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Mario Zacchi utente attivo
Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6625
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Inviato: Gio 23 Dic, 2010 6:16 pm Oggetto: |
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... _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee ->
Ultima modifica effettuata da Mario Zacchi il Ven 07 Set, 2012 5:36 pm, modificato 1 volta in totale |
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Steven F. utente attivo
Iscritto: 11 Apr 2010 Messaggi: 696 Località: Milano
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Inviato: Gio 23 Dic, 2010 7:32 pm Oggetto: |
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Nicola Giani ha scritto: | Se lasci la bici slegata a Quarto Oggiaro, sei un ingenuo.
Se vai in minigonna ina una casa occupata da profughi della guerra russo-cecena perennemente ubriachi che non vedono una donna da 18 mesi, sei un ingenuo.
Se ti iscrivi a flickr, sei un ingenuo.
Se pensi che basti mandare in galera Jamie Thomas per impedire al mondo di scaricare le tue canzoni in MP3, sei un ingenuo.
Se ti illudi che basti un decreto Urbani e il relativo divieto per impedire la conversione dei DVD in DivX, sei un ingenuo. |
L'ingenuità non è diritto di violazione di una qualsivoglia "legge".
Vai in giro da sola vestita da migno**a e abusano di te? Sarai anche ingenua, ma colui il quale ha abusato di te deve essere punito per il reato commesso.
Perdonami, ma quel che hai scritto sopra regge poco.
Citazione: | La Legge priva di tutela è, nella pratica, inesistente. |
Questo lo quoto, purtroppo.
Per il resto, continua a sembrarmi un grosso scivolone quella risposta di "Repubblica". |
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Max Stirner utente attivo
Iscritto: 09 Dic 2004 Messaggi: 9250 Località: Firenze
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Inviato: Gio 23 Dic, 2010 8:08 pm Oggetto: |
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Evitiamo di buttarla in politica grazie! E' un intervento di moderazione rivolto a tutti si prega di non replicare. _________________ "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione" |
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AleZan coordinatore
Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11699 Località: Bologna
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Inviato: Gio 23 Dic, 2010 8:28 pm Oggetto: |
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Premesso che:
1) il fatto che il web sia il far-west non significa che la legge sul diritto d'autore non esista più. O che possa essere "sospesa" se fa comodo;
2) l'analisi di Smargiassi ci può non piacere in quanto fotografi, ma non è affatto campata in aria. Anzi è un crudo ritratto della realtà.
Per superare il solito livello di polemiche, credo che i due aspetti interessanti della sua analisi siano:
1) a causa dell'enorme volume di immagini disponibili facilmente su un evento, sembra che il giornalista possa considerare una fotografia non come una notizia (come quella che scrive lui), ma come una fonte, cioè al pari di un'intervista tra tante raccolta per strada. E come fonte la può trattare, senza nulla dovere a chi l'ha prodotta.
2) la sua tesi sostenuta nel penultimo capoverso (dove dice "Catturare immagini di un evento non è più fare foto-giornalismo...") dovrebbe far riflettere chi si vuole dedicare (o già si dedica) al fotogiornalismo per professione. Dal mio punto di vista è un'opinione che va presa come stimolo positivo.
Tutto questo è interessante da discutere, perché ha delle conseguenze non piccole. Che si possono accettare o a cui ci si può opporre. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Wu-hsin utente
Iscritto: 05 Gen 2009 Messaggi: 334 Località: Bologna/Vasto
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Inviato: Ven 24 Dic, 2010 12:51 am Oggetto: |
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In effetti.. Il fulcro sta nel modo in cui vengono viste le fotografie. E sulla poca regolamentazione..
Se ricordo bene.. Per usi giornalistici non è obbligatorio specificare il nome e cognome del fotografo, lo è solo per fotografie "artistiche".
Sul primo punto che proponi.. Non riesco a concepire la fotografia come fonte, ma solo come notizia. Definirla come fonte potrebbe significare la definitiva morte del fotogiornalismo (ora dovrebbe esser in coma..), o un suo fisiologico ridimensionamento.
