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Questo è uno di quei casi in cui la deformazione data dall'ottica usata è funzionale e arricchisce la resa finale della scena. La generosissima inclinazione di tutte le linee verticali verso il centro della scena aumenta la percezione dell'altezza della struttura dell'angolo di questa strada, e i pezzi di costruzione sui lati aumentano ancora il senso claustrofobico e misterioso dato da tutta l'atmosfera di questo spigolo, dal colore grigio e misterioso del cielo, e dalla presenza di quei volatili nel cielo, che rimangono presenze quasi sinistre e importantissime, ai fini della scena stessa. Belle quelle isolate macchie di colore che si intravedono, quasi solo sugli elementi forse legnosi.
Ben scelta e ottimale anche la cornice che con il nero riesce a chiudere la scena e a regalarle quell'atmosfera chiusa e misteriosa creata dagli elementi e dalle cromie presenti. Una immagine dal sicuro impatto visivo.
(ZioMauri29)

Sinfonia Industriale di Chet

Una immagine che con un qualcosa di metallico ed essenziale riesce ad essere davvero splendida e ''splendente'' nel suo b/n, molto lucido e metallico al punto giusto.. gestito al meglio sulla resa dei tubi stessi metallici, e anche sul bianco intenso sul muro.
Scena che risulta ottimamente composta con le linee perpendicolari tra loro e le diagonali create dalla struttura della scala e dai corrimano.
Un ottimo esempio di come pochi elementi visti tante volte durante le giornate possono essere inquadrati e inseriti in una immagine particolare ed essenziale.
(ZioMauri29)

GG 3 di Spinellino

Composizione resa piacevole dal suo essere allo stesso tempo dura ed evanescente. I neri in primo piano contrastano con forza i grigi dello sfondo.
Al centro della scena il pilastro costruttivo e compositivo, che porta su entrambi i lati gli strumenti musicali dell'ingegneria strutturale: i tiranti. Sulla sinistra più decisi, in una sequenza prospettica che include anche i lampioni; sulla destra, più leggeri e morbidi, vanno scomparendo nel muto silenzio della nebbia.
Splendido il bilanciamento compositivo della scena: il pieno in basso e a sinistra ben equilibra il corrispondente vuoto in alto a destra.
(Eruyomë)

Oggetto: Per un soffio...

Autore: redazione4u - Inviato: Dom 02 Nov, 2008 3:40 pm

Land end di Beckerwin

La definizione e la pulizia elevano questo scatto ad un livello davvero eccezionale. Ottima la costruzione che vede il crearsi della diagonale offerta dal lembo di terra che permette poi di posizionare in modo adeguato e nel rispetto della regola dei terzi il soggetto all'interno del fotogramma. Il tempo di scatto usato ha permesso di registrare la scena ricreando il dolce senso di movimento del cielo che unendosi alla giusta posizione di presa esalta la prospettiva e ne aumenta la profondità dell'immagine. Lo studio che ha portato alla realizzazione ha permesso di registrare un primo piano presente ma non ingombrante dove un'apertura tra le rocce è utilizzabile dall'osservatore per poter percorrere il sentiero che con precisione hai preparato per condurci fino al faro, vero soggetto dell'immagine. Il paesaggio è davvero molto bello, saperlo riprodurre in un modo così raffinato è il compito a cui deve aspirare il fotografo paesaggista... direi che ci sei riuscito nel migliore dei modi.
(td.1867)

Atmosfere padane di Claudiomantova

Decisamente la delicatezza è padrona in questa immagine:i toni morbidi rendono magico il paesaggio facendo vagare la mente all'infinito lasciando come uniche ancore al mondo reale i due alberi che parzialmente si lasciano osservare; eterea la realizzazione che dolcemente avvolge l'osservatore.
Buona la non facile gestione della luce date le ovvie difficoltà inserite dalla nebbia presente,precisa la costruzione che vede rispettata la regola dei terzi dove i due soggetti ben posizionati sul lato sinistro del fotogramma creano un dolce accenno di diagonale e lasciano al lato opposto lo spazio di cui un'immagine così morbida necessita: uno spazio da riempire con le proprie emozioni.
Che dire! Ottima interpretazione del paesaggio padano.
(td.1867)

