatti, ciascuno volto alla messa a fuoco di zone precise all’interno del fotogramma per ottenere il massimo della leggibilità.
Il risultato è uno scatto dove i minimi dettagli della farfalla: si guardi la peluria intorno al capo, i colori e le sfumature emergono.
La capacità artistica gli ha permesso di ottenere un’immagine semplice ma al contempo dinamica ed interessante con il gioco di diagonali che si crea tra le ali della farfalla ed il gambo del posatoio.
Buona la gestione della luce che è stata controllata con una giusta sottoesposizione.
Meritevole la disponibilità dell’autore che molto dettagliatamente ha fornito tutte le spiegazioni inerenti la realizzazione di questo scatto. Ha interpretato bene lo spirito di un forum dove si apprende dalla disponibilità e dallo scambio reciproco.
(lilian)




... di marlowe


La composizione appare da subito molto ordinata, gli elementi sono disposti in modo da permettere una lettura completa del racconto fotografico proposto.
La sensazione che viene percepita è quella di avere davanti una storia interamente condensata in uno scatto, non manca nulla e non si sente il bisogno di aggiungere altro.
La luce appare ben governata e la pennellata accentua il soggetto staccandolo letteralmente dallo sfondo, la cornice naturale offerta dalle ombre aiuta a portare lo sguardo sulla striscia centrale del fotogramma. Ottima realizzazione.
(td.1867)



quando c'era lui di professione_reporter

Assolutamente interessante l'effetto distorto delle colonne. Questo è proprio uno di quei casi in cui la deformazione contribuisce positivamente alla costruzione dell'immagine stessa.
Il sole, che non cade precisamente al centro della circonferenza, ma che la sfiora cadendo verso il basso, è ben posizionato ed aiuta a rendere l'immagine ancora più dinamica.
Tutto il fotogramma si basa sulla direzione che le colonne e tutta la struttura regalano all'osservatore: sembra quasi un vortice leggero, o una catapulta dalla quale si parte per poi andare a finire in quel pezzo di cielo, anch'esso bene inquadrato, ben studiato nella costruzione e nel posizionamento nella scena.
Il bianconero, forse incerto in alcune zone, drammatizza, ed al contempo enfatizza, la scena.
(Eruyomë)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Mar 28 Apr, 2009 3:18 pm
Dark Tree di zanve

Oramai, forse assuefatti a un certo modo di vedere e interpretare il Paesaggio, non possiamo rimanere indifferenti a lavori come questo dove l'intervento tecnico, a partire dalla registrazione dello scatto per finire nel processo di sviluppo al PC, viene svolto con una misura quasi poetica, rispettosa.
Piccoli colpi di cesello, ben calcolati, mai sgarbati.
Sottolinei quello che serve, incidi col contrasto, levighi coi tempi, bilanci con estrema attenzione colore e luce.
Estendi la gamma dinamica con l'uso sapiente dei filtri e qui c'è grande professionalità perchè l'intervento è calibratissimo e al vibrato cromatico si affianca una narrazione che sconcerta per l'estetica del risultato.
Forse quei rami che spuntano a lato sono un leggero disturbo, ma il punto di ripresa, l'uso intelligente della focale e la calcolata composizione portano questo Paesaggio a un livello superiore.
Luce, atmosfera e... molto garbo: questo fa la differenza.
(baistro64)





ST di ale80

Molte fotografie si consumano subito, nell'immediatezza dello sguardo, nella rapidità con cui si perviene, magari grazie ad un occhio fotograficamente allenato, alla loro lettura.
Poi ci sono fotografie che restiamo a guardare per un un po' di tempo, sulle quali indugiamo alla ricerca del cogliere il significato loro più profondo, per capire perché ti hanno colpito, insomma per "sentirle".
E' il caso a mio avviso di questa foto.
Un cielo appannato e grigio. Una lieve rete a separare lo spazio vitale di chi sta seduto all'interno, da ciò che invece stà fuori, il cielo, il rumore, la gente, la vita.
E tutto è chiuso nel livore dei riflessi sul tavolo e nello specchio di vetro dei quadri alla parete, così come negli occhi dell'uomo che non sono dati a vedere esplicitamente in questa immagine, ma che certo si nutrono di quella luce priva di colore, quasi amorfa.
Le spalle rotonde, la posa e la posizione isolata, quasi marginale nello spazio visivo di chi side al tavolo, denunciano uno stato di apparente solitudine, vaga tristezza.
Dice questo e altro ancora questa immagine. La descrizione potrebbe continuare ancora per molte altre righe ed ognuno forse potrebbe scrivere la sua, tratta dalla propria personale impressione che l'immagine suscita nel guardarla.
Gli argomenti della narrazione emotiva sono ben disposti nel fotogramma, così come l'esposizione del controluce risulta ben calibrata.
Il sunto visivo finale si può riassumere in una sorta di intimismo fra l'uomo e ciò che lo circonda e il silenzio resta così palpabile da poterlo quasi come ascoltare.
(onaizit8)



senza titolo di sulfurea

E' una composizione in linea con il tuo stile, con i contenuti, i soggetti scelti nel tuo modo di svillupare ed intendere la Street Photography.
Qui ci racconti una mimesi perfetta tra l'ambiente e la figura umana, e la conseguente astrazione di quest'ultima.
La parte bassa dello sfondo, con le sue chiazze chiare, insieme a quella alta, con i suoi tratti più scuri, sovrapponendole, possono ricreare una texture molto simile a quella pelliccia. Ricca di pathos l'immagine di quest'ultima, che copre interamente chi c'è sotto: circonda come a proteggere, quasi fosse un guscio, e, positivo solo fotograficamente, mimetizza, nasconde, quasi fosse la pelle di un camaleonte di città.
Un'immagine fortemente cruda, tragica, resa ancor di più da questo B/N.
Nonostante la pelliccia, si avverta nuda la persona, nuda in un mondo umano e con solo quel guscio a cui aggrapparsi.
La scritta in alto, "VERGOGNA" la si sente come l'eco di un urlo, caduto ormai in sordina.
(ankelitonero)




street 30 di surgeon

Un ottimo esempio di come si possa costruire una piccola storia grazie ad un buon occhio ed un'ottima costruzione della scena, bravissimo a collegare in questo modo la protagonista e la statua nello sfondo, e bravissimo a vederli così collegati fra di loro, cosa che inevitabilmente nella realtà non erano.
Il bianconero è forse effettivamente un po' impastato nei bianchi, prova magari a giocare di più con la barra di regolazione della gamma di colore, in genere è su quella che puoi agire per far venire fuori dei dettagli, ed anche per eliminare quell'alone che effettivamente si nota addosso alla statua.
Ma a parte questa resa ''visiva'' del chiaroscuro che rimane sempre (mia convinzione) molto legato ai diversi monitor, resta il fatto che è sempre un piacere vedere uno scatto così inventato dal fotografo.
In definitiva esprime al meglio la filosofia della fotografia street. Complimenti.
(Ueda)

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