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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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Inviato: Lun 28 Nov, 2005 5:39 pm Oggetto: High Key & Low Key - Autore Mauro Zanotto |
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http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=52998
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=53006
High Key & Low Key
Ho utilizzato questi due ritratti dello stesso autore, per cercare di chiarire bene che cosa si intende con High Key & Low Key.
Sono due tecniche espressive che si applicano frequentemente (ma non esclusivamente) al ritratto in Bianco&Nero e che sbilanciano la scala tonale verso uno degli estremi di gamma.
Quando la gamma tonale è sbilanciata verso le basse luci si parla di Low Key, quando invece lo è verso le alte luci si parla di High Key.
Sono linguaggi espressivi che hanno un impatto visivo forte, evidente e che è bene non inflazionare all’interno della propria produzione, così come è sempre opportuno fare con tutte le tecniche e i linguaggi molto caratterizzati; se proposti in quantità troppo elevate finiscono per risultare eccessivi.
Ho messo di proposito a raffronto le due immagini, perché fosse ben evidente a tutti il diverso impatto espressivo e la diversa valenza descrittiva che le due soluzioni opposte presentano.
L’High Key tende a confondere volutamente i lineamenti del soggetto con lo sfondo, che si tiene volutamente molto luminoso, in modo da comunicare un’impressione eterea, sospesa nel vuoto e nella luce, dove ciò che conta non è certamente il dettaglio della pelle, ma soprattutto lo sguardo del soggetto. Notate infatti come nel ritratto di Alex l’iride e il contorno occhi siano in grandissima evidenza e come il diffuso biancore del viso e dello sfondo sia tutto in funzione della valorizzazione dello sguardo. In altri ritratti poi potremmo trovare messi in risalto altri particolari: la bocca, oppure i capelli, ma sempre in netto contrasto con il biancore diffuso del volto e dello sfondo.
Il Low Key tende invece a comunicare una sensazione introspettiva, molto “dark”, in cui l’immagine acquisisce una drammatizzazione particolare e dove è fondamentale che il dettaglio sia riprodotto con grande precisione, non ostante ci si trovi a lavorare quasi sempre al confine della visibilità. Anche in questo caso è molto importante, a fare da stacco espressivo, il risalto dato a un particolare, in questo caso ancora una volta l’occhio del soggetto, il cui biancore balugina in modo evidente, contrastando con l’uniformità dei toni della pelle.
Si tratta in sintesi di due tecniche di notevole impatto, che, per essere pienamente sfruttate devono trovare una coesistenza coerente tra tecnica utilizzata e contenuto espressivo. Notate infatti come nel ritratto High Key l’espressione del soggetto sia lieve e dolce e si sposi perfettamente con la sensazione eterea del biancore diffuso. Al contrario nel Low Key l’espressione del soggetto è più decisa e intensa, coerentemente con i toni scuri di tutta l’immagine.
EDgar _________________
Edgar
Perchè "Primi Scatti" è diverso: il progetto ° Primi passi: 1 Diaframmi e Tempi ° 2 L'Esposizione
3 La Significatività ° 4 La Semplicità °5 L'inquadratura ° 6 La composizione
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