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Michelangelo Ambrosini utente attivo
Iscritto: 26 Ott 2017 Messaggi: 876
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Inviato: Mer 08 Nov, 2017 6:17 pm Oggetto: I tanti modi di vedere la fotografia notturna (aurore ecc.) |
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Vorrei aprire questa discussione per confrontare le varie modalità di approccio alla paesagistica notturna.
Mi sono avvicinato alla paesagistica notturna perchè la notte su di me ha sempre avuto un effetto magico e la caccia a fenomeni quali via lattea, aurore boreali, ecc mi ha sempre stimolato parecchio. Ho studiato le varie tecniche e guardato vari scatti ottenuti seguendo l'una o l'altra e sono arrivato a una mia conclusione.
Per me la fotografia notturna deve far venir fuori il fenomeno che si sta osservando in piena notte, sia esso una via lattea, un'aurora boreale, o un semplice cielo stellato e questo nella realtà è dato dal contrasto del fenomeno luminoso col paesaggio sottostante parzialmente o tatalmente in ombra. Ora credo sia giusto aprire e sovraesporre le ombre rispetto alla realtà in casi di oscurità, sia totale che parziale ma quì la discussione comincia a prendere varie strade.
Quì espongo il mio punto di vista.Per fotografia notturna intendo un intervallo di tempo successivo all'ora blu quando la luce del giorno è andata via e sono ben visibili le stelle.
Tecnicamente la gestione della luce per me dovrebbe rispecchiarsi in un istogramma distribuito principalmente nella zona delle ombre tra 0 e 85 e pochissimo oltre, invece vedo spesso foto con ombre apertissime e con valori di esposizione distribuiti ben oltre le ombre, ottenuti fondendo due o più scatti con esposizioni diverse, per esempio uno sovraesponendo drasticamente le ombre e l'altro per il cielo che ha bisogno di esposizioni più basse sia come tempi che come quantità di luce da catturare.
Soprattutto per quanto riguarda le aurore boreali ho visto tantissimi scatti che sembrano fatti di giorno e aprendoli su photoshop si nota appunto un istogramma sovrapponibile a quello di una foto scattata in pieno giorno. Anche per questo molte persone che hanno assistito all'aurora boreale con me, avendo visto le varie foto presenti sul web sono rimaste deluse perchè pensavano che il fenomeno in sè fosse molto più luminoso, mentre in realtà è un fenomeno notturno, dove il paesaggio sottostante è quasi tutto in ombra a meno chè non ci sia una distesa di neve che con l'effetto albedo rende visibile a occhio nudo anche i dettagli del paesaggio sottostante.
Alla luce di quanto detto a me questi fenomeni piacciono proprio perchè nascono nell'oscurità e quindi raramente faccio più esposizioni (mi capita solo qualche volta durante l'ora blu in caso di paesaggi urbani con forti luci artificiali) per aprire drasticamente le ombre, il che sec me fa perdere l'atmosfera notturna oltre ad alterare totalmente la luce presente sulla scena, rendendo poco credibile lo stesso concetto di paesaggio notturno.
Mi piacerebbe conoscere il punto di vista di chi la vede diversamente o anche di chi la vede come me per sviluppare una discussione su questo argomento. _________________ Il mio scatto migliore è quello che non ho ancora fatto. |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Mer 08 Nov, 2017 9:21 pm Oggetto: |
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Sono d’accordo con la tua opinione.
D’altra parte oggi la fotografia di paesaggio in generale ė uno dei generi più "interpretati" attraverso tecniche di post-produzione.
Sono scelte personali e quindi legittime ma che io non condivido, perché finiscono per attirare tutta l'attenzione su l'enfatizzazione di aspetti che non hanno nulla a che vedere con l'essenza del luogo.
Ma l'essenza del luogo non è facile da cogliere e quindi gli "effetti speciali" diventano una scorciatoia più semplice _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Michelangelo Ambrosini utente attivo
Iscritto: 26 Ott 2017 Messaggi: 876
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Inviato: Mer 08 Nov, 2017 10:16 pm Oggetto: |
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AleZan ha scritto: | Sono d’accordo con la tua opinione.
D’altra parte oggi la fotografia di paesaggio in generale ė uno dei generi più "interpretati" attraverso tecniche di post-produzione.
Sono scelte personali e quindi legittime ma che io non condivido, perché finiscono per attirare tutta l'attenzione su l'enfatizzazione di aspetti che non hanno nulla a che vedere con l'essenza del luogo.
Ma l'essenza del luogo non è facile da cogliere e quindi gli "effetti speciali" diventano una scorciatoia più semplice |
Sono pienamente d'accordo con te, ci sono più correnti di pensiero su questo argomento ed è difficile se non impossibile stabilire una chiave di sviluppo univoca. Io sono per la corrente più conservativa, perche alcuni fenomeni sono già di per sè particolari e non hanno bisogno di elementi complementari che li enfatizzino o alterino completamente, ma alla fine la fotografia è un modo personale di vedere la realtà e ognuno ha il suo. _________________ Il mio scatto migliore è quello che non ho ancora fatto. |
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