 |
|
 |
Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
Autore |
Messaggio |
Oktagon utente attivo

Iscritto: 10 Nov 2006 Messaggi: 691 Località: Sibillini
|
Inviato: Lun 26 Dic, 2011 5:18 pm Oggetto: spunto per foto su pellicola in B/N |
|
|
Da un articolo pubblicato su Fotografia Reflex di Franco Diana..."Quindi gli altri eventi li ho fotografati usando una Nikon F-100 corredata dal leggendario Nikkor AF-S D 80-200mm f/2.8 e pellicola Kodak Tri-x 400. Con questa attrezzatura, mi sono confrontato nella ripresa di una situazione difficile da gestire. Situazione resa ancora più complicata dal fatto di non dover disturbare il pubblico e i musicisti quindi...niente flash!
I ritratti che avevo intenzione di realizzare dovevano suscitare una sensazione di intimità e in più essere vigorosi. Per riuscirci, sembra una cosa ovvia, ho aspettato il momento giusto per scattare; quindi speravo che chi suonava assumesse una certa posizione rispetto alla luce che lo illuminava e contemporaneamente sul viso gli si formasse un'espressione decisa e intensa. L'inquadratura serrata, la misurazione spot dell 'esposizione e la pellicola " tirata" di tre stop, per avere dei tempi di scatto ragionevolmente brevi, hanno fatto il resto.
Anche se la pellicola è stata esposta come se fosse una 3200 Iso, in fase di sviluppo è stata trattata come se fosse stata esposta a 6400 Iso in modo da poter tirare fuori più dettagli possibile. Per fare ciò basta aumentare in maniera proporzionale il tempo di permanenza del negativo nel bagno di sviluppo. Questa modalità di fotografare mi ha permesso, considerata la situazione di luce a dir poco scarsa, di portare a casa dei buoni scatti. Nella fotografia su pellicola negativa c'è un modo di dire: esponi per le ombre e sviluppa per le luci. Ciò significa scattare controllando la sottoesposizione; in seguito, la fase di sviluppo del negativo permette di ottenere plasticità nelle immagini e grande distribuzione delle tonalità di grigio".
Dunque...tutte le volte che ho tirato una pellicola a colori (mai fatto con il bn) l'idea era quella di avere un determinato risultato in base al tipo di situazione da riprendere con la speraza che il laboratorio facesse le cose per bene...non so se questo sia mai avvenuto, non potendo avere un termine di paragone, nel senso che il risultato ottenuto, buono il più delle volte, poteva o meno essere migliore.
In questo caso mi sembra di capire che lo sviluppo sia stato fatto in proprio con la possibilità di decidere al momento come fissare l'immagine definitiva...quindi con la possibilità di avere un risultato personale piuttosto che l'imposizione del tecnico del laboratorio...immagino che questa pellicola non sia di quelle a sviluppo C-41.
C'è anche una sorta di "filo conduttore" che lega tutto il processo...dall'acquisto della pellicola, al tiraggio, allo sviluppo ed alla stampa, "andata e ritorno"...voglio dire, immaginando il risultato che si vuole ottenere, l'impostazione dei vari parametri verrà fatta di conseguenza, in particolare quello più gestibile, l'esposizione...controllare la sottoesposizione: si, ma come? O meglio, in base a cosa? Presumo in base agli altri parametri che vengono gestiti anche in base all'esperienza in situazioni meno estreme di queste.
Quindi...volendo prendere come spunto questa situazione e provare a fare una cosa simile ma non avendo la possibilità di stampare in proprio, quale potrebbe essere la cosa più giusta? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Oktagon utente attivo

Iscritto: 10 Nov 2006 Messaggi: 691 Località: Sibillini
|
Inviato: Ven 30 Dic, 2011 7:27 pm Oggetto: |
|
|
Niente? Tutti in vacanza? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
GattoQ utente

Iscritto: 17 Dic 2011 Messaggi: 90 Località: cesenatico
|
Inviato: Mer 11 Gen, 2012 1:03 pm Oggetto: |
|
|
Mi sono trovato spesso nelle tue situazioni (tempo tempo fa..) durante foto di concerti di Jazz.
Dato che le luci erano fisse (e non come nei concerti rock..) prendevo l'esposizione su posizioni medie, fissavo la coppia diafr/tempi e lasciavo quella per tutta la serata.
