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GaneshdiBronzo utente

Iscritto: 05 Gen 2006 Messaggi: 72 Località: Capitale del Gran Ducato
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Inviato: Mer 10 Mgg, 2006 6:32 pm Oggetto: Dubbio su tenica zonale |
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Ciao,
mi servirebbe un chiarimento sulla tenica zonale...ho letto l'interessante documento di LordGolem ma in ogni caso è una domanda di carattere generale.
Vengo al dunque: per quanto riguardo l'aspetto pratico dovrei,in caso di foto con regioni esposte in maniera molto differente, effettuare una misurazione spot in priorità di tempi della zona che reputo il "grigio 18%", effettuare una seconda lettura in una zona piu' chiara o piu' scura , calolare l'apertura di diaframma teorica che esalti o recuperi i dettgli che preferisco quindi scattare in manuale utilizzando il tempo impostato da me per la prima lettura (quella del"grigio") e il diaframma ottenuto dal calcolo"ragionato"....i passaggi sono giusti?I miei dubbi sono soprattutto sulle modalità della macchina da usare nelle misurazioni.
Correggetemi se sbaglio...è quello che voglio!
Grazie.
Ciao. _________________ "Voi con l'acqua noi COR VINO" |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Mer 10 Mgg, 2006 7:28 pm Oggetto: |
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Non ho capito una mazza...
Scherzi a parte, sostanzialmente il procedimento è questo:
1. Metti la macchina in modalità Program, Priorità di tempi o di diaframmi non importa, e fai una misurazione spot sul punto che vuoi vada a cadere nella zona V, cioè esca fuori come grigio medio. Non importa che quel punto al tuo occhio sembri "chiaro" o "scuro", una volta che esponi secondo l'esposimetro della macchina dopo una misurazione spot lo vedrai grigio medio.
2. Fai qualche altra lettura spot nei punti molto scuri e molto chiari della scena e annotati il risultato dell'esposimetro. Poi calcola la differenza in stop (spero tu capisca che cosa intendo altrimenti devi leggere molti altri documenti prima di proseguire ) fra di loro e con la tua prima misurazione. In questo modo puoi già renderti conto in quali zone verranno a cadere le varie parti dell'immagine.
3. Se la gamma dinamica della scena si estende all'interno di quella del supporto che usi (pellicola o sensore), non avrai problemi; altrimenti dipende dalla situazione... Se hai una gamma dinamica troppo estesa devi ridurre il contrasto, viceversa con una gamma dinamica molto ridotta...
Insomma, ci sarebbero molte cose da dire perché le situazioni sono tante. Per adesso ti ho scritto queste cose, fammi sapere quali sono i tuoi dubbi e cerchiamo insieme di scioglierli.
P.S. Sono un grande amante della teoria di Adams, e ormai la conosco abbastanza bene da consigliarti vivamente di non basarti sulla "guida di LordGolem" ma sul famoso libro "Il Negativo" che ti consiglio caldamente di acquistare  |
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GaneshdiBronzo utente

