"Primi scatti" |
|
FUJIFILM FinePix X100 - 23mm
1/30s - f/2.5 - 2500iso
|
"Primi scatti" |
di opisso |
Mer 04 Gen, 2017 8:14 pm |
Viste: 4181 |
|
Autore |
Messaggio |
opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5476 Località: Genova
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 9:21 am Oggetto: "Primi scatti" |
|
|
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
_________________ opisso su instagram = angolo.b |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 9:26 am Oggetto: Re: "Primi scatti" |
|
|
opisso ha scritto: | Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
Primi scatti?
Siamo in fase regressiva?
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Cristian1975 utente attivo

Iscritto: 09 Dic 2015 Messaggi: 12183 Località: Roma
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 9:40 am Oggetto: |
|
|
Caio caro opy , forse una foto scattata molti anni fa? Insomma , spero di si in realtà , questo forse il motivo del titolo.
A mio avviso da rivederne diversi aspetti, l'immagine non è nitida e la composizione lascia troppo a desiderare con quel taglio troppo netto sopra rispetto al basso . I lati soffrono dello stesso problema, gli alti iso hanno generato rumore , le ombre sono totalmente chiuse, insomma una foto che anche in primi scatti forse sarebbe stata abbastanza criticata. Perchè la scelta di inserire questa immagine? Credo anche per te sia del tutto incorretta .
Un caro saluto
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5476 Località: Genova
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 10:17 am Oggetto: |
|
|
Innanzitutto buon anno a tutti.
Ora ve la "spiego".
Si tratta di un immagine di un po' di tempo fa 1-2 anni, ma non certo un primo scatto. Altrimenti l'avrei messa in primi scatti
In pratica stavo seguendo un corso di fotografia.
Il livello era base ma l'insegnante mi piaceva e poi le prime lezioni non si pagavano...
L'insegnante spiegò che il "copiare" specie all'inizio era una forma per imparare e ci chiese di cercare di riprodurre una foto. Ci mostrò come esempio quella di un altro "studente". Una bella ripresa del porto di Genova che copiava di pari pari il punto di ripresa di un lavoro di Berengo Gardin. L'immagine dello studente funzionava meno perché mancava un manovale presente invece in quella di Berengo.
A questo punto torno a casa e inizio a sfogliare i miei libri di fotografia.
Solo che essendo prevalentemente di (semplificando malamente) street americana non avrei potuto copiare quasi niente. Sennonché sfogliando un volumetto dedicato ad Eggleston vidi questo forno nero più o meno simile a quello di casa mia. Tra l'altro una delle immagini del libro che mi piacevano meno.
Per cui si, questa dovrebbe essere la copia di una foto di Eggleston.
Obiettivamente presa così da sola fa schifo.
Ma la domanda fondamentale è: "perché fa schifo"?
1)Perché ci sono degli errori tecnici e quella di Eggleston è più pulita?
2)Perché andrebbe contestualizzata nell'opera di Eggleston?
3)Perché ci sono delle minime differenze che non sono riuscito a cogliere ma però fanno la differenza (un po' come l'uomo di Gardin)?
Personalmente propenderei per il punto 2) ma visto che il libro fa parte di una selezione operata da terza persona mi viene il dubbio che concorrano anche il punto 3) e forse, vito le osservazioni di Cristian, il punto 1).
Morale: inutile cercare di copiare il lavoro di un fotografo se prima non lo si è ben assimilato.
Tra l'altro io Eggleston lo mastico anche un po' ma probabilmente non abbastanza. Questa foto del forno ogni tanto la riprendo ma continuo proprio a non digerirla...
_________________ opisso su instagram = angolo.b |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 11:03 am Oggetto: |
|
|
Semplicemente per il fatto che il forno di Eggleston vive di rendita (come del resto la maggior parte della produzione di tanti fotografi "affermati").
Il tuo scatto, a differenza del suo, è che è copiato (o reinterpretato) ma il messaggio che arriva dalle due foto è uguale: un emerito nulla.