Il presidente del consiglio (o il presidente di squadra di calcio.. ora cambia poco..) invoca una conferenza stampa. Che senso ha mandar il proprio fotografo e cameraman, se puoi prenderti il lavoro di un'altro? Che senso ha mandar il proprio fotografo a sanremo? Tanto basta beccar un fotografo amatoriale con la reflex...
Per l'ultimo punto.... Per quanto mi riguarda cadiamo in basso.. Ed ai mè.. ormai il fotogiornalismo.. è diventato un sinonimo di gossip selvaggio. |
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Shedar utente attivo
Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3652 Località: Amena
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Inviato: Ven 24 Dic, 2010 8:48 am Oggetto: |
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Wu-hsin ha scritto: | In effetti.. Il fulcro sta nel modo in cui vengono viste le fotografie. E sulla poca regolamentazione..
Se ricordo bene.. Per usi giornalistici non è obbligatorio specificare il nome e cognome del fotografo, lo è solo per fotografie "artistiche". |
Spesso la distinzione la fa solo il contesto in cui son viste le immagini. Galleria o rivista ad esempio.
Citazione: | Che senso ha mandar il proprio fotografo a sanremo? Tanto basta beccar un fotografo amatoriale con la reflex... |
Infatti non ha senso. Legge della domanda e dell'offerta. Se ti offrono o puoi reperire materiale gratis ....perche' pagare?
Nel caso in questione l'errore è stato probabilmente il non chiedere ...... Ma son sicuro che, se avessero chiesto, qualcuno disposto a concedere l'utilizzo delle proprie foto gratis l'avrebbero trovato.
E la cosa in verità non mi sconvolge. e' solo lo stato attuale delle cose .....ormai certi tipi di foto sono alla portata di tutti. Il fotoreporter professionista è necessario in altri contesti. _________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
Qui' se cerchi manuali di fotocamere o documentazione su accessori.||
Qui' Per trovare i tempi di sviluppo di ogni pellicola con ogni rivelatore. |
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Teo76 utente attivo
Iscritto: 23 Ago 2004 Messaggi: 4807 Località: Torino
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Inviato: Ven 24 Dic, 2010 9:34 am Oggetto: |
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Concordo con AleZan, il tema che ha cercato di tirar fuori Smargiassi è piuttosto stimolante, peccato su alcune cose sia scivolato nei più bui abissi cercando di giustificare l'ingiustificabile.
Son profondamente convinto che oggigiorno il Fotogiornalista, con la F maiuscola, diventerà sempre più colui che approfondirà un tema fino a sviscerarlo in ogni minimo dettaglio, che si infilerà dove essere umano mai giunse pria (esagero? ).
Tutto ciò sarà un bene per tutti perché necessariamente migliorerà la qualità delle immagini. Il grosso problema è che probabilmente sti nuovi "eroi" avranno un bellissimo portfolio, vinceranno concorsi internazionali, ma pochissima gente vedrà le loro immagini. Non sperate certo di vederle sui giornali, le riviste, etc. Questi "comprano" dal più economico, sempre ammesso che non se le facciano dare gratis, quando non le ruberanno.
Sicuramente questo è l'andazzo dell'editoria italiana, forse nel mondo anglosassone va un po' meglio. _________________ Matteo www.matteonobili.com
Sono ottimista: un giorno la Terra servirà a concimare un pianeta lontano [Altan] |
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palmerino utente attivo
Iscritto: 01 Ott 2004 Messaggi: 5943 Località: Formia (LT)
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Inviato: Ven 24 Dic, 2010 11:14 am Oggetto: |
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Per quel che vale la penso come Smargiassi e Nicola: infatti raramente inserisco le mie foto in questi siti.
A Trieste dove dovrei trasferirmi stavo sondando di lavorare come giornalista fotografo: alcuni colleghi del giornale locale stanno facendo una strenua battaglia perché l' editore pretende che i fotografi filmino anche i loro reportage, ma saranno pagati come se solo....fotografassero.
E' solo un esempio di come vengono trattati i professionisti nell' editoria.
Certamente se dovrò lavorare lì con la fotografia dovrà inventarmi nuove possibilità e/o percorrere la strada della cerimonia.....
Alla fine ci può piacere o meno piacere, ma la vita del fotografo professionista sta cambiando anche a causa dei milioni di fotoamatori che inondano la rete con le proprie immagini.
