Volendo cambiare vita...

[korry78]

...voi dove andreste e a fare cosa?
Magari qualcuno di voi ha realizzato il suo sogno e ha già fatto il salto o qualcun altro lo ha ancora nel cassetto...
Se vi va di parlarne...
Ciao!

[the]

io, l'ho già fatto.

Se non parliamo di sogno "professionale" in via esclusiva poichè questo si è realizzato almeno 4 volte nella vita (tante sono quelle in cui sono riuscito a cambiare COMPLETAMENTE lavoro ed interessi)...

mi sono spostato dal posto dove sono nato perchè tanto bastava di pochi km, in campagna e col mare a due passi, lavoro quando voglio ed ho completamente invertito l'ordine delle priorità, scelta maturata il giorno dopo il compimento del 40esimo anno di età. Fatto di non poca rilevanza... la famiglia mi ha seguito ed assecondato.

Certo, ho dovuto "lavorare" alla scelta ed a tutto quello che comportava nei 5 anni successivi, ed oggi a 47, il disegno è completo.

Se non lo conosci ti consiglio questa bella, semplice e leggera lettura, non mi ci sono ispirato ovviamente perchè è successo tutto prima, ma è un simpatico libretto che narra anche di casi reali di vite "cambiate".

[freddycream]

interessante! io ci sto pensando ma non voglio rinviarlo troppo nel tempo, mi piacerebbe farlo intorno ai 35 anni.

mi piacerebbe trasformare quelle che sono le mie passioni in fonti di guadagno premesso che le cifre che guadagno ora sarano impossibili da riguadagnare in altro modo

vorrei aprirmi tipo un B&B e portare la gente a fare trekking, se poi ci scappa qcsa con la fotografia ancora meglio

[korry78]

grazie della segnalazione, credo che acquisterò quel libro!
Mi interessa soprattutto perchè cominciano davvero a pesarmi troppo cose come traffico e inquinamento, ma non solo...
Mi piacerebbe trovare un posto (anche una città) più vivibile, meno caotico, con più spazi verdi, dove ci sia un'aria respirabile, più servizi pubblici efficienti e magari anche una minore densità di popolazione.
Tutte queste cose mi fanno venire in mente una cosa: nord europa.
Il punto più difficile però è capire in che modo potersi reinventare in un luogo totalmente diverso soprattutto per lingua e abitudini...

[salseroscarso]

ho cambiato diversi mestieri in vita mia, pensando di poter realizzare chissacosa, ho sognato tanto. In realtà una volta realizzato il sogno, sono riuscito a guadagnare quello che mi serve per vivere niente di piu niente di meno. Proprio li a filo rasoio.

L'erba del vicino è sempre la più verde. l'importante per poter vivere con serenità, è potere scegliersi il vicino...

[freddycream]

i miei dubbi sono fondamentalmente due: il primo é legato al fatto che so che molte delle cose che posso permettermi ora non me le potró piú permettere e non sono ancora sicuro di essere pronto al distacco, secondo sono single e fare una scelta del genere vuol dire in un certo senso isolarsi ancora di piú e anche su questo non sono sicuro di essere pronto

concordo completamente sul nord europa: sono stato a stoccolma lo scorso w/e e vedi molte famiglie giovani con molti figli, roba completamente diversa rispetto a noi

mi ha fatto pensare sinceramente

[ocio]

1- se cominci a dirti non sono sicuro, non so se mi conviene, è una scelta compromettente, non so poi che ripercussioni... lascia perdere, non sei quel tipo.
2- nord europa, caraibi, salento, appennino toscano, australia...balle, vuol dire che non sei pronto, non conosci ancora te stesso e il potenziale che puoi avere. Un paio di libri, un po' di foto, meccanismi mentali abbastanza prevedibili sono molto rischiosi se non li si conosce e non conosci te stesso.
3- Il bello è quello che si è in grado di riconoscere a se stessi. Potrebbe essere molto più vicino di quello che la nostra mente "nevrotica" è portata a voler risolvere in modo "plateale" e "radicale".

E' vero, a volte bastano pochi chilometri. Il posto giusto, l'angolo giusto.
Dico questo perchè di amici che vanno ad aprire un chiosco di gelati ai caraibi ne abbiamo avuto notizia un po' tutti... ma non tutti poi...
Se non è il bar caraibico potrà essere qualsiasi altra cosa ad esso riconducibile ma attenzione all'illusione, sempre e troppo distante dalla realtà più profonda e normalmente sconosciuta del nostro essere.

[salseroscarso]

almeno nel mio caso ai tempi che furono, avevo gente d'intorno che mi rendeva la vita impossibile, guadagnavo bene.

Ma è inutile guadagnare bene se poi ti riduci ad avere un fegato grosso come le oche e le bolle alle mani. C'è chi ha il carattere adatto e ciò che succede all'esterno se lo fa scivolare addosso; e chi come me somatizza.

Alla fine ho scelto di scegliere con chi lavorare. Lavoro per conto mio, anche i Clienti che non mi piacciono, li mando "abbat@nfulo" forte delle esperienze precedenti.

POi è chiaro che ti ritrovi con le bolle alle mani uguale, perchè magari ne hai mandati "abbat@nfulo" troppi, hai poco lavoro, le grane del mestiere ce le hai comunque.

Ma gia avere la libertà di potersi scgeliere gli interlocutori adatti, mi rilassa e mi da tranquillità e vale per l'Italia l'Australia e chissà dove.

[mingus]

[Olympus]

[mingus]

[wildshark]

C'è un'altro pericolo che si nasconde nel trasformare le proprie passioni in lavoro.
Ed è cosa ben diversa che appassionarsi al proprio lavoro.