Eggleston fa comunque bene perchè sempre ci sarà il gallerista spudorato che sfrutta la nomea dell'autore proponendo come arte anche la quotidianità più banale.
Eggleston = danaro
Tu = banalità all'ennesima potenza
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5476 Località: Genova
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 11:55 am Oggetto: |
|
|
Be' si e no Sisto.
Che poi il discorso se l'ha fatta Eggleston allora è buona in una certa misura di contestualizzazione ci potrebbe anche stare. Vero è che quando si parla di "arte" alla fine si parla anche di business, di investimenti di quotazioni...
Qua comunque si tratta di una foto facente parte delle prime raccolte su cui è stata operata un'ulteriore selezione per portarla a 48 le foto. Per cui direi eventualmente più che rendita sarebbe da intendersi come un grande bluff di partenza.
Ma il fatto che sia trasversalmente riconosciuto e, cosa più importante, delle 48 foto che compongono il libretto una quarantina le trovo personalmente valide mi fa venire anche il sospetto che sia io che non comprenda le alte 8*.
Cioè io ragiono con la mia testa ma riconoscendo i miei limiti fare di tutta l'erba un fascio etichettandola come "merda d'artista" mi sembra un po' riduttivo. Anche se sparando nel mucchio ci si azzecca anche
Comunque appena riesco vi recupero lo scatto originale. Ne verrete tutti quanti illuminati
*: purtroppo riprodurne una delle 40 "belle", anche possedendo un triciclo, era tecnicamente improponibile.
_________________ opisso su instagram = angolo.b |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 12:51 pm Oggetto: |
|
|
Ah ecco spiegato l'arcano del titolo, era una sorta di provocazione, bentornato opy, sentivamo la tua mancanza in questo senso.
Premetto che sono d'accordo con Sisto totalmente, anzi volevo proprio scriverlo prima di lui ma mi ha fregato.
Infatti con la scusa dell'arte si son visti novelli Marinetti fare di tutto, schifezze inenarrabili ma portate avanti da alcuni critici che evidentemente hanno sbagliato mestiere esattamente come ci sono tanti giornalisti che son solo velinari.
Il dramma è che fanno pure proseliti ma un conto è imitare Cartier Bresson, Tina Modotti o Salgado che hanno spessore da vendere un conto è imitare chi spaccia mondezza per arte.
Molti di questi sopravvalutati (eufemismo) vorrebbero risultare rivoluzionari spesso facendo cose banalissime tipo riprendere come farebbe un neofita ai suoi primi scatti, non avendo vera classe non sanno cosa inventarsi di meglio, probabilmente non possono fare di meglio, esattamente come quella pletora di musicisti che fanno cose orribili ma vengono osannati.
Distruggono i canoni ma non ne costruiscono altri, distruggono e basta.
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
vittorione utente attivo

Iscritto: 30 Giu 2010 Messaggi: 10019 Località: Roma
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 2:14 pm Oggetto: |
|
|
Siccome il discorso è interessante...
Descrizione: |
|
Dimensione: |
272.81 KB |
Visualizzato: |
File visto o scaricato 4987 volta(e) |

|
_________________ Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
Vittorio |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5476 Località: Genova
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 2:22 pm Oggetto: |
|
|
Boh... cioè il discorso che volevo fare era più sul senso del copiare a casaccio, e sul senso della forza di una foto se viene estrapolata dal contesto.
Cosa che con questa foto funziona particolarmente bene visto che il soggetto è "sciatto".
Se poi vogliamo giudicare il lavoro di Eggleston da questo mio scatto... sarebbe un po' come giudicare l'opera omnia di Picasso vedendo come gli studenti del liceo artistico di Genova hanno ridipinto i sottopassi riproducendo alcune sue opere.
Spessissimo si tira in ballo l'arte a casaccio per dare credito a lavori mediocri (e questo accade non solo in fotografia).
Però è anche vero il contrario. Il pubblico fa presto a dire questo non vale niente per poi buttarsi sui lavori più "ruffiani" di McCurry o Salgado. Dove con ruffiani non voglio certo dire che non siano validi...