Inutile o poco pratico sentirsi presi in giro....se ci rubassero una nostra foto.
Poi si potranno fare personali battaglie legali per tutelare i nostri diritti, ma l' andazzo è questo e sarà sempre peggio. _________________ "E' meglio essere ottimisti ed avere torto
che essere pessimisti ed avere ragione"
A. Einstein |
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AleZan coordinatore
Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11699 Località: Bologna
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Inviato: Ven 24 Dic, 2010 12:33 pm Oggetto: |
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A chi interessa: c'è un nuovo post di Smargiassi sugli stessi temi.
@ Palmerino, complimenti: Trieste è una città bellissima.
Per chi vuole tirarsi su il morale: ecco _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Mario Zacchi utente attivo
Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6625
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Inviato: Ven 24 Dic, 2010 1:06 pm Oggetto: |
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... _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee ->
Ultima modifica effettuata da Mario Zacchi il Ven 07 Set, 2012 5:38 pm, modificato 1 volta in totale |
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mike1964 utente attivo
Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22586 Località: Salerno
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Inviato: Ven 24 Dic, 2010 4:00 pm Oggetto: |
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io la vedo semplice semplice: Repubblica è una testata importantissima e non priva di mezzi, la più grande del paese insieme al Corriere della Sera.
E si è fregata le foto del povero fotomatore di turno.
Poi, può inventarsi quel che vuole e filosofeggiare sui massimi sistemi.
_________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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Max35 utente attivo
Iscritto: 21 Gen 2007 Messaggi: 2810 Località: Mo
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Inviato: Sab 25 Dic, 2010 5:48 pm Oggetto: |
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Tecnologia , web , digitale , progresso , comunicazione , condivisione attraverso internet , attraverso reti telefonice , cellulari , media, reality , talent .. in un mondo virtuale dove tutto e di tutti (sentimenti compresi e divulgati cosi' come una pubblicita' dei pavesini, o un delitto ...) , "l'arte" bella o brutta sara' sempre piu' spersonalizzata: nella cozzaglia si rischiera' seriamente di affossare il valore non vedendolo proprio ed affogandolo , nell' esigenza di un protagonismo diffuso .. di circa 7 miliardi di cervelletti .. , appiattire tutto .. un tutto che ciclicamente durera' il tempo di diventare famoso per spegnersi un attimo dopo.
nel bailame generale i piu' piccoli forse saranno i primi .. e restera' qualche canalizzazione preferenziale .. qualche aggancio giusto per avere la nicchia della critica o dei concorsi dalla propria... politica.. in pratica . (non che fosse tanto diverso prima.. solo meno veloce e vorticoso)
Una velocita' che rende l'uomo grottesco , siamo talmente preoccupati di perderci qualcosa , qualche chance , che non abbiamo neppure il tempo di andare al cesso .. senza telefonino. . . senza che qualcuno disturbi il nostro pranzo ..
Ricordo solo 10/12 anni fa... che a casa mia le ore dei pasti erano sacre.. e la gente .. almeno in Italia difficilmente violava la quiete familiare in certi orari .
Oggi rincorriamo tutto ogni giorno , siamo on line sempre.. fino alla morte....
Mi piacerebbe si capisse che l'uomo non e' fatto per questo , ma questo e' il frutto del suo delirio di onnipotenza .
siamo succubi di noi stessi e della macchina comunicativa talmente sblaterata da perdere il valore di cio' che veramente e' importante .
Ve lo dice un appassionato di pc e tecnologia .. (nel senso che i pc me li compro a componenti e me li assemblo)
Alla fine la rete cos'e' ? .. un covo di pirati , dai piu' nobili , ai piu' grotteschi e lestofanti (piu' o meno il mondo) .. le sottrazioni sono intellettuali .. con regolette che si ispirano a principi di condivisione .. buoni nel caso si stia prendendo in prestito e non buoni nel caso ci sia stato preso in prestito ..
L' occasione fa l'uomo ladro .. a che epoca risale ? ..
