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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Gio 06 Set, 2012 10:07 am Oggetto: Il decalogo del perfetto Slideshow |
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Sono stato in giro per siti di condivisione video e ho guardato un po' di slideshow fotografici, e sono rimasto colpito dalla quantità di schifezze che si trovano in giro...
La cosa che mi ha veramente intristito, però, è stato vedere delle buone foto presentate con slideshow orribili. E allora ho inziato a chiedermi perchè non funzionano, e ho deciso di condividere qui le mie conclusioni, mettendo in lista alcuni consigli per una presentazione gradevole e di effetto.
Ecco quindi i dieci comandamenti per evitare le più diffuse trappole che rendono uno slideshow inguardabile:
1. Non avrai altra transizione al di fuori del "fade to black". Nulla grida "dilettante" più degli effetti preconfezionati di Proshow Gold. Finestre e tapparelle che si aprono e chiudono, quadrotti che si girano, bicchieri che si riempiono... Vade retro! il focus dello slideshow è l'immagine, e l'attenzione dello spettatore deve essere veicolata su di essa!
2. Non usare effetti Ken Burns invano. Una buona foto guida l'occhio dell'osservatore con la composizione, con i rapporti tonali e con gli accostamenti cromatici. Farla muovere lungo lo schermo e avanti e indietro rompe l'armonia e distrugge la composizione. Peggio di questo c'è solo il pan&zoom con tempi e movimenti decisi in modo più o meno casuale dal software... L'effetto Ken Burns si può usare solo quando la composizione lo richiede (per esempio scorrendo orizzontalmente una panoramica e zoomando leggermente su un punto focale che, croppato, farebbe foto a sé). E quando lo si usa, deve tassativamente essere guidato dal fotografo, mai dal software.
3. Ricordati di mettere una colonna sonora. Il video ha quattro dimensioni: oltre alle die spaziali ha anche una dimensione temporale, che deve essere scandita ed evidenziata da una (opportuna) traccia audio.
4. Onora le immagini e le foto. Uno slideshow fotografico è, appunto, un metodo per presentare delle fotografie. Non è una serie di immagini digitali che fanno da sfondo alla hit parade del momento. Tutto deve concorrere a dare il massimo ad ogni foto che lo compone: la scelta delle foto, la sequenza con cui sono ordinate, la colonna sonora, la durata dei frame, lo sfondo, le didascalie (o titoli). Lo slideshow è un'opera completa che deve essere pensata come un insieme per valorizzare una visione. Ogni foto deve essere posizionata in modo da enfatizzare il messaggio che offre. Altrimenti, meglio non mostrarla: cancellare non è peccato.
5. Non uccidere le foto con la musica. La scelta della colonna sonora è importantissima, e deve essere fatta sempre tenendo bene in mente la foto che è sullo schermo in ogni istante. Tutte le transizioni devono tassativamente essere sincronizzate con le frasi musicali (rule of thumb: BPM * 60 / (4*n) = slide duration; BPM * 60 / (4*m*n) = transition duration, con m e n interi). La musica non deve catalizzare l'attenzione dello spettatore, quindi meglio scegliere brani dinamicamente abbastanza costanti, e comunque sempre sincronizzando i crescendo e i diminuendo con la dinamicità delle immagini (in genere, è meglio avere il contrasto globale della foto che cresce con la musica e viceversa).
E se siamo in uno dei rari casi in cui il pan&zoom è permesso, il sincronismo con la musica deve essere perfetto al millesimo di secondo!
6. Non commettere miscele impure. Come detto, la parola d'ordine è "armonia". Le foto devono essere coerenti tra di loro, come i brani che le accompagnano, se più di uno. A meno che il significato globale dello show debba essere l'esatto contrario: le foto sono disarmoniche e disturbanti e, di conseguenza, lo show è "spezzettato" e incostante nel ritmo, con musica fortemente dissonante (Bartok?). Ma alla coerenza non si può mai rinunciare. Lo sideshow fa uno statement, che deve sempre essere lo stesso dall'inizio alla fine. Contraddirsi azzera il messaggio.
