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Max Stirner utente attivo

Iscritto: 09 Dic 2004 Messaggi: 9250 Località: Firenze
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Inviato: Lun 03 Gen, 2011 7:53 pm Oggetto: Joel-Peter Witkin |
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Mi son ritrovato a vedere questa mostra per caso a Parigi al museo europeo della fotografia:
http://www.mep-fr.org/expo_1.htm
In sintesi mi riprometto di tornare sull'argomento, ora fisso alcuni concetti: una mostra nel complesso molto emozionante e ricca di grandi nomi, all fine come al solito trovo disgustose le opere di Joel-Peter Witkin comunque la si veda e quelle esposte hanno confermato quanto ho asserito, già meglio Serrano considerando la produzione globale.
Tutto questo per chiedervi se autori come quelli citati non sfociano nella patologia, non mi prendete per un bacchettone, la prima volta che lessi di Witkin avevo 14 anni ed era un'avventura di Ranxerox su figidaire, ma anche allora documentandomi provai nei confronti di quest'autore la stessa repulsione.
Mi chiedo si può considerare arte questa dove si usano per creare la scena cadaveri o parti di cadavere e li si fotografa? E' un mio limite? _________________ "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione"
Ultima modifica effettuata da Max Stirner il Lun 03 Gen, 2011 11:35 pm, modificato 1 volta in totale |
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ocio utente attivo

Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Lun 03 Gen, 2011 8:15 pm Oggetto: |
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il link è corretto? a me non va... |
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Wu-hsin utente
Iscritto: 05 Gen 2009 Messaggi: 334 Località: Bologna/Vasto
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Lun 03 Gen, 2011 10:09 pm Oggetto: Re: Joel-Peter Witkin |
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Max Stirner ha scritto: | ..Mi chiedo si può considerare arte questa dove si usano per creare la scena cadaveri o parti di cadavere e li si fotografa? E' un mio limite? |
...vuoi la risposta da salotto intellectual-chic o quella da sciùra Teresa?
Forse il dilemma si risolve considerando che NON sono foto propriamente dette, pittosto "artwok solida", se posso inventare un termine. L'ispirazione è la stessa di certe Apocalissi di Hieronymus Bosch. Se prescindi dal metodo e dal NOSTRO concetto di fotografia (come riproduzione/ interpretazione a vari livelli e sfumature di una REALTA' autosufficiente) i bricolage cadaverici di Witkin come IMMAGINI hanno il loro fascino. Certo, avresti ed avrei preferito che fossero realizzati a computer, ma sia pure malato e fuori di melone lì sotto c'è un genio. Non son opere GRATUITE, commerciali e modaiole come quelle di Cattelan, per capirci.
Alberto |
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agemax utente

Iscritto: 26 Gen 2005 Messaggi: 168 Località: Parma
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Inviato: Lun 03 Gen, 2011 10:42 pm Oggetto: |
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Witkin come Serrano ed altri artisti che si esprimono con altri mezzi, ci spingono oltre a quello che sono i nostri limiti di tolleranza "visiva" mettendoci di fronte alla morte, all'oscenità dell'anomalia e alla diversità.
Personalmente conservo con devozione una sua pubblicazione degli anni 90 e ho avuto modo di vedere le sue opere a Venezia, Milano e Londra. Un tempo, da giovane studente dell'Accademia delle Belle Arti, ero affascinato dall'immagine estrema e dalla "bellezza" che permeava dalla peggiore "purulenza" visiva, guardate ora le stesse immagini provo un senso di fastidio, esattamente l'obiettivo di Witkin.
"The only honest way to do your work is to not care of what people think. If you care what people think then you are a commercial photographer.That's not that you can throw shit to them... You just have to strongly believe in what you are doing"
- Joel Peter Witkin
Macs _________________ Foro stenopeico |
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Max Stirner utente attivo

