Suggerimenti - 3: la Significatività

edgar · Inviato: Mar 08 Feb, 2011 2:16 pm Oggetto: Suggerimenti - 3: la Significatività

Semplici suggerimenti per iniziare a fotografare con soddisfazione – 3

3) La significatività e il “bello”

Adesso che sappiamo come muoverci con Diaframmi, Tempi ed Esposizione, abbiamo già in mano le basi tecniche per gestire decentemente i nostri scatti, almeno dal punto di vista dei parametri di ripresa.

Quello che manca adesso è iniziare a capire che cosa riprendere e come riprenderlo, quindi dobbiamo entrare per forza nel grande reame della Composizione e dell’Inquadratura, che ci permetteranno di imparare a scattare fotografie usando il miglior linguaggio espressivo possibile, per comunicare di volta in volta ciò che desideriamo.

Ma prima di parlare di questi temi, è bene sprecare due righe su un paio di argomenti di tipo estetico, che a mio giudizio sono dei concetti base “filosofici” che vengono ancora prima delle regole compositive stesse, che sono importanti e utilissime, ma sono pur sempre solo regole.

Il primo di questi argomenti è quello che riguarda “la Significatività”.

La Significatività è quella caratteristica che conferisce alla foto il suo “senso”, la sua ragione d‘essere, che la differenzia da immagini – magari gradevoli – ma che non hanno aspetti d’interesse in termini di comunicatività, di storia “raccontata”, di emozione, che non hanno un vero e solido Centro d’Interesse.

Spesso quando si parla di immagine e fotografia, si parla di “belle” immagini, e questo potrebbe portare a pensare che sostanzialmente la Significatività di un’immagine coincida con la Bellezza della stessa. Si potrebbe essere portati a concludere perciò che sia sufficiente riprendere correttamente un soggetto “bello”, per produrre una bella foto e quindi una foto di per sé significativa.

Ebbene, spiacente di deludervi, non è così.

La verità è che un soggetto bello ripreso correttamente PUO’ dare luogo ad una immagine bella e contemporaneamente significativa, ma non c’è automatismo in questo; un soggetto bello ripreso correttamente può anche dar semplicemente origine ad una foto gradevole che descrive un bel soggetto, punto e basta.

Quindi il suggerimento principale che vorrei emergesse da questa 3° puntata è quello di cercare di pensare lo scatto con lo scopo di produrne uno NON bello, ma SIGNIFICATIVO. Qualche volta esso potrà essere ANCHE bello (nulla lo vieta, ci mancherebbe !), ma a volte al contrario la significatività dello scatto non avrà nulla a che vedere con la bellezza puramente estetica, ma piuttosto con la capacità di raccontare una situazione, di trasmettere emozioni, suggestioni.

Esistono immagini di Reportage di un impatto incredibilmente elevato, vere opere d’arte in termini di “racconto, di “messaggio” di emozione e di valore sociale, che sono esteticamente “brutte” e riprendono realtà degradate e “inguardabili”. Esistono al contrario foto esteticamente impeccabili, tecnicamente ineccepibili, in poche parole BELLE, che nulla comunicano, nulla emozionano e restano solo dei freddi esercizi di stile.

Questo è davvero importante ricordare: la foto interessante, significativa non è MAI un esercizio di stile, ma la comunicazione di un “contenuto” utilizzando un linguaggio basato sull’immagine. Questo contenuto può essere – perché no ! – anche la bellezza stessa, ma l’importante in questo caso è che il “bello” non sia semplice “descrizione” di qualcuno o qualcosa di bello, ma che sappia creare intorno ad esso una vera emozione.

Ricordiamoci che la fotografia – quella vera – non è RIPRODUZIONE della realtà, ma produzione di emozioni.

EDgar