Aspirare ad un vita virtuosa e senza peccato .. od aspirare ad un via taoista ... o ad un crociata.. ognuno a seconda del livello di testosterone e $ scegliera' la sua strada.. ma oggi la chimica fa faville come la tecnologia del resto .. tra le evoluzioni del prozac e il viagra.. c'e' l'antidoto giusto per ogni momento importante della nostra vita sciagurata..
Interessante notare come chi comanda ,, e siede sullle seggioline del "potere" politico o religioso .. continui in tutti i modi a pararselo alla grande.. e talune volte faccia uso di sostanze .. un 'evoluzione rispetto a quelle delle industrie farmaceutiche.. di vecchia provenienza.. oddio .. ma sono le droghe ... e va bhe' che c'e' di male.. se sono a fin di bene ..
ricordate no lo scoop delle iene davanti a montecitorio ... Un deputato su tre, tra quelli fermati fa uso di stupefacenti, cannabis o cocaina. Cosa su cui riflettere o violazione della privacy? ... ma tutto passa... e i tossici stanno ancora la dentro ..
A volte mi ritrovo a pensare , nonostante sia totalmente avverso ad assumenre sostanze di ogni genere che influiscano sull' umore... e sulla personalita' .. che per sentirmi meno fuori dalla societa' dovrei provare a drogarmi ...
Rientrando in campo fotografico ...
anche la professione (cerimonia in primis) diventera' sempre meno professionale.. gia' lo e' ..
Ragazzi ben venuti nell' era globale : una sorta di sodalizio tra comunismo e capitalismo , ovvero .. tutto e di tutti .. ma le cose piu' fighe... dei piu' furbetti .
Il mondo non e' forse quindi globale da sempre , ma l'importante e' stare al passo .. non sia mai che schiantiamo prima dell' ultimo aggiornamento windows. . . . o dell' ultimo aggiornamento del decoder del digitale terrestre.. e per cartia' .. senza aver aggiornato la pagina di facebook.. sto schiantando ! condividi !
Game over !
Ciao a tutti .. Sereno Natale .. - |
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Max35 utente attivo
Iscritto: 21 Gen 2007 Messaggi: 2810 Località: Mo
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Inviato: Sab 25 Dic, 2010 8:06 pm Oggetto: |
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ps: in definitiva pure io non sono tanto d'accordo con la sottrazione ed utilizzo da parte di una testata giornalistica o di chiunque di foto , o materiale intellettuale / virtuale ecc.. prodotto e immortalato da altri , tuttavia riusciamo a costituire un organo di controllo serio che punisca i grossi a favore dei piccoli ?
Dico grossi non perche' un piccolo non possa commettere una violazione del copyright , ma il punto e' che molto difficilmente un normale fotoamatore avra' tempo e denaro da spendere in cause , se non c'e' un organo di autorevolezza che pone dei limiti , chi ha le spalle grosse conta sul fatto che in termini di probabilita' ed in termini economici per il lavoro che svolge , saranno zero o quasi zero i guai che potra' affrontare .
Poi credo che fra fotoamatori , non sia una prassi sottrarre materiale ad altri fotoamatori spacciandolo per proprio ad esempio .. o modificandolo a scopo di lucro ecc.. , un fotoamatore ha piacere di promuovere il suo lavoro , e trovo logico che rispetti il lavoro degli altri .
Certe cose sono talmente plateali che non meriterebbero cause millenarie .. o rinvii ... avvocati da pagare .. ecc ecc ecc ecc .. basterebbe un 'autority seria dalla parte del buon senso , e dalla parte della vera parte lesa .
Nel vortice di informazioni che e' il web il fotoamatore derubato e' stato anche fortunato ad incappare nella sua foto .. chissa' quati di questi fatti avvengono ad insaputa .
E' impossibile controllare il web, o blocchi internet, e diventiamo un mondo a regime totalitario, oppure dal momento che pubblichi e' come se gia' perdessi possesso di quello che metti lì ,
perche' anche se non ti viene copiato.. modificato usato ,
viene cmq scaricato nel pc di un altro (e di infiniti altri) , questo altro lo apre e lo visiona nel suo pc , finisce nella cache , potrebbero usarlo come sfondo del desck , stamaprlo se la risoluzione lo consente , ogni contenuto in un certo senso assume una vita collettiva .
non si puo' parlare neppure di rischio , ma già lo sai, e come se dessi disposizione
non e' come se lasci una bici incustodita , che potrebbe pure non essere rubata , su web dal momento che pubblichi ed uno lo apre
e' gia' a sua disposizione, a disposizione per quello per cui e' stata concepita .
