London, a pictorial report

[edgar]

London, a pictorial report - canon ixus 40, handheld

[paganetor]

aaahhh, ecco dov'eri finito!

le foto mi piacciono, è un sistema "diverso" dal solito (almeno il mio solito ) di intendere la fotografia

sembrano "pennellate", anche se le strisce dei fanali delle auto (o alcune luci in movimento in genere) un po' mi disturbano perchè non seguono il mosso della foto ma vanno per conto loro...



ok, adesso potete uccidermi

[nerofumo]

di necessità virtù..........

[roiter]

Innanzitutto, bentornato.

Non mi lancio in una critica/giudizio su queste foto, in quanto parlano un linguaggio fotografico che non è il mio.... posso dire che alcune mi piacciono molto, mentre altre meno.

Osservo però che lo stile è molto differente da quello dell'Edgar a cui eravamo abituati... alcuni elementi sono riconoscibili, soprattutto le situazioni che ti 'spingono' a fare click, ma c'è un cambiamento notevole nella 'calligrafia' fotografica...

Comunque sono contento di rivedere finalmente tue foto

Ciao
Paolo

[leopoldo]

si infatti Edgar bentornato!!


vedo che la tecnica della sbornia felice si diffonde

scherzo ovviamente... è mezzanotte ed è rimasto sveglio solo il neurone burlone



come dice Roiter alcune sono molto belle, veramente particolari, altre un po' meno

[fferrarini]

Ciao Edgar, bentornato anche da parte mia...

Ammetto (come ormai tutti) che io non avrei mai pensato a creare immagini così... mosse... Forse perchè sono sempre stato abituato a cestinare le foto mosse...

devo altrettanto ammettere con molto stupore che la foto "traffic-jam.jpg" mi ha fatto un effetto stranissimo... ho di colpo sentito clacson vociare e tutto il frastuono di una città come londra in ora di punta...

Devo riflettere un po' su questa affascinante e sottovalutata tecnica.

[MisterG]

Welcome back, homeless

[edgar]

Ringrazio tutti per l'accoglienza!

Le foto sono un "divertimento pittorico" che, come dice leopoldo, sembra nascere da una sbornia felice..... non era sbornia, ma in quel momento mi divertivo a scattare come un ragazzino, senza pormi alcun problema tecnico, ma solo cercando di fermare alcuni momenti.

In tutta onestà, sarà la tarda età, sarà che fotografo da oltre 25 anni, ma sono un po' stufo di occuparmi di nitidezza.......

ciao e tutti Ed

[melarossa]

edgar....BENTORNATO!!!!! ...finalmente!!!

....certo un mosso così solo tu potevi permetterlo

[Derby]

Bentornato Edgar! E' un piacere rivederti qui!
Sugli scatti... hanno secondo me soprattutto un pregio: quello di far sentire, pur nella confusione, un luogo particolare come la città di Londra.
Certo, sono un pò mossi...

A presto!

[giuliano]

[MisterG]

ho aspettato di tornare a casa sul mio monitor per un commento.

Due secondo me sono notevoli traffic-jam e the-phone, poco da dire, a me piace questo genere di foto e trovo che non siano nemmeno tanto semplici da fare, in vita mia ho ottenuto solo tre risultati soddisfacenti che stanno nel mio webalbum, le due foto di Nemo nella sezione nature e il bosco in landscape.

Delle altre ce ne è qualcuna che non mi comunica nulla, sono eccessive sia come mosso che come contenuto e non catturano la mia attenzione.
Alcune altre invece le trovo mancate cito qualche esempio:
the-river-bank il rimorchio sulla destra distoglie l'attenzione e non colgo l'utilità del taglio di questa inquadratura

the-turist le inquadrature vertiacali non ti piacciono?

walking-in-the-wind Pedoni senza piedi?

Spero di non rischiare la scomunica.

Salut

[FotoFaz]

Ti anch'io il bentornato, se posso, anche se ti conosco solo per i tuoi "commenti del don", i memo e i tutorial che sono stati tra le prime cose che ho letto qui.

Le foto sono molto coinvolgenti e rendono bene la situazione caotica della metropoli inglese.
walking-in-the-wind è la mia preferita. La trovo quasi un quadro impressionista.

Vederle tutte insieme però alla fine disorientano un po'. Ma forse avrebbero molto meno senso in mezzo ad una serie di foto "nitide".

Hai un volto simpatico.

Ciao

[ventura]

bentornato! non sai quanto mi faccia piacere rivedere delle tue foto
tra quelle che hai postato,
traffic jam
walking in the wind
the phone
sono quelle che preferisco

spero di poter leggere presto anche i tuoi commenti, che sono preziosi quanto le tue foto

ciao, Angelo

[M__R]

Un portfolio decisamente diverso, di sapore impressionistico, vuoi perché realizzato en plain air (freddo, eh?), vuoi perchè molto legato all'impressione, alla sensazione dell'attimo, al divenire sia dell'ambiente intorno a te sia del tuo stesso divenire in quanto la macchina non è stabimente ancorata ad uno stativo.

Pur di sapore "lomo" i tuoi scatti lasciano trasparire che comunque siano foto pensate, magari un po' meno del solito e con un maggior senso di divertissement.

Associate tra loro queste foto che, prese singolarmente, forse non sarebbero considerabili o almeno in parte (alcune mi piacciono maggiormente di altre), acquistano un significato in quanto opera "completa" (io sono un sostenitore della serialità).

Ciao,

Mario

[Gabriele Lopez]

la nitidezza da manuale alla fine stanca, le idee nuove e la sperimentazione aggiungono qualcosa di imprevedibile e nuovo..

la collisione col caso...

[mike1964]

Ho selezionato sei foto che mi hanno colpito in maniera particolare; le altre, per una ragione o per l'altra mi convincono meno o non mi convincono affatto. Queste sei foto, però, hanno qualcosa da raccontare.

Non si tratta evidentemente di raccontare dettagli e persone reali; tutto il reportage è avvolto in una atmosfera irreale ed onirica, in cui il dettaglio si fa volontariamente impastato, la fisicità si fa rappresentazione pittorica, la città si smaterializza e diventa un concetto.

Cosa vedi quindi in queste foto?

innanzitutto l'esplosione del colore, fortissimo, irreale, anch'esso figura di se; il colore restituisce l'anima della città vista dal fotografo. Così il rosso esplodente del bus londinese a due piani, deborda dalla sagoma, oltrepassa la strutturalità fisica del metallo e della gomma, per imprimere una dinamicità a tutta la scena, come una deflagrazione di vitalità nel buio della notte; la città non è statica, è viva e pulsante.





Pulsa di vita, la città, non solo nel traffico, ma anche nelle strutture; l'uomo che si dirige alla reception dell'albergo è solo una sagoma scura, che si catapulta nel vortice di movimento, coloratissimo, che gli si para innanzi, e che esprime tutta la vivacità e la dinamicità della città che vive.



Vive nei suoi abitanti, di cui si fa figura e simbolo nella passeggiata al vento, in cui non sono importati le facce dei passanti, ma il fatto che stiano passando, anzi, passeggiando; vive nei suoi simulacri, la cabina rossa, la torre dell'orologio.







Diavolo di un Edgar, mi hai ripreso anche Sherlok Holmes di spalle? Forse si; alla fin fine siamo alla rappresentazione di un concetto di città, in un sogno fotografato: e nei sogni, si sa, tutto è possibile.

[iaia gagliani]

[edgar]

[mike1964]

Mi sbaglierò, ma credo si riferisca alle cose che hai detto di te