buon anno

[albatros123]

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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti

[MaRiAcI]

??

[albatros123]

[Mario Zacchi]

Troppo esplicita, per me. Quella di piazza S. Pietro aveva un altro tenore, a riprova che anche un gesto banale, apparentemente difficle da capire, come sfregiare (digitalmente) una foto, può avre un senso, ma non sempre dà un risultato.

[MaRiAcI]

[huncke]

appena ho visto la foto, ho pensato subito fosse tua.
Sicuramente da decifrare.
Potrebbe essere tipo... questa la realtà: la strada, il traffico automobilistico, la città: la freccia nera prepotente che scende dall'alto é la volonta', l'occhio del fotografo che definisce e costruisce lo spazio di rappresentazione.

[albatros123]

[rrrrossella]

Perdonami Mario, tu lo sai che ti “voglio bene”… ma a volte le tue foto, e le discussioni che ne derivano, mi fanno venire in mente il (bellissimo!) film di Hal Ashby “Oltre il giardino”…
Buone feste e un abbraccio,
Rossella

[albatros123]

[rrrrossella]

No no no!
Non intendevo assolutamente questo!

[albatros123]

[fabio1961]

Abiti li ?

[Manuel Cafini]

ma a che serve sta roba?ma perche' non fotografate?

[Paolo Dalprato]

in questo momento non sono in buone condizioni di luce per cui non so se vedo correttamente l'immagine, mi sembra un po' scura ma potrebbe essere (probabilmente è) la mia situazione.
Chiedi quello che vede chi la guarda, posso provare a dire la mia, su senso dell'immagine non sulal qualità per il motivo che ho detto prima.
Vedo un flusso di auto in una direzione, ben delineata dalla prospettiva dl viale, La freccia così evidente, preponderante, che scende giù dall'alto, mi trasmette un che di oppressivo, molto. Mi sembra anche stridere col titolo, che trasmette l'idea di un qualcosa che inizia mentre la freccia e tutta la composizione mi sembra indicare qualcosa che finisce. Ma forse il buon anno non è riferito al 2012 ma al 2011, in tal caso c'è ironia o no?
Non so se mi piace, anzi no, non mi piace per un paio di motivi (la poca luminosità, ma forse dipende da me, e non mi piacciono i collage, ma questo è un mio gusto personale), però funziona come quei giochini iriritanti di cui dici "ne faccio ancora uno e poi smetto", così magari mi spiego il mio esserci tornato più volte.

[Mario Zacchi]

Penso si riferise alla situazione in sé, non a te in particolare. Del resto devi ammettere che quando ci si pone alla ricerca in questo modo (che si trovi, o meno, qualcosa è altra questione) il rischio di apparire bizzarri è forte.

Dal mio punto di vista l' esplicito si riferiva principalmente a qual segno che ha un significato molto forte, difficile da far travisare a chi guarda. Quindi la possibilità che alla fine uno guardi cosa indica la freccia è altrettanto forte. E se lo scopo non è quello ... (che sarebbe un po' banale, mi pare). Aggiungo che, naturalmente, lo scopo non può essere semplicemente indurre a chiedersi: ma che vuole dire? Perché per questo non occorre molto. Viceversa (aggiungo ora che ho letto la tua risposta) anche inventarsi una cosa qualsiasi e chiedere un feedback sul significato di questo qualcosa come risultato del ... chiamiamolo gesto artistico per me non torna: mi sa più di indagine psicologica che sfrutta le immagini che di altro. Insomma sei tu che devi voler dire qualcosa. Comuque (e lo dico in generale, non con riferimento a questa situazione) su questo ultimo aspetto mi lascio un margine perché spostando tutto sul piano concettuale, come accade nella forme espressive contemporanee, si può anche venir smentiti (bella cosa perché nella smentita di un assunto si apre lo spazio per una novità; ma anche rischio perché cose inutili passino per cose di valore).

Per Rossella: secondo me il guaio del mio omonimo è che ciò che avrebbe in mente (inteso come qualcosa cui gli piaerebbe arrivare) e di cui ancora non trova esattamente il bandolo (e si vede dalla frammentazione dei tentativi che vanno in molte direzioni) si sposa a fatica con la fotografia, non è molto digeribile per una platea di "fotografi" e comunque, come ogni sperimentazione, dalla più nobile alla più ludica, deve trovare poi riscontro negli interlocutori, affinché acquisti un valore generale e non solo per chi la conduce.

[rrrrossella]

Rieccomi.
Intendevo solo dire che a volte ho l’impressione (ma dai commenti degli altri mi sembra di non essere l’unica) che si vuole far passare per capolavoro introspettivo un’immagine stravagante.
Tu, Mario-Albatros, sai che ho stima e grande apprezzamento di te (questo volevo dire con “ti voglio bene”), ma alcuni tuoi lavori mi sembrano solo provocazioni.
Ma forse sono io che non ci arrivo (e qui ricordati come finisce il citato film).
Baci, abbracci… e Buon Anno.
Rossella

[albatros123]

[albatros123]

[albatros123]

[albatros123]