E' come lasciare una bici incustodita su cui tutti quelli che passano di lì non solo possono farsi un giro.. ma se lo fanno , se chi pubblica capisse veramente questo .. non so in quanti continuerebbero a pubblicare .
Anche solo le foto di famiglia , o soprattutto quelle .
Perche' non e' come fare una mostra fisica di stampe appese in una galleria , in cui cmq fai una scelta selettiva , se non altro legata al fatto che devi essere presente fisicamente , corpo e spirito per visionare .. e poi visionare e basta .
Su web la foto puo' essere , duplicata , modificata , usata parzialmente , in un certo senso perde l'originalita', questo magari senza che mai esca di nuovo da nessun pc in cui la foto e' stata aperta .
Su web e' come mostrare il cesso di casa , sai che la privacy finisce lì dove comincia la rete .
.. il copiright , il divieto di pubblicazione/duplicazione non ha salvato le Major, figuriamoci le foto messe in condivisione nel web da tutti i fotoamatori .
Si tratta di problema complesso , di certo alcuni paletti sono d'obbligo , in questo caso il tipo di fruizione da nota agenzia giornalistica con finalita' divulgativa ma pure a fini di svolgere un lavoro pagato in qualche modo , oltretutto contraffacendo in parte le foto , lo trovo davvero una bella gradassata .
Probabilmente l'autorizzazione sarebbe stata concessa dal fotografo , ma per non sottostare ai tempi di attesa che una richiesta avrebbe potuto comportare.. l'hanno fatto . . come si diceva prima .. oggi e' tutto veloce , mostrare una foto pirma di altri , divulgare una notizia prima di altri .. e' tutto .
Non c'e' tempo per esitare , o farsi scrupoli , e si arriva a questo .
questo e' uno spillo nel mare, di cui si sono accorti perche' repubblica ha un' eco in Italia di un certo tipo, e cmq hanno avuto culo ugualmente ad accrogersene.
Poteva passare un giorno di piu' , e ciao ciao .. finiva in pagine che uno manco apriva... e magari se ne accorgeva chissa' per quale ragione fra 1 anno o chiss'a quando .. o mai .
Ma esiste anche un'altra faccia del mondo che ha compreso cosa sia il bene collettivo :
sempre in campo fotografico , ho conosciuto persone che hanno avuto richieste esplicite da parte di giornalisti, i quali notando alcune foto su flickr ne hanno chiesto la risoluzione nativa per poterla stampare dignitosamente , e quindi l'utilizzo con fine di pubblicazione menzionando il fotografo .
C'e' chi offre anche qualcosa in denaro a volte .
Forse non era una rivista "potente" , o forse il giornalista era semplicemente una persona intelligente che ha fatto un piacere al giornale , a se stesso , e al fotografo .
E che ha capito il significato di condivisione , molto diverso da quello di sottrazione .
O magari non aveva il pepe al culo per dare la notizia con foto annesse prima di altri.
Questo modo di fare notizia io lo odio , perche' alimentato solo dal voler fare notizia a tutti i costi , piu' che descrivere l'accaduto .
Della serie si inventano pure quello che non hanno pur di alimentare la storia.. come si vede chiaramente e paurosamente nella cronaca nera degli ultimi tempi .. come trasformare il Tg in un programma di intrattenimento .. scaborso.. e al fine di prolungare e trascinare l'intrattenimento con un continuo susseguirisi di dirette inventate minuto dopo minuto .
Vorrei vivere in un mondo in cui la vera condivisione diventi realta' nel rispetto reciproco, e come diceva Gaber la liberta' non e' star sopra un albero,.. liberta' non e' uno spazio libero(come potrebbe appunto essere il web) , ma liberta' e' PARTECIPAZIONE ! Fregare al prossimo lo sottrae alla partecipazione appunto.
Condivisione e partecipazione sono 2 concetti molto legati .
Questo e' il paese(e il mondo) in cui spero di vivere .
