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limite diffrazione sensore nikon d90...mi chiarite le idee?

 
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simo 78
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MessaggioInviato: Mer 15 Feb, 2012 2:54 pm    Oggetto: limite diffrazione sensore nikon d90...mi chiarite le idee? Rispondi con citazione

Ciao a tutti vorrei chiedervi quale è il limite della diffrazione del sensore della d90? Ve lo chiedo perchè dopo aver lettto varie discussioni su mpx e dimensioni sensore mi è venuto il dubbio...mi interessa saperlo perchè facendo foto macro arrivo a f11-f14 e aldila' dei limiti dell'obiettivo vorrei sapere quali sono quelli della macchina..grazie Smile
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matteoganora
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MessaggioInviato: Mer 15 Feb, 2012 3:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Si scrivono un sacco di cose...

Personalmente faccio still life e macro con la mia D300, che è molto simile come resa alla D90, con il 60 micro spesso oltre f32... mai rilevati problemi Mah

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Teo
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simo 78
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Iscritto: 14 Set 2007
Messaggi: 419
Località: Sondrio

MessaggioInviato: Mer 15 Feb, 2012 4:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

..f32 Surprised
...lo chiedo perchè gente che mi sembrava piuttosto ferrata qui sul forum se non ricordo male nel post della nuova d800 parlava di inizio diffrazione del sensore della d7000 (quindi piu' denso 16mpx) intorno ad f11...quindi la d90-d300 dovrebbe stare sugli f14...a stima...è piu' una curiosita eh Smile quando sono in un bosco a scattare ste pippe mentali non me le faccio Very Happy

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matteoganora
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Località: Alpi

MessaggioInviato: Mer 15 Feb, 2012 5:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Continua a non fartele... Ok!

non ho molto sottomano, ti linko un file a f16, 60 micro, D300 e 400 iso, qua avevo un set macro portatile e con un solo flash diffuso, se lavoro nel mio studio normalmente uso 200iso e f32, il risultato è identico

http://www.matteoganora.com/varie/_DSG9100.JPG

è un JPG basic così come è uscito dalla macchina, l'oggetto è grosso un paio di cm...

Per me lavorare fra f11 e f22 è la normalità, mai rilevato problemi, in macro, in paesaggio, in tutto...

C'è tanta, troppa gente, che si riempe la testa di dati e teorie invece di fare foto...

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masto
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MessaggioInviato: Mer 15 Feb, 2012 6:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bisognerebbe distinguere tra valori di diaframma impostati con la ghiera dell'obiettivo (per gli obiettivi Ai) e valori impostati con la ghiera della macchina (per gli obiettivi AF o comunque con chip); mi spiego meglio:
io ho sia il 105micro Ai che il 105micro AFD, per far passare la solita quantità di luce, al rapporto 1:1 che ottengo sull'Ai aggiungendo tubi o una lente 250D, se imposto sulla ghiera dell'Ai F11 sulla ghiera della macchina con l'AFD montato devo impostare F20.
Dai test che ho fatto (per prove mie) vedo una piccolissima perdita di nitidezza al valore F16 con l'Ai, e analogo comportamento al valore 29 con l'AFD; analogo comportamento lo trovo con il 55mmAi e al rapporto di riproduzione 1:2.
Le mie conclusioni sono che con obiettivi Ai, coerentemente con i valori limite teorici di F14, comicio a notare una lievissima diffrazione da F16, mentre con obiettivi AF comandati dalla ghiera sul corpo il valore limite varia col rapporto di riproduzione: a R1:1 comincio a notare la perdita di nitidezza a F29, che corrisponde a F16 come valore meccanico, e trovo che posso usare tranquillamente valori di F32 coerentemente con quanto sperimentato da matteo.

