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seal76 nuovo utente
Iscritto: 03 Ago 2009 Messaggi: 9
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Inviato: Lun 03 Ago, 2009 11:42 am Oggetto: Tempi per stampe - primi approcci alla stampa |
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Ciao a tutti,
sono un nuovo iscritto al forum e da molti anni ho sempre desiderato costruirmi la mia camera oscura. In passato ho fatto qualche prova di sviluppo dei negativi e con il tempo ho recuperato tutto il necessario per passare alla stampa degli stessi. Finalmente sono riuscito ad allestire la mia prima camera oscura e sto cominciando a fare le prime prove di stampa. Premetto che uso i liquidi che più facilmente sono riuscito a reperire, ovvero i prodotti ilfosol per lo sviluppo e la stampa, nonchè rullini FP4 e 5. il mio ingranditore è un Durst M600 con due obiettivi rodagon 50 e 80 e relativi condensatori. Ho visto anche nel forum oltre che in rete un'interessante sezione su come sviluppare i negativi, però non riesco a trovare indicato da nessuna parte molti dettagli sullo stampa come per esempio i tempi di permanenza nei vari bagni. Dai primi provini fatti mi sembra sempre che le immagini, sebbene presentino + o - tonalità di grigi a seconda dei tempi di luce che faccio passare, escano poco contrastate. Sono cosciente che un dilettante alle prime armi non riesca certo ad ottenere dei grandi risultati, però mi piacerebbe molto poter leggere una breve guida che mi possa aiutare a comprendere i miei errori e a cercare di correggerli. Potete indicarmi qualche riferimento all'interno delle migliaia di messaggi presenti nel forum che ne parlino in maniera un pò estesa ?
Grazie a tutti per i vostri preziosi suggerimenti. Spero poi di poter sottoporvi qualche mia stampa per sentire qualche autorevole parere.
Nick |
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Lun 03 Ago, 2009 11:55 am Oggetto: |
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Senza la pretesa di insegnare niente a nessuno ma....
1) sarebbe interessante sapere se il negativo presenta un contrasto accettabile o meno. In stampa puoi usare carte ad gradazione fissa con contrasti maggiori oppure carte a gradazione variabile e gli appositi filtri.
2) qualora il negativo sia troppo fiacco, conviene agire sia in fase di ripresa (esposimetro) che di sviluppo (aumentando i tempi o la concentrazione).
3) in fase di stampa ti suggerisco di fare strisce a tempi diversi mantenendo invariata la gradazione sino a trovare il tempo che a te sembra corretto.
4) per contrastare un negativo fiacco....io uso il selenio in 1+3 a 24°C per 4 minuti ed agitazione continua (altrimenti richi di macchiarlo).
.oesse. _________________ Il mio sito |
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seal76 nuovo utente
Iscritto: 03 Ago 2009 Messaggi: 9
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Inviato: Lun 03 Ago, 2009 12:23 pm Oggetto: |
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per quel che riguarda il contrasto del negativo mi sembra accettabile, anche se è un giudizio da niubbo e quindi non ho in mano un negativo con il giusto contrasto da confrontare. La mia procedura di sviluppo non è così precisa e metodica come quella indicata da edgar; diciamo che ho seguito le indicazioni dei liquidi, ovvero agitare 10 sec. ogni minuto, introducendo anche all'inizio e alla fine 3/4 ribaltamenti della tank. sui tempi sto a quanto indicato qul bugiardino del liquido. non uso bagno di arresto ma risciacquo con acqua prima del fissaggio (operazione che faccio in qualche decina di secondi). probabilmente non sono abbastanza accurato in queste fasi, anche se però il negativo mi sembra buono. La variazione dei tempi di immersione della carta nel rivelatore può influenzare di molto il risultato? un'altra domanda riguarda la relazione che c'è tra le foto fatte e l'apertura del diaframma sull'ingranditore. C'è una qualche relazione? Lavorando sui diaframmi in fase di ripresa vado alla ricerca della profondità dell'immagine o di colmare esigenze legate ai tempi, ma in fase di stampa dove la pellicola è già esposta che considerazioni dovrei fare per scegliere la giusta apertura da dare all'obiettivo? Per il selenio intendi in fase di sviluppo o in fase di stampa? Non l'ho mai usato e non ne conosco i benefici.
