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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Mer 23 Feb, 2011 5:21 pm Oggetto: Street Photography: provo a darne una definizione |
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Voglio proporvi un topic proposto sulla SPC, la street photography community che ho creato ed amministro per condividere anche con voi qualche mia riflessione sulla street.
Sono contento che ci sia questa nuova sezione su p4u, dove abbiamo la possibilità di confrontarci su questo genere.
A.C.
In tanti ancora mi chiedono: ma cos'è la street photography dopo aver detto loro quale è il genere di fotografia che amo e che pratico. Beh, ci credete che ogni volta ho le mie belle difficoltà a dare una definizione esaustiva? Eh, già, perchè quasi quasi è più facile a farsi che a dirsi, eppure sto parlando del genere probabilmente più complesso che esista. Parlo di complessità e non di semplicità perchè chiunque è in rado di farsi una passeggiata per il centro e scattare foto, ben altra cosa però è realizzare street efficaci.
Ma allora cosa è 'sta street?
Vorrei una volta per tutte provare a definirla, anche se mi rendo conto che non ci riuscirò completamente. Ma è il mio dovere di fotografo di strada e di amministratore di una community dedicata a questo genere.
La maggior parte dei generi fotografici può essere definita dai soggetti ripresi. E' così per le foto di matrimonio. Così per i ritratti. Ed è ovviamente così per chi fotografa animali, piante e così via...si la fotografia naturalistica include una vasta area di soggetti ma è facilmente classificabile.
La difficoltà di definire la street photography è proprio legata all'impossibilità di specificare quali sono i soggetti ripresi.
Se io vi dovessi fare qualche nome di street photographer famosi i primi nomi che mi verrebbero in mente potrebbero essere Henri Cartier Bresson, Garry Winogrand, Elliott Erwitt... ma se provassi a chiedervi di definire la street photography, cosa mi rispondereste?
Genericamente e molto superficialmente una prima risposta potrebbe essere che la street è sostanzialmente una fotografia candid di sconosciuti per la strada. Ma è davvero così? No, è solo in parte vero e potrebbe andar bene per iniziare a far inquadrare un pò il genere a chi ne sente parlare per la prima volta. Perchè questa definizione non riesce a descrivere completamente la street photography.
Seguitemi. Scopriremo assieme che non necessariamente è una foto che si deve fare in strada per rientrare nel genere. E neanche, ci devono stare per forza le persone per parlare di fotografia di strada. Potrei fotografare un palombaro in acqua, in teoria ma facendolo in uno stile street rientrerebbe a pieno titolo nel genere.
E' pertinente perciò parlare di estetica street.
Così come un soggetto o scena possono essere rappresentate in uno stile minimalista, anche qualunque soggetto può essere ripreso secondo un'estetica street.
E' molto comune inoltre parlare di momento decisivo quando si parla di street photography. E' inutile negarlo: è parte del dna del genere, ma non può essere che una sola parte e non obbligatoria in una fotografia di strada. Cogliere l'attimo è dunque importante, ma non è tutto. E non tutti i momenti decisivi sono street. Non è forse un momento decisivo il gol di un calciatore, certo che si, ma questa non è street photography.
Il momento quindi non basta. Lo scatto per quanto lo possiamo programmare, vive proprio del non essere programmato. E come potremmo farlo, anche attendendo il soggetto giusto per una scena che abbiamo previsualizzato, con soggetti con ciu non ci siamo preventivamente messi d'accordo e che sono perfetti sconosciuti?
Se la street photography fosse un genere musicale sarebbe jazz. O rock 'n' roll. Generi che hanno dalla loro l'improvvisazione.
La street photography non è fotografia documentaria.
Non credete a chi la confonde con il reportage. A questo genere è affine perchè documenta una storia, ma l'accostamento finisce lì. La street derivata dalla straight si è presto smarcata dai suoi padri per divenire genere a sè, con un'identità ben definita che ha incorporato in sè elementi del surrealismo, l'arte pop e una marcata ironia.
