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capellimario utente attivo
Iscritto: 18 Feb 2010 Messaggi: 950
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Inviato: Mer 16 Gen, 2013 8:05 pm Oggetto: Twitter, e la proprietà delle foto |
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http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/01/16/news/twitter_illegali_le_foto_sui_giornali_le_immagini_sono_di_chi_le_posta-50677004/?ref=HREC2-5
IN RETE, tutto non è di tutti. Anche nell'era della condivisione in tempo reale. Una sentenza in Usa ha dato ragione a Daniel Morel, che al tempo del terremoto di Haiti inviò su Twitter alcune immagini che documentavano la tragedia. Riprese e pubblicate, senza autorizzazione, da moltissime testate e agenzie di stampa mondiali. Secondo il giudice Nathan, Morel ha ricevuto un danno da questo comportamento. E nei termini di servizio di Twitter, è chiaramente scritto che i contenuti pubblicati sul social network sono di chi li pubblica e basta. Nessuno se ne può appropriare per riutilizzarli o in questo caso pubblicarli in forma commerciale, senza un'autorizzazione esplicita.
Ufficialmente quindi le immagini pubblicate su Twitter non sono i dominio pubblico, e il solo fatto di condividerle online non fa decadere il diritto di possesso chi le posta. Anche perché Twitter specifica che chi pubblica i contenuti sul social network non li concede automaticamente ad altri agenti - giornali e agenzie comprese.
E così, Morel ha il via libera giudiziario per reclamare quanto gli è dovuto da chi ha utilizzato la sua immagine di Haiti. A maggior ragione considerando che il fotografo aveva chiaramente indicato che i suoi scatti erano disponibili, previo compenso economico. E ora Morel è in causa con Getty Images e France Press perché quelle foto sono finite in circuiti altri rispetto a quelli per cui lui aveva firmato dei contratti.
Può capitare, nel flusso inarrestabile dei social media, di perdere dei riferimenti. In questo caso particolare, i vari "retweet" delle sue immagini hanno portato un utente a copiarle sul proprio computer per poi rivenderle alla France Press, di fatto appropriandosi per utilizzo commerciale di opere non proprietarie. E che il vero possessore, Morel, aveva incidentalmente già ceduto all'agenzia fotografica Corbis, in esclusiva mondiale.
una grossa risposta (scontata ma, purtroppo doverosa) ai ladri di foto di professione. |
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Ugolino Conte utente
Iscritto: 21 Ago 2012 Messaggi: 320
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Inviato: Gio 17 Gen, 2013 7:49 pm Oggetto: |
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Una bella favola, ma, arricchendola di aspetti concreti calati nella nostra realtà e nella realtà di utenti molto "comuni", si pensa veramente di poter aringare la diffusione di un qualsiasi contenuto una volta immesso in rete? Lavorando dieci ore la giorno nel circuito dell'informazione informazione che viaggia per il web, ritengo proprio di no.
Per quanto riguarda gli aspetti pratici.
E' verosimile, nel nostro paese, attivarsi in via giudiziaria per porre in essere mille cause, verso mille divulgatori non autorizzati? E il dubbio cresce quando si constata che il web ha ben poche barriere geografiche per la diffusione delle immagini, ma il sistema giuridico ne ha molto di più.
I diritti senza possibilità concrete di tutelari, in democrazia, son belli tanto quanto un attaccapanni dato in regalo a chi non ha vestiti per coprirsi.
In sintesi, se si tratta di foto a cui teniamo, la soluzione migliore è tenerle lontane dalla rete. Se si condividono, forse, non erano poi così preziose. Trovo poi più economico e meno dispendioso in termini di tempo non condividere affatto o condividere quello che (per restare nell'ambito del materiale fotografico) definisco "robaccia sacrificabile". |
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_Alex_ staff tecnica

Iscritto: 22 Ago 2004 Messaggi: 5327
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Inviato: Ven 18 Gen, 2013 12:03 am Oggetto: |
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Veramente esiste un modo per tutelarsi da soli, però è poco usato perché antiestetico, poco pratico, comunque di limitata efficacia:
inserire una filigrana nelle immagini e pubblicarle a dimensioni ridotte, in modo che pulirle sia snervante e porti a risultati molto scadenti, che comunque non potranno essere riportati a proporzioni utili per la stampa.
E' brutto e scomodo, ma ritengo rendere inutilizzabile la propria creazione a meno di essere direttamente interpellati sia la soluzione meno peggio.
Non buona eh, meno peggio. _________________
 
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