Ma bisognerebbe aprire un topic a parte...
Eggleston, come dice Sisto ha quotazioni da "artista", ma lo ritenevo "oggettivamente" consolidato anche nel mondo della fotografia.
Primi scatti... non era (troppo) provocatorio: primi scatti nel senso di uno che inizia ad imparare copiando.
Comunque qui il libro che ho:
https://vimeo.com/90327193
Il forno è verso i 3'40''
Per me è una delle foto con meno appeal della serie.
Molto meglio comunque la sua versione con il riflesso interno le piastrelle a margine e la ruggine.
Edit: grazie Vittorio
Se non disturba lascio il link al video dove si vedono anche le altre foto di "contorno".
_________________ opisso su instagram = angolo.b |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 2:40 pm Oggetto: |
|
|
opisso ha scritto: | Boh... cioè il discorso che volevo fare era più sul senso del copiare a casaccio, e sul senso della forza di una foto se viene estrapolata dal contesto.
Cosa che con questa foto funziona particolarmente bene visto che il soggetto è "sciatto".
Se poi vogliamo giudicare il lavoro di Eggleston da questo mio scatto... sarebbe un po' come giudicare l'opera omnia di Picasso vedendo come gli studenti del liceo artistico di Genova hanno ridipinto i sottopassi riproducendo alcune sue opere.
Spessissimo si tira in ballo l'arte a casaccio per dare credito a lavori mediocri (e questo accade non solo in fotografia).
Però è anche vero il contrario. Il pubblico fa presto a dire questo non vale niente per poi buttarsi sui lavori più "ruffiani" di McCurry o Salgado. Dove con ruffiani non voglio certo dire che non siano validi...
Ma bisognerebbe aprire un topic a parte...
Eggleston, come dice Sisto ha quotazioni da "artista", ma lo ritenevo "oggettivamente" consolidato anche nel mondo della fotografia.
Primi scatti... non era (troppo) provocatorio: primi scatti nel senso di uno che inizia ad imparare copiando.
Comunque qui il libro che ho:
https://vimeo.com/90327193
Il forno è verso i 3'40''
Per me è una delle foto con meno appeal della serie.
Molto meglio comunque la sua versione con il riflesso interno e le piastrelle a margine.
Edit: grazie Vittorio
Se non disturba lascio il link al video dove si vedono anche le altre foto di "contorno". |
Dunque intanto Salgado credo che sia tutto meno che ruffiano anche nell'accezione che tu vuoi dargli. E' proprio l'opposto, un grande artista le cui immagini sono bellissime esteticamente parlando (e qui forse nasce l'equivoco del ruffiano) ma hanno anche un significato veramente profondo, spesso struggente visto le tematiche che affronta. Hai visto il film "Il sale della terra" di Wenders a lui dedicato? Lì si capiscono tante cose.
Ora entriamo nello specifico.
Questa foto e quella originale, da sole, non dicono nulla, al punto che Cris l'ha non a caso scambiata per un tuo primo scatto non sapendo il retroscena, confermando quello che trasmette di primo acchitto.
Ma se anche facesse parte di un cosiddetto progetto, non mi direbbe nulla ugualmente, non ci sono nemmeno due patate nel forno o un pollo su cui poter discernere (metafora), anche se le altre immagini fossero sensazionali.
Se questa foto la pubblicasse un tropico qualunque che diresti, che è buona?
Sul consolidato che dirti, anche gli Oasis sono consolidati come ottimi artisti ma scimmiottano i Beatles nonostante siano passati parecchi anni, solo per fare un esempio.
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
vittorione utente attivo

Iscritto: 30 Giu 2010 Messaggi: 10019 Località: Roma
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 2:40 pm Oggetto: |
|
|
opisso ha scritto: | ...Edit: grazie Vittorio
Se non disturba lascio il link al video dove si vedono anche le altre foto di "contorno". |
Scherzi, scusa tu, che ti ho anticipato.
La discussione è interessante e conto di tornarci su successivamente.
