Avventure col Takumar 80-200: mai fidarsi dei filtri...

[radiant]

Antefatto: un collega di lavoro, all'udire che il sottoscritto possiede un corpo Pentax digitale, mi comunica di avere una vecchia ottica manuale che magari mi può interessare. Me la faccio portare: è un Takumar 80-200 tutto a 4.5. Bè, gli dico, prestamelo che lo provo.
Faccio i miei soliti scatti a tutte le focali; lo zoom è di tipo push-pull e io non mi ci trovo tanto, ma vabbè, è divertente, la conferma di focus aiuta molto e non vedo l'ora di arrivare a casa a sviluppare i raw.
Tutto ok per le focali intermedie; i colori sono un po' retrò, da pellicola, non ci sono abituato ma non è certo un male. Guardo le foto a focale 200 mm e... un disastro! Tutte sfocate/sfalsate, pur con tempi brevissimi.
Faccio altri tentativi, inserisco lo stabilizzatore, focheggio vicino e lontano, le provo tutte: niente da fare, queste dannate foto a tutto zoom sono inutilizzabili. Già penso a un difetto della lente, magari a una sua rottura (dopotutto, ha fatto polvere per diversi anni), quando mi accorgo del filtro skylight, sconosciuta marca coreana... Lo tolgo e riprovo: problema risolto al 100%! A occhio guadagno persino quasi mezzo stop. Per controprova monto il filtro Hoya che ho sul 200 fisso, stesso diametro: tutto perfetto.
Morale: mai fidarsi dei filtri sconosciuti!
Ma... quale può essere il motivo del presentarsi di questo difetto solo alla massima lunghezza focale?
Per la cronaca, il vetro non è malaccio in termini di nitidezza: a tutte le focali e anche ai bordi è sempre più che accettabile. Distorce un po' troppo a 80 mm; fastidiosa la CA a 200 mm. Devo decidere se comprare 'sto Takumar dal mio collega; se non mi chiede troppe decine di euro, si può fare...!

Lorenzo