Aggiungo che al rapporto 1:1 già a F22 effettivi (F40 sull'AFD) la perdita di nitidezza è notevole per quanto sopportabile, mentre a 1:2 si può usare con migliori risultati F22 (F29 sull'AFD).
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simo 78
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Messaggi: 419
Località: Sondrio

MessaggioInviato: Mer 15 Feb, 2012 6:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...ok grazie ad entrambi...come ho scritto sopra raramente vado oltre f14 quindi posso dormire tranquillo...bye Ok!
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masto
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Località: Piombino

MessaggioInviato: Mer 15 Feb, 2012 8:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho dato per scontato il concetto che all'allungarsi dell'obiettivo il valore effettivo di luce che passa, mantenendo costante l'apertura meccanica del diaframma, diminuisce e precisamente, a meno di effetti di variazione focale sempre presenti negli obiettivi moderni, di 1EV a 1:2 e 2EV a 1:1; la nikon, al contrario di cano ha scelto la strada di indicare il valore effettivo di luminosità che sarebbe corretto indicare come valore T per distinguerlo dal valore F dato dall'apertura fisica.
Con la D90 ecomandi il diaframma dalla macchina e il valore che leggi è quello effettivo di luce che passa quindi puoi usare tranquillamente valori di 22 e anche 32, anzi se usi valori più aperti di 11 hai una ridottossima profondità di campo.
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simo 78
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Messaggi: 419
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MessaggioInviato: Gio 16 Feb, 2012 7:31 am    Oggetto: Rispondi con citazione

masto ha scritto:
Ho dato per scontato il concetto che all'allungarsi dell'obiettivo il valore effettivo di luce che passa, mantenendo costante l'apertura meccanica del diaframma, diminuisce e precisamente, a meno di effetti di variazione focale sempre presenti negli obiettivi moderni, di 1EV a 1:2 e 2EV a 1:1; la nikon, al contrario di cano ha scelto la strada di indicare il valore effettivo di luminosità che sarebbe corretto indicare come valore T per distinguerlo dal valore F dato dall'apertura fisica.
Con la D90 ecomandi il diaframma dalla macchina e il valore che leggi è quello effettivo di luce che passa quindi puoi usare tranquillamente valori di 22 e anche 32, anzi se usi valori più aperti di 11 hai una ridottossima profondità di campo.


...cavoli! molto interesante,questo proprio non lo sapevo,grazie ancora! Ok!
...ogni giorno su questo forum non finisco mai di imparare grazie a persone come te Ok!

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parsifalrm
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MessaggioInviato: Gio 16 Feb, 2012 10:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

masto ha scritto:
Ho dato per scontato il concetto che all'allungarsi dell'obiettivo il valore effettivo di luce che passa, mantenendo costante l'apertura meccanica del diaframma, diminuisce e precisamente, a meno di effetti di variazione focale sempre presenti negli obiettivi moderni, di 1EV a 1:2 e 2EV a 1:1; la nikon, al contrario di cano ha scelto la strada di indicare il valore effettivo di luminosità che sarebbe corretto indicare come valore T per distinguerlo dal valore F dato dall'apertura fisica.
Con la D90 ecomandi il diaframma dalla macchina e il valore che leggi è quello effettivo di luce che passa quindi puoi usare tranquillamente valori di 22 e anche 32, anzi se usi valori più aperti di 11 hai una ridottossima profondità di campo.


Sicuro di questo? Come sei arrivato a questa conclusione?
Non per polemica, è un'affermazione molto interessante, vorrei avere una conferma se è vera o meno.

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Nikon d7100, sigma 17-70 e 30 1.4, nikon 10-24, 50 e 85 1.4, 70-200 f4, metz 58 af-2
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masto
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MessaggioInviato: Gio 16 Feb, 2012 11:37 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Non capisco bene il tuo dubbio parsifalrm; se ti riferisci al fatto che all'allungarsi dell'obiettivo per mettere a fuoco più vicino la luminosità diminuisce si trova in qualsiasi testo che parla di ottica e macrofotografia, e comunque è facilmente verificabile; ; che la nikon indichi il valore effettivo quando si usa la ghiera della macchina è anche questo un dato di fatto facilmente verificabile; per essere più chiari usando il 105AFD sulla D300 ho due opzioni per usare il diaframma, posso comandarlo dalla ghiera dell'obiettivo o dalla ghiera della macchina settando opprtunamente un'opzione e al rapporto di riproduzione 1:1 per avere le solite condizioni di scatto devo impostare un valore più chiuso di 1 e2/3 sulla ghiera della macchina rispetto al valore che imposterei sull'obiettivo, qiuindi F29 per F16 - F20 per F11 etc.; al rapporto 1:2 la perdita di luminosità è di 2/3, quindi F20 per F16 - F14 per F11.