Grazie.
_________________ Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
Vittorio |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5476 Località: Genova
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 3:57 pm Oggetto: |
|
|
Tropico ha scritto: |
Se questa foto la pubblicasse un tropico qualunque che diresti, che è buona?
Sul consolidato che dirti, anche gli Oasis sono consolidati come ottimi artisti ma scimmiottano i Beatles nonostante siano passati parecchi anni, solo per fare un esempio.
 |
Su ruffiano hai ragione era intesa nell'accezione di facile presa. Sul "consolidato"... be' appunto chi scimmiotterebbe Eggleston? Semmai sono quelli che sono venuti dopo che scimmiottano lui. La prima esposizione di foto a colori al MOMA è la sua. Ma chiudiamola qua meriterebbe un altro topic dedicato. Se non ti piace non ti piace
Onestamente? Se questa foto la pubblicassi tu direi che è una ciofeca.
E se la scambiassi sul libro che ho a casa me ne accorgerei? Boh non saprei proprio.
Ma se pubblicassi un reportage con le 48 foto del link forse non direi che sei un genio ma (molto) bravo si.
E un vero critico? Non saprei forse noterebbe una possibilità di talento ma probabilmente gli servirebbero comunque altre foto.
Per sapere se un libro di Agatha Christie è buono devo leggermelo tutto.
Un libro di Calvino già dopo tre pagine intuisci che comunque vada a finire non ti deluderà.
Un racconto di Borges delle volte basta un capoverso.
Questione di bravura dello scrittore, di conoscenze del lettore ma forse anche dal tipo di libro.
Ma che fatica venirti dietro Tropico. E il discorso principale non è neanche propriamente questo
Se avessi rifatto una foto "bella" o accattivante invece?
Avrebbe avuto più senso il copiare?
Forse sarebbe bastato mantenere la parte accattivante per far apprezzare la foto e dare senso all'operazione*
Ma tutto il resto? Il "vero" senso dello scatto. Di tutto il resto ne avresti scorto l'eventuale mancanza che invece qui trovi evidente?
(Ma se la trovi evidente anche in Eggleston stesso... )
Anche qui forse dipende... da me (empatia col fotografo di riferimento e tecnica) da te (background fotografico, capacità critiche) dal tipo di foto (didascalica, narrativa ecc.)...
*Senso originale (l'esercizio assegnatomi) che in realtà credo fosse diverso da quello che gli sto dando. Ma non lo sapremo mai: la sede del corso cambiò e io no non potendo più frequentarlo non ebbi più l'occasione di rivedere l'insegnante. Comunque era un corso di fotografia di base "sponsorizzata" da un'agenzia di viaggio. Non penso saremmo stati ore a disquisire su Eggleston, Szarkowski e Opisso
_________________ opisso su instagram = angolo.b |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 4:43 pm Oggetto: |
|
|
opisso ha scritto: |
Ma che fatica venirti dietro Tropico. E il discorso principale non è neanche propriamente questo
Se avessi rifatto una foto "bella" o accattivante invece?
Avrebbe avuto più senso il copiare?
Forse sarebbe bastato mantenere la parte accattivante per far apprezzare la foto e dare senso all'operazione*
Ma tutto il resto? Il "vero" senso dello scatto. Di tutto il resto ne avresti scorto l'eventuale mancanza che invece qui trovi evidente?
|
Non so quale punto preferisci approfondire ma direi che il tema lanciato da te e ripreso inizialmente da Sisto è veramente interessante, poi se ci sono divagazioni con collegamento al tema stesso ben vengano, io quando leggo qualcuno che spazia mi si allarga la mente, a scuola andavo sempre fuori tema, almeno così diceva la maestra, poi ho scoperto che era lei limitata.
Dunque se l'avessi fatta io avresti detto che era una ciofeca e avresti fatto benissimo, una schifezza lo è sempre e anzi a maggior ragione se a scattare è uno acclamato come artista o comunque buon fotografo, ecco l'equivoco.