Scusate se le mie domande possono sembrare banali ma purtroppo per me nulla al momento è banale.... grazie ancora.
nick |
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Lun 03 Ago, 2009 1:08 pm Oggetto: |
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Non conosco l'ilfosol visto che l'unica volta che lo comprai quando lo aprii era gia' scuro e lo buttai via senza usarlo.
I tempi di sviluppo del negativo sono fondamentali: considera, come norma indicativa, che prolungarli del 30% si fa in caso di tiraggio di uno stop in fase di scatto.
L'uso dello stop, oltre ad interrompre immediatamente la reazione del rivelatore, permette una durata maggiore del fix che non viene inquinato dal rivelatore.
Circa il difaramma in fase di stampa, la sua apertura o chiusura non incide se non sui tempi. E' buona norma lavorare con i diframmi tra 8 ed 11 ma solo perche' sono mediamente i diaframmi con la migliore resa. Sfido poi chiunque a capire (guardando la stampa) se una foto sia stata stampata ad f2.8 o f11.....
Il selenio io lo uso sul negativo. I puristi ti diranno che non si fa. Ma io non sono puro.
 _________________ Il mio sito |
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seal76 nuovo utente
Iscritto: 03 Ago 2009 Messaggi: 9
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 8:51 am Oggetto: |
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Allora,
ieri sera dopo un breve riassestamento della mia cameretta oscura, che quanto prima vi farò conoscere con alcuni scatti nell'appropriata sezione del forum, mi sono messo a lavurà. per cominciare ho sviluppato un negativo ilford panf plus 50 120. Questa volta sono stato molto rigoroso nei tempi. l'indicazione per tale rullino è di 4 min. La temperatura dello sviluppo era 20 spaccato, fissaggio tra 19 e 20. tra una soluzione e l'altra bagno di acqua e aceto, poi un pò di acqua e sapone neutro come imbibente. Devo dire che il risultato non mi sembra male. Sono poi passato alla stampa. dopo aver portato i liquidi a circa 20°, mi sono messo a seguire rigorosamente le indicazioni del rivelatore: ilfosol s universal, dovrebbe chiamarsi cosi. Sul flacone è indicato un tempo di 1 min di immersione per carte RC, 2 min per carte FB. e qui sono iniziati i problemini.... la carta che uso. ilford anch'essa, non ha un'indicazione RC o FB (non so nemmeno cosa dicano queste sigle), però so che non è una carta multigrade ( tra l'altro non ho ancora nemmeno i filtri per la carta multigrade. ) . Per i tempi di esposizione uso la sonda del timer dell'ingranditore, e faccio piccola variazioni di decimi di secondo. PEr darvi un'idea, anche se credo non sia un dato interessante, tra i 2,5 e i 3,3 sec ottengo un risultato accettabile (lontano certo da quello che voglio ottenere) ad una media apertura di diaframma. Ho provato quindi a mantenere la foto sia a 1 che a 2 min in bagno di sviluppo, ed in effetti si vedono le differenze. Altro dato che posso darvi è che le carte che sto usando sono una 1 e una 2 (non ne ho altre, a parte un'altra 1 di un formato più grande che stavolta porta la sigla RC). Sto cominciando a pensare che l'immaginario di foto bianco e nero che ho in mente probabilmente si ottiene solo in certe condizioni di luce.
Che ne dite? ditemi se vi posso dare qualche altra informazione. Ciaoo nick |
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 9:46 am Oggetto: |
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RC (resin coated) sono le carte politenate mentre FB (fiber based) sono le baritate.
Con le RC mediamente si lasciano nel rivelatore per circa un minuto, mentre le FB 2 minuti (o piu').
Visti i tempi usati, deduco che hai stampato in formati molto piccoli oppure hai una lampadina troppo potente.
Senza vedere il risultato ottenuto e senza sapere che risultato avresti voluto ottenere.... e' difficile dire qualche cosa.