I personaggi della scena restavano sempre con la stessa illuminazione (anche se non diffusa)
Ogni tanto controllavo che tutto fosse regolare.
Dato che è passato del tempo.. comunque mi pare che maggiormente si tirasse una pellicola maggiore era la perdita dei grigi medi e maggiore poteva essere il contrasto.
Potrei sbagliarmi,
è la prima volta che ripenso a questi processi.
Io non sono un maestro e non seguo/seguivo certe regoline...
sviluppavo con le modalità regolari avendo prima cura di scegliere i prodotti giusti.
Una cosa empirica che facevo era tenere i bagni almeno 2 °C sotto le indicazioni (se erano 24 le tenevo a 22 o 20) praticamente a temperatura ambiente in modo che in quei pochi minuti di bagno non si fossero salti termici anche minimi.
Allungavo poi il tempo di bagno; ora non ricordo di quanto credo 1 min in più ogni grado in meno.
Di solito per pellicole B/N a cui tenevo particolarmente utilizzavo un film di prova di pochi fotogrammi che sviluppavo a modo per valutarne i risultati.
Poi sviluppavo il resto di conseguenza, rivalutando i valori.
Se ci sono questioni di tempo... alloraè meglio seguire le istruzioni e accettare il risultato finale.
Un'attenzione particolare la dedicavo alla stampa su carta lasciando a bagno i fogli un poco più del dovuto e facendo fare un doppio bagno in sviluppo prima di mettere a fissaggio (svil + bagno in acqua + svil + bagno acqua + fissaggio + bagno finale).
Il risultato è che spesso apparivano quei grigi (quella scala più equilibrata) che precedentemente non si evidenziavano). |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
|
Inviato: Mer 11 Gen, 2012 7:02 pm Oggetto: |
|
|
Okagon, non capisco bene cosa esattamente ti interessi sapere, quindi mi dirai tu se mi sono avvicinato...
Il tema della "giusta esposizione" si pone allo stesso modo con la pellicola e con il digitale. Con la pellicola esiste una sensibilità nominale, indicata dal produttore e con cui quel film fornisce i migliori risultati, ma esiste la possibilità da parte del fotografo di sottoesporre (o sovraesporre) per rispondere a particolari esigenze. Ad esempio la poca luce.
Il trattamento della pellicola viene modificato in relazione a come il fotografo ha esposto. Il "foglietto" ti dice i tempi di sviluppo giusti per un film esposto correttamente per la sensibilità nominale. I tempi ad esempio aumentano se hai sottoesposto, cioè esposto come se la pellicola fosse stata più sensibile.
Questo per dire che, non potendo variare la sensibilità del film, sei obbligato a seguire un "filo conduttore". Sceglierai un film adatto al tuo set, lo esporrai e lo svilupperai di conseguenza. Il digitale non ti obbliga a questa scelta a priori, dandoti la possibilità di variare la sensibilità di ogni singolo scatto.
Con il film sottoesporre e recuperare con lo sviluppo è possibile, ma facendo compromessi sulla qualità che oltre un certo limite diventano inaccettabili.
Forzando lo sviluppo il contrasto aumenta, aumenta la grana, e oltre un certo limite dettagli dalle ombre non ne escono più...
Ad esempio, da buon conoscitore della Tri-X che è sempre stata la mia pellicola b/n preferita, ti posso assicurare che arrivare a 3200 ISO reali è una cosa che fa sorridere.
Il punto è che, sia con il digitale sia con il film, il concetto di "giusta esposizione" è tutto da discutere.
Ad esempio se hai un attore in scena illuminato direttamente da un unico proiettore, facilmente hai una differenza di esposizione tra la parte del viso in ombra e quella in luce di almeno 3 EV se non di più.
Se decidi di esporre correttamente la parte in ombra a 3200 ISO, è come se dicessi che stai esponendo correttamente la parte in luce a 400 ISO..... Valutare uno sviluppo forzato sul risultato ottenuto nelle parti in luce ha ben poco del miracoloso...