Sta storia che siccome uno è grande non possa toppare non mi convince, quanti musicisti agli inizi ancora non avevano un'identità e/o una volta trovata poi l'hanno persa ripetendo sè stessi ad libitum perchè non avevano più ispirazione o semplicemente perchè il mercato premeva per avere prodotti senza che ci fosse l'ispirazione (e vale per tutte le arti)?
Andiamo più vicini al tema, se fosse stata accattivante ovviamente il fatto di copiare non andrebbe bene lo stesso ma almeno c'è il piacere dell'occhio, qui è una copia e pure brutta, cioè peggio di così è impossibile fare.
Perchè vedi caro opy, il piacere dell'occhio conta eccome, esattamente come il piacere che si ha ascoltando una bella melodia. Poi ovviamente non c'è solo quello.
Il significato degli scatti? Mah generalmente la stessa immagine può essere interpretata in migliaia di modi diversi ecco perchè la forma conta così tanto, qualunque significato vuoi attribuire ad una foto brutta rimane brutta esteticamente e lo stesso vale per quelle belle. Poche sono le foto belle e universali, il cui significato è talmente forte che tutti lo recepiscono se non identico almeno simile. E non credo sia il caso di questo Egglestone, Shore e altri simili che ogni tanto mi proponete...i geni veri sono altri....
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
vittorione utente attivo

Iscritto: 30 Giu 2010 Messaggi: 10019 Località: Roma
|
Inviato: Lun 09 Gen, 2017 7:58 pm Oggetto: |
|
|
Copiare. Copiare serve a capire? A scuola lo si faceva in continuazione, copiare. Certo copiare un tema su Leopardi o un esercizio di matematica non era il modo migliore per capirci qualcosa in più. E possiamo copiare tutto Kierkegaard dalla prima all'ultima parola senza aver compreso uno solo dei concetti relativi all'esistenzialismo.
Però c'è un copiare che “serve”. Il copiare là dove sia necessario saper usare le mani, l'ingegno, l'abilità.
A chi fa studi di arte "accademici" ad un certo punto viene chiesto di copiare. Copiare i Grandi Maestri, si dice sempre. Perché in fondo copiare un dipinto, ad esempio, significa approfondirlo, studiarlo, comprendere le soluzioni applicate per rendere determinati effetti. Ma la tecnica pittorica ha bisogno, oltre a quella dell’occhio, di un’esperienza della mano della quale la fotografia non ha bisogno, non sempre, non più di tanto.
No. Direi che “copiare” una fotografia, nel senso di riprodurla nel modo il più possibile fedele all’originale, sia in fondo una operazione priva di senso, in quanto sarà piuttosto il risultato dell’analisi di quella stessa fotografia (della luce, del colore, dei toni, della composizione… e del senso, quando ce n’è uno) ad alimentare la nostra conoscenza ed arricchirla, più che non la pratica insensata, da acritico amanuense, del copiare.
Ciao, V.
_________________ Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
Vittorio |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Clara Ravaglia utente attivo

Iscritto: 19 Feb 2006 Messaggi: 27260 Località: Ravenna
|
Inviato: Mar 10 Gen, 2017 12:26 am Oggetto: |
|
|
Anche per me molto, molto interessante, questa discussione. La ricchezza di un forum sono questi scambi di opinioni e queste riflessioni.
N.B.
Il forno immortalato da Eggleston.... aveva bisogno di una ripulita..., il tuo è perfetto, pronto per una bella torta!
Ciao
Clara
_________________ Clara Ravaglia |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
vittorione utente attivo

Iscritto: 30 Giu 2010 Messaggi: 10019 Località: Roma
|
Inviato: Mar 10 Gen, 2017 7:56 am Oggetto: |
|
|
Altra cosa, proseguendo il discorso, è il "trarre ispirazione", una forma del copiare ben più sottile.
Tu qui hai replicato fedelmente per quanto era possibile, l'originale. Dettagli minori a parte, la differenza che salta agli occhi (e non è da poco) è la visibilità dell'interno, che nell'originale è ampia, nella tua pressoché nulla. Nel confronto ravvicinato che ho proposto abbiamo un forno "vivo" vicino ad uno "morto".