Il fotografo di strada è come se fosse un turista perpetuo. Con gli occhi sempre vigili, sempre pronto a cogliere ciò che altri non vedono. Locchio del reportagista è diverso. Il suo lavoro vive di una fase di preparazione: va dove sa che si verificherà tale evento e di quell'evento ne offrirà il suo racconto.
Lo street photographer non sa cosa gli capiterà durante la sua uscita. Certo potrebbe anche darsi un tema, chessò fotografare una città di ombre o la spontaneità femminile, ma chissà cosa riserverà davvero la giornata metropolitana?
E il suo occhio è come un mirino. Non fotografa solo quando ha la macchinetta al collo, ma anche solo coi suoi occhi magari finendo col rimpiangere di non aver potuto immortalare "lo scatto del secolo"...
Altro aspetto non da poco: con la street photography non si campa, salvo rare eccezioni. Chi lo fa è spinto da passione pura e non sono pochi i reportagisti che a tempo perso si dedicano a questo genere. E io ne conosco anche tra i matrimonialisti...
Ti accorgi che uno è un fotografo di strada non da ciò che loro fotografano, ma perchè e da come lo fotografano. In più, loro sono come pescatori sportivi: alla costante ricerca del pesce più forte e difficile da catturare.
Lo street photographer è l'esatto contrario del fotografo commerciale che aggiusta ogni dettaglio dalle luci alla disposizione degli elementi. L'idea di far posare i propri soggetti fa rabbrividire i fotografi di strada. E non parliamo loro di post produzione esasperata!!!
Lo street photographer inoltre, si muove come un ninja tra la folla. Consapevole che non tutte le persone reagiscono allo stesso modo di fronte alle attenzioni di un fotografo che punta loro una fotocamera in faccia, sono pronti a prendersi la loro dose di rischio pur di portare a casa il bottino. Ed è questo che spaventa maggiormente i neofiti.
Noi fotografi di strada siamo l'ospite inatteso, quello che irrompe in una piazza e scatta una foto "non se ne capisce il motivo...", specie in certe culture e contesti.
Io sono pronto a scommettere che la maggior parte di noi ha desiderato anche una sola volta nella vita il dono dell'invisibilità per fare le foto senza che le persone notino la nostra presenza.
In conclusione. Sono sicuro che anche con questo mio articolo non sia riuscito a dare una definizione esaustiva del genere. E' anche questo il fascino della street photography: un genere non per tutti, complesso sin dal tentarne una definizione ma estremamente gustoso per chi ci si avvicina e lo pratica. _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Lun 28 Feb, 2011 1:59 pm Oggetto: |
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concordo sul fatto che non è per tutti...oltre ad uno spontaneo interesse verso il soggetto occorre anche una discreta attiitudine
sul fatto di dare definizioni...ma davvero è cosi importante?
voglio dire...mi sembra cosi grande la domanda che l'ultima volta che mi è stato chiesto ho risposto mettendogli in mano un libro di alex webb e di c. bresson...e se la cosa interessava, finito con quelli, si andava avanti con altri autori...la risposta, la nostra risposta, per me viene da se
per quanto riguarda l'organizzare la scena...bè, chi piu chi meno un po tutti lo fanno prima o poi |
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Lun 28 Feb, 2011 7:24 pm Oggetto: |
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Non è davvero importante Daniele, con me sfondi una porta aperta e considero le definizioni utili solo a fini didattici per chi si avvicina ad un genere o non ne ha mai sentito parlare.
Però forse ha ragione tu: meglio mettergli davanti un libro di Bresson senza perdersi in tante chiacchiere.  _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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sammy.digital utente
Iscritto: 05 Dic 2007 Messaggi: 473
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Inviato: Dom 19 Giu, 2011 7:11 pm Oggetto: |
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Interessante questo post.
Io, da ignorante nel tema, non sono ancora in grado di distinguere la fotografia "street" dal "reportage" documentaristico e sociale ..
si lo so, le concezioni sono totalmente diverse: "un racconto" per il reportage e "un'improvvisazione" per la street;
ma di fatto quando uno esce di casa e vuol "documentare" qualcosa deve farlo con discrezione ed essere bravo a catturare quelle gesta che vedi nascere "spontanee".. |
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