.oesse. _________________ Il mio sito |
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seal76 nuovo utente
Iscritto: 03 Ago 2009 Messaggi: 9
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 10:33 am Oggetto: |
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si ho stampato in formato molto piccolo, circa 10x12 o giu di li (la carta che ho a disposizione è cosi). Ho provato poi ad alzare la colonna per fare una stampa sul 18X24, solo che non riesco a vedere un granchè nel focometro. Quando l'immagine è piccola riesco a vedere nella parte illuminata la grana e a metterla a fuoco, ma quando distanzio la testa dal piano di stampa mi perdo. Ora non ricordo l'intensità della lampada, ma credo sia attorno ai 100w - 150w. Vorrei poter pubblicare qualche stampa ottenuta, però non ho uno scanner a disposizione. Magari potrei fare qualche scatto con la digitale ai risultati ottenuti, anche se sono sicuro verrebbero falsati. Per quel che riguarda la carta purtroppo in queste confezioni più piccole non ci sono ne sigle RC che FB, e non so quali siano le più comuni. Ho dato un occhio in internet ed ho visto che le carte FB danno un aspetto più naturale alla foto; ripensando all'immagine reale, quando guardo il risultato su carta non riesco ad immaginare come "dovrebbe essere", ma come "vorrei che fosse". forse il problema è questo. Ripensando al tuo The smoker in moscow e guardando i miei risultati (ovvio neanche paragonabili) mi viene da dire che le mie stampe son un pò smorte; non c'è una grande evidenza dei dettagli, quasi che le tonalità di grigi si amalgamano un pò, almeno per i grigi chiari. Ho stampato una foto di un negativo medio formato dove il soggeto, una ragazza seduta su un muretto in collina in primo piano, con la città sfocata sullo sfondo - foto fatta alle 19,30-20 di una calda giornata con il sole che già era tenue in lontananza. mi sarebbe piaciuto avere un effetto più contrastato, più delineato.
Mi scuso ancora per l'abuso che sto facendo del tuo tempo; speravo magari di avere più interventi che mi potessero indirizzare ma forse non è il periodo migliore questo...... ad ogni modo grazie di nuovo per i preziosi consigli. |
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anbe nuovo utente
Iscritto: 29 Gen 2007 Messaggi: 44 Località: Padova
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 1:01 pm Oggetto: |
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Innanzitutto: come riconoscere se la carta è politenata (RC) o baritata ( FB )? Ci sono due sistemi: tatto e tempi di asciugatura. In generale al tatto la carta politenata da' la sensazione di carta plastificata mentre la baritata sembra un cartoncino. Inoltre la politenata si asciuga molto velocemente al contrario della baritata che può richiedere ore.
La carta che hai, dato che riporta gradazione 1 e 2, è a gradazione fissa e, oltretutto, a basso contrasto (le gradazioni vanno, in genere, da 1 a 5 con 1 per la gradazione meno contrastata e 5 per la gradazione più contrastata). Può essere molto difficile tirare fuori una stampa contrastata da una carta a bassa gradazione.
Per quanto riguarda la difficoltà di messa a fuoco con l'ingranditore, ti conviene cercare una messa a fuoco grossolana guardando la proiezione del negativo con il movimento più ampio della testa e successivamente utilizzare il focometro ed i movimenti fini della testa stessa.
Tempi di sviluppo stampa: finché non acquisisci pratica ti consiglio di tenere i tempi di sviluppo stampa costanti: 3 minuti per la baritata e 1,5 minuti per la politenata, agitazione costante.
Fai sempre i provini per determinare l'esposizione che più ti aggrada.
Preparati: all'inizio è normale buttare via un bel po' di carta (succede anche poi, ma questo è un altro discorso )
Buon lavoro |
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seal76 nuovo utente
Iscritto: 03 Ago 2009 Messaggi: 9
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 1:11 pm Oggetto: |
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grazie anche a te anbe. Secondo me come tempi dovrei esserci, sia per lo sviluppo che per la stampa. Il rullino non mi pare impresso male, sovra o sottoesposto. a questo punto credo dovrei trovare della carta gradazione 3 o 4 per capire se quello che cerco dalle mie stampe può avvicinarsi . il magazzino dove mi fornisco per la CO però ormai ha solo carte multigrade, e devo quindi comperare anche i filtri; in alternativa ha della carta gradazione V. Cosa mi consigli? la provo? A cosa meglio si prestano le carte a bassa gradazione, I e II? Me la sono già messa via di buttar soldi in carta e liquido, l'importante è alla fine arrivare a "dominare" la mia CO !!
