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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Lun 29 Mar, 2010 9:14 am Oggetto: Stampa al platino/palladio. Provare o rinunciare? |
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Esistono diversi kit che forniscono tutto il necessario per questo tipo di stampe:
http://www.digitaltruth.com/store/cart/Platinum-Palladium-p-1-c-233.html
Secondo voi quali sono i pro ed i contro? Ho letto che i chimici sono molto pericolosi, ma che per le quantità in gioco nelle stampe fotografiche i rischi praticamente non esistono.
Che risultati bisogna aspettarsi da questi kit? Stampe al platino vere ....o pallidi simulacri?
C'e' qualcuno di voi che ha già sperimentato? _________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
Qui' se cerchi manuali di fotocamere o documentazione su accessori.||
Qui' Per trovare i tempi di sviluppo di ogni pellicola con ogni rivelatore. |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 29 Mar, 2010 1:48 pm Oggetto: |
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rimosso
Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 6:53 am, modificato 2 volte in totale |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Lun 29 Mar, 2010 3:01 pm Oggetto: |
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Il guaio è il costo dei materiali. altrimenti mi sarei gia' lanciato in centinaia di test e prove. ^^
Ma si parla di circa 115 euro per 4 miseri 20X30 ...
E tra provino e stampa son 60 Euro a stampa, ben che vada.
Il problema dell'ottenere stampe al platino serie (bianchi belli e neri urlanti) e non pallidi simulacri (tutto grigio) è quindi tutt'altro che campato in aria.
Il fatto che nemmeno Claudio ha fatto qualche tentativo mi spaventa. ^^ _________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
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NitroDog nuovo utente
Iscritto: 09 Dic 2007 Messaggi: 43 Località: Milano
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Inviato: Lun 29 Mar, 2010 9:08 pm Oggetto: |
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Ciao,i sali di Platino/Palladio li compro qui.Il palladio essendo fortemente igroscopico lo forniscono direttamente in soluzione (basta specificare la concentrazione).L'unico problema è l'ossalato di potassio che costa un occhio per cui anche sommando le spese di spedizione e lo sdoganamento conviene sempre prenderlo oltreoceano.
Se hai altre domande chedi pure. |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Mar 30 Mar, 2010 7:57 am Oggetto: |
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Ciao.
Devo dedurre che tu hai gia' le mani in pasta con questa tecnica ..
Mi piacerebbe leggere le tue impressioni. Aspettative Vs Risultati, difficoltà incontrate, procedure che andrebbero assolutamente evitate ...
Se ti va di raccontarci la tua esperienza sono sicuro che interesserebbe a molti. ^^ _________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
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NitroDog nuovo utente
Iscritto: 09 Dic 2007 Messaggi: 43 Località: Milano
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Inviato: Mar 30 Mar, 2010 3:01 pm Oggetto: |
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Ciao Shedar,
ti racconterò in breve a mia esperienza.
Inanzitutto ho cercato di crearmi una mia procedura per ottenere risultati riproducibili in seguito sono intervenuo sui singoli "parametri"(chimica) per capirne un pò il funzionamento.
E' fondamentale la pulizia dell'attrezzatura (bocette,pennelli,vaschette ecc...) per evitare qulsiasi tipo di contaminazione.
Anche l'umidità relativa và tenuta sotto controllo.
La carta ha un ruolo importante,deve essere di buona qualità,100% cottone,poco collata,solitamente di finitura liscia (o con texture poco marcata).
Vanno bene le carte da incisione come la BFK Rives oltre alla classica Arches Platine.
La stesura della soluzione deve essere fatta velocemente (pena macchie o striature).
Io utilizzo un pennello di spugna per i formati fino al 5x7 e una stecca di vetro + pennello in setole per i formati maggiori (che però stampo raramente dato il costo).
Espongo il tutto il un "vacuum frame" autocostruito sotto una lampada agli ioduri metallici (HID da 1KW) oppure sotto un bank di neon UV.
Il tipo di sorgente usata influenza tempo/contrasto finale.
Sviluppo in ossalato di potassio e termino con i 2 bagni in EDTA (o acido cloridrico).
Come negativi utilizzo sia pellicola grande formato fino al 8x10 che scansioni stampate inkjet su Pictorico OHP.
Utilizzando la pellicola la procedura per trovare il tempo di esposizione/contrasto è simile a quella sotto l'ingranditore.
Variando la proporzione ossalato ferrico/ossalato ferrico + clorato si varia il contrasto (come con i filtri multigrade).
Sviluppo le lastre in pirogallolo ed effettuo qualche striscia di prova per valutare il tempo/contrasto.
Con i negativi stampati su OHP mi sono creato delle curve in PS che mi restituiscono la gamma tonale che cerco intervenendo sul negativo e mantenendo "standard" chimica ed esposizione.
Le prime impressioni sono state positive anche se ovviamente non otterrai al primo colpo quello che cerchi (come in camera oscura).
Bisogna sperimentare e fare pratica come in tutte le cose.
Unica nota dolente è il costo dei sali (e dell'ossalato che però puoi usarlo anche un anno) anche se pensavo ci fosse uno spreco maggiore di sostanza.
