Aspetti formali e contenuto nella Street Photography.
Abbiamo detto che la fotografia street vive prevalentemente di contenuti significativi, in confronto ai quali gli aspetti formali possono anche passare in secondo piano. Il concetto è facilmente comprensibile ma, aggiungerei, spesso male interpretato o distorto.
Mi riferisco alla diffusa convinzione che il rigore formale sia inutile o addirittura controproducente in quanto toglierebbe veridicità allo scatto. O addirittura che l’applicazione delle cosiddette "regole" della composizione rappresenti un limite alla creatività del fotografo.
L’assunzione che gli aspetti formali siano di secondaria importanza andrebbe in realtà letta in questi termini:
il metro di misura con cui si giudicano i difetti formali in una foto street e' in generale molto diverso da quello applicato alla maggior parte degli altri generi fotografici.
Per fare degli esempi concreti, se in un ritratto in studio un capello che passa davanti agli occhi della modella può rappresentare un grave difetto, in un "ritratto street" lo stesso livello di "gravità" si otterrebbe con un palo della luce. O se un leggerissimo fuorifuoco o micromosso può essere sufficiente a far cestinare senza indugio una macrofotografia, lo stesso difetto in una street può passare letteralmente inosservato.
Questa differenza di metro di valutazione degli aspetti formali è innegabile, ma è cosa ben diversa dall’affermare che nelle fotografie di strada ogni difetto possa essere tollerato.
La ricerca della pulizia formale e del rigore compositivo dovrebbero guidare sempre la nostra ricerca fotografica, anche come appassionati di street.
Va da sé che nel caso della street
il limite di questa ricerca coinciderà con la perdita della capacità di cogliere l'attimo. Nella maggior parte delle situazioni reali, la scelta di compromesso è la norma.
Nonostante ne condivida in parte la modalità di approccio al soggetto, la street è altra cosa rispetto al fotogiornalismo. Nel fotogiornalismo la documentazione "oggettiva" (per quanto possibile) della realtà dovrebbe essere obiettivo primario, di fronte alla quale il lato estetico può al limite non essere preso affatto in considerazione.
Nelle street il contenuto rappresentato, per significativo e particolare che sia, difficilmente riesce ad essere sufficiente e, se la composizione è decisamente carente o la tecnica particolarmente lacunosa, l'immagine intera ne risulterà penalizzata.
Questo accade perché spesso
il soggetto tipico di una street non è interessante di per sé, ma la sua forza scaturisce dalla costruzione narrativa che il fotografo riesce a creare intorno ad esso, il modo con cui ce lo presenta, il punto di vista originale. In altri termini, il fotografo di strada non si ripropone necessariamente di essere "obiettivo" di fronte alla realtà, ma, anzi, spesso gioca nel creare effetti illusori, nel mostrare una realtà che non esiste, in maniera del tutto simile a quello che farebbe un prestigiatore o un illusionista di fronte al pubblico.
Per fare degli esempi, una persona colta di spalle e con la testa china potrà essere rappresentata dal fotografo come un "uomo senza testa", oppure, in virtù del punto di ripresa, una statua sembrerà fissare perplessa un passante colto in una posizione bizzarra.
(Joel Meyerowitz)
(belgarath)