7. Non rubare. Mi sembra abbastanza ovvio: se si fa uno slideshow con foto altrui si deve riconoscere la paternità e si deve avere il permesso del fotografo. Lo stesso vale anche per la musica di sottofondo. Per una pubblicazione serve il permesso del detentore dei diritti d'autore, che tipicamente c'è per la musica di pubblico dominio o per quelle pubblicate in Creative Commons. A nessuno piacerebbe trovare le proprie foto esposte in una mostra a nome d'altri, quindi non facciamo agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi.
8. Non dire falsa testimonianza. Se lo slideshow è fotografico, presenta delle foto, non simulazioni 3D spacciate per fotografie. Se accompagni le foto con didascalie o titoli che danno indicazione di luoghi, ore, persone o oggetti, è meglio che siano veritiere. Se lo sldieshow diventa virale e stai spacciando un disegno sulla parete di casa per una pittura rupestre neolitica, prima o poi passa un antropologo che ti smaschera, devastando la tua reputazione e annullando tutto quanto di buono c'è nel resto dello slideshow.
9. Non pubblicare la donna o l'uomo d'altri. Anche per gli slideshow pubblicati su youtube valgono le norme del buon senso fotografico (oltre alle leggi dello stato). Se si pubblicano ritratti, servono le liberatorie esattamente come se si esponesse ad una mostra. Alcuni edifici e luoghi sono soggetti a restrizioni per ragioni di sicurezza: come per ogni attività fotografica, è sempre meglio essere informati sulle regole del gioco. Better safe than sorry.
10. Non desiderare la roba d'altri. Ispirarsi a slideshow buoni e ben organizzati è cosa buona e giusta. Copiare pari pari no. Mettici del tuo: lo slideshow, oltre che le tue foto, presenta te come fotografo.
Secondo la mia personalissima opinione, gli slideshow che seguono questi consigli spiccano rispetto agli altri dando un'impressione di maggiore professionalità.
Voi cosa ne pensate? _________________ Che bello il copia e incolla! |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Ven 07 Set, 2012 9:01 am Oggetto: |
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Mi trovi completamente d'accordo. Anzi grazie per avere aperto questa discussione, dato che mi pare non ci sia stata recentemente una trattazione sull'argomento che sia andata oltre la domanda: quale programma devo usare?
Aggiungo disordinatamente alcune cose.
Anch'io preferisco le cose molto semplici che non distraggono dal contenuto. Per questo uso praticamente solo dissolvenze. Concordo sull'uso leggero dell'effetto pan&zoom.
Mi pare però che nel passaggio al digitale sia andata largamente perduta la "tradizione" della multivisione. Quella cosa che si faceva utilizzando molti proiettori diapo sincronizzati che usavano più schermi con tecniche che permettevano di utilizzare in vario modo l'area di proiezione. Una cosa che praticavo "da piccolo"...
Forse è accaduto perchè per fare multivisione occorre proiettare in grandi dimensioni e non vedere le immagini su un piccolo monitor.
Comunque esistono programmi specifici per multivisione e esiste un'Associazione di appassionati che lavora su queste cose in digitale.
Vero che le transizioni "da capogiro" sono veramente orrende. Però ho sperimentato (troppo poco) l'uso delle maschere di Photoshop per creare passaggi intermedi tra un'immagine e la successiva, potendo in questo modo realizzare sovrapposizioni e passaggi che su determinati soggetti funzionano bene secondo me.
Sono tutt'ora stupito di come un programmuzzo come Garage Band possa permettere ad un totale analfabeta musicale, come sono io, di "comporre" una colonna sonora in pochi minuti...
Si veda il mio slideshow su Berlino. E se a far musica ci sono riuscito io.....
Ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Ven 07 Set, 2012 9:27 am Oggetto: |
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Hai dimenticato l'undicesimo comandamento: Non rubare il tempo degli altri.
Uno slideshow più lungo di 5 minuti, salvo contenuti eccezionali, è già in zona "mazzata sugli zebedei". Meglio troppo corto che ti lascia voglia di averne di più, che doversi svegliare di colpo al riaccendersi della luce con l'autore che ti guarda male.
Decalogo comunque NECESSARIO, da stampare e attaccare vicino al monitor..  |
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