A ri Buon Natale |
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palmerino utente attivo
Iscritto: 01 Ott 2004 Messaggi: 5943 Località: Formia (LT)
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Inviato: Dom 26 Dic, 2010 10:46 am Oggetto: |
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Ci sono sempre due aspetti, nella nostra realtà che chiamano infatti "polare".
Ovvero vi è un aspetto positivo ed uno negativo.
Quindi vero che le nostre foto potenzialmente sono alla merce di tutti, ma abbiamo una vetrina visualizzata da una vasta platea che potrebbe permetterci di far conoscere il nostro lavoro, il nostro stile, il nostro progetto....
Il fotografo che vorrà distinguersi dovrà reinventarsi: inutile essere un doppione tra i tanti.
Il telegiornale e molti programmi di informazione tendono solo a raccontarci notizie tendenzialmente negative, violente, poco ottimistiche?
Creiamo un blog od un giornale online che tratti solo o soprattutto di quanto di bello accade nella nostra realtà.
In modo anche per dare un segnale di speranza e di quanto possiamo dare noi agli altri.
Visto che Trieste la conosco nulla o quasi (e la "ragazza" che ho conosciuto e mi ha "stregato" è una scrittrice/giornalista) potrebbe essere un modo per farmi conoscere in questa bella città.
A proposito di essere sempre più virtuali: a Trieste vi ero andato perché si era organizzato un raduno fotografico nel sito che porto avanti.
Eravamo poco più di 40 persone e quindi la voglia di guardarsi negli occhi ancora (per fortuna) esiste.
In seguito sono rimasto solo soletto con il mio camper un' altra settimana ed ho avuto la ventura di conoscere questa donna davvero (per me) speciale, ma....questa è un' altra storia.
Buon feste e Buon Anno 2011: sicuramente per me sarà molto diverso da quello appena trascorso.
L' augurio sincero è quello di non avere un altro "doppione" anche come anno...rinnoviamoci vivendo ogni giorno come se fosse potenzialmente diverso e ricco di infinite possibilità! _________________ "E' meglio essere ottimisti ed avere torto
che essere pessimisti ed avere ragione"
A. Einstein |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Dom 26 Dic, 2010 3:18 pm Oggetto: |
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Nella cultura anglosassone c'è un proverbio:
"E' meglio accendere una candela che lanciare maledizioni all' oscurità"
Nel parlare più "alto" c'è il concetto di "esame di realtà".
Come nota Max35, non ce la fanno le Major multimediali a salvarsi i prodotti. Smargiassi ha (troppo sinteticamente, d'accordo) cercato di aprire un dibattito raramente affrontato sul significato del digitale E della Internet (le due cose vanno viste insieme, in questo caso). Ne è uscita una cagnara più o meno buonistico-moralistica in cui le pochissime voci pacate e sensate sono, guarda caso, di fotografi professionisti...
La questione non è se sia IN ASSOLUTO giusto ed etico che Repubblica pubblichi una foto senza citare l'autore: nel mondo di Utopia non sarebbe accaduto, ma in quel mondo lontano non esistono gli MP3 e il DivX - e se continuiamo a raccontarcela che quelle tecnologie non esistono SOPRATTUTTO per scopiazzare senza pagare siamo in malafede. Il problema è se una foto che documenta un evento E NON FA NIENT' ALTRO sia un' opera che cade sotto il copyright. Un fotogramma di una telecamera di sorveglianza è diverso? Se il fotografo ha alzato la reflex in Auto sopra la testa (ma in Manuale non cambierebbe niente) e ha fatto click, e poi insieme agli altri venticinquemila cliccatori è corso a scaricare la scheda sul fichissimo sito di condivisione, non è già annullato il suo Diritto di Copia dalla presenza di migliaia di altre foto identiche perchè scattate dalla macchina e non dall' uomo, senza progetto, senza interpretazione, unite solo dalla contemporaneità di tempo e luogo?
