Lo studio di Robert Frank in Bleecker Street

[LorenzaF]

Ai veri appassionati di storia della fotografia, quelli duri e puri, propongo un quiz: cosa è raffigurato in queste immagini?

Vi do un indizio: si tratta di un posto assolutamente leggendario, che sta alla fotografia come Delfi o Lourdes alla cultura greca e cristiana, cioè un luogo dove ci si puo' avvicinare quanto piu possibile alla divinità.

Le foto sono state scattate a fine agosto 2013 a New York.

Chi indovina, vince una M6 in legno di balsa e gloria eterna .

[LorenzaF]

No ma non ci posso credere, nessuno? Ma come, era cosi facile, oserei dire ... immediato! No? Va be', allora vi do altri due indizi:

[Sisto Perina]

e chi c'è mai stato a New York?

non saprei...almeno da questi particolari...
a dire il vero ho fatto una piccola ricerca via web e mi risulta una sacco di storia:
Verrebbe da scrivere Robert Frank ed il suo "Americans"
ma c'è anche l'yippie museum e c'era pure il fondatore del movimento Abbie Hoffman (che sin a prima della morte ricordava ancora la bastonata di chitarra presa da Pete towsend degli Who)


ciaoo

[LorenzaF]

rullo di tamburi ... e bravo Sisto!

questo è proprio lo studio di Robert Frank in Bleecker Street; non solo dalla finestra si vedono le fotografie appese al muro, ma dentro c'era pure accesa la luce (vedi sotto); per un attimo ho pensato di farmi fare scaletta per vedere se era dentro a lavorare, poi ho pensato che se mai mi capiterà di incontrare Frank di persona non vorrei proprio che fosse mentre sono arrampicata alla griglia delle finestre di casa sua, e ho soprasseduto

qui in un'intervista piuttosto recente, girata proprio li, con la moglie June Leaf, dove parla della sua vita e della sua fotografia

http://www.youtube.com/watch?v=bt97Jomj5nw

p.s. la M6 te la posso fare di cartone visto che già sto facendo il castello medievale con le scatole di scarpe per il progetto di 4a elementare di Mario?

[Sisto Perina]

urca...ci tenevo così tanto al modellino in balsa
vabbè....comunque non è farina del mio sacco ma merito di internet....
comunque una scaletta per dare una sbirciatina sarebbe stata l'occasione per un autoscatto di fantozziana memoria

[bafman]

[LorenzaF]

allora ti giro anche questa, se non l'hai già vista; è del '77, quando aveva smesso di fotografare e faceva cinema indipendente, è interessante


http://www.americansuburbx.com/2013/02/interview-robert-frank-interview-at-wesselly-college-1977.html

[bafman]

apprezzo molto Lorenza, conoscevo il sito ma non questa lunga intervista... grazie

era qualche anno dopo questa foto


ci ho letto disillusioni miste ad amore, ed uno stoicismo di fondo; interessante a suo dire l`abbandono della fotografia perchè gli stavano strette l`idea di essere arrivato al successo e la prospettiva di potersi solo ripetere, preferendo a quel punto la strada in salita e costellata di insuccessi della cinematografia.
Un approccio che non si direbbe nè fatalista nè pessimista ma sono evidenti molte cupezze... la necessità di una ossessione, l`apprezzamento per quella di W.E.Smith, la critica verso l`estetica bressoniana e le facezie erwittiane.
una cupezza caratteriale che si ritrova poi in quella recente videointervista, davvero un animo beat arrivato consunto fino ai nostri giorni. "You have to be against the system in some way"

post scriptum:
tra le righe ho individuato due pillole che male non farebbero alla varia umanità fotografica contemporanea, nei social media e nei forum, con l`auspicio di ragionarci su almeno mezzo minuto (le lascio in inglese perchè vengano digerite con calma), ed almeno come possibile opzione:

"Photographs leave too much open to bullshit. There’s too much aesthetics involved—too much peripheral talk"

"I don’t believe in it anymore—beauty, aesthetics.
I think it is crazy if you are a photographer, and the only idea that you have is that you want to be an artist [...] wanting to make ”art.”
To me photography is life. It has to deal with life".