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click-clack utente
Iscritto: 29 Mgg 2013 Messaggi: 104
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Inviato: Mer 15 Lug, 2015 11:21 pm Oggetto: tarature esposimetri |
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Salve
da molto tempo mi rode una questione sulla famosa catena delle corrette esposizioni, dall'esposimetro macchina , alla visione su monitor alla stampa finale.
non sono andato mai a fondo su eventuali tarature, che immagino complicatissime.
Per esempio partiamo dalla tabella EV.
la corrispondenza 0EV è a t=1s e f=1 a 100 ISO, bene, con che luce viene tarata questa tabella ?
ora con la catena esposimetrica
scatto la foto e la vedo sul display, ma è giusta ? o è piu chiara o piu scura , dato che il display si puo regolare piu o meno luminoso? poi la vedo sul PC, stesso discorso, dipende dalla regolazione del monitor pc infine la stampa; verrà fuori la foto con le caratteristiche mi aspettavo ?
Insomma come posso testare la catena ? Ovvio che io che faccio la foto ricordo la luminosita della scena e posso stabilire se è piu o meno fedele..
per ora io faccio cosi : faccio una foto ad una immagine con colori vari. la guardo sul display della macchina e correggo eventualmente l'esposimetro es. + 1/4EV. questa regolazione sarà permanente.
la stessa cosa faccio poi con il monitor PC, ed alla fine stampo, ma so che la foto che va in stampa non ha i dati del monitor PC ma quelli del file immagine uscito dalla macchina.
Se la stampa non è fedele, non posso agire sulla stampante ma solo sul file immagine salvato sul PC, e per essere piu precisi dovrei modificare la catena alla fonte , cioè compensando l'esposimetro della macchina.
qualcuno sa come si fa la taratura e cosa bisogna procurarsi ?
grazie _________________ PENTAX K 50 ; CANON Power shot SX1 IS; PANASONIC DMC-LZ10 ; PANASONIC DMC FS35; FUJI FINEPIX S-2980 ; NIKON F50; PENTAX MZ50 ; YASHICA FX-3 2000 ;PRAKTICA B200. RICOH 500 G . |
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_Alex_ staff tecnica

Iscritto: 22 Ago 2004 Messaggi: 5334
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Inviato: Gio 16 Lug, 2015 7:05 am Oggetto: |
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Gli esposimetri sono tarati in fabbrica e non si può intervenire su di essi.
Quello che a noi interessa è che sono tarati sul grigio medio al 18% e che, scattando con la coppia tempo diaframma suggerita quella tonalità di grigio verrà esattamente al 18%.
Una volta scattata la foto, a prescindere da come l'esposimetro è stato tarato, l'unica cosa che ci garantisce la corretta esposizione è l'istogramma dell'immagine.
Esso è un grafico che contiene sull'asse delle ascisse le varie tonalità di grigio in scala logaritmica (il 18% di prima deve cadere esattamente al centro) e sull'asse delle ordinate l'intensità luminosa relativa ai vari grigi.
In una foto normale il grafico risultante è più o meno piatto su tutte le tonalità di grigio, ma ci sono dei casi in cui questo non è corretto (è una scelta del fotografo).
Per avere corrispondenza tra la luminosità che vedi sul tuo pc e quella della foto stampata devi tenere bassa la regolazione luminosità del tuo monitor, il mio è regolato al 24%, ben più basso dell'80% che lascia di solito la gente.
Questo perché, in linea teorica, con un gamma 2,2 (cioè lo standard Apple/professionale) la luminosità dovrebbe essere standardizzata a circa 140cd/m^2 o poco meno (120 ad esempio).
Fatto questo puoi regolarti la luminosità del display della fotocamera in modo da avere corrispondenza con il monitor del tuo pc e non dovresti più avere problemi di esposizione.
Una nota a corollario: spesso gli esposimetri vengono tarati di proposito per sovraesporre per tutta una serie di ragioni pratiche (nell'analogico, mentre nel digitale vengono tarate sulle caratteristiche del sensore), quindi il 18% potrebbe diventare 20% o più, con l'esperienza riuscirai ad adattare le cose in modo da esporre correttamente. _________________
 
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Gio 16 Lug, 2015 4:20 pm Oggetto: |
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Come ti dice Alex, per capire se l'esposizione ė corretta al di là dell'indicazione dell'esposimetro, la tua guida è l'istogramma.