La scelta della "giusta esposizione" dipende sempre da cosa si intende ricavare dalla scena che riprendiamo. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Oktagon utente attivo

Iscritto: 10 Nov 2006 Messaggi: 691 Località: Sibillini
|
Inviato: Lun 30 Gen, 2012 1:11 am Oggetto: |
|
|
@GattoQ: quindi tu mantenevi la stessa esposizione anche se le scene erano diverse? Però non ho capito di quanto tiravi la pellicola e comunque anche tu come l'autore dell'articolo che ho postato facevi tutto da solo, mentre io non ho la possibilità di sviluppare e stampare e quindi devo fidarmi del laboratorio...
Poi mi viene in mente...sviluppare una pellicola come se fosse tirata quando invece è stata esposta regolarmente, che succede?
@AleZan: comincio dalla fine...il concetto di "giusta esposizione" è da discutere ma fino ad un certo punto...d'accordo che tutto dipende dai gusti del fotografo ma potrei anche avere la predilizione per stampe totalmente nere ma per questo non avrei bisogno di andare ad un concerto per farle!
Troppo esagerato come esempio ma diciamo che per giusta esposizione intendo uno scatto che sia ben visibile con un margine verso il nero o verso il chiaro da gestire in base alla situazione che può essere d'illuminazione (nei limiti visto che, come diceva GattoQ, in questo caso sono fisse) o di particolare enfasi del musicista o della scena in quel momento.
Per quanto riguarda l'esposizione in analogico e digitale è la stessa cosa ma fino ad un certo punto...dal punto di vista teorico/pratico sicuramente...da quello esclusivamente pratico un pò meno perchè la possibilità di vedere subito il risultato fa una enorme differenza!
Quindi...ti sei avvicinato? Penso di si...ti dico questo perche neanche io lo so, altrimenti non avrei scritto questo post...se ho capito bene occorre partire da un presupposto, scegliere una pellicola e decidere di tirarla. Una volta fatto questo, però, avrò delle certezze sull'esposizione, perchè sarò io a farla ma non su come la pellicola verrà sviluppata perchè sarà il laboratorio ad occuparsene...quindi non saprò mai se i famosi tempi saranno stati rispettati o meno...e quindi non saprò mai se le foto che mi ritrovo potevano essere migliori o meno.
Allora prendo la Tri-X e la tiro a 3200 iso e, se capisco bene la tua affermazione, non dovrei avere problemi. Poi...come espongo? Nel senso...devo farlo pensando ad un eventuale recupero in fase di sviluppo e quindi per l'esempio dell'attore esporre una zona ed usare quella esposizione oppure (ad esempio) sovraesporre leggermente "sperando" che la pellicola "regga" e mi mantenga comunque un giusto "mood" (e viceversa)?
Perchè, da come mi dici ("il fatto che non ci sia niente di miracoloso nel risultato delle parti in luce forzando lo sviluppo") è nell'eventuale "estremizzazione" che si dovrebbero apprezzare i migliori risultati... |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
|
Inviato: Lun 30 Gen, 2012 3:44 am Oggetto: |
|
|
Oktagon ha scritto: | @AleZan: comincio dalla fine...il concetto di "giusta esposizione" è da discutere ma fino ad un certo punto...d'accordo che tutto dipende dai gusti del fotografo | Non parlo di gusti.
Se ho una persona in una stanza appoggiata alla finestra aperta su uno sfondo in pieno giorno, il fatto che io voglia rendere il viso leggibile bruciando il fondo oppure esporre correttamente lo sfondo e avere la persona nera come una silhouette è una scelta che faccio il base al risultato che voglio. Il gusto viene dopo eventualmente.
Citazione: | Troppo esagerato come esempio ma diciamo che per giusta esposizione intendo uno scatto che sia ben visibile con un margine verso il nero o verso il chiaro da gestire in base alla situazione che può essere d'illuminazione | Qui descrivi una situazione dove tutti gli elementi della scena che riprendi stanno nella dinamica che la pellicola/sensore riescono a riprodurre in uno scatto.
Spesso nella fotografia di spettacolo non è così, e allora torniamo al punto precedente: occorre fare una scelta. Qualcosa privilegio e qualcosa perdo.
Citazione: | ...se ho capito bene occorre partire da un presupposto, scegliere una pellicola e decidere di tirarla. Una volta fatto questo, però, avrò delle certezze sull'esposizione, perchè sarò io a farla ma non su come la pellicola verrà sviluppata perchè sarà il laboratorio ad occuparsene...quindi non saprò mai se i famosi tempi saranno stati rispettati o meno...e quindi non saprò mai se le foto che mi ritrovo potevano essere migliori o meno. | Bé, veramente se il laboratorio è serio fa esattamente quello che tu chiedi...!