Io, obv parlo per me, ma ogni volta che ci ho provato, ho perso la passione.
Per fortuna ho sempre avuto un lavoro che mi ha permesso di viaggiare, di scoprire, di assecondare, anche se con qualche limite di tempo, le mie passioni.

Ho cominciato con la vela, mi allenavo come un matto, spendevo tutti i miei soldi per avere l'attrezzatura perfetta, sono cominciati ad arrivare i risultati importanti... c'era anche chi era disposto a pagare per avermi in barca.... e da quel momento la magia è finita, sparita,
Già l'idea di alzarmi la mattina prima dell'alba d'inverno con la tramontana sferzante perché DOVEVO farlo, ottenere un risultato accettabile, perché DOVEVO farlo...ha fatto si che cambiassero le aspettative, i rapporti con le persone, il feeling con il mare e il vento....
Dal giorno che me ne sono accorto, non sono più salito su una barca a vela, non per scelta diretta, ma perché c'è sempre qualcosa di meglio da fare.
Poi ci ho riprovato, perché il legame con il mare è troppo forte, sono diventato istruttore di sub, mi sono bastate tre settimane di vacanza alla pari in un posto da sogno per farla finita e tornare a casa di corsa.
E poi ho messo su un pub, e poi ho insegnato Kitesurf... mo basta.
Mi godo la mia vita Normale, in una casa Normale, in una città Normale, facendo una fatica boia per tenere in piedi una famiglia Normale con un lavoro Normale, coltivo qualche hobby Normale,

Basta questo per sentirsi diversi ?

[salseroscarso]

La passione penso si perda per forza, il tempo e l'abitudine logorano un po tutto. A questo aggiungici gli impegni che giustappunto ti impongono un qualcosa che devi fare.

Per il tal giorno entro la tale ora etc etc etc. Il lavoro è il lavoro e l'hobby deve essere un qualcosa di diverso che non ti impone costrizioni. Se te le impone diventa un lavoro come il lavoro ne di piu ne di meno, non ci sono distinzioni tra ciò che si fa per imposizione e ciò che si fa per divertimento.

[Altaich]

[Marty McFly]

[Olympus]

io personalmente ho lasciato tantebpassioni proprio per la routine.
Ora per non annoiarmi al lavoro mi distratto 5 minuti o meno ogni tanto seguendo facebook e rompendo le scatole nei forum tramite tablet o il mio desire.
Cmq anche gli hobby tranne la fotografia non annoia mai perché mi dedico a tante cose durante i pomeriggi /serate libere .
Ad esempio per ora dedico :
dalle 6 alle 7-8per girare in bici
docciq e se ho tempo mi rilasso con la chitarra
lavoro col computer (fotone video) tra una chat e l altra
dormo o faccio la serata.

[ocio]

[salseroscarso]

Mettiamola così, c'era un proverbio che non mi ricordo esattamente cosa recitasse tipo "Giannino dei cento mestieri....etc etc etc" ed io sono lui.... il Giannino.

Suono la chitarra, la Batteria, vado in vela, vado a pesca , ballo la salsa , vado a sciare, scatto le foto....

Poi se mi chiedi se ho risultati professionali in ognuna di queste attività è ovvio che non ce l'ho. Per passare dal passatempo al lavoro, dal diletto alla professionalità bisogna farsi il mazzo. Ma grosso. Ma Grosso grosso. C'è quello scalino in piu da fare che ti assorbe l'esistenza e ti svuota dal diletto come una larva.

Vuoi fare il batterista professionista? tre ore di allenemento tutti i giorni che piova che tiri vento che ci sia il sole. Vuoi fare il pescatore professionista ? devi portare il pesce a casa perchè hai una famiglia da mantenere quando tira vento a dieci nodi ci son 3° soprazero e c'è mare forza 5.
Io esco solo quando mi pare a me....il pescatore in primavera lo san far tutti. Esci a Gennaio e poi discutiamo quanto ti diverti.....

La vita non ti da il tempo ed i mezzi per essere professore di tutto.

Ho un lavoro che mi da da vivere li spendo tutte le mie energie per essere professionista lì. Li faccio dieci ore di allenamento tutti i giorni.

Nel resto c@zzeggio e mi diverto quando mi va e se mi va. Se ho dei risultati decorosi me ne compiaccio e se non ce li ho pace, non muore nessuno, è li la differenza ed il motivo per il quale le due cose molto raramente coincidono.

[Olympus]

pero vuoi mettere un hobby noioso e specializzato con cento hobby che ti fanno accade la spina?

io personalmente ho deciso già in partenza da quando avevo la om1 :lavoro in campagna e fotografo professionista .
solo che di esperienza e specializzazione ne sono pieno,ma ora mi manca di finirlo lo studio per rendere pregio e diletto dei miei bei scatti senno resterà ancora un hobby

[salseroscarso]

Il gioco serve ad imparare ed a selezionare ciò che ti servirà per sopravvivere.

Hai mai visto i leoncini quando si azzuffano e si mordicchiano? Giocano ma imparano a fare quello che servirà loro per cacciare e mangiare tutti i giorni una volta adulti. Se non imparano, non sopravvivono.

Tutte le mie esperienze di gioco oltre a farmi divertire, mi sono servite nella vita per imparare avere stimoli e lavorare ed essere professionista in altra attività.

Però il gioco è il gioco, non comporta il portare il pane a casa tutti i giorni. Quello è altra cosa. E' roba da tosti roba dura roba da Uomini, quelli con le P.

Poco importa che sia il pesce la salsa o le foto. Quando devi portare il pane a casa tutti i giorni ,è così dura che non ti diverti più.