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auggie78 nuovo utente
Iscritto: 24 Set 2005 Messaggi: 26
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Inviato: Lun 24 Ott, 2005 6:55 am Oggetto: consigli tecnica sotto esposizione intenzionale |
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scusate, ho sentito tante volte questo discorso, ma credo di nona verlo capito ancora bene al 100%, qualche maestro, mi potrebbe spiegare una volt aper tutte?
grazie
ho una fuji s5500
si dice: "Si sarebbe potuto ovviare scattando la foto in RAW a 400iso e sottoesponendo di un stop, impostando il tempo a 1/250; successivamente agendo sulle correzioni EV avremmo recuperato tutta la luminosità, come se la foto fosse stata scattata a 800 iso..." _________________ ecco il mio 1 album: http://www.photo4u.it/album_personal.php?user_id=5010 |
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auggie78 nuovo utente
Iscritto: 24 Set 2005 Messaggi: 26
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FotoFaz utente attivo
Iscritto: 14 Giu 2005 Messaggi: 10181 Località: a cavallo del Ticino (fiume)
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Inviato: Mar 25 Ott, 2005 12:24 pm Oggetto: |
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Per quanto ne so io la tecnica della sottoesposizione volontaria (che come hai riportato giustamente tu va fatta scattando in raw) serve per poter avere più margine di lavoro in sede di post work.
Facciamo un esempio.
Se devi fotografare una scena molto contrastata o che contiene sia luci molto alte che molto basse contemporaneamente, l'esposizione diventa un problema perchè rischi di avere o tutto grigio, o zone bruciate e zone nere prive di dettaglio.
Scattare in raw, sottoesponendo, ti consente poi al momento dello sviluppo digitale di ottenere più foto, perfettamente identiche nel contenuto ma a diverse esposizioni (come se avessi messo la machina sul cavalletto ed avessi fatto un po' di bracketing).
A questo punto avrai, per esempio, uno scatto in cui il cielo chiaro è esposto correttamente mentre le ombre sono completamente nere e un altro (o più di uno) in cui il cielo sarà parzialmente bruciato mentre le ombre avranno ancora i loro particolari visibili.
Con un software apposito o direttamente con PS puoi fondere i vari scatti ed ottenere una foto finale in cui sia tutto esposto in maniera corretta ed armonica.
Il tutto lo puoi ottenere solo sotto esponendo in fase di scatto perche così facendo sei sicuro di non bruciare nulla e quindi di non perdere dettagli.
Spero che fosse la risposta che cercavi.
Ciao |
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auggie78 nuovo utente
Iscritto: 24 Set 2005 Messaggi: 26
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Inviato: Mar 25 Ott, 2005 12:47 pm Oggetto: |
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grazie mille, sei stato molto chiaro, devo dire che mi hai tolto i dubbi che avevo...
solo un ultima cosa.
ho letto in alcuni frum ingesi, che c'e' anch ela tecnica contraria della sovraesosizione intenzionale,
ad un concerto in un palazzetto come procedereste voi?
grazie _________________ ecco il mio 1 album: http://www.photo4u.it/album_personal.php?user_id=5010 |
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pdp utente attivo

Iscritto: 18 Mgg 2005 Messaggi: 3270 Località: Milano
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Inviato: Mar 25 Ott, 2005 1:56 pm Oggetto: |
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La sottoesposizione intenzionale la si fa anche per avere tempi di scatto più brevi, per evitare il micromosso o per congelare un'istante.
Per esempio se fotografo un calabrone in volo, sono costretto ad utilizzare tempi molto brevi se voglio avere le ali ferme, inferiori al millesimo di secondo. Per avere una pdc sufficiente devo chiudere il diaframma ad almeno 11. In queste condizioni non posso scattare, se non a iso estremamente alti o in condizione di luce molto forte prodotta da numerose lampade.
Siccome i tempi di scatto sono estremamente brevi, il rumore risulta contenuto anche ad elevati iso (1600-3200) e quindi posso andare a recuperare gli iso persi sottoesponendo per avere tempi più rapidi in adobe camera raw.
Lo stesso discorso funziona anche con tempi più lunghi e meno luce, per evitare il micromosso, ma i risultati sono peggiori perché si allungano i tempi di scatto. |
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FotoFaz utente attivo
Iscritto: 14 Giu 2005 Messaggi: 10181 Località: a cavallo del Ticino (fiume)
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Inviato: Mar 25 Ott, 2005 4:43 pm Oggetto: |
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pdepon ha scritto: | La sottoesposizione intenzionale la si fa anche per avere tempi di scatto più brevi, per evitare il micromosso o per congelare un'istante.
Per esempio se fotografo un calabrone in volo, sono costretto ad utilizzare tempi molto brevi se voglio avere le ali ferme, inferiori al millesimo di secondo. Per avere una pdc sufficiente devo chiudere il diaframma ad almeno 11. In queste condizioni non posso scattare, se non a iso estremamente alti o in condizione di luce molto forte prodotta da numerose lampade.
Siccome i tempi di scatto sono estremamente brevi, il rumore risulta contenuto anche ad elevati iso (1600-3200) e quindi posso andare a recuperare gli iso persi sottoesponendo per avere tempi più rapidi in adobe camera raw.
Lo stesso discorso funziona anche con tempi più lunghi e meno luce, per evitare il micromosso, ma i risultati sono peggiori perché si allungano i tempi di scatto. |
Giusto!
Era un caso a cui non avevo pensato.
Ciao |
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FotoFaz utente attivo
Iscritto: 14 Giu 2005 Messaggi: 10181 Località: a cavallo del Ticino (fiume)
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