Fotorografia come strumento di indagine sociologica

[il signor mario]

Devo scrivere un breve saggio sull'uso della fotografia come strumento d'indagine sociologica e psicologica relativo alla fruizione delle opere d'arte, mi cerco i casini sì, ho già in mente in linea di massima cosa scrivere ma vorrei documentarmi meglio. Qualcuno di voi conosce dei saggi, testi e simili riferiti appunto all'uso della fotografia come strumento di indagine sociologica e psicologica? Help me please!

[AleZan]

Così al volo alle sette di sera... abbi pazienza.
Storicamente il primo uso che mi viene in mente è quello di Margaret Mead che fa lavoro antropologico sociale sul campo nelle isole del Pacifico. Anni '30, se non sbaglio.
Più recente sempre americano interessante c'è Harper, mi ricordo un bel lavoro sugli Hobo che si spostano per il paese sui treni in cerca di lavori stagionali.
In Italia puoi vedere i saggi di Patrizia Faccioli e Giuseppe Losacco.
Un tema molto interessante è quello dell'autorappresentazione. Prova a vedere Worth, Adair e Chalfen, tutti americani (hanno lavorato insieme) con le tribù Navajo. Anche se credo quasi esclusivamente con il video.
In Francia c'è una scuola di antropologia/sociologia visuale a Nanterre. Animata un tempo da Claudine De France. Anche qui molto video.
Comunque è un campo sterminato.... infiniti studi e scuole di pensiero.
Anche qui ritorna il tema dell'obiettività della fotografia. Intesa come 'dato di ricerca' che si desidera tendenzialmente neutro. Nemmeno qui sono arrivati ad una soluzione....

Ciao

[il signor mario]

Grazie direi che sei preziosissimo!