Iscritto: 05 Gen 2006 Messaggi: 72 Località: Capitale del Gran Ducato
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Inviato: Mer 10 Mgg, 2006 9:09 pm Oggetto: |
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Grazie Gerarcone!
Cerco di fare chiarezza:Il calcolo della distanza in termini di stop per la valutazione dell'estensione di gamma credo mi sia entrato in zucca
Idem per la suddivisione in zone e il significato da attribuire ad esse....e adesso ti faccio la domanda che confermerà che non ho capito una c&$%o di tutto il resto: per "spostare" i particolari di mio interesse in una zona compresa fra la III e la VIII(ovvero dove c'è dettaglio) mi baso sull'impiego di un valore di apertura di diaframma che vado a calcolare in base alle letture che ho eseguito...giusto?
Ooooook!!!!
Adesso mi accingo a scattare la fatidica foto: posso scattare in priorità di diaframmi in modo da lasciare impostato quel dato valore e lasciare scegliere alla macchina il tempo di esposizione(ma così, di fatto, non vanifico il lavoro eseguito rimettendomi nelle mani del trabiccolo?)?
Devo lavorare in manuale in modo da utlilizzare il tempo di espozione suggerito dalla macchina al momento della prima misura e accoppiarlo con il valore di apertura di diaframma che ho invece calcolato?
Spero di essere stato più chiaro, grazie comunque per avermi suggerito quel testo di riferimento...cercherò sicuramente di procurarmelo!
Se da quanto ho scritto risultasse che la mia mente si sta addentrando in un campo ancora troppo nebuloso provvederò a documentarmi in maniera migliore...l'argomento mi affscina molto e vorrei saperne di più!!!
 _________________ "Voi con l'acqua noi COR VINO" |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Gio 11 Mgg, 2006 6:10 am Oggetto: |
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Eccomi qua... Di prima mattina e con la testa ancora più incasinata
GaneshdiBronzo ha scritto: | Cerco di fare chiarezza:Il calcolo della distanza in termini di stop per la valutazione dell'estensione di gamma credo mi sia entrato in zucca |
Provvediamo subito. Immagino tu conosca la famosa scala dei diaframmi: f/1.4, f/2, f/2.8, f/4, f/5.6, f/8, f/11, f/16, f/22, f/32...
Saprai anche che tra ognuno di questi numeri c'è uno stop di differenza. Stesso discorso per la scala dei tempi: 1, 1/2, 1/4, 1/8, 1/15, 1/30, 1/60, 1/125, 1/250, 1/500, 1/1000, 1/2000... Anche in questo caso, tra 1/2 e 1/4 c'è uno stop di differenza.
Ovviamente in entrambi i casi consideri rispettivamente il tempo e il diaframma bloccati ad un determinato valore.
Ti faccio allora un esempio praticissimo per aiutarti a comprendere meglio, lo prendo proprio dal libro di Adams
Supponiamo tu abbia letto l'esposizione spot su di un punto della scena (ad esempio una roccia) e viene fuori che la coppia tempo/diaframma suggerita dall'esposimetro è 1/30 a f/8. Questo vuol dire che esponendo in quel modo ti ritrovi la roccia grigia 18%. L'esposizione per ottenere la luminanza delle altre zone hanno questa coppia:
Zona I 1/60 a f/22
Zona II 1/30 a f/22
Zona III 1/30 a f/16
Zona IV 1/30 a f/11
Zona V 1/30 a f/8
Zona VI 1/30 a f/5.6
Zona VII 1/30 a f/4
Zona VIII 1/15 a f/4
Zona IX 1/8 a f/4
Zona X 1/4 a f/4
Questa lista vuol solamente dire che se vuoi la roccia quasi nera, ma ancora con un po' di trama, la esporrai per la zona III, cioè imposterai manualmente la macchina a 1/30 f/16, oppure 1/60 f/11, oppure 1/15 f/22... Non c'è una soluzioni univoca, matematicamente sei su di un piano e non su di una retta perché hai una coppia di variabili, non una sola.
Come vedi non si è cambiato solo il diaframma o il tempo, ma si è giocato su entrambi i parametri. Tieni a mente quindi il fatto che le "manopole" da utilizzare sono due, e non è necessario bloccarne una; magari per gli inizi puoi cominciare a lavorare in priorità di tempi o diaframmi, ma ti renderai conto presto che questa situazione è limitante con la tecnica zonale.
GaneshdiBronzo ha scritto: | adesso ti faccio la domanda che confermerà che non ho capito una c&$%o di tutto il resto: per "spostare" i particolari di mio interesse in una zona compresa fra la III e la VIII(ovvero dove c'è dettaglio) mi baso sull'impiego di un valore di apertura di diaframma che vado a calcolare in base alle letture che ho eseguito...giusto? |
Diaframma, o tempo, o entrambi... Vedi sopra!
GaneshdiBronzo ha scritto: | Devo lavorare in manuale in modo da utlilizzare il tempo di espozione suggerito dalla macchina al momento della prima misura e accoppiarlo con il valore di apertura di diaframma che ho invece calcolato? |
Devi lavorare in manuale. Ciò significa che puoi agire sia sul diaframma che sul tempo, a tuo piacimento.
Sono sempre a disposizione per altri chiarimenti...  |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Gio 11 Mgg, 2006 6:14 am Oggetto: |
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Ah, dimenticavo una cosa...
Le pellicole che utilizzava Adams avevano una gamma tonale di circa dieci stop, forse qualcosa in meno pure. Da qui il fatto che la zona I è la prima senza dettaglio, e la zona X il vero bianco puro.
Non è assolutamente detto che la macchina con la quale scatti (soprattutto se digitale) abbia queste caratteristiche: magari ha una gamma minore, e ciò significa che dovrai tenerne conto altrimenti ti ritroverai con parti della foto completamente nere o bianche. |
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GaneshdiBronzo utente

Iscritto: 05 Gen 2006 Messaggi: 72 Località: Capitale del Gran Ducato
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Inviato: Gio 11 Mgg, 2006 8:39 am Oggetto: |
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Grande Gerarcone !!!
Stento a crederci ma probabilmente comincio a capire un po' il quadro della questione...adesso non mi resta che saturare la CF di orride prove fino a che non raggiungerò un minimo di consapevolezza effettiva
Grazie mille per la disponibilità e la celerità delle risposte.
Ciao. _________________ "Voi con l'acqua noi COR VINO" |
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Maru utente attivo

Iscritto: 26 Ago 2005 Messaggi: 551 Località: Rovereto & Venezia
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Inviato: Mer 17 Mgg, 2006 1:54 pm Oggetto: |
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gerarcone ha scritto: | Ah, dimenticavo una cosa...
Le pellicole che utilizzava Adams avevano una gamma tonale di circa dieci stop, forse qualcosa in meno pure. Da qui il fatto che la zona I è la prima senza dettaglio, e la zona X il vero bianco puro.
Non è assolutamente detto che la macchina con la quale scatti (soprattutto se digitale) abbia queste caratteristiche: magari ha una gamma minore, e ciò significa che dovrai tenerne conto altrimenti ti ritroverai con parti della foto completamente nere o bianche. |
scusate, ma il fatto che Adams utilizzasse una macchina grande formato, con un negativo 5x7" ...non è influente sul sistema zonale.. credo che sia quasi impossibile da ottenere con una pellicola 135, figuriamoci con una digitale ...APS.. _________________ "an bon soldà ogni arma ghe fa"
http://www.marcellobenazzoli.com
Canon 350d - Canon EOS 5 - 28-105mm 3,5-4,5 USM - 18-55 digitale - Pin hole panorama |
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fujikon utente attivo

Iscritto: 15 Nov 2005 Messaggi: 2170 Località: Tiriolo (CZ)
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Inviato: Ven 19 Mgg, 2006 9:55 am Oggetto: |
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questo non lo sapevo, come molte altre cose, proporrei di fare di questo argomento un memo........ _________________ Fuji XT-1, 18-55 mm f2.8/4, 60 mm f2.4
le mie foto su www.asobiettivo.it |
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