Ho iniziato col palladio e utilizzando una soluzione al 15% per coprire un formato di 5x7 bastano 8-10 gocce (del solo metallo).
Per quel che riguarda la tossicità basta prendere le solite precauzioni (guanti e mascherina) quando si preparano le soluzioni e fare attenzione a non mettere il palladio di fianco al caffè che hanno lo stesso colore
Questa è la mia esperienza poi ci sarà sempre qualcuno che dirà che sbaglio tutto,che lui è più bravo,che non si fà così,che sono un incapace ma i risultati che ottengo mi soddisfano.
Se hai delle domande più specifiche cercherò di risponderti se sono in grado.
Ciao |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 31 Mar, 2010 7:08 am Oggetto: |
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rimosso
Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 6:54 am, modificato 1 volta in totale |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Mer 31 Mar, 2010 8:24 am Oggetto: |
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Grazie. Sei stato molto gentile.
Se ne hai voglia, piacerebbe anche a me vedere qualche foto dei risultati (magari con qualche riferimento familiare ....come una moneta accanto alla stampa).
Inoltre, circa il contrasto, l'aggiunta di ossalato ferrico ne provoca un aumento o una diminuzione?
Edit: Il nero ed il bianco che ottieni, messi accanto ad una normale ma buona stampa argentica, come li giudichi? Il bianco puro è assimilabile al colore della carta di supporto?
Sono possibili procedimenti simili alla sbianca? (Temo di no ...ma chiedere non è mai sbagliato.) _________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
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NitroDog nuovo utente
Iscritto: 09 Dic 2007 Messaggi: 43 Località: Milano
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Inviato: Mer 31 Mar, 2010 4:13 pm Oggetto: |
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Shedar ha scritto: |
Inoltre, circa il contrasto, l'aggiunta di ossalato ferrico ne provoca un aumento o una diminuzione?
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L'ossalato ferrico è il sensibilizzatore,che esposto alla luce diventa ossalato ferroso e riduce il sale di pt/pd a metallo.
La soluzione deve essere 1:1 (ossalato:pt/pd).
Per controllare il contrasto si aggiunge un ossidante, il clorato di potassio alla soluzione oppure il bicromato di potassio allo sviluppo (mai provato perchè ti costringe ad avere + sviluppi separati).
Quindi uso 2 soluzioni di ossalato ferrico identiche eccetto l'aggiunta di clorato in una.A questo punto variando le proporzioni di ossalato si varia il contrasto. Es: 4 gocce di A (ossalato) + 2 gocce di B (ossalato + clorato ) + 6 gocce di metallo sono per me un contrasto medio,6A+0B+6C bassissimo contrasto, 0A+6B+6C altissimo contrasto più tutto quello che stà in mezzo .
Shedar ha scritto: |
Edit: Il nero ed il bianco che ottieni, messi accanto ad una normale ma buona stampa argentica, come li giudichi? Il bianco puro è assimilabile al colore della carta di supporto?
Sono possibili procedimenti simili alla sbianca? (Temo di no ...ma chiedere non è mai sbagliato.)
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La carta in questi casi ha un ruolo importante,non ho mai provato a fare il confronto che mi chiedi ma appena ho tempo provo a stampare lo stesso negativo anche in C.O. (a contatto ovviamente) per avere un metro di giudizio.
Le carte che ho provato io sono Arches Platine 310gr e Velin 250 gr.,Magnani Pescia 310gr.,Magnani Portofino 300gr. e Fabriano Artistico.
Quella col nero più profondo è la Platine che è anche la mia preferita e dove ho fatto più prove.Le carte ruvide (Portofino,Artistico) hanno una bella trama ma le ombre mi sembrano più simili alle carte baritate matte (con le quali non ottengo mai un nero intenso).
Il bianco puro è vincolato al tono della carta,la Arches ad esempio è leggermente crema.
La sbianca temo non esista,il platino è inattaccabile se non dall'acqua regia (acido nitrico + acido cloridrico) ma temo che non rimanga nemmeno la carta
Ho provato a fotografare qualche stampa ma il risultato non è il massimo della vita
Le primissime prove : http://img28.yfrog.com/i/pallad0.jpg/
Qualche stampa : http://yfrog.com/0spallad1j - http://yfrog.com/hqpallad2j
Specifico che stampe di puro platino non ne ho mai fatte quindi le cose che dico potrebbero no valere per quello ma dovrebbe cambiare soltanto il tono (freddo per pt).
Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao
Edit:
rileggendo quello che ho scritto mi sono accorto che ho tralasciato un sacco di dettagli,tipo che serve una luce di sicurezza possibilmente non rossa altimenti non vedi la soluzione.L'ossalato di potassio è un anticoagulante (tossico) e và tenuto al buio,la soluzione deve essere satura quindi se lasci gocce in giro quando l 'acqua evapora rimangono i cristalli che è bene non respirare Lo stesso vale se decidi di scaldare l'ossalato per aumentare il tono caldo,i vapori sono tossici.
L'ossalato ferrico invece deve essere puro e tenuto al riparo da umidità e luce altrimenti si decompone e diventa inutilizzabile.
Altro non mi viene in mente per ora  |
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