I matrimonialisti americani, categoria agguerritissima e potente, ha affrontato una diecina di anni fa il problema analogo dello zio Bob che regalava le foto agli sposi, e che, ancor più grave, scattava foto uguali a quelle del professionista, vuoi per bravura vuoi per disponibilità di nuove tecnologie di qualità a basso prezzo. La risposta, dopo terabyte di scazzi e di "chiamiamo l'avvocato", è stata l'unica sensata: si vendono, e a caro prezzo, i prodotti speciali, i servizi tamarri con le pose alla Vogue e cinquantadue flash, quelli che a zio Bob manco passano per la testa. Il gruppo carino e bene illuminato con gli sposi al centro, i genitori ai lati e il cane di casa in mezzo per terra non son più proponibili, li fa chiunque - il che non vuol dire che il professionista non li possa fare e imporre il copyright, ma solo che ci fa una figura da stupido.
La bici slegata a Quarto Oggiaro non la lascio perchè me la fregano, punto. Se mi lamento ho ragione, è vero, sono dei ladri, ma intanto la lego con un catenone così, o meglio ancora la porto dentro nel cortile, così non si vede.
In ogni caso, dato che bisogna essere in due a ballare il tango, si chiedano i fotografi o aspiranti o presunti tali quanto abbiano contribuito loro stessi alla distruzione della percezione del valore autoriale delle proprie foto: pubblicando scopiazzature di calendari, paesaggi sciatti, still life dilettantistici, ritratti da istantanea usa-e-getta, reportage con indigno e impegno "sponsorizzato" o vendendo le foto BELLE a pochi centesimi facendosi concorrenza in una ridicola guerra tra nerd.
Alberto |
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holden utente attivo
Iscritto: 05 Dic 2005 Messaggi: 1542 Località: Roma-Latina
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Inviato: Dom 26 Dic, 2010 5:07 pm Oggetto: |
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Tutto molto ragionevole. Fin troppo.
Peccato che qui si parli di un grande quotidiano spesso promotore di battaglie per la legalità.
Credo da qui nasca la delusione di molte persone.
Se lo sgarbo lo ricevi da chi non te l'aspetti, beh, ci rimani ancora più male! _________________ matteoprati.com |
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Max35 utente attivo
Iscritto: 21 Gen 2007 Messaggi: 2810 Località: Mo
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Inviato: Dom 26 Dic, 2010 7:58 pm Oggetto: |
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Le foto che hanno scattato alla manifestazione di piazza (come ovunque ed in qualsiasi momento )in pochi o in tanti , in auto o in manual , alla cieca con fotocamera sopra la capoccia.. o mirando oculatamente , sono un po' come il sale di stato che molti di noi compriamo in tabaccheria ed abbiamo in casa , piu' o meno tutto uguale .
Tuttavia se hai messo su l'acqua per i maccheroni , e sei senza sale , ed e' domenica.. immaginando che il tuo vicino sia in casa , e molto probabilmente disponga del sale , che fai ?
Cavolo ma come fa a mancarti il sale.. ... propio te .. che vivi di sale.. che te ne puoi permettere in quantita' ..
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Dom 26 Dic, 2010 11:49 pm Oggetto: |
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La domanda nell' intervento di Smargiassi era un' altra, e ben più seria: le fotografie di "evento", che testimoniano solo la PRESENZA "in loco" del fotografo, sono ancora considerabili come prodotti di un Autore, oppure si configurano come NUOVI tipi di documento, specifici della Rete e delle sue modalità di condivisione, in cui le categorie fotografia/ documento giornalistico/ autore/ diritto di copia sono inapplicabili oppure tutte da ridefinire?
Non è una domanda da poco. Il mondo digitale esiste per rendere possibile, facile e poco costosa la duplicazione e la condivisione dei contenuti, e CI RIESCE. Molti produttori di contenuti davano per scontato che i risparmi offerti dalla tecnologia si trasformassero automaticamente in maggiori percentuali di guadagno riservate esclusivamente a loro e garantite dalle leggi del secolo scorso. Beh, si sono accorti che come è facile ed economico riprodurre per loro lo è anche per i loro "clienti", e adesso rosicano e invocano i gendarmi. Hanno ragione, dal punto di vista della Legge, ma non serve. E' necessario inventare nuovi MODI di condivisione, non nuovi programmi di protezione - oppure, come è possibile e come stanno facendo in Cina, nei Paesi arabi e anche in Francia, imporre filtri potenti e a maglie molto strette, e controllare TUTTO il traffico. Come si dice a Milano, "o i danè o il surbètt", o ti tieni i soldi o ti compri il gelato. Volere la libertà di circolazione, godersi le vetrine e la visibilità a costo zero o quasi ma allo stesso tempo pretendere l'obbligo di usare solo i-Tunes o il suo equivalente fotografico non è pensabile, prima ancora che realizzabile.