Quasi quasi pensavo anche di iscrivermi ad un corso di CO del fotoclub della mia città, che ne dite? io però di solito non amo molto seguire l'approccio canonico, anche se mi rendo poi conto che aver qualcuno che ti guida passo passo ti da delle gran basi di partenza !! |
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 1:24 pm Oggetto: |
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avere carte a gradazione variabile (e filtri o testa colore) aiuta e non poco.
Proprio ieri ho stampto una 30x04 sul Ilford Galerie grado 2 e poi la stessa su oriental multigrade (ad un grado 3.5 circa).
Piu' la carta e' di grado alto, piu' le ombre saranno chiuse dandoti appunto un contrasto maggiore.
Occhio che alzando il contrasto i bianchi tendono un po a scappare.
Se non vuoi spendere molto, comprati un pacco di Ilford politenata RC multigrade (suggerisco la perlata) di dimensioni 20x30 e fai le tue prove. Quando avrai preso confidenza, potrai passare alla baritata (mettendo a preventivo che la carta la sprecherai ugualmente).
.oesse. _________________ Il mio sito |
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anbe nuovo utente
Iscritto: 29 Gen 2007 Messaggi: 44 Località: Padova
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 1:33 pm Oggetto: |
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La scelta della gradazione della carta dipende dal risultato che si vuol ottenere in fase di stampa. Pur non esistendo regole precise e condivise, è abbastanza diffuso l'uso di carte a basso contrasto per stampare negativi ad alto contrasto (e viceversa, carte ad alto contrasto per negativi poco contrastati). Ma, e voglio sottolinearlo, questa non è una regola, anzi può essere molto soddisfacente giocare e stampare negativi ad alto contrasto con carta gradazione 5 o negativi a basso contrasto con carta gradazione 1. La scelta sarà frutto solo della tua sensibilità.
In ogni caso, io penso che sarebbe meglio se cominciassi ad utilizzare le multigrade piuttosto che la gradazione fissa, perchè si riduce la quantità di carta da comprare (devi comprare, è vero, i filtri, ma li compri una volta sola).
Per quanto riguarda l'approccio canonico, mi permetto di consigliarti di seguirlo, almeno all'inizio e finché non sviluppi una certa sensibilità: il processo di sviluppo e stampa ha un numero elevato di variabili che possono influenzare il risultato finale. Conoscere, anche superficialmente ma per esperienza diretta, i risultati della modifica di queste variabili ti può permettere di ottenere risultati (leggi stampe) voluti e pensati e non casuali. |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 2:48 pm Oggetto: |
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Si, la carta a contrasto variabile aiuta ma solo se sai come usarla.... per iniziare io consiglio sempre la gradazione fissa (2 per condensatori) che con negativi corretti è un po' tuttofare. La valutazione del contrasto, per chi inizia, è sempre un problema e si scontra con la valutazione dell'esposizione. Per quanto posso insegnare consiglio di dare la giusta esposizione ai bianchi per poi cercare i neri con il contrasto, poi.... strada facendo ti farai un tuo metodo di lavoro.
Per la carta... le baritate si strappano, le poly no (o a fatica), la resa è molto diversa ma per iniziare le poly sono più pratiche perchè escludono tutta la lavorazione di lavaggio e asciugatura. Le contrasto variabile usate senza filtro (salvo eccezioni) danno un grado2.