Timeless di rubens23

Il taglio è strategico per donare dinamismo ad un ritratto che pare scolpito dalla luce e dal colore. C'è un attento e scrupoloso lavoro di postwork che, indipendentemente dal gusto e dalla sensibilità personale, regala alla scena una qualità pittorica. Il carattere musicale dell'ambientazione e del gesto colto per me perfettamente duetta con questa resa cromatica e con i giochi di luce che regalano volume e profondità agli oggetti ( il drappo rosso è quasi un corpo tangibile).
La ciocca di capelli che invade i volto e l'espressione attenta ed emozionalmente concentrata dalla musicista fanno il resto.
Lucente nella penombra, crepuscolare al punto giusto, tanto da emozionare e troppo poco per cadere nel convenzionale.
(Clara Ravaglia)

Oggetto: Per un soffio...

Autore: redazione4u - Inviato: Lun 03 Nov, 2008 12:11 am

Alberto di LorenzaF

Un ritratto, questo, capace di restituirci la bellezza del piccolo Alberto con verità ed immediatezza disarmanti. E sta tutto in quello sguardo complice e consapevole il senso di questo magnifico scatto, della sua spontaneità cioè come della sua verità: c’è feeling, intesa, un’empatia capace di rivelarci il senso di un rapporto vero e profondo, come contenuto essenziale del racconto emozionale del ritratto.
Il punto di ripresa è lievemente alto, quasi a restituirci il nostro punto di vista da adulti, e spinge Alberto a guardare, se pur di pochissimo, da sotto in su. Profondità di campo, inquadratura e punto di ripresa si fanno strumenti della dinamica espressiva del ritratto. Il punto di ripresa infatti si combina all’inquadratura coraggiosamente stretta ai lati ed in alto, accentuando la resa di quello sguardo trasparente, consapevole ed intimo, che la sapiente gestione della profondità di campo sottolinea ulteriormente.
L’inquadratura, così generosamente ampia in basso a lasciar “dilagare” l’azzurro della maglia che dialoga con quello degli occhi, stringe invece in alto con un taglio che spinge in su la linea dello sguardo e conferisce una notevole “presenza scenica” al soggetto.
Ma anche la scelta della posa frontale all’interno di una composizione sostanzialmente centrale è parte di quel tentativo, riuscitissimo a mio avviso, di stabilire una connessione di grande immediatezza ed intimità con l’universo infantile del piccolo Alberto.
Magnifica insomma la dinamica espressiva di questo ritratto che si condensa tutto nell’eloquenza complice dello sguardo e nel sorriso delle labbra dischiuse. E’ come se Alberto stesse per dirci qualcosa, o come se il ritratto si facesse nell’istante prima di un’improvvisa risata ed è questo “compiersi mentre” che rende il ritratto fresco, immediato. In una parola: pieno di vita.
L’altro ingrediente fondamentale nella riuscita dello scatto è la sua tavolozza, con colori di grande solidità tridimensionale, saturi e densi eppure freschi e vibranti in quel duettare di ambra dorati e rosa con l’incredibile tono del cobalto della maglia e dell’azzurro degli occhi screziati di luce.
(aerre)

Difficile scegliere di giacomo falcinelli

La categoria Artwork, in un sito di critica fotografica, spesso cade in confronti e discussioni profonde, perché l'immagine di partenza scompare, modificata profondamente dall'intervento in post. In questo caso il lavoro successivo al ritratto l'ha arricchito di un'atmosfera particolare e inquietante; turba leggermente in quanto indagatorio e profondo quell'occhio che rimane presente e centrale nella scena, col punto di luce in alto che lo accende e lo rende più vivo.
L'applicazione della texture porta questo ritratto nelle atmosfere e nelle idee di manifesti rovinati e nuovi manifesti incollati successivamente, in alcuni punti sovrapposti a lamiere metalliche.
Splendida la visione colorata della texture, quel rosso arancio che sa di colla rimasta sul muro, che amplifica, accende, rende misteriosa questa donna, con questo sguardo e questo gesto intrigante e sensuale, che nascosto dalla barra nera della sovrapposizione non riesce ad esserne spento e diminuito nell'intensità.
Un ritratto ottimo già in partenza, valorizzato verso altre sensazioni e altre atmosfere, da una postproduzione accurata e mai banale, dove l'applicazione di texture e l'abile gestione di luci e colori crea un'immagine dalle indubbie potenzialità visive.
(ZioMauri29)

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