Alberto |
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AleZan coordinatore
Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11699 Località: Bologna
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Inviato: Lun 27 Dic, 2010 9:16 am Oggetto: |
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Sì, il punto è proprio questo. Ed è la parte interessante del discorso di Smargiassi.
Come ricordavo nel mio primo intervento, la domanda è: in un mare di fotografie simili che riguardano un certo evento, la mia foto può essere declassata da "opera di ingegno" a "fonte"? E quindi può essere trattata dal giornalista al pari di un'altra fonte, come ad esempio un'intervista fatta per strada (per la quale nulla è dovuto all'intervistato)?
Certamente il giovane fotografo che ha sfidato i lacrimogeni per fare qualche buono scatto si sentirà derubato della sua identità di "autore" (e non di semplice testimone di un fatto).
Ma la realtà dice che poche ore dopo quell'evento c'erano già in rete centinaia di foto nella sostanza molto simili e nelle quali era molto difficile riconoscere una "mano d'autore".
La cosa che Smargiassi vuol dire ai fotografi (che dovrebbero ascoltarlo e riflettere...) è che a prescindere dalle norme di Legge, occorre capire cosa si può fare per evitare di essere trattati come una fonte qualsiasi.
E la via giusta è la professionalità, l'approfondimento, la capacità di includere in un'immagine quei contenuti che ne preservano il valore di notizia.
Non è una posizione nuova: basta parlare con un qualsiasi Photoeditor con una significativa esperienza e ti senti dire le stesse cose.
Sulla stessa linea l'intervento di Sandro Iovine nel suo blog.
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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sandroiovine nuovo utente
Iscritto: 27 Dic 2010 Messaggi: 6 Località: Milano
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Inviato: Lun 27 Dic, 2010 11:10 am Oggetto: |
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AleZan ha scritto: | Sì, il punto è proprio questo. Ed è la parte interessante del discorso di Smargiassi.
Come ricordavo nel mio primo intervento, la domanda è: in un mare di fotografie simili che riguardano un certo evento, la mia foto può essere declassata da "opera di ingegno" a "fonte"? E quindi può essere trattata dal giornalista al pari di un'altra fonte, come ad esempio un'intervista fatta per strada (per la quale nulla è dovuto all'intervistato)?
Certamente il giovane fotografo che ha sfidato i lacrimogeni per fare qualche buono scatto si sentirà derubato della sua identità di "autore" (e non di semplice testimone di un fatto).
Ma la realtà dice che poche ore dopo quell'evento c'erano già in rete centinaia di foto nella sostanza molto simili e nelle quali era molto difficile riconoscere una "mano d'autore".
La cosa che Smargiassi vuol dire ai fotografi (che dovrebbero ascoltarlo e riflettere...) è che a prescindere dalle norme di Legge, occorre capire cosa si può fare per evitare di essere trattati come una fonte qualsiasi.
E la via giusta è la professionalità, l'approfondimento, la capacità di includere in un'immagine quei contenuti che ne preservano il valore di notizia.
Non è una posizione nuova: basta parlare con un qualsiasi Photoeditor con una significativa esperienza e ti senti dire le stesse cose.
Sulla stessa linea l'intervento di Sandro Iovine nel suo blog.
ciao |
Beh, se per essere sulla stessa linea intendi che un professionista deve dimostrare di essere tale, non vedo quale altra linea ci possa essere se devo essere sincero.
Se invece intendi che mi sono confermato alle posizioni espresse su Fotocrazia debbo seriamente cominciare a pensare che ho delle evidenti difficoltà di espressione
L'analisi della situazione attuale effettuata da Michele Smargiassi è condivisibile in buona parte... altro discorso sono le conclusioni cui può portare... _________________ Sandro Iovine
FOTOGRAFIA: PARLIAMONE! |
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