ragionamento sul rapporto tra fotografia e realtà

[Filippo Secciani]

http://www.filipposecciani.com/ragionamento-sul-rapporto-tra-fotografia-e-realta/

[robocop]

ho letto l'articolo che hai scritto, secondo me le foto sono naturali quando non sono troppo estremizzate (nel contrasto, esposizione, colori) da risultare innaturali o talvolta essere fastidiose, anche se questo è indubbiamente soggettivo... poi se questa estremizzazione è voluta allora acquistano un significato grafico e vanno anche valutate per quello...
magari se riesco a mettere insieme idee sensate continuo il discorso anche se mi rendo conto che è difficilissimo

[Filippo Secciani]

Sono contento che tu abbia perso parte del tuo tempo per leggere il mio articolo. Un grazie non basta! E comunque ti ringrazio...
Capisco che non sia molto facile capire. Dopo tutto l'articolo viene da venti anni di studio della fotografia, pratica e contatti con fotoamatori e professionisti. Spesso per la composizione dell'articolo ho studiato anche l'etimologia delle singole parole, ma soprattutto ho sempre tenuto in mente la fantastica definizione di H.C. Bresson sulla fotografia, soprattutto il passo in cui affermava che occhio e cuore devono essere sulla stessa linea.
Nonostante tutto questo retroterra, ho penato duro per tirar fuori con le parole quelle cose che avevo in testa. Il fatto che una foto sia più o meno "naturale", non è molto importante. Spesso il soggetto non sta neppure nella foto. Il fatto è che ho voluto porre l'attenzione sulla falsa verità che la foografia sia lo specchio della realtà. Non è così. La fotografia ritrae la realtà, ma rappresenta l'animo, la sensibilità, l'esperienza di chi la fa. In sostanza "l'occhio" e il "cuore" di H. C. Bresson.