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Messaggio |
giorgiospugnesi utente attivo

Iscritto: 09 Ago 2006 Messaggi: 546 Località: Livorno
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Inviato: Lun 22 Giu, 2009 9:04 am Oggetto: "Bagnetto immobile di rodinal allungatissimo" |
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Uso una citazione da Caludio per un nuovo post, in modo da non inquinare la fonte.
Volevo cimentarmi nello sviluppo stand. Le motivazioni di base sono tecniche: contenere la caduta di luce nella mia stenopeica ultragrandangolare. Esponendo per i bordi (bui), vorrei sviluppare stand in modo da salvare le parti sovraesposte.
Ovviamente (per chi mi conosce) in Rodinal. Diluizioni 1+200 o 1+300.
Qualche riferimento per il calcolo dei tempi? qualche esperienza in merito?
Giorgio
_________________ [www.farefoto.net][www.spugnesi.info] |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Lun 22 Giu, 2009 11:23 am Oggetto: |
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Per lo scopo citato può essere un'idea, per i trattamenti normali meglio lasciar perdere.
A quelle diluizioni devi presolfitare l'acqua, diversamente il rivelatore non dura tutto il trattamento. Ci sono pellicole che mal si adattano a tale trattamento e si riempono di bolle e scie. Importante è NON alitargli nemmeno vicino. Per i tempi..... farei prove di 30 - 45 - 60 minuti valutando i risultati in funzione della pellicola e della temperatura. Generalmente l pellicole comuni ingrigiscono parecchio.... magari risolvi con un comune bagno d'acqua anziché lo stand.
_________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! ...e qui! |
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Alessandro Signore utente attivo

Iscritto: 30 Set 2007 Messaggi: 6225 Località: Lecce
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Inviato: Lun 22 Giu, 2009 5:20 pm Oggetto: |
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in rete va per la maggiore il trattamento 1+100, con agitazione per i primi 30", poi riposo per i succesivi 30', quindi agitazione per 10" e riposo per i successivi 60'. Teoricamente questo sistema è valido per molte pellicole da 25 a 800 ASA, io personalmente non ho mai rischiato...
_________________ “(...) attraverso la luce, ho immaginato prima e reso poi concreto e percepibile, qualcosa che non era visibile e che tuttavia esisteva e che la luce suggeriva, lasciando a me come fotografo, il solo compito di tradurre quel qualcosa”. [G.B.] |
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FRD utente
Iscritto: 02 Nov 2008 Messaggi: 98 Località: Bellinzona (Canton Ticino)
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Inviato: Lun 22 Giu, 2009 8:03 pm Oggetto: |
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Personalmente lo uso quando scatto immagini con forte contrasto, tipo, pieno sole in alta montagna con neve. Uso il trattamento descritto da Alessandro si tratta di un sami stand, ma come dice impressionando, occhio alle scie, mi è capitato di trovarle in qualche fotogramma, lo noti se nell'immagine hai parecchio cielo limpido. Ti allego un esempio, se noti nella parte sinistra del cielo vedrai una scia a scendere.
Già che ci sono rivolgo una domanda in merito all'argomento a chi ne sa più di me, un prelavaggio della pellicola, può aiutare a risolvere il problama delle scie?
Ciao
Cristiano
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