Per i chimici (non ho letto tutto) parti con robe classiche per risultati standard tanto sulle poly fa poca differenza. _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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seal76 nuovo utente
Iscritto: 03 Ago 2009 Messaggi: 9
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 4:18 pm Oggetto: |
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ciao a tutti,
allego un'immagine, per quanto poco rappresentativa della stampa reale, di un test che ho fatto. questa foto è stata fatta in una giornata di sole un pò velato ma con molta luce. mi pare il diaframma fosse fermo a 8 con tempi attorno a 1/500-1/250. Riuscite a vedere qualche errore di stampa macroscopico? ciaoo
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 10:53 pm Oggetto: |
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una foto cosi' non la faccio. E se la facessi non la stamperei.
scusa la franchezza. _________________ Il mio sito |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 11:31 pm Oggetto: |
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.oesse. sei un orso!
La foto in questione non è in critica.
L'utente ha chiesto un giudizio sulla stampa.
@seal
Il diaframma e il tempo utilizzato in ripresa non influirà minimamente sulla qualità della stampa.
Ripeto, non è facile giudicare sul web ma l'errore dominante è un generale eccesso di densità. Spesso le prime stampe escono proprio così perché l'occhio non allenato viene appagato da immagini "calcate". Ad occhio calerei l'esposizione ed aumenterei leggermente il filtro. Per prima cosa cerca di riprodurre la realtà con tutti i suoi toni intermedi, le luci, le ombre.... poi potrai sfogare la creatività consapevolmente.
Naturalmente occorre un negativo buono a prescindere e l'immagine sul negativo deve essere correttamente esposta; comincia a stampare immagini facili (questa non lo è). L'occhio trova più facile valutare un soggetto conosciuto..... prova a stampare dei ritratti o in genere delle persone partendo dall'esposizione della pelle. _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Gio 06 Ago, 2009 12:27 am Oggetto: |
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aumentare paolo intendi da un 3 ad un 4?
Pensa che io lo diminuirei invece (da 3 a 2).
Sull'orso hai ragione. Ma tantovale stamparne una bella che una brutta. Costa uguale ma per lo meno, se viene, hai una bella foto.
.oesse. _________________ Il mio sito |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Gio 06 Ago, 2009 7:41 am Oggetto: |
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Non so che filtro abbia usato....
a occhio (il mio) se in questo caso calo l'esposizione mi sembra che si vada a perdere quella rividità che l'autore richiede.
Prova a fare così: Metti un diaframma molto chiuso in modo da avere tempi oltre i 20". Metti una moneta sul cielo (se ti interessa il cielo) e fai in modo che le parti importanti di esso escano APPENA dal bianco. Valuta il risultato.... cambia il filtro e ricontrolla l'esposizione del bianco. Questo (penso) sia un buon sistema per capire se non si hanno molte esperienza. _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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seal76 nuovo utente
Iscritto: 03 Ago 2009 Messaggi: 9
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Inviato: Gio 06 Ago, 2009 8:47 am Oggetto: |
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Alcune precisazioni.
Poichè da poco tempo ho trovato una zenza-bronica sq in un mercatino, l'ho portata con me in una giornata sulle piccole dolomiti (nel tempo libero ho la grande passione di scalare), per incastrare qualche scatto di prova tra una via e l'altra, anche per capire meglio a lavorare con l'esposimetro esterno (gossen lunasix).
Mi sono subito reso conto che il soggetto non era certo di facile interpretazione, infatti poi ho fatto altri scatti, stavolta con una hasselblad prestatami da un amico, a un soggetto, ad un canale di venezia, ad un dettaglio di casa, in modo da poter avere una varietà di immagini sulle quali lavorare. Ieri purtoppo non sono riuscito ad uploadarvi qualcosa di decente, in quanto ho internet solo a lavoro e devo farlo di straforo nel tempo libero... cmq prossime stampe cercherò di mandarvi un soggetto migliore.
Sulla foto: è stampata su carta non multigrade e senza filtri. La carta è una 2.
Quindi per avere più definizione dei dettagli dovrei usare una 3? sono riuscito ieri a trovarne un pacco di 3, RC. Ho ancora un paio di giorni prima di partire per le ferie e magari tra stasera e domani provo a stampare qualcosina. Spero al mio ritorno dalla grecia di avere più materiale da stampare e quindi da sottoporvi. In effetti diminuendo il tempo di esposizione mi pare di vedere più distintamente per esempio gli arbusti boscosi, che in questa immagine si distinguono poco. |
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