Una volta questo era scontato, ora forse ci sono meno lab che lavorano seriamente la pellicola.
Citazione: | Allora prendo la Tri-X e la tiro a 3200 iso e, se capisco bene la tua affermazione, non dovrei avere problemi.
| No. Ti stavo dicendo il contrario: è abbastanza ingenuo credere che la Tri-X arrivi davvero a 3200 ISO.
Avendo una sensibilità nominale di 400 ISO, in quel modo tu la sottoesponi di tre EV. Non recuperi mai questa sottoesposizione forzando lo sviluppo, perché oltre un certo limite aumenti solo il contrasto ma non ti saltano fuori altri dettagli. Anzi se esageri con il tempo di sviluppo la pellicola si vela.
Se hai scattato una scena dove c'erano elementi molto più illuminanti della media generale, quelli li vedrai bene. Ma semplicemente perché non li hai sottoesposti così tanto come il resto, non perché sei miracolosamente arrivato a 3200ISO.
Con una Tri-X posso pensare di avere degli ottimi 800 ISO ma già a 1600 mostra il suo limite.
Prova la T-Max 3200 che, al contrario del suo nome ha una sensibilità nominale di 1250 ISO e lavora benissimo a 1600. Ecco con quella puoi pensare di arrivare effettivamente a 3200 ISO, ma con una grana veramente molto evidente.
Citazione: | Poi...come espongo? | Esponi alla sensibilità a cui hai scelto di lavorare e che segnalerai al laboratorio, consegnando la pellicola. Tieni conto che normalmente lo sviluppo tirato te lo fanno pagare di più (senza un vero motivo...).
Sulla esposizione torniamo a bomba all'inizio. Il viso dell'attore è in luce forte mentre lo sfondo della scena è in ombra? Devi scegliere. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
GattoQ utente

Iscritto: 17 Dic 2011 Messaggi: 90 Località: cesenatico
|
Inviato: Lun 30 Gen, 2012 7:34 am Oggetto: |
|
|
Per quel che riguarda il mio caso...
dato che facevo foto di jazz dove non sempre le luci sono "lampeggianti" anzi sono piuttosto ferme
prendevo le misurazioni sul alcuni punti e facevo una media (ogni tanto ricontrollavo la coppia diaf/tempi) e scattavo.
Ovvio che in presenza di forti luci e ombre profonde c'è qualcosa che non si legge e c'è qualcosa di bruciato ...ma fa parte del gioco!
Se le luci non cambiavano allora usavo sempre le stesse impostazioni,
anche perchè è deleterio - per me - correre dietro a tutte le eventuali variazioni distogliendo l'attenzione a ciò che si deve/può riprendere.
In genere la pellicola era esposta a 1600 asa (mi pare la normalissima Ilford HP5), per me un buon compromesso fra velocità e grana.
Mi pare allora sviluppassi in Fino ST33 Ornano avendo cura di allungare un poco i tempi,tenere la temperatura un paio di gradi più bassa e mescolando la tank al 50% (non so se ti tornano utili questi dati...?).
Però sviluppavo prima una pellicola da circa 20 pose di prova.
Se non puoi sviluppare il negativo secondo me diventa una rogna perchè non puoi seguire il procedimento in base ai tuoi dati di ripresa.
Se dovessi lavorare con pellicole tirate almeno i negativi proverei a svilupparmeli da solo; le attrezzature sono davvero poche e abbastanza economiche.
Unico avvertimento: tempo e ambiente pulito (non un bagno dove ogni minuto entra chiunque!).
Poi le stampe seguono in linea di massima il risultato del negativo. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Oktagon utente attivo

Iscritto: 10 Nov 2006 Messaggi: 691 Località: Sibillini
|
Inviato: Mar 31 Gen, 2012 12:13 pm Oggetto: |
|
|
Grazie
@AleZan: se è così, come ha fatto l'autore dell'articolo ad ottenere simili risultati? Certo, potresti dirmi tu...gli scatti non li ho visti e, comunque, ogni scarrafone è bello a mamma sua ...però, a me sembra, che siano molto buoni, utilizzando come parametro generale quello della pubblicabilità.
