Crimini contro la fotografia

[notchosen]

"Al momento di scattare le foto, o lavorando in camera oscura, ho sempre evitato tutte le regole fisse, ho mischiato gli elementi più assurdi, ho utilizzato pellicole scadute, ho commesso crimini odiosi contro la chimica e la fotografia, ma nessuno è in grado di accorgersene"

Man Ray, 1920 circa

(Un grazie a firefly per lo spunto)

[lowen]

[outsidetheloop]

bellissima citazione!

[claudiom]

manray era un gran contapalle sapendo di esserlo: quando produceva fotografie non è mai andato una sola volta contro l'essenza della fotografia, mai.
Ha intaccato la forma , mai la sostanza.
Citazione suggestiva, come quasi tutti gli scritti di Mray, ma molto fuorviante e pericolosa.

ciao claudiom

[felixbo]

altra citazione, forse più "precisa":

"Dietro ogni scatto di Man Ray c’è una domanda: “Perché?”. E’ questo, egli afferma, ciò che si chiede chi vuole capire; a chi si accontenta di imitare, invece, è sufficiente chiedersi: “Come?”."

[claudiom]

Ecco, così sì.
Grazie claudiom

[notchosen]

A questo punto mi vien da chiedere: forma e contenuto van di pari passo? Se lui usa il "come" per spiegare il "perchè" (cosa ragionevolissima) come fa ad affidarsi a procedimenti del tutto casuali, spermentazioni e pellicole scadute?

Matteo

[felixbo]

del tutto casuali?

Direi proprio di no. Qui sta il gran contapalle che dice Claudio...

[notchosen]

Però non mi torna una cosa: ammesso che Man Ray compisse queste cose con il pieno controllo dei risultati (possibile) a senza mai andare contro l'essenza della fotografia, perchè gente come Weston arrivò a definire opere come le sue o quelle di Moholy-Nagy come "fastidiosamente manierate" e a fondare addirittura un gruppo come l'f/64 che aveva il compito di stimolare l'interesse verso la "vera fotografia" -termine questo che lascia intendere l'esistenza di una "falsa fotografia"- ?

Possibile che Weston, Adams e compagnia non avessero capito che l'essenza non stava nella forma?

[felixbo]

L'essenza non stava nella forma? Sicuro?
E se invece l'essenza uscisse proprio dalla forma? Se la forma fosse così "perfettamente armoniosa" o "perfettamente provocatoria" o "perfettamente brutta" da essere quella la "vera fotografia" diversa (per fortuna) per ogni autore?

[notchosen]

Proprio perché la forma è diversa per ogni autore per me l'essenza della fotografia non sta in essa. Voglio dire: la forma è perfettamente provocatoria se la verità che mi mostra la foto lo è, e allo stesso modo sarà brutta o armoniosa. La forma insomma si deve piegare a ciò che c'è nella foto, limitandosi alla coerenza.

Matteo

[felixbo]

A me pare invece che la fotografia, in quanto arte visiva, sia solo forma.
Le foto "perfette" (o con “sostanza”) sono quelle coerenti proprio nella forma. Le foto non mi pare mostrino una verità.

Tutti i "contenuti" ce li mettiamo noi che le vediamo, nelle foto non ci sono contenuti.
I contenuti ce li hanno anche i fotografi...forse.

[Eliefra]

Le fotografie non possono non comunicare e anche se fosse il loro intento quella sarebbe la loro comunicazione. Se vogliamo chiamare questa comunicazione la loro verità diventa estremamente riduttivo poichè la fotografia è un essere in divenire, permeato fin nella grana di una mediazione tra la weltanschauung dell'artista e quella del lettore passando per il "medio" del "luogo" di visione dell'opera. Forse è questa la verità della foto, una verità presente ed assente, in divenire, ma che c'è/non c'è e per questo reale.

[claudiom]

"la fotografia è un essere in divenire"

Alè!

ciao
claudiom

ps mi ricordo che Guccini quella parola voleva metterla in una canzone e tanto fece che ci riuscì...o era lo sturmunddrang?

[AleZan]

Diventeremo una banda di ermeneutofotografi.... adoratori di Hans Georg Gadamer