Ma il tuo era comunque un tentativo di "rifare" la foto di Eggleston, non di trarre ispirazione da questa. Ispirarsi invece è arte più complessa, poiché presuppone che si sia digerita la "lezione" di un autore per poi cavalcarne lo stile nella creazione di qualcosa di nuovo che sarà così il prodotto di queste due forze. Nessun fotografo è scevro da influenze, ovviamente. Abbiamo tutti i nostri Maestri, consci o inconsci che siano. Da qui poi a maturare quella personalità che renda distinguibili quelle foto come "nostre", c'è un lungo cammino da fare.
_________________ Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
Vittorio |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5476 Località: Genova
|
Inviato: Mar 10 Gen, 2017 8:18 am Oggetto: |
|
|
Tropico ha scritto: | ...i geni veri sono altri....  |
Be' i geni veri sono anche altri
Lasciando stare Eggleston in particolare che magari è solo fuffa, tra i tanti fotografi che fanno fotografie "sciatte", almeno uno non sopravvalutato ci sarà?
O prendendo come riferimento la pittura quelli venuti dopo i "piacevoli" impressionisti sono tutti sopravvalutati a prescindere? O il pittore delle belle marine sottocasa è più "bravo" di Pollock? Non intendendomi di pittura non posso non lasciare il beneficio del dubbio. Apriamo un topic da un'altra parte?
@Vittorio: è sempre un piacere leggerti... "Da noi" la chiamiamo reverse engineering, ingegneria inversa. Effettivamente non so che vera utilità possa avere in fotografia se non avere una più chiara corrispondenza tra realtà e immagine. Ho sempre fantasticato su un parco giochi per fotografi dove si potessero riscattare le foto più famose in scene ricostruite Nel caso in particolare è servito almeno a fare un paio di riflessioni insieme.
Edit: Sono lento a scrivere e ci siamo rincrociati!!! Concordo. Tra l'altro come dicevo era una foto che non mi diceva molto. Sicuramente ho copiato elementi (mi sono "ispirato") meglio da altre foto...
@Clara: Tra i propositi del nuovo anno avevo quello di aprire una discussione interessante. Questo l'ho smarcato subito. Per quello di postare una foto interessante... ho ancora tempo fino al 31 Dicembre
_________________ opisso su instagram = angolo.b |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
|
Inviato: Mar 10 Gen, 2017 10:20 am Oggetto: |
|
|
opisso ha scritto: | Be' i geni veri sono anche altri
Lasciando stare Eggleston in particolare che magari è solo fuffa, tra i tanti fotografi che fanno fotografie "sciatte", almeno uno non sopravvalutato ci sarà?
O prendendo come riferimento la pittura quelli venuti dopo i "piacevoli" impressionisti sono tutti sopravvalutati a prescindere? O il pittore delle belle marine sottocasa è più "bravo" di Pollock? Non intendendomi di pittura non posso non lasciare il beneficio del dubbio. Apriamo un topic da un'altra parte?
|
Ecco qui possiamo parlarne, l'ho aperto adesso:
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?p=5308304#5308304
Per il resto concordo con quanto detto da Vittorione...
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
|
Inviato: Dom 15 Gen, 2017 1:56 pm Oggetto: |
|
|
Se, ipoteticamente, si potesse prendere questa foto (che qui è accostata alla tua) orfana del suo legame con l’ autore e dei motivi storici che la possono rendere importante, potremmo concludere che in fondo non è poi granché (tipico discorso basato sul soggetto visibile). Si potrebbe così fare un confronto scevro di timori reverenziali, unicamente basato sulle qualità dello scatto per capire come queste qualità influiscono sull’ impressione che ne traiamo.
Una prima cosa evidente l’ ha simpaticamente detta Clara: il tuo forno è “nuovo”. Una cosa nuova non ha storia, non ha nulla da raccontare, la sua foto va bene giusto per un catalogo. Ma sarebbe errato pensare che se fosse stato più sporco la foto sarebbe stata automaticamente migliore (tipico discorso basato sul soggetto visibile).