Sperimentalmente con gli obiettivi che ho io (55f3.5microAi, 105f2.8microAis, 105f2.8microAFD) su D300, facendo una serie di scatti a un soggetto piano con scritte di piccole dimensioni con macchina su cavalletto, messa a fuoco manuale in LiveView e scatto remoto con alzo preventivo specchio ho notato che una perdita di nitidezza a partire dal valore F16 per gli Ai e dagli equivalenti valori di F29 a1:1 e F20 a 1:2 con l'AFD.

Aggiungo che la perdita di nitidezza dovuta a imperfetta messa a fuoco può essere molto maggiore di quella causata dalla diffrazione, per questo ritengo giusto conoscere il comportamento dei propri obiettivi per poter usare valori più chiusi possibile; mi sono reso conto che molte mie foto fatte in passato con l'AFD hanno una scarsa nitidezza proprio per errori di messa a fuoco dovuti all'uso di diaframmi troppo aperti, ingannato dal valore segnato sul display.

A simo consiglio di farsi le sue prove con la sua macchina e il suo obiettivo per trovare e capire quali sono le migliori impostazioni di scatto: un po' di tempo perso in esperimenti permette ottenere risultati migliori.
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parsifalrm
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Iscritto: 23 Lug 2010
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MessaggioInviato: Gio 16 Feb, 2012 11:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ok, grazie per la spiegazione masto.
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simo 78
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MessaggioInviato: Gio 16 Feb, 2012 11:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

masto ha scritto:
Non capisco bene il tuo dubbio parsifalrm; se ti riferisci al fatto che all'allungarsi dell'obiettivo per mettere a fuoco più vicino la luminosità diminuisce si trova in qualsiasi testo che parla di ottica e macrofotografia, e comunque è facilmente verificabile; ; che la nikon indichi il valore effettivo quando si usa la ghiera della macchina è anche questo un dato di fatto facilmente verificabile; per essere più chiari usando il 105AFD sulla D300 ho due opzioni per usare il diaframma, posso comandarlo dalla ghiera dell'obiettivo o dalla ghiera della macchina settando opprtunamente un'opzione e al rapporto di riproduzione 1:1 per avere le solite condizioni di scatto devo impostare un valore più chiuso di 1 e2/3 sulla ghiera della macchina rispetto al valore che imposterei sull'obiettivo, qiuindi F29 per F16 - F20 per F11 etc.; al rapporto 1:2 la perdita di luminosità è di 2/3, quindi F20 per F16 - F14 per F11.

Sperimentalmente con gli obiettivi che ho io (55f3.5microAi, 105f2.8microAis, 105f2.8microAFD) su D300, facendo una serie di scatti a un soggetto piano con scritte di piccole dimensioni con macchina su cavalletto, messa a fuoco manuale in LiveView e scatto remoto con alzo preventivo specchio ho notato che una perdita di nitidezza a partire dal valore F16 per gli Ai e dagli equivalenti valori di F29 a1:1 e F20 a 1:2 con l'AFD.

Aggiungo che la perdita di nitidezza dovuta a imperfetta messa a fuoco può essere molto maggiore di quella causata dalla diffrazione, per questo ritengo giusto conoscere il comportamento dei propri obiettivi per poter usare valori più chiusi possibile; mi sono reso conto che molte mie foto fatte in passato con l'AFD hanno una scarsa nitidezza proprio per errori di messa a fuoco dovuti all'uso di diaframmi troppo aperti, ingannato dal valore segnato sul display.

A simo consiglio di farsi le sue prove con la sua macchina e il suo obiettivo per trovare e capire quali sono le migliori impostazioni di scatto: un po' di tempo perso in esperimenti permette ottenere risultati migliori.


grazie 1000 ancora non manchero'...il sigma 180 che ho in firma mi è arrivato usato ieri e devo ancora capire come si comporta...in attesa che la primavera faccia il suo corso e ci sia qualcosa che vale la pena fotografare provero' con calma e cavalletto a fare le prime prove...per ora ho verificato che per fortuna è assente da back-front focus adesso cerchero' di capire a che diaframmi puo' dare il meglio Wink

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