Il suo grafico non deve "appoggiarsi" all'estremità destra e sinistra. In particolare l'istogramma all'estrema destra segnala la sovraesposizione non recuperabile, mentre l'estremità sinistra rappresenta le ombre completamente nere (che in alcune immagini ci possono anche stare).
In fase di ripresa non devi fidarti troppo della visione sul display perché la tua percezione è fortemente influenzata dall'intensità luminosa dell'ambiente in cui ti trovi. Se riguardi sul display una foto quando ti trovi in pieno sole oppure la sera a casa ne ricavi due impressioni completamente diverse. Il display inganna...
Per tutto il resto (monitor e stampa) bisogna implementare una lavorazione digitale secondo un minimo standard... che non riguarda solo la luminosità dell'immagine ma anche il colore.
Con un colorimetro (o uno spettrofotometro) e relativo software devi calibrare e profilare il monitor. Durante questa procedura in genere puoi anche definire la giusta luminosità del monitor.
Anche la stampante (o meglio la coppia stampante + carta) dovrnbe essere profilata. O almeno dovresti usare un profilo già predefinito per la tua stampante.
Il risultato finale avrà una corrispondenza molto buona tra stampa e monitor, considerando la differenza che l'occhio umano distingue tra un'immagine luminosa come quella del monitor e una trasmessa per luce riflessa come quella sulla carta.
Non si ottiene qualcosa di percettivamente identico. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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click-clack utente
Iscritto: 29 Mgg 2013 Messaggi: 104
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Inviato: Gio 16 Lug, 2015 11:32 pm Oggetto: |
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Grazie Alex e AleZan
come sempre siete i più generosi nel distribuire le vostre competenze e vi ringrazio molto per questo.
In effetti nei prossimi giorni inizierò a valutare meglio usando più spesso l'Istogramma. peraltro oramai disponibile anche nelle più semplici macchine.
Concordo con Alezan sul fatto che si hanno due risultati diversi a seconda che si voglia stampare o vedere su monitor. un po come in passato tra DIA e stampa, La stampa appare spesso deludente se abbiamo già visto l'immagine sul monitor. Essa è piu brillante poiche retroiluminata e quando la si stampa pare che luminosità e contrasto si abbassino parecchio.
E qui la dice giusta Alex proponendo di regolare il monitor PC poco luminoso e non sparato a palla .
Vi dirò, io ho usato per molto tempo un metodo che era abbastanza valido per valutare le stampe finali.( devo premettere che di solito mi appoggio a laboratori di stampa diciamo seri e tecnicamente attrezzati piuttosto che alla mia stampante, ecco perche non so mai la stampa come risulterà).
Il metodo era a ritroso.
Una volta ottenuta la stampa dal laboratorio , regolavo il monitor PC fino a che la vedevo esattamente come sulla carta. Quindi le foto future potevo gia valutarle sul PC prima di portarle a stampare. anche se devo dire che la stessa foto data a laboratori diversi venivano di tonalità o luminosità differenti, ma insomma era un metodo non preciso ma accettabile. Mentre se le immagini saranno destinate a visione su monitor, il monitor PC tornerà regolato sul piu vivace.
Tutto questo interessamento si è risvegliato in me dopo l'acquisto della Pentax K 50, mai avuto prima una macchina cosi quasi professionale, dove le eventuali regolazioni e info immagine sono corredate anche da grafico per valutazione range colore ( scusate ma non so come si chiamino quei grafici a ragnatela).
Sono veramente soddisfatto di questa macchina, ma anche le Reflex entry level Canon o Nikon li hanno ?
Nella mia Pentax però pare che le immagini, come impostate da fabbrica risultino leggermente sottoesposte, diciamo - 0,7 EV, ( non ho guardato l'istogramma ) rispetto ad una immagine fatta con altre macchine con stessa focale e impostazioni. Da qui la ricerca della verità. vi farò sapere.
tuttavia non sarebbe un problema fissare un Bias + 0,7 EV costante per ottenere immagini corrette.
Per il resto devo ancora provarla in tutte le situazioni ma non ho avuto ancora tempo. ciao _________________ PENTAX K 50 ; CANON Power shot SX1 IS; PANASONIC DMC-LZ10 ; PANASONIC DMC FS35; FUJI FINEPIX S-2980 ; NIKON F50; PENTAX MZ50 ; YASHICA FX-3 2000 ;PRAKTICA B200. RICOH 500 G . |
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