Sono d'accordo con te perchè anche a me che sono assolutamente inesperto in materia, sembra strano che si possano ottenere buoni risultati tirando una pellicola 400 a 3200 e sviluppandola a 6400...però pare che così sia...
Comunque...passando per il negozio dove vado di solito, tra il poco che c'è rimasto, mi pare ci sia la T-max e Ttri-X entrambe 400 e qualche ilford di cui non ricordo le sensibilità...non c'è molto da queste parti, anzi è pure troppo...non ho tempo per fare l'acquisto su internet, se provo con una delle due a 1600 (facendola sviluppare a questa sensibilità)? Che dici?
@GattoQ: certo sarebbe una cosa da fare, ma non è per adesso...mi piacerebbe molto imparare a stampare ma devo organizzarmi anche perchè, a parte il bagno, non avrei altro posto dove potermi piazzare. Ed, anzi, il problema non sarebbe tanto il disturbo di terzi, quanto organizzare la stanza...come faccio a piazzare l'ingranditore, le bacinelle e tutto il resto in un posto dove ci sono vasca, water e lavatrice?
Una cosa non ho capito...che intendi per sviluppare in base ai dati di ripresa? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
GattoQ utente

Iscritto: 17 Dic 2011 Messaggi: 90 Località: cesenatico
|
Inviato: Mar 31 Gen, 2012 12:34 pm Oggetto: |
|
|
Stavo parlando di sviluppare (i negativi) e non necessariamente stampare (le stampe).
Per i negativi occorrono:
1 - una camera oscura portatile (changing bag) che è un sacco con una cerniera da una parte per metterci dentro l'occorrente e dall'altra due maniche con elastico per passarci le mani.
Il lavoro si fa all'interno al buio con le proprie mani immaginando cosa si sta facendo.
Più facile a farsi che a spiegare.
http://www.latente.it/camera-oscura-101-lezione-1-introduzione/
2 - una tank per 1o 2 pellicole + termomentro
3 - chimici per sviluppo (rivelatore e fissaggio)
4 . qualche tubo per l'acqua da infilare nella tank per i lavaggi
5 - mollette da bucato per appendere i negativi (ad un filo)
Poi tutto il procedimento...
Questo ambaradan non ha bisogno di grande spazio... piuttosto di pulizia e minima polvere.
Per sviluppare in base ai dati di ripresa ... è una questione di abitudine e esperienza... cioè dovresti già immaginare, secondo l'esposizione delle tue riprese,
cosa volere ottenere e come sviluppare di conseguenza.
Esempio banale: se la scena ha forti contrasti forse in fase di sviluppo occore poter estrarre la gamma maggiore di grigi possibili utilizzando uno sviluppo adeguato o una fase di sviluppo più lenta o meno agitazione nello sviluppo e maggior tempo di bagno...oppure temperature di poco minori per allungare i tempi di sviluppo in modo che quei grigi latenti saltino fuori un poco.
Meglio fare una pellicola corta di prova.
E' una questione di pratica.
Non ci si può aspettare che la standardizzazione del laboratorio tenga in considerazione tutti quei parametri che noi abbiamo cercato di "culare" durante la ripresa;
al laboratorio non frega nulla e basta solo farti pagare il plus per la pellicola tirata.
Per quello io penso che se davvero vuoi fare il salto di qualità sarebbe meglio che intervenissi personalmente almeno nello sviluppo del negativo.
Con un buon negativo si ottengono buone stampe..
non è sempre vero il contrario. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Oktagon utente attivo

Iscritto: 10 Nov 2006 Messaggi: 691 Località: Sibillini
|
Inviato: Sab 03 Mar, 2012 11:18 pm Oggetto: |
|
|
Purtroppo la sessione di scatto al concerto è saltata, per tutto il casino che c'è stato causa neve non sono potuto partire quindi niente foto...se ne riparlerà a luglio...
Però, nel frattempo, ho avuto modo di fare pratica con la camera oscura...un ragazzo ha organizzato un corso a cui sto partecipando e devo dire che la cosa è molto affascinante oltre che impegnativa...però che soddisfazione!
Trovo delle cose in comune rispetto a quello che mi hai scritto tu, ed altre che immagino siano tali ma che non riesco a calare nella realtà... |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|
Non puoi iniziare nuovi argomenti Non puoi rispondere ai messaggi Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare files in questo forum Puoi scaricare gli allegati in questo forum
|
|