Iscritto: 09 Dic 2004 Messaggi: 9250 Località: Firenze
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Inviato: Lun 03 Gen, 2011 11:26 pm Oggetto: |
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agemax ha scritto: | Witkin come Serrano ed altri artisti che si esprimono con altri mezzi, ci spingono oltre a quello che sono i nostri limiti di tolleranza "visiva" mettendoci di fronte alla morte, all'oscenità dell'anomalia e alla diversità. |
Con tutto il rispetto e dal basso della mia cultura (che comunque è unl po' al di sopra di quell,o che voglio far trasparire), come diceva il buon vecchio Carletto Marx tolta la sovrastruttura intellettuale (lungi da me un benché minimo tentativo di critica militante, sono troppo giovane), ed è una patina molto sottile, diciamocelo fino in fondo è appena un paio di millimetri in più di Cattelan, cosa resta?
Se la patologia è un'arte beh il quotidiano ne è pieno, parafrasando un Battiato d'antan, i fiumi sono in piena e, anche volendo pescare nel remoto, gli atlanti di anatomia del passato erano funzionali e se vogliamo ingenui.
Il punto non è che quanto proposto scandalizzi un soggetto che abbia un minimo senso critico-che a leggere dovrebbe essere l'obiettivo insieme al disgusto-, è che proprio fa "schifo", non sono l'oscenità e il deforme è il proporre un feto maturo con un tubo infilato al posto del cordone ombelicale e pendente dal soffitto....ecco lo avesse fatto Pacciani il tuo/nostro metro di giudizio sarebbe stato diverso.......vediamola così che forse, ripeto forse, riusciamo ad essere un po' più obiettivi,.
Per la cronaca sono ateo e anticlericale oltre che "laicista" nel senso di Ratzinger, che per i più è sinceramente laico. _________________ "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione"
Ultima modifica effettuata da Max Stirner il Mar 04 Gen, 2011 1:33 pm, modificato 5 volte in totale |
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Max Stirner utente attivo

Iscritto: 09 Dic 2004 Messaggi: 9250 Località: Firenze
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Inviato: Lun 03 Gen, 2011 11:28 pm Oggetto: |
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Anche la citazione da te riportata è uno slogan, a mio avviso, paradossalmente funzionale a tutto quanto l'Autore a parole ingenuamente(?) vorrebbe contestare..
Le sedute di analisi dovrebbero di analisi dovrebbero rimanere tra l'analista e il paziente non diventare merce e ben pagata per giunta.
Ovvio questa è la mia opinione, sia chiaro e non dimentichiamo che la carne esposta è quella di persone; se quello che ricercava è "basta che se ne parli" è perfettamente centrato per carità......
E ribadisco da questa mia disamina escludo Serrano che fotografa un cadavere in quanto tale che è altra cosa, tutt'altra cosa. _________________ "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione" |
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Ven 11 Feb, 2011 3:48 am Oggetto: Re: Joel-Peter Witkin |
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Alberto Nencioni ha scritto: | ...vuoi la risposta da salotto intellectual-chic o quella da sciùra Teresa?
Forse il dilemma si risolve considerando che NON sono foto propriamente dette, pittosto "artwok solida", se posso inventare un termine. L'ispirazione è la stessa di certe Apocalissi di Hieronymus Bosch. Se prescindi dal metodo e dal NOSTRO concetto di fotografia (come riproduzione/ interpretazione a vari livelli e sfumature di una REALTA' autosufficiente) i bricolage cadaverici di Witkin come IMMAGINI hanno il loro fascino. Certo, avresti ed avrei preferito che fossero realizzati a computer, ma sia pure malato e fuori di melone lì sotto c'è un genio. Non son opere GRATUITE, commerciali e modaiole come quelle di Cattelan, per capirci.
Alberto |
Intervengo ormai poco in questo forum perchè si parla poco di arte fotografica e molto di noiosa tecnica, diaframmi e sensori.
Ben vengano allora queste riflessioni cercano di abbracciare il mondo dell'arte attraverso la fotografia e non solo quello della fotografia inteso come sistema della rappresentazione di una realtà autosufficiente.
Neglia anni 90 andava di moda un arte fetida in bilico tra lo spettacolo
che vorrebbe stupire ed una indagine più problematica sul rapporto
tra la vita, la malattia e la morte. Nacque una corrente o meglio un fenomeno londinese che ebbe risonanza internazionale.
Stronzi lunghi due metri che scendevano dal culo di sculture femminili improbabili, teste di vacca in
teche di vetro che si decomponevano generando puzza e mosche,
quadroni enormi fatti con chili di merda ecc...
Forse oggi quel bilico tra un autentica ricerca linguistica ed uno
scimunito esibizionismo spettacolare è decisamente a favore del secondo.
Potrebbe esserci anche per witkin una forma di esibizionismo, ma non credo. Il suo lavoro mi sembra esca da un suo torbido mondo interiore.
Il suo linguaggio nasce prima di photoshop e del digitale, per cui lo vedo
più plastico e pittorico nel fotografico nonchè ricco di simbologie che arrivano, come dice Alberto, da molto lontano, ma anche da un surrealismo più vicino. Il digitale, nelle opre di witkin non ce lo vedo.
Taglia e cuci, ricampionamento e ricombinazioni li vedo assenti nel suo modo di procedere.
Anche a me non sembrano opere gratuite e modaiole e si differanziano
in modo evidente da quei fenomeni da baraccone e da comunicazione
spicciola citati da Alberto. |
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