Nella foto a confronto c’ è un di più di narrazione che esce a destra, dallo scorcio sull’ ambiente: il muro, le mattonelle, il loro stato di conservazione. E’ poco, ma, se osservi bene, quel poco che si vede è perfettamente coerente con l’ usura del forno, con il suo di stato, con ciò che “tutto” suggerisce di pensare di quella casa. C’ è un “ritratto” dell’ ambiente. Ti mostro una cosa, ma alludo a qualcos'altro. Tipico discorso "non" basato solo sul soggetto visibile e che fa una grande differenza nella bravura di chi scatta foto.
Anche il tuo lato destro racconta: un bel fianco in nobilitato colore legno (mi pare) ancora intonso a vedersi. Anche questo è coerente, ma con la visione da catalogo dell’ interno del tuo forno. Ancora una volta il tuo forno non racconta nulla.
Una fondamentale differenza c’ è poi nella scelta della focale che nel caso delle foto accostata a confronto ha generato una prospettiva più accentuata e quindi molto più dinamica e piacevole della tua. Prospettiva che ha pure dato un ruolo alla lampadina in alto a sinistra che sfortunatamente poi nel tuo forno non c’ è (il soggetto visibile qualcosa conta).
E c’ è poi una differenza d’ inquadratura: mentre la tua ci mostra solo il forno e il suo fianco, quella della foto accostata ci mostra di più. Non tanto di più, ma abbastanza di più. Oltre alla casa ci mostra la ribalta del forno che entra nel gioco prospettico e crea anche una sorta di base, di piedistallo per il forno, sottolineandolo come “soggetto visibile” della foto. In realtà il soggetto non è il forno, lo abbiamo già capito. Ma ciò che uso per raccontare va adeguatamente curato, mostrato, sottolineato attraverso le scelte fotografiche.
Conclusione: il “soggetto visibile” ha la sua importanza, ma saperlo fotografare ne ha molto, molto di più. Soprattutto se non è il fine ultimo della foto. Se avessi trovato su un banchetto la foto famosa, io (io che non sono esperto) non l‘ avrei certo riconosciuta. Ma se vicino ci fosse stata anche la tua, tra le due avrei comprato quella di Eggleston pur senza sapere che è sua perché per piccole, ma fondamentali differenze è tutt’altra cosa già al primo colpo d’ occhio. Con buona pace di chi ha il gusto per la semplificazione e pensa che basti fotografare "ad minchiam" per fare gli artisti. Ho che molti famosi come questo fotografassero, in fin dei conti, anche ad minchiam perché tanto potevano permetterselo.
_________________ Belle foto. O perlomeno belle idee ->
Ultima modifica effettuata da Mario Zacchi il Dom 15 Gen, 2017 2:43 pm, modificato 1 volta in totale |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5476 Località: Genova
|
Inviato: Dom 15 Gen, 2017 2:42 pm Oggetto: |
|
|
Grazie per il bell'intervento Mario
Molti delle differenze su cui hai focalizzato l'attenzione li avevo a malapena intuite.
Ma il tutto era solo un pretesto per arrivare alla conclusione a cui sei giunto.
Che io nella mia testa me la sono spiegata così:
Molto spesso si pensa di aver copiato (preso ispirazione/citato) in maniera impeccabile il tal grande fotografo.
Ma se si ripete la lezioncina come un mero pappagallo spesso, per quanto attenti, non ci si rende conto di aver lasciato fuori proprio la parte che, nello scatto originario, "faceva la foto".
Qui, come già ho detto, partivo già sconfitto in partenza visto che era una foto con cui avevo poca empatia. Paradossalmente l'avessi "assimilata", probabilmente l'avrei "copiata" meno peggio anche usando un altro soggetto.
Ma come ho detto il motivo dello scatto era fare "l'esercizietto" del corso...
_________